Il mio piccolissimo allievo Paolo, che ha iniziato a studiare musica con me a 15 mesi, ora ne ha 20 ... e guardate che carino in questa foto scattata dalla mamma!
giovedì 6 marzo 2014
martedì 4 marzo 2014
Luca : lezioni di musica a scuola per l'integrazione e la comunicazione
Luca, 15 anni, con delezione del Cromosoma 15 e sospetta Sindrome di Angelman, è un nuovo allievo che mi è stato chiesto di seguire presso la Scuola Media che frequenta, dal momento che la sua insegnante di musica, contrabbassista della mia orchestra, si era accorta delle sue reazioni positive ed entusiaste all'ascolto della musica.
Il mio progetto per Luca è iniziato a fine febbraio e si concluderà a fine Maggio con un ciclo di 10 incontri, sperando poi ovviamente in una possibilità di prosecuzione futura.
Le lezioni, individuali ma con un possibile coinvolgimento, più avanti, della sua classe, si svolgono nell'aula di sostegno con la collaborazione, attiva e preziosissima, della sua insegnante di sostegno, Marica e dell'educatrice ad personam, Ivana.
La prima volta che ci siamo incontrati, Luca mi è subito sembrato un ragazzo con molte risorse : socievole, simpatico, affettuoso, allegro e molto comunicativo, con una buona comprensione del linguaggio, soprattutto se legato al contesto, ed un'ottima intenzionalità comunicativa, infatti pur non parlando si esprime chiaramente con la mimica, con alcuni gesti e tramite i simboli della Comunicazione Aumentativa.
Luca è alto e robusto, con le mani grandi grandi, la pelle molto chiara, gli occhi color nocciola ed i capelli ricci tendenti al biondo, ha un bellissimo sorriso ed una risata contagiosa, ed è un ragazzo davvero piacevole e con cui è molto facile entrare in relazione.
Ha alcune difficoltà di attenzione e concentrazione - in via di netto miglioramento grazie all'ottimo lavoro che stano svolgendo le sue professoresse- e di manualità fine (tende a non voler tenere in mano gli oggetti, ma si diverte a lanciarli!, e non ha ancora indipendenza delle dita) e coordinazione.
Ha un modo di camminare peculiare, con i piedi piuttosto distanziati, ma si muove senza problemi nell'ambiente ed adora fare lunghe passeggiate per la scuola durante l'intervallo!
Date queste caratteristiche, ho pensato di lavorare sui seguenti obiettivi principale:
- Incremento dell'attenzione e concentrazione
- Incremento del contatto visivo
- Sviluppo del senso del ritmo, dell'orecchio e della capacità di ascolto (anche se Luca ama già muoversi a ritmo di musica e ripetere diversi ritmi!)
- Sviluppo della vocalità e dell'intonazione
- Sviluppo della manualità fine
- Incremento della motricità generale, del controllo motorio e posturale
- Incremento della coordinazione
- Lavoro ulteriore sulle abilità di comunicazione, in parallelo con l'intervento di CAA
Il nostro primo incontro, avvenuto in Novembre, è stato conoscitivo e per me di proposta di alcune attività, ma Luca è rimasto subito affascinato dal violino, quindi, dopo avergli suonato un concerto di Mozart, gliel'ho fatto provare : l'ho impostato sul violino e sull'arco, e lui è riuscito a tenere in mano lo strumento nel modo corretto e addirittura a suonare sulla corda di Re davanti a tutti i suoi compagni, meritandosi tantissimi applausi ...
Un inizio più che positivo !!!!
Durante le prime due lezioni, visto che Luca aveva mostrato un interesse così forte per il violino, oltre a proporgli esercizi e canzoni dal CML, ho iniziato, sempre con lo stesso metodo, ad impostarlo anche sul violino, utilizzando il "violino muto" del materiale didattico CML.
Oltre a non voler tenere molto in mano gli oggetti, Luca ha una netta preferenza per la mano destra, tendendo quasi a non utilizzare la sinistra, allora gli ho subito proposto una serie di esercizi per promuovere l'utilizzo di entrambe le mani, competenza che gli sarà utile sia nella vita quotidiana sia nella pratica strumentale.
Il primo è stato "Mano arco /mano strumento", per insegnargli a discriminare le due mani associandole alla pratica violinistica :
Durante le prime due lezioni, visto che Luca aveva mostrato un interesse così forte per il violino, oltre a proporgli esercizi e canzoni dal CML, ho iniziato, sempre con lo stesso metodo, ad impostarlo anche sul violino, utilizzando il "violino muto" del materiale didattico CML.
Oltre a non voler tenere molto in mano gli oggetti, Luca ha una netta preferenza per la mano destra, tendendo quasi a non utilizzare la sinistra, allora gli ho subito proposto una serie di esercizi per promuovere l'utilizzo di entrambe le mani, competenza che gli sarà utile sia nella vita quotidiana sia nella pratica strumentale.
Il primo è stato "Mano arco /mano strumento", per insegnargli a discriminare le due mani associandole alla pratica violinistica :
Poi siamo passati al "Tuffo", sulle scale di Do e Re maggiore, associato ad un esercizio sul concetto spaziale di su/giù e, di nuovo, di utilizzo di entrambe le mani, tenendo l' "arco finto" e spostandolo in alto e in basso :
Sempre basandomi sullo stesso "Tuffo", gli ho chiesto di suonare il tamburo per ogni nota della scala, e riguardo alla ritmica dovremo lavorare un po' sull'esecuzione lenta, a tempo, e sulla discriminazione del numero di battiti richiesti, uno, due o quattro a seconda del ritmo voluto, però Luca è già stato molto bravo nel suonare il tamburo tutte le volte che glielo chiedevo, tenendo in mano il battente :
Restando in tema "motricità fine/ manualità", associata in questo caso allo schema corporeo, gli ho proposto un gioco che gli è subito piaciuto, in cui doveva spostare una pallina sulle diverse parti del suo corpo, nonostante, fosse stato per lui, se la sarebbe messa solo sull'orecchio, gioco che evidentemente lo divertiva molto!
Per la motricità globale ed il controllo posturale e del cammino, ma anche per l'apprendimento, più tardi, dei suoni " corti/lunghi" e delle diverse arcate sul violino, abbiamo svolto, già dalla prima lezione, la canzone "Passettini", in cui Luca ha imparato benissimo, esercitandosi a scuola durante la settimana, a camminare a piccoli passi seguendo un percorso, controllando maggiormente i suoi movimenti e dimostrando una maggiore coordinazione:
Per sviluppare il senso del ritmo, che Luca ha già ma che deve imparare a trasferire nell'esecuzione musicale, stiamo suonando tutti gli strumentini a nostra disposizione : legnetti, maracas, triangolo, nacchere, tamburo ecc..., e qui vediamo Luca che riesce già ad accompagnare un pezzo con il triangolo provando per la prima volta il ritmo "patatine fritte" :
Bravo !!
Sempre per l'apprendimento del solfeggio, e per lavorare in parallelo con l'intervento di CAA tramite l'indicazione, la scelta, e la discriminazione simbolica, ho fatto ascoltare a Luca la canzone "Alberello delle note" chiedendogli di indicare le note della durata richiesta, e lo sto facendo esercitare sui cartelli ritmici singoli .
Qui vedete un'ottima esecuzione del cartello da quattro quarti, ed una lettura di tutti i cartelli singoli :
Nelle pause, Luca sceglie spesso di ascoltare il violino - finora gli ho suonato Paganini e Mozart- o di riprodurre con lo strumento insieme a me i versi degli animali, che lo fanno ridere tantissimo! (In effetti io invento spudoratamente alcuni "versi", e certi sono proprio buffi!!).
Anche in questo caso, ovviamente!, ne "approfitto" per incoraggiarlo a comunicare con i simboli, facendogli prima scegliere l'animale sul quaderno di CAA, poi chiedendogli di ripeterne il verso, ed infine facendoglielo sentire con il violino :
Notate quanto si diverte!
Oltretutto la scelta dell'animale e del relativo "suono" rappresenta per lui una motivazione molto forte, quindi la scelta del simbolo è sempre veloce, precisa e sicura.
Per finire, vorrei stimolare in Luca la produzione vocale, ad esempio per poter associare, in abbinamento alla Comunicazione Aumentativa, alcuni suoni che lui produce - o produrrà- a specifici oggetti o richieste, allora durante la seconda lezione ho provato a fargli ripetere diversi vocalizzi - con un piccolo rinforzo a base di patatine! -, e lui è stato bravissimo nel cercare di riprodurre tutti i suoni, anche la sillaba difficile "LE" e la vocale "E", che richiedono una posizione delle labbra ed un'emissione vocale complesse :
Insomma, in sole due lezioni - di due ore ciascuna ... complimenti a Luca per la capacità di restare sul compito e la "resistenza"!- abbiamo già svolto molto programma ed impostato un lavoro coerente con gli obiettivi che mi ero posta dopo la prima osservazione, e in linea con quello su cui Luca sta lavorando a scuola ed in CAA.
Ovviamente i nostri incontri prevedono anche pause, giochi, ascolti e momenti (brevi a dire il vero!) di relax, ma , nonostante io siamo come al solito molto esigente!, Luca mi segue benissimo, è felice di svolgere l'attività di musica e si diverte, dimostrandolo in molti modi!, e non vede l'ora di avere il suo "violino vero", che gli farò avere non appena avrà una presa sicura del legnone, legnetti e dell'arco finto.
Anch'io sono molto soddisfatta di aver iniziato questo nuovo percorso e sono entusiasta all'idea di continuarlo perchè so che insieme faremo grandi cose!
domenica 2 marzo 2014
Alice studia Vivaldi, Concerto in la minore, dopo un anno di violino !!!
Alice Migliore |
Alice, 9 anni, studia violino da poco più di un anno, ed così poco tempo sta compiendo un percorso che definire "accelerato" è poco ...
Dopo 10 mesi di violino, dal momento che in prima posizione era non solo sicura ma assolutamente impeccabile, ha iniziato lo studio delle posizioni, scale e studi di Curci sui cambi ed in seconda e terza posizione ....
Dal primo volume Suzuki è passata ai brani più complessi del secondo - perchè i primi la annoiavano ...- e nello specifico alla Gavotta di Thomas da "Mignon", ed al Concerto op 35 di O.Rieding, che ha imparato tutto nel giro di due settimane, conferendo il giusto carattere ad ogni movimento, lirico il primo, sognante e delicato il secondo, e brillante il terzo, portandolo ben presto ad un ritmo molto sostenuto ...
La tecnica del violino sembra non avere segreti per lei, che ha una facilità ed una naturalezza veramente impressionanti, grazie alle quali qualsiasi brano le viene "facile" e fin dalla prima lettura si trasforma sotto le sue dita in MUSICA e non solo in una sequenza di note perfette ...
Io le richiedo un lavoro sempre approfondito e preciso, facendola soffermare sui punti più complessi, facendoglieli scomporre, analizzare e ripetere lentamente, ma dopo poche ripetizioni e poco studio i "compiti"sono già eccellenti e lei vuole andare oltre ...
Una settimana fa mi ha veramente stupita quando, dopo aver sentito una mia allieva, che studia da 4 anni, suonare il Concerto in La minore di Vivaldi, mi ha portato a lezione parte del primo movimento dello stesso brano già quasi a livello di esecuzione , dopo averlo imparato totalmente da sola!! :-)
Io ero reticente, perchè in generale, anche davanti a doti così evidenti, preferisco far procedere gli allievi secondo i loro tempi ma mai troppo in fretta ... e Vivaldi dopo un anno di studio mi sembrava davvero "eccessivo" e quasi "pericoloso" ... ma mi sono subito ricreduta, trascinata dalla sua sicurezza e dalla sua passione per quel concerto, e nel giro di una settimana, Alice ha imparato quasi alla perfezione tutto il primo tempo !!
Vi sembrerà difficile da credere, ma ne ho le prove!
Ovviamente non è ancora impeccabile - e ci mancherebbe, dopo una settimana !!- , ma si avvicina molto ad un'esecuzione già matura e consapevole, nonchè molto, molto precisa, dunque ho deciso di farle eseguire questo pezzo al Concorso "E lucevan le stelle" di Maggio, in occasione del quale avevamo preventivato di farle suonare Rieding.
Il bello di tutto ciò, di una facilità, una naturalezza e delle qualità così disarmanti, è la serenità con cui Alice le gestisce : è una bambina sempre sorridente, tranquilla, solare ed entusiasta, e qualora da grande dovesse decidere di fare della musica la sua professione - obiettivo che al momento non rientra nè nei miei programmi nè , penso, in quelli dei suoi genitori, perchè il nostro scopo è, prima di tutto, che possa sviluppare la sua passione per la musica-, spero che riesca a mantenere un atteggiamento di questo tipo e la motivazione sincera e spontanea che ha ora.
Alice, sei un mito!
Luca e Lorenzo : un'amicizia "musicale"
Lorenzo e Luca, che stanno per compiere rispettivamente 7 e 6 anni, studiano entrambi violino e pianoforte.
Si erano incontrati alcuni mesi fa ad un corso di basket, ma poi si sono rivisti a lezione da me e tra loro è scattato un feeling immediato, tanto che hanno subito improvvisato alcuni duetti al violino (Luca era alla sua quarta lezione di questo strumento!) ...
Lorenzo ha un carattere forte, vivace, aperto e chiacchierone, Luca è anche lui molto simpatico e brillante, ma tende ad essere più riflessivo e tranquillo, dunque musicalmente si bilanciano e compensano, anche se poi, essendo ancora piuttosto piccoli, quando sono insieme amano fare confusione e combinarne di tutti i colori!
Nonostante vogliano giustamente giocare e divertirsi - scopo principale delle mie lezioni di gruppo con i più piccoli!-, quando prendono in mano gli strumenti si impegnano e mantengono un livello di accuratezza e di concentrazione superiore a quello delle loro lezioni individuali, perchè motivati dalla presenza reciproca.
Entrambi suonano anche con le dita della mano sinistra (Luca ha in realtà iniziato ieri), ma per semplificare l'esecuzione di gruppo propongo loro esercizi e brani a corde vuote, ad esempio ripassando, prima del programma di musica da camera, esercizi per il controllo posturale sullo strumento:
Insieme agli altri violinisti di Voghera - durante l'ultima lezione era presente però solo Guglielmo, il fratello di Lorenzo- Luca e Lolo suonano brani di differenti autori, imparando a mantenere un ritmo costante e contemporaneamente ad ascoltarsi ed ascoltare gli altri.
Ecco un trio sul tema di Frà Martino,con me al pianoforte :
Dopo tanto impegno e fatica - a 6 anni, in effetti, non è semplice rimanere "sul compito" per 30 minuti consecutivi, ripetendo e ripetendo le stesse battute- , inserisco alcune pause in cui è permesso loro giocare liberamente per alcuni minuti - e di solito scelgono di improvvisare con gli strumenti o parlare dei rispettivi giocattoli, videogiochi o film preferiti-; ed infine lascio che scelgano una canzone CML di ripasso.
Qui vediamo una divertentissima esecuzione della versione CML (di E. Enrico www.musicalgarden.it) del celeberrimo Can Can di Offenbach, in cui il loro divertimento è evidente, e testimonia quanto possa essere piacevole e coinvolgente studiare musica alla loro età!
Spero che l'amicizia tra Luca e Lorenzo, che sta nascendo "intorno" alla musica, possa continuare su questa strada per diventare condivisione di una passione comune e di un percorso di crescita originale ma molto efficace e ricco di stimoli e nuove abilità.
Si erano incontrati alcuni mesi fa ad un corso di basket, ma poi si sono rivisti a lezione da me e tra loro è scattato un feeling immediato, tanto che hanno subito improvvisato alcuni duetti al violino (Luca era alla sua quarta lezione di questo strumento!) ...
Lorenzo ha un carattere forte, vivace, aperto e chiacchierone, Luca è anche lui molto simpatico e brillante, ma tende ad essere più riflessivo e tranquillo, dunque musicalmente si bilanciano e compensano, anche se poi, essendo ancora piuttosto piccoli, quando sono insieme amano fare confusione e combinarne di tutti i colori!
Nonostante vogliano giustamente giocare e divertirsi - scopo principale delle mie lezioni di gruppo con i più piccoli!-, quando prendono in mano gli strumenti si impegnano e mantengono un livello di accuratezza e di concentrazione superiore a quello delle loro lezioni individuali, perchè motivati dalla presenza reciproca.
Entrambi suonano anche con le dita della mano sinistra (Luca ha in realtà iniziato ieri), ma per semplificare l'esecuzione di gruppo propongo loro esercizi e brani a corde vuote, ad esempio ripassando, prima del programma di musica da camera, esercizi per il controllo posturale sullo strumento:
Insieme agli altri violinisti di Voghera - durante l'ultima lezione era presente però solo Guglielmo, il fratello di Lorenzo- Luca e Lolo suonano brani di differenti autori, imparando a mantenere un ritmo costante e contemporaneamente ad ascoltarsi ed ascoltare gli altri.
Ecco un trio sul tema di Frà Martino,con me al pianoforte :
Dopo tanto impegno e fatica - a 6 anni, in effetti, non è semplice rimanere "sul compito" per 30 minuti consecutivi, ripetendo e ripetendo le stesse battute- , inserisco alcune pause in cui è permesso loro giocare liberamente per alcuni minuti - e di solito scelgono di improvvisare con gli strumenti o parlare dei rispettivi giocattoli, videogiochi o film preferiti-; ed infine lascio che scelgano una canzone CML di ripasso.
Qui vediamo una divertentissima esecuzione della versione CML (di E. Enrico www.musicalgarden.it) del celeberrimo Can Can di Offenbach, in cui il loro divertimento è evidente, e testimonia quanto possa essere piacevole e coinvolgente studiare musica alla loro età!
Spero che l'amicizia tra Luca e Lorenzo, che sta nascendo "intorno" alla musica, possa continuare su questa strada per diventare condivisione di una passione comune e di un percorso di crescita originale ma molto efficace e ricco di stimoli e nuove abilità.
Giorgio : "Il violino guarisce dal mal di pancia e dai brutti pensieri!"
Giorgio, 9 anni compiuti da poco, ha iniziato a studiare violino di sua volontà, perchè era affascinato dal suono dello strumento, ed anche incoraggiato dai genitori per lavorare attraverso la musica su alcune sue difficoltà emotive e di attenzione e concentrazione.
Quando ha iniziato a studiare lo strumento faceva fatica a rimanere fermo e concentrato con il violino in mano, ma dopo un lavoro specifico che comprendere tutt'ora esercizi di concentrazione, coordinazione e controllo posturale ed attentivo, ha dimostrato enormi miglioramenti, confermati anche dagli insegnanti di scuola, ed ora ci stiamo concentrando di più sulla consapevolezza e l'espressione emotiva attraverso il violino, che vorrei diventasse per lui un canale di espressione di sè, di sfogo delle sensazioni negative e di esternazione di quelle positive, ed una fonte di autoefficacia ed autostima.
Giorgio sta vivendo un periodo piuttosto complicato dal punto di vista emotivo, per varie ragioni, dunque a volte attraversa periodi di crisi in cui non è sicuro di voler continuare a suonare, ma come sappiamo momenti simili capitano a tutti (ogni musicista, per quanto convinto ed appassionato, ha pensato almeno una volta di voler mollare tutto!), ed alla fine la sua passione si fa sempre sentire e lui ritorna convinto e felice di voler venire a lezione.
Inoltre io sono sicura delle sue potenzialità e del fatto che la musica sia un suo forte interesse, ed anche i suoi genitori lo supportano ed incoraggiano molto, e tutto ciò, unito al suo impegno ed alla sua volontà, crea un "circolo virtuoso" che si autoalimenta e lo porta a crescere ed a superare i momenti di difficoltà tramite la musica.
Oltre alla pratica strumentale in sè, a Giorgio piacciono anche i momenti più ludici - canzoni per la manualità, canoni, ritmica- e quelli teorici, ad esempio si diverte a svolgere i dettati, in cui è passato da quelli solo ritmici o solo melodici, ai più complessi che richiedono di scrivere contemporaneamente melodia e ritmo.
Ha un buon orecchio ed ultimamente -per dargli una misura dei progressi che compie, valuto i suoi lavori con i voti numerici- ne ha svolti diversi veramente bene, meritando uno splendido 9 e mezzo due settimane fa ed un 10 pieno durante la lezione di ieri, come mostra con evidente orgoglio in questo video!
Complimenti !!
Rispetto a qualche mese fa, anche la scrittura è molto più chiara, ordinata e precisa, davvero un ottimo lavoro!
In Maggio, Giorgio parteciperà ad un concorso di violino, dunque gli sto facendo ripassare i brani del suo repertorio, e in questi video sentiamo sue esecuzioni di Suzuki, Bella Stella e Canzone di Maggio :
L'arco scorrevole e l'intonazione molto buona mostrano che Giorgio sta imparando ad ascoltarsi, correggendo eventuali imprecisioni di intonazione ed accettando di ripetere un brano o un passaggio più volte, finchè non è soddisfatto del risultato, ed anche questo è un passo avanti sia tecnico e violinistico sia nella capacità di ascolto, auto - verifica e concentrazione.
Ieri abbiamo iniziato anche un brano nuovo, sempre di Suzuki, "Allegro", che ha eseguito subito con sicurezza e comprensione dell'andamento musicale del pezzo, avendo prima lavorato sulla corrispondente canzone del CML , "Soldatini", che gli ha fornito "in anticipo" la melodia e la struttura del brano ( A - B - A), nonchè il carattere differente tra le due parti.
Per finire, ieri ho proposto la formazione di un nuovo grupppo da camera : due violini e chitarra, nel quale Giorgio ha suonato insieme ad Alice e suo fratello Alessandro.
E' stato un momento di spensieratezza, allegria e divertimento, e tutti e tre, nonostante suonassero insieme per la prima volta, sono stati molto bravi ad ascoltarsi ed affiatarsi subito :
La parte migliore del lavoro che io e Giorgio stiamo svolgendo insieme è sicuramente quella sulle emozioni, infatti ieri per la prima volta dopo diverso tempo il mio allievo ha associato con molta convinzione emozioni positive al violino, sorridendo, ridendo e divertendosi (ma anche impegnandosi molto) per l'intera lezione, e dicendo alla mamma, una volta tornato a casa " Suonare mi piace, mamma, mi fa passare tutti i pensieri negativi ..."
e la sua meravigliosa mamma mi ha scritto :
Non hai idea di come sono stata felice...ieri ho avuto la sensazione
che finalmente Giorgio avesse percepito per la prima volta il mio
sentimento e passione per la musica ed è' stato come lasciare a
mio figlio in eredità qualcosa di molto prezioso di cui ora è' in
grado di capire io valore e l' importanza... Sta finalmente
assaporando i primi frutti dell' impegno e della fatica e ora
capisce che dietro uno sforzo arriva una gratificazione immensa. Puoi
immaginare per una mamma cosa significhi tutto questo????Niente mi
darebbe più soddisfazione.. Io credo che la mamma di Vivaldi non
potrebbe essere più soddisfatta di me!!!;) "
domenica 23 febbraio 2014
Un'orchestra di giovanissimi musicisti : I miei allievi di Voghera (PV)
Luca, quasi 6 anni |
Come gli anni scorsi, anche quest'anno ho proposto ai miei allievi di Voghera (una delle tre sedi in cui insegno, insieme a Milano e Pavia) di formare una piccola "orchestra", eseguendo insieme semplici brani tratti dal repertorio popolare (Frà Martino), contemporaneo/didattico (Dejonghe) e Suzuki (Volume 1).
A Voghera (PV) insegno dal 2009 ed ho allievi dai 2 agli 11 anni, ma alcuni sono ancora troppo piccoli o hanno iniziato da appena due - tre lezioni, perciò non possono ancora suonare in orchestra, allora ho coinvolto solo alcuni di loro : Luca, quasi 6 anni, che oltre a seguire il programma CML studia pianoforte da un paio di mesi, e da 4 lezioni ha iniziato anche il volino; e le due coppie di fratelli Amos e Joshua (7 e 8 anni) e Lorenzo e Guglielmo.
Ieri, purtroppo, Lorenzo era assente per malattia, dunque ho iniziato a far provare agli altri un brano piuttosto semplice, ma diviso in tre parti - violini primi, secondi e pianoforte - di un autore contemporaneo, Dejonghe, intitolato " A lovely day".
Prima che arivasse Guglielmo, il più grande, ho cercato di creare uno spirito di gruppi tra i più piccoli chiedendo loro di ripassare insieme alcune canzoni del repertorio CML che conoscevano tutti, iniziando con un momento ludico e rilassante, soprattutto a vantaggio di Luca, che studia con me da poco ed è passato in brevissimo tempo dalla ritmica allo studio di due strumenti!, ma anche dei due fratelli, che si divertono sempre a ritornare sui "vecchi" esercizi che hanno apprezzato in passato.
In questo video, eseguono "La conchiglia", esercizio di manualità che utilizzo anche con i "grandi" per consolidare l'indipendenza delle dita e rafforzarne l'articolazione:
Poi li ho fatti suonare in gruppi più ristretti, provando i brani singolarmente o in duo.
Qui vediamo Luca che suona prima Frà Martino con me, e successivamente "A Lovely Day" con Amos, il nostro pianista ufficiale!!, che ormai si sta calando benissimo nel suo ruolo di pianista accompagnatore, suonando sia con il fratello sia con gli altri con sicurezza e solidità ritmica :
Sono entrambi molto bravi : Amos per le qualità che ho già descritto, e Luca per l'impostazione già eccellente ed impeccabile, l'arco fluido ed il suono pulito dopo sole 4 lezioni, e l'atteggiamento da professionista, serio, concentrato ed attento : un ottimo duo!
Dal duo siamo passati al trio, aggiungendo anche Joshua che eseguiva con me la parte dei primi violini :
Per finire, arrivato Guglielmo, l'orchestra (eccetto Lorenzo) era al completo, ed ha potuto provare più volte (mooolte volte, fino a quando non ero soddisfatta!!) il brano scelto :
Non sono simpaticissimi ?? Bravi ragazzi!!!
Anche da precedenti esperienze, ho notato che per gli allievi, anche ai primissimi passi, suonare insieme è molto importante e gratificante : la dimensione di gruppo favorisce la percezione dell'insieme, dell'armonia, dell'andamento musicale del brano, ma aumenta anche attenzione e concentrazione e soprattutto li entusiasma, li fa sentire veri musicisti e li diverte ... perchè ovviamente, essendo tutti maschi, i momenti di interazione, gioco libero, scherzi e risate non mancano mai !!!
Ma è questo il bello, infatti solitamente le nostre prove non sono mai troppo lunghe e prevedono alcune brevi pause o momenti in cui solo uno suona e gli altri si riposano ascoltandolo, infatti alla fine ognuno di loro ha eseguito un brano a scelta al pianoforte ricevendo dagli altri complimenti ed applausi.
Come ho già detto in altri post, tuttavia, rimango del parere che esperienze di questo tipo vadano affrontare solo quando si è pronti, ovvero quando si ha lavorato prima di tutto da soli con il genitore e l'insegnante, e su pezzi più semplici rispetto al livello tencnico raggiunto, perchè suonare con altri è sempre più difficile rispetto all'esecuzione solistica - che implica, ovviamente, problemi e difficoltà di altro tipo -, e non riuscire ad arrivare ad un'esecuzione di insieme perchè il programma è troppo complesso sarebbe frustrante.
Dunque non sono favorevole ai metodi che propongono l'orchestra come unica soluzione e come primo approccio allo strumento, se non in contesti particolari e che necessitano di un intervento urgente ed umanitario, quali quelli dei paesi svantaggiati in cui si applica il metodo Abreu, che però va oltre lo studio tecnico e diventa prima di tutto un'azione di tipo sociale per aiutare ragazzi a rischio attraverso la musica.
In tutti gli altri casi, penso sia necessario ed indispensabile un pregresso lavoro strumentale che porterà solo in un secondo momento alla gioia di suonare in gruppo e sentire il proprio strumento che si fonde con quello degli altri e la propria personalità che si arricchisce grazie alla presenza di altri giovani musicisti.
sabato 15 febbraio 2014
Bambini e genitori a lezione di musica : perchè è importante coinvolgere la famiglia?
La maggioranza dei corsi di musica, come quelli sportivi, di danza o teatro, prevede che i genitori non solo non partecipino alle lezioni, ma rimangano proprio fuori dall'aula e non vengano neppure informati di ciò che il bambino, a volte anche molto piccolo, fa durante il corso, se non in occasione dei saggi di metà corso o di fine anno.
Lo stesso succede con le sedute di terapia rivolte a bambini e ragazzi disabili, dalle quali molto spesso la famiglia è accuratamente bandita, perchè "intanto non capirebbe" o "interferirebbe con la terapia", arrivando addirittura ad apporre cartelli che chiedono ai genitori di non entrare assolutamente nella stanza di terapia.
Per i corsi collettivi, soprattutto se sportivi, e rivolti a ragazzini dagli 8-9 anni in su, questo può avere un senso, ma nel caso di lezioni di musica, sia collettive sia individuali, o di terapie rivolte a bambini piccoli o con difficoltà, secondo me è escludere i genitori dal percorso dei figli è un errore.
I bambini, a maggior ragione se molto piccoli, non possono ancora avere l'autonomia e l'indipendenza per affrontare da soli un percorso ricco e complesso come quello musicale, e fino ai 9 -10 anni non sono in grado di recepire fondo le indicazioni dell'insegnante, rielaborare ciò che è stato loro spiegato ed organizzare da soli lo studio quotidiano.
I corsi di musica concepiti in modo tradizionale, nei quali il "sapere" viene trasmesso dall'insegnante all'allievo e "l'ignoranza" resta al genitore, dunque, diventano molto facilmente dei "parcheggi" da cui il bambino può trarre anche un qualche piacere al momento della lezione, se possiede già una sua motivazione intrinseca, ma non certo un apprendimento approfondito nè un momento di reale crescita ed occasione educativa.
Il metodo educativo, per il quale la musica può benissimo diventare un ottimo strumento, non può essere interiorizzato e generalizzato se rimane confinato ad un unico ambiente vissuto dal bambino per un'ora settimanale, e se non viene esteso a più contesti di vita.
Questo è vero soprattutto nel caso di allievi molto piccoli -è impensabile, infatti, che bambini tra i 12 ed i 36 mesi rimangano da soli in aula con l'insegnante, se non in un contesto, ad esempio, di asilo nido- o con difficoltà, per i quali sia le lezioni di musica sia le terapie perdono molto della loro efficacia e del loro valore se non vengono condivise con il genitore.
Molti medici, terapisti ed insegnanti pensano di detenere il "sapere" e di non poterlo (nè volerlo) trasmettere ai genitori, che invece sono le persone che conoscono meglio quello specifico bambino e che quindi potrebbero venire in aiuto con idee, suggerimenti o consigli.
Inoltre, la presenza del genitore nell'aula di musica o nella sala delle terapie rassicura il bambino e lo aiuta ad ambientarsi, oltre a creare un momento di condivisione positiva di un'attività che può diventare piacevole - nel caso della musica anche divertente!- e ripetibile anche a casa come utile esercizio educativo e per lo sviluppo del bambino.
Per i piccolissimi ( per quanto mi riguarda, parlo di allievi dai 6 mesi ai 3 anni) una lezione di musica non può essere che un momento di gioco, e cosa c'è di più bello del vivere tale esperienza insieme alla mamma, e quando capita anche al papà, e poterla poi inserire nella propria routine quotidiana?
Certo, per il genitore dedicare un'ora della propria settimana alla lezione di musica può essere impegnativo in termini di tempo, energie, voglia di mettersi in gioco, capacità relazionali e comunicative ed anche banalmente di apprendimento (i bambini imparano subito tutto, ma un'altra cosa è svolgere lo stesso programma a 30 a 40 anni!!) ... ma i piccoli apprezzano tantissimo il tempo che viene loro dedicato e tale condivisione avrà delle ricadute positive sui rapporti in famiglia, sulle possibili attività da svolgere tutti insieme - conosco famiglie in cui tutti suonano e seguono il programma di musica, ed i momenti piacevoli da trascorrere in musica sono i più ricercati!
Per i più grandi, tra gli 8 ed i 10 anni, la presenza del genitore a lezione a mio parere non è più così indispensabile, ma la famiglia va comunque coinvolta ed informata riguardo al percorso didattico del figlio, che a quel punto , nel caso dei miei allievi, si avvicina di più al metodo tradizionale ed è più incentrato sulla pratica strumentale, per fare in modo che l'allievo venga incoraggiato, aiutato e sostenuto nei suoi studi.
Se periodicamente almeno uno dei due genitori, che solitamente è quello più interessato o competente in materia musicale. segue una lezione del figlio e viene sempre informato dei "compiti" che vengono assegnati e degli obiettivi del lavoro che si sta svolgendo, egli potrà ascoltare a casa gli studi del figlio ed aiutarlo in caso di difficoltà, diminuendo gradualmente la sua supervisione fino a che il ragazzino non avrà raggiunto lo stadio del lavoro autonomo e liberamente scelto, cosa che però difficilmente avverrà se prima la motivazione non sarà stata alimentata e sostenuta sia dall'insegnante sia dalla famiglia.
Personalmente, rimango in contatto costante con i genitori di tutti i miei allievi, che non solo partecipano ad ogni lezione almeno fino ai 7 - 8 anni del bambino, ma ricevono da me indicazioni ed informazioni settimanali sul programma da svolgere, le archiviano, rileggono ed "imparano", e mi chiedono delucidazioni e chiarimenti, oltre a darmi idee e suggerimenti su come procedere con i loro figli, su come motivarli maggiormente, e su come gestire alcuni momenti di crisi o indecisione anche in base ai feedback ricevuto dal figlio in seguito ad ogni incontro.
In questo modo, la lezione di musica diventa non solo un'ora di "svago" ( o, ripetiamolo pure!, parcheggio ...) che si concede al bambino interessato alla musica, ma una proposta che il genitore fa al figlio, anche di pochi mesi!, per favorire il suo sviluppo educativo, emotivo, espressivo e globale attraverso la musica, condividendo tale cammino a volte anche con tutta la sua famiglia, che cresce insieme al bambino, e, in caso di difficoltà di sviluppo - ritardo, handicap- o di relazione/comunicazione in famiglia, impara a comunicare con lui, a comprenderlo e farsi comprendere meglio, imparando insieme giochi ed un repertorio musicale, e più avanti strumentale, che può creare ciò che Suzuki chiama la "didattica famigliare" e che rende l'intero percorso di gran lunga più interessante, utile e mirato.
La musica, dunque, può andare "oltre" e non limitarsi all'apprendimento di uno strumento, lasciato alla motivazione del singolo allievo, che spesso, data l'età, vorrebbe passare da uno strumento all'altro "per prova" o cambiare attività appena insorgono le prime difficoltà ... ma diventare un mezzo di crescita, condivisione, relazione e costruzione di legàmi importanti anche a livello famigliare, che poi potranno essere condivisi con fratelli e più avanti amici ... perchè la musica prima di tutto arricchisce e rende persone migliori e più capaci e felici.
domenica 9 febbraio 2014
Alessia : il pianoforte come strumento di crescita
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Alessia nel 2006 |
Conosco Alessia dal 2005, e dal 2010 lavoro con lei come insegnante di musica, per l'apprendimento della ritmica e del pianoforte, ma soprattutto per incentivare il suo utilizzo dell'udito in seguito all'impianto cocleare ricevuto a dicembre 2009.
Oltre alla sordità, Alessia ha la sindrome di Williams, patologia genetica rara che, a fronte di alcune difficoltà a livello cognitivo, psico-motorio e visuo spaziale, solitamente dà notevoli abilità musicali, orecchio assoluto, senso del ritmo ed interesse per la musica.
Anche quando non sentiva, Alessia dimostrava un senso ritmico spiccato ed una passione in particolare per gli strumenti a percussione, ma ora che l'udito è migliorato, le sue qualità musicali stanno nettamente emergendo: in varie occasioni si pone molto in ascolto evidenziando, nonostante l'impianto cocleare e la protesi non riproducano al 100% l'udito normale, un ottimo orecchio; sta sviluppando l'intonazione vocale, mantiene ovviamente un aspetto ritmico eccellente ed impeccabile, ed al pianoforte esprime un senso della frase ed una sensibilità musicale molto forti e chiare, facendo arrivare all'ascoltatore le sue emozioni e la sua comprensione del significato del brano.
Insieme alle altre mille attività da lei svolte, ed a tutte le esperienze vissute, la musica sta diventando per Alessia anche un canale di comunicazione e di crescita, rendendola più autonoma e matura anche a livello emotivo.
Dopo aver visto la puntata del programma di RAI3 "Sconosciuti", alla quale aveva partecipato facendo lezione di musica per le riprese, Alessia, piacevolmente stupita e soddisfatta dal riconoscersi in tv e dal conoscere la mia storia, per rielaborare ciò che aveva appena visto è andata in camera sua ed ha preso gli album di fotografie di sua sorella ... ha messo le foto in ordine cronologico, e intanto, parlando tra sè e sè in LIS, le commentava dicendo che sua sorella prima era piccola, poi è andata a scuola, e finita la scuola è diventata grande ...
Questo episodio, riferitomi da sua mamma, mi ha positivamente colpita poichè denota prima di tutto una sua ottima comprensione del significato della storia, ma soprattutto una sua capacità di rielaborare e rappresentarsi a livello emotivo il concetto di percorso di vita e di crescita, che lei ha riferito in quel caso alla sorella, la persona che le è più vicina e che, come me, suona uno strumento musicale ed ha terminato l'università ...
A lezione, allora, ne abbiamo parlato e le ho ricordato che non solo noi due siamo cresciute, ma la stessa cosa è successa anche a lei, che sta per finire la scuola media ed iniziare le superiori, e che da piccola non sapeva fare alcune cose ma poi le ha imparate, conquistando anche, con il passare del tempo, una maggiore sicurezza emotiva e consapevolezza delle sue capacità ... infatti quando le ho chiesto se si ricordasse di quando era molto insicura e non sapeva di essere brava a suonare, mentre ora ne è più convinta ed ha preso più coscienza delle sue competenze, Alessia ha risposto "sì" con entusiasmo e auto-determinazione.
Un grande passo avanti!
Alessia durante le riprese di RAI3 |
Sua mamma mi ha raccontato, inoltre, che nell'ultima settimana Alessia studia pianoforte autonomamente, tutte le sere intorno alle 23 !, sedendosi allo strumento e mettendosi a suonare poco prima di andare a dormire ...
Evidentemente, il pianoforte la rilassa e , pur essendo impegnativo, è per lei fonte di tranquillità e serenità, dunque preferisce studiarlo la sera per poi addormentarsi serena.
Anche questo è segnale di crescita, scelta autonoma e conquista di una maggiore maturità interna, che la porterà non solo a migliorare nella musica, ma anche a diventare sempre più competente e sicura di sè.
Brava Alessia!
I genitori mi scrivono ...
" Devo ammettere che la lezione di ieri e' stata proprio una piacevole sorpresa,ho visto mio figlio interessato,curioso e coinvolto.
Grazie x i "compiti"....sono d’accordo con te ...speriamo diventi un piacevole diversivo casalingo.
Ammiro la tua partecipazione emotiva durante la lezione ,e' una cosa che arriva ti assicuro a grandi e piccoli."
" Sei una maestra speciale e ci dai coraggio e positività ..."
"Sono davvero molto contenta dei progressi di Davide nel mantenere l'attenzione durante le tue lezioni, e ti ringrazio per la tua instancabile tenacia nel credere nelle sue capacità!"
"La lezione di oggi è andata benissimo, sono proprio contenta! Penso che anche la consulente ABA sia rimasta stupita nel vedere Giulia così motivata e attenta ... grazie davvero per il lavoro che fai e per come credi in Giulia! "
" Ha visto che brava oggi la Saretta? Era il ritratto della felicità!"
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