lunedì 1 giugno 2020

I miei allievi :Thomas

Thomas ha compiuto 3 anni pochi giorni fa ed ha iniziato le lezioni di musica a Settembre 2019, a poco più di 2 anni. 



Ha la sindrome di Williams (per saperne di più : https://www.aisw.it/?q=node/86) ed è un bambino fortemente comunicativo, socievole e brillante, con una notevole capacità di apprendimento ed una grandissima passione per la musica, caratteristica comune a molte persone con sindrome di Williams, che di solito sono anche particolarmente musicali.

Alessia (sindrome di Williams) mia allieva dal 2011 al 2018


In realtà, come dico spesso, le doti musicali innate sono sopravvalutate dal senso comune, che associa orecchio assoluto e spiccato senso del ritmo al fatto di saper suonare uno strumento o di essere "geni" della musica. Invece nell'apprendimento "reale" della musica tali competenze, per quanto possano aiutare, non fanno di per sè un musicista nè una persona che possa esprimersi più di tanto con uno strumento, ma vanno sviluppate e valorizzate con uno studio vero, anche tecnico, e con l'esercizio quotidiano, altrimenti rimangono sterili ed a lungo andare possono non dare molta soddisfazione.

Sarebbe bello, quindi, che anche le persone che hanno qualità spiccate ed una forte motivazione potessero svilupparle con un apprendimento reale dello strumento, cosa che purtroppo non sempre accade.



Nella sindrome di Williams, ciò che stupisce è un profilo cognitivo spesso disomogeneo, con aree di difficoltà (competenze visuo-spaziali, disegno, motricità ecc) ed altrettanti punti di forza(produzione linguistica, apprendimento delle lingue, musicalità). Ma se consideriamo anche le disabilità come un insieme di caratteristiche, possiamo pensare che anche loro abbiano, come tutti noi, punti di forza e di difficoltà, forse in questo caso solo un po' più accentuate, quindi con qualche lacuna e qualche "talento" in più rispetto alla media.

Thomas, dunque, ha la fortuna di poter sviluppare nella pratica le sue doti musicali perchè i suoi genitori hanno scelto per lui l'educazione attraverso la musica. Dato che era già in grado di riprodurre ritmi di base ma mostrava anche un interesse spiccato per il suono e per gli strumenti musicali, nonostante fosse molto piccolo gli ho proposto il programma di propedeutica CML1 e di violino Suzuki (Pre-Twinkle). 
Essendo fisicamente piccolissimo, Thomas suona un violino veramente minuscolo, 1/64 dell'intero!, che ha, tuttavia, un arco un po' lungo per lui, ma di più piccoli non ne esistono, quindi ci adattiamo...





Durante le lezioni, questo piccolissimo musicista dimostra entusiasmo, passione e motivazione, ed impara velocemente le canzoni di repertorio, i ritmi e le coreografie, ma fa progressi continui anche con lo strumento. 

I suoi genitori sono eccezionali, sono coinvolti nel percorso,lo seguono tantissimo ed hanno ottime competenze educative, sono fermi ma anche sereni e comunicativi, e lavorano con lui anche a casa con impegno e determinazione.


Thomas ha un fratellino più piccolo, Nicholas, che attualmente ha 1 anno e mezzo e segue le lezioni da quando aveva pochi mesi, dunque conosce tutto il repertorio, esegue il programma e naturalmente vorrebbe suonare il violino!




Tra i "cavalli di battaglia" di Thomas ci sono la lettura ritmica, nella quale ormai ha acquisito il riconoscimento di tutti i cartelli ritmici singoli, ed un esercizio molto impegnativo di tenuta dello strumento mantenendo un oggetto in equilibrio sul violino, in cui arriva oggi a 15 secondi consecutivi con un'ottima impostazione del violino.

Lettura ritmica di Thomas a 2 anni e mezzo:


Esercizi di impostazione sul violino:



Durante il lockdown, Thomas ha continuato le lezioni con me a distanza, ed anche online lavora davvero bene e con entusiasmo. Chi rimane stupito dal fatto che io riesca a fare lezione a distanza con bambini così piccoli e con difficoltà mi lascia perplessa, perchè a mio parere, se un'insegnante ha una didattica efficace in presenza la avrà anche a distanza, e viceversa se la didattica aveva delle lacune quando si lavorava dal vivo, le avrà a maggior ragione anche online.

Personalmente ho sempre lavorato sulla motivazione degli allievi ed ho sempre rispettato i loro tempi, la loro necessità di muoversi ed il livello delle loro competenze attentive individuali, quindi non ho avuto problemi a riproporre gli stessi criteri davanti ad uno schermo.

La flessibilità è fondamentale per insegnare, ed avendola basta sapersi adattare a differenti contesti e situazioni.

Ecco Thomas e Nicholas durante le lezioni a distanza:




A Maggio, Thomas ha partecipato al nostro concerto di primavera online suonando il ritmo della prima variazione di Bella Stella 





Durante le ultime lezioni dell'anno scolastico stiamo lavorando sulla presa dell'arco, insegnando al bambino ad inserire mignolo e pollice negli appositi spazi del supporto per la prensione (costruito da me con alcuni cerotti), e sulla qualità del suono, mediante giochi che insegnano a discriminare tra suoni "belli" e "brutti" ed a produrre un bel suono.

La ricerca della qualità del suono è qualcosa alla quale tengo molto e su cui inizio a lavorare da subito, con bambini anche di 2 anni, perchè sono convinta che gli allievi debbano essere educati, fin da quando sono assoluti principianti, a produrre un buon suono, altrimenti,  se si lasciano passare mesi o anni senza richiamare la loro attenzione su un obiettivo così importante, dopo sarà troppo tardi.

Per concludere, sonomolto soddisfatta del lavoro che sta svolgendo Thomas, grazie prima di tutto ai suoi genitori, Claudia e Luca, e sono sicura che il suo percorso continuerà con progressi sempre più grandi, e con la passione e l'allegria che lo contraddistinguono, e gli darà la possibilità, da grande, di esprimersi davvero grazie alla musica.