sabato 28 dicembre 2013

Concerto di Natale 2013 : Auguri in musica!!

Insieme ai miei colleghi di Milano, ho organizzato lo scorso 20 Dicembre il Concerto di Natale dei nostri allievi : musicisti di tutte le età, dai 3 anni  agli ... anta ....!, che studiano propedeutica, violino, pianoforte, chitarra, violoncello e canto; tra cui anche giovani musicisti con disabilità.

Come consueto, per brevità, parlerò in particolare dei miei allievi, con qualche accenno ad altri, anche se mi piacerebbe poter fare un resoconto più completo e dettagliato.

Per ragioni di privacy, non posso ancora pubblicare tutti i video, dunque mi limiterò a mostrarvi le nostre fotografie!

Come a Giugno, anche questo concerto non sembrava iniziare sotto i migliori auspici : pioggia, freddo, e soprattutto il traffico milanese che ha fatto sì che molti di noi, me compresa, arrivassero in ritardo alle prove, dovendo quindi stringere notevolmente i tempi della fase pre- concerto e creando un po' di tensione ed agitazione diffusa.

I miei allievi, nelle salette destinate alle prove e ad un "riscaldamento" allo strumento prima di iniziare, erano emozionati, ma si divertivano anche a chiacchierare, scherzare tra loro ed improvvisare con i loro strumenti, per stemperare al massimo la tensione, nonostante alcuni di loro dichiarassero anche di non sentirsi pronti e di non voler proprio suonare al concerto ...

Ma una volta riempitasi la sala, tanto che diverse persone sono rimaste in piedi!, ed iniziato lo spettacolo, tutto si è "aggiustato" come per magia, ed ogni cosa ha iniziato a girare per il verso giusto ...

Dopo una bravissima pianista di 20 anni, Laura, che colpisce ogni volta per l'ottima qualità del suono, la sensibilità musicale e l'espressività; ha aperto il concerto un tenerissimo gruppo di bimbe tra i 3 ed i 5 anni : Ginevra, Elisa, Martina e Giulia. 

Quest'ultima è la mia più piccola allieva con un disturbo dai tratti autistici, che in appena due mesi ha già fatto enormi passi avanti e raggiunto notevoli risultati, lavorando sia a lezione sia a casa con tenacia, impegno, passione e gioia insieme ai suoi meravigliosi genitori ed alla sorellina, Martina.

Al concerto, Giulia, come le altre bambine, ha eseguito le coreografie con la mamma e la sorella, senza mostrare nessun disagio o tensione, ma anzi ricordando benissimo tutti i movimenti, relazionandosi con le altre attraverso la musica, e svolgendo tutto alla perfezione, con un entusiasmo ed un interesse che ha accomunato tutto il gruppo.

Giulia ha notevoli potenzialità, sta compiendo uno splendido percorso, ed il suo comportamento durante l'esibizione, e poi durante tutta la serata, ha dimostrato quanto questo lavoro stia funzionando con lei e quanto la musica la renda felice!

Eccola con la mamme  e con il gruppo mentre balla ed esegue i brani :








Del gruppo faceva parte anche la mia allieva di CML Ginevra, che a 4 anni studia anche violoncello e pianoforte, insieme alla sua mamma, Maria Semeraro, pianista, docente e direttrice artistica del nostro progetto, nonchè insegnante CML in formazione.

Meravigliose queste bimbe, bellissime e brave !!! E bravissima Giulia!

Dopo le piccole. ha suonato un trio composto dalle mie allieve di violino Martina, Alice ed S.; il brano era il Minuetto n^ 1 di Bach/Suzuki, composizione delicata sia tecnicamente sia musicalmente, ancor di più per tre violini all'unisono e senza accompagnamento, ma loro erano molto preparate, e l'intonazione, il suono e l'insieme erano ottimi, complimenti!






Poi è stata la volta delle allieve di canto  : il livello di questa classe (come anche delle altre, ma quella di canto era la classe che "conoscevo" meno, e mi ha colpita) è davvero alto, le ragazze e l'allievo nuovo, G., sono preparati benissimo, ed hanno una tecnica solida, una buonissima intonazione, passione , musicalità, insomma, sono proprio emozionanti da sentire!

Dolcissima la più piccola, Francesca, di 7 anni, che ha conquistato il pubblico con una variazione cantata del tema di Twinkle Twinkle.

Ed ecco alcuni giovanissimi violoncellisti : l'insegnante, Marjia Drincic, oltre ad essere un'ottima violoncellista è insegnante di strumento Suzuki in formazione, dunque come me e Maria lavora anche con bambini molto piccoli.

Il trio di violoncelli era formato da L., 10 anni, C., 7 anni e Ginevra, 4 anni ed allieva di violoncello da appena due mesi!, che hanno suonato due trii dal repertorio Suzuki e popolare, con un eccellente insieme, una musicalità già presente e coinvolgente ed una tecnica sicura.

Tutti e tre erano seri e professionali, ma tali caratteristiche risaltavano ancora di più in Ginevra, che, pur essendo così piccola per età, è già una vera professionista, durante le lezioni, lo studio a casa ed i concerti, perchè adora suonare e lo farebbe tutto il giorno! , ma è anche già consapevole dell'importanza dello studio quotidiano e dell'impegno costante e preciso.

Grandissima!!






Arrivati al momento dei pianisti, si sono esibiti tre bambini tra i 6 ed i 7 anni, due allievi di Maria Semeraro ed il mio allievo Lorenzo.

Hanno eseguito brani da Thompson vol. 2 ed una trascrizione di Beethoven Inno alla Gioia, dimostrando rispetto all'anno scorso grandi passi avanti, nonostante E. si fosse già distinto in Giugno dopo sole 5 lezioni per la grande facilità sullo strumento e la notevole espressività, ma tutti e tre hanno trasmesso al pubblico felicità ed amore per la musica!

Lorenzo, 6 anni




La mia allieva Martina, 10 anni e già alle prese con studi di Kreutzer, Concerti di Mozart e scale a tre ottave, ha suonato insieme al papà, Claudio, allievo di pianoforte, un brano dalla colonna sonora di Twilight, The Meadow di Desplat, sul quale avevamo lavorato parecchio per riuscire a far percepire e trasmettere a Martina l'intensità e la drammaticità del tema centrale, affidato prima al pianoforte e poi al violino.

A 10 anni non è automatico riuscire a trasferire sullo strumento la forza e l'intensità di certe emozioni, che quest'età semplicemente non si conoscono ancora, ma Martina ha fatto un ottimo lavoro, e le sue qualità tecniche e musicali sono fuori discussione e davvero notevoli, ed anche il papà riesce sempre a creare con lei una splendida intesa ed un dialogo musicale che vanno al di là delle parole, infatti il loro bellissimo rapporto si esprime anche così, bravi!


Martina e Claudio Cicciò



Per la classe di chitarra, guidata dall'insegnante Renato Caruso, purtroppo assente per impegni concomitanti, hanno suonato L., 9 anni, ed Alessandro, 10 anni, fratello della mia allieva Alice, che ha un disturbo di tipo autistico ad alto funzionamento.

Tutti e due sono stati davvero bravi, Letizia dimostrando sicurezza ed un bel suono, ed Alessandro suonando con la sua enorme immediatezza sullo strumento e le sue capacità musicali assolutamente fuori dal comune, orecchio assoluto infallibile, senso del ritmo impeccabile, grande sicurezza, maturità strumentale, grande precisione, e tutto questo in meno di un anno di studio, bravo Ale!!





E poi, dopo tanta attesa, studio, tensione, preoccupazioni, risate, lavoro ed una sola, e ripeto una sola, prova tutti insieme .... ecco il "mio" coro !!!

Dico "mio" perchè era formato in prevalenza da miei allievi, dai 4 ai 15 anni, anche con disabilità; ma in realtà a questo coro hanno lavorato anche le mie colleghe Maria e Serena, docente di canto, che è stata molto disponibile nel riunirlo al completo e dirigerlo ... grazie davvero !!!

Però l'ho sentito proprio "mio", perchè era così emozionante vedere diversi dei miei ragazzini lì tutti insieme, con difficoltà e non, piccoli e grandi, a cantare un canone africano tratto dal programma di CML2, felici, tranquilli, entusiasti, intonati ed affiatati ...

E' stato un momento davvero particolare, intenso e talmente emozionante che alcune mamme si sono commosse, e se non avessi dovuto dirigere insieme a Serena mi sarei commossa anch'io ...

Erano troppo carini e bravi .... Alessia che sente poco e che in teoria non parlerebbe quasi , ha tirato fuori più voce di tutti gli altri!, le due violiniste e ormai amiche S. ed Alice, quest'ultima che teneva per mano la sua piccola amica Sara, 7 anni, che fino a due anni fa era in un mondo solo suo, ed ora parla, canta, suona ed è bravissima a scuola!; suo fratello Giorgio, che fino a cinque minuti prima non voleva neppure presentarsi davanti al pubblico, e poi non solo ha cantato, ma ha anche suonato il violino molto bene; i più piccoli E., Ginevra e Lorenzo, intonatissimi e concentrati, e poi Susanna ; G., con caratteristiche di tipo autistico, entrambi simpaticissimo e con una voce bianca meravigliosa per il timbro, la precisione vocale e l'espressività , che trasmettevano un entusiasmo contagioso ....

BRAVI, BRAVI, BRAVI !!!

Quando ho proposto alle mie colleghe questo "esperimento" loro avevano qualche dubbio, per il numero dei partecipanti ed il tempo limitato a diposizione per le prove, ma ora possiamo dire .... esperimento riuscito, bravi ragazzi !!!








Prima del finale con repertorio natalizio, si sono esibiti i miei due allievi Guglielmo e Giorgio, entrambi violinisti, con due brani da Suzuki Vol.1, rispettivamente Moto Perpetuo e Bella Stella.


Guglielmo Gatti

Giorgio Rossato



I due ragazzini stanno mostrando negli ultimi mesi miglioramenti costanti, Guglielmo è molto preciso, con un senso ritmico metronomico ed una mano sinistra perfetta, anche grazie al suo orecchio eccellente; e Giorgio ha un arco fluido e scorrevole ed un bellissimo suono, nonchè una grande passione per il violino, che studia tutti i giorni e nel quale vuole progredire sempre di più imparando sempre nuovi brani.

Bravi !!!

Ecco l'esecuzione di Guli al concerto :




Finale natalizio : due gruppi , uno composto da tre violini e pianoforte, l'altro un gruppo corale, hanno eseguito brani dal repertorio natalizio, completando nel modo migliore la serata e rafforzando ancora di più l'atmosfera di allegria, amicizia ed amore per la musica che l'ha caratterizzata!

Vorrei concludere con  un plauso particolare ai nostri allievi adulti, a quelli che si mettono in gioco suonando ai concerti, dimostrando "dal vivo" che con tenacia, passione e volontà si può non solo imparare a suonare "da grandi", ma anche suonare bene, ed anche a coloro che preferiscono studiare e suonare solo per sè stessi, che stanno compiendo percorsi densi di impegno, costanza, ma anche grandi soddisfazioni personali, senza scoraggiarsi davanti ad eventuali difficoltà o periodi meno positivi, e tutto ciò in nome dell'amore per la musica ... bravi, dunque, a Fabio, Claudio,  Vera, Cristina, Federica, e Cesare (il più "grande", classe 1941!, che vorrebbe rimanere sempre nell'ombra, ma in realtà è un esempio da seguire ed ammirare per la dedizione e la passione con cui affronta il suo percorso musicale!)... Complimenti, davvero!

E , passando all'argomento disabilità, anche questa volta 'integrazione tra allievi "canonici" e quelli con difficoltà è stata totale e meravigliosa da osservare, perchè non c'è stata alcuna differenza tra nessuno di loro, ognuno ha suonato e cantato in base al suo livello ed alle sue competenze attuali, e come succede sempre, non si è quasi notato chi avesse difficoltà e chi no, sono stati tutti bravissimi e mi permetto di dire, parlando anche degli allievi delle altre classi, che tutti hanno dato praticamente il massimo, dando vita ad un concerto coinvolgente, ricco, emozionante, gioioso e divertente ... avremmo forse potuto trovare un modo migliore per farci gli auguri di Natale??

Grazie a tutti !!!










mercoledì 18 dicembre 2013

Alice ed il violino : passione ed entusiasmo



Alice ha appena compiuto 9 anni e studia violino da esattamente 1 anno.

Grazie ad una cugina che prende lezioni di musica, ha conosciuto questo strumento, con il quale per lei è stato amore a prima vista : ha deciso che avrebbe iniziato a suonare, e dopo sole quattro lezioni aveva già partecipato al suo primo saggio, suonando in una piccola orchestra di allievi ed eseguendo un duetto con me.

Da subito ha dimostrato sullo strumento una facilità disarmante : le prime settimane, e in realtà anche successivamente, imparava un brano nuovo a settimana - e solo perché io cercavo di farla procedere "lentamente"!- , a memoria, con un'intonazione impeccabile, un arco sicuro e fluido ed un bel suono, e , come vi ho già accennato, alla mia frase "Ora ti scrivo i compiti" è l'unica tra i miei allievi a rispondere "Che bello !!!"

In 8 mesi ha completato il primo volume Suzuki ed iniziato il secondo, oltre al Concerto op. 35 di O. Rieding, di cui qui possiamo ascoltare il primo movimento già molto sicuro, preciso e musicale :






Alice è un bambina  dolcissima e sensibile, di base molto timida, ma che una volta rotto il ghiaccio diventa un bel "peperino", e soprattutto quando si trova con altre allieve sue coetanee è sempre pronta a fare scherzi, ridere e divertirsi ... ma visto che studia e si impegna molto, mi sembra giusto così!

Nonostante ami tantissimo suonare, periodicamente sviluppa una passione per determinati brani rispetto ad altri, ed in questo momento vorrebbe studiare solo Rieding, il Canone di Pachelbel e, se potesse (ma ci arriverà a breve!), il Concerto in La minore di Vivaldi.

Sì, perchè il mese scorso a lezione mi ha portato Pachelbel, un brano molto complesso per il suo livello, con la mano sinistra che sale in terza posizione, mentre lei era, ovviamente, arrivata solo alla prima ... ma, non so come, è riuscita a leggere lo stesso le note in terza, intonate, chiedendomi DOPO che note fossero ... allora le ho mostrato il cambio di posizione prima - terza, e dopo 10 minuti aveva già imparato la scala di re in TERZA POSIZIONE , dopo ,meno di un anno di lezioni !!!!

http://www.youtube.com/watch?v=JX5GqC2cuGQ



Dopo 4 mesi ha partecipato al suo primo concorso, vincendo il 2^ premio con punti 90/100, e due mesi fa al secondo, il Premio Pugnani di Cumiana (TO), di livello altissimo, ricevendo i complimenti dalla giuria per la sicurezza e la padronanza dello strumento.


Ha anche suonato più volte in concerto, due volte a Milano in Sala Dimensione Due, nella stessa città in Piazza dei Mercanti per un concerto del Festival MiTo, ed a Pavia per un aperitivo- concerto.

Per Alice concerti e concorsi non sono fonte di stress, anzi li adora e li affronta con gioia ed entusiasmo, come fa con tutto ciò che riguardi la musica ed il violino!, arrivando all'appuntamento tranquilla e sicura e suonando con una grande dimestichezza e controllo strumentale, tecnico, musicale ed emotivo.

Prima dell'audizione al Premio Pugnani, arrivata a Cumiana dopo un giorno intero di febbre alta, saltellava per la sala e non vedeva l'ora di suonare, con un'allegria ed un'energia ancor più notevoli se si pensa che fino a poche ore prima non stava bene, ma la motivazione verso il concorso l'aveva aiutata a riprendersi in fretta perchè, come mi ha detto appena entrata al Castello, voleva ASSOLUTAMENTE venire a suonare, anche con la febbre se non le fosse passata!


Alice con Guglielmo al Concorso di Parma



Per supportare le sue capacità e sviluppare la sua naturalezza tecnica e strumentale, oltre a farle studiare diversi brani, scale e studi - è arrivata al n^ 14 dei 50 Studietti Melodici di Curci-, la faccio cantare, ballare, inventare brani con il violino, ed eseguire giochi musicali di ascolto, improvvisazione ed espressione emotiva, che la divertono molto e spero l'aiuteranno in futuro ad esprimersi attraverso lo strumento anche a livello emotivo, competenza molto complessa per gli studenti ai primi anni, ma da iniziare ad affrontare e sviluppare secondo me da subito.

Alice ha, come dicevo , un approccio sereno e positivo anche nei confronti dello studio quotidiano, "scoglio" comune a tutti gli studenti di musica ... non solo all'inizio del percorso strumentale ....

Recentemente mi ha davvero sorpresa chiedendomi, con la massima sincerità e spontaneità ... "Durante le vacanze,  posso studiare violino 8 ore al giorno? "  .... !!!

Io le ho spiegato che l'importante è studiare con metodo e precisione, seguendo le indicazioni dell'insegnante e non "suonando" e basta, ma poi, cosa può rispondere un'insegnante ad una domanda del genere?? :-)

Voglio dire , quando mai mi ricapiterà nella vita di ascoltare un allievo di 9 anni che mi chiede di studiare  OTTO ORE AL GIORNO ????  !!!

Mitica Alice !!!





Venerdì scorso, 20 Dicembre, Alice ha suonato ad un Concerto di Natale insieme al fratello Alessandro, anche lui giovanissimo musicista eccezionale, in un duo violino e chitarra davvero coinvolgente e piacevolissimo da ascoltare :






Come si può vedere, i due fratelli hanno un grande affiatamento, non hanno mai un'esitazione, si divertono a suonare con questa grande facilità che li contraddistingue, ed entrambi suonano da pochissimo!! Bravi !!

L'ultima lezione prima delle vacanze è stata Sabato 21, e, lasciati finalmente da parte i brani per il concerto di Natale - Alice era un po' stufa di ripassare Bach e Gossec .. -, ci siamo concentrate sulle scale in seconda e terza posizione, i cambi di posizione, il Concerto di Rieding , di cui ha terminato il primo tempo provandolo anche con il pianoforte con un ottimo risultato, e Suzuki Volume 2 : la mia allieva ha eseguito il Coro dei Cacciatori di Weber con precisione e musicalità, ed ha iniziato la Gavotta da "Mignon" di Thomas, tra gli ultimi pezzi del secondo volume, ma assolutamente fattibile per lei, che infatti l'ha letta a prima vista senza alcuna difficoltà.

Brava Alice, continua così, diventerai una brava violinista, ma soprattutto continuerai a sentire dentro di te la passione e la gioia di fare musica!!!






domenica 8 dicembre 2013

Con i miei allievi al programma di RAI 3 "Sconosciuti"

Una sera di circa un mese fa ho visto per caso in tv, solo in parte e poco attentamente perchè ero appena tornata dal lavoro, il nuovo programma di RAI 3 intitolato "Sconosciuti".

Va in onda ogni giorno a partire dalle  20,15, e racconta, sotto forma di documentario, le storie di vita di persone comuni, che magari hanno avuto o hanno tuttora un percorso di vita particolare o svolgono attività non ordinarie.

Quel poco che ho visto mi ha colpita, prima di tutto perchè parlava di disabilità, in tono però molto delicato ed assolutamente non pietistico o strappalacrime, poi perchè il sottotitolo del programma era "La nostra personale ricerca della felicità".

Dunque, visto che il lavoro che svolgo è per me fonte di felicità ed è rivolto anche ad allievi con disabilità, ho proposto di raccontarlo nel corso di una puntata, e le riprese si sono svolte il 4 e 5 dicembre a Pavia.







Ho scelto di girare a Pavia perchè il mio lavoro si svolge a Milano, Voghera e appunto Pavia; e volevo riunire lì gli allievi delle tre città,  per far sì che i protagonisti principali della seconda parte del documentario fossero i bambini ed i ragazzi.

Lo scopo era infatti, per me, quello di far conoscere a più persone possibili l'importanza di un'educazione precoce attraverso la musica, la realtà della disabilità, e le potenzialità dei bambini piccoli e delle persone con disabilità  .... volevo far vedere cosa succede quando si insegna a suonare a bimbi piccoli o con difficoltà, volevo mostrare la loro felicità, il loro divertimento, il loro entusiasmo e le loro capacità .... così lontani dagli stereotipi dei "piccoli geni costretti a studiare musica" o, peggio, dei "poveri bambini disabili tristi e senza interessi nè capacità" .... !!!!

Volevo, insomma, che la gente vedesse (e LO VEDRA') quanto sono speciali i miei allievi, quanto possono fare, quanto possono dare agli altri, quanto può essere utile per loro una didattica musicale individualizzata ma anche rivolta all'integrazione ... e, in secondo luogo, volevo dimostrare l'efficacia di un approccio didattico incentrato sulla positività, l'ottimismo, la fiducia e l'amore per i bambini e per ciò che si fa , e le ricadute di questo tipo di lavoro sulla qualità della vita di bambini e famiglie.







Siamo arrivati a Pavia nel pomeriggio : io con la troupe, il regista , Emanuele,  e l'autrice, Virginia, due ragazzi giovani, della mia età, ma bravissimi, simpaticissimi, professionali ed appassionati!; ed i ragazzi dalle rispettive città.

Allestita la sala in base alle indicazioni del regista, posizionate luci e telecamere, l'avventura televisiva è iniziata .... CIAK, SI GIRA !!!

Avendo diversi allievi con cui lavorare in poco tempo, avevo preparato una scaletta densa e completa, che permettesse ad ognuno di svolgere una sua lezione - tipo esprimendo le sua capacità, ma dai tempi piuttosto serrati, con pochissimo margine per ripetere in caso di "errore" o per girare più volte una "scena".

Che poi, di inventato non c'era proprio niente : noi facevamo lezione come al solito, ignorando il più possibile cameraman e telecamere, solo controllando più del solito programma e tempi.

Durante l'intervista del giorno precedente avevo già spiegato il metodo che seguo e raccontato del progetto di Milano, quindi non ho neppure avuto bisogno di parlare ancora, ma mi sono limitata a fare il mio lavoro.

I ragazzini - e la famiglie!- erano tutti felicissimi, emozionati e concentrati, pensate che soddisfazione per loro suonare per la tv, in una giornata che più che un pomeriggio di lezione assomigliava ad una grande festa, con momenti di esercizi in gruppo, tanti strumenti da suonare, tanti allievi, musica , colori .... niente di più azzeccato per esprimere la gioia che la musica può donare!

L'onore di "aprire le danze" è toccato a Davide, che ormai forse conoscete, 16 anni ed una patologia complessa che gli rende difficile eseguire diverse attività, ma non gli toglie certo la sua carica di simpatia. entusiasmo, apertura e dolcezza verso gli altri.

Davide era emozionato e sentiva tutta la tensione dell'evento, ed inoltre era molto attirato dalle telecamere e dalle fotocamere, visto che come molti adolescenti è appassionato di tecnologia - in particolare, ovviamente, di computer-, ma ama anche mettersi in posa per essere fotografato o ripreso e poi riguardarsi.

Quindi, prima di iniziare a fare lezione, ha diretto al regista alcuni dei suoi dolcissimi sorrisi guardando direttamente l'obiettivo, da attore navigato e sicuro di sè, nonostante la performance di fatto lo preoccupasse.  

Questo ha fatto sì che il regista, divertito,alla fine  della lezione gli lasciasse fare il cameraman riprendendo i suoi genitori che erano tra il pubblico. Guardate con che soddisfazione saluta sua mamma e suo papà dall'obiettivo ...  Davide, sei un mito !!! :-)




Ma questo ragazzo eccezionale  ha anche svolto un esercizio di lettura, eseguito con i campanelli un ostinato ritmico in un solfeggio di gruppo, e suonato due strumenti, tastiera e violino, con il secondo dimostrando veramente una grande sicurezza e dimestichezza, tirando l'arco diritto e a tempo e con un bel suono pulito.

Bravo !!!






Come "intermezzo" alle lezioni individuali, proponevamo appunti momenti collettivi, in cui piccoli gruppi eseguivano insieme canzoni ed esercizi di repertorio CML, sia del primo sia del secondo anno visto il livello piuttosto eterogeneo degli allievi coinvolti,essendo alcuni anche al terzo anno di CML; tuttavia ho preferito scegliere un programma semplice e ben conosciuto da tutti.

Ecco un tenerissimo gruppo : Lorenzo, Amos, Joshua e Sara (la mia meravigliosa bimba con autismo), insieme alla mamma di quest'ultima, cantano "Un ometto" di E. Enrico :






Troppo carini !!!

I due fratelli  Amos e Joshua hanno fatto lezione, poi, in duo violino e pianoforte, provando Bella Stella di Suzuki che suoneranno anche in concerto il 20 dicembre : notate la concentrazione e la professionalità; suonare insieme è difficile, ma loro stanno imparando ad ascoltarsi ed amalgamare il suono, l'intonazione e l'insieme, complimenti!







In una breve pausa (ma proprio breve!) l'allievo più piccolo della giornata, Luca, di 5 anni, ha ripassato con la mamma, e poi, riaccese le telecamere, ha studiato con me la canzone "Spazzola e Pettine", per la presa dell'arco e lo sviluppo della manualità, con l'aiuto della mamma, ed il suo primo brano al pianoforte:  "Mary aveva un agnellino" :








In sole 9 lezioni (!), Luca ha già svolto tantissimo programma ed ha subito sviluppato una grande passione per la musica e per lo strumento, pensate che studia pianoforte tutti i giorni, evento rarissimo alla sua età!!, ed inoltre, come si vede dalle foto, si diverte proprio ad eseguire gli esercizi ed ha una grande affiatamento con la mamma, che è molto motivante e positiva.

Grandissimi !!

Ed ecco arrivare Alessia : mia allieva da 3 anni (ha iniziato il quarto), che in realtà conosco da quando era bambina, ormai ha 15 anni ed è una ragazza socievolissima, aperta, comunicativa e di una dolcezza che conquista tutti, infatti anche questa volta non ha fatto eccezione, facendo subito amicizia con gli allievi ed i genitori che non conosceva, ed incoraggiando tutti, in particolare Davide che doveva suonare per primo, con un applauso ed un sorriso.

"Attrice" esperta, Alessia si trova più a suo agio su un palco o davanti alle telecamere che non in una "semplice" aula di musica, pertanto era felicissima di "esibirsi" ed ha dato davvero il meglio di sè, cantando come non aveva mai fatto, con una voce potente e chiara, e suonando benissimo Nella Vecchia Fattoria alla tastiera, ma anche ripassando una scala ed una lettura ritmica in gruppo.








Dopo Ale, ha avuto lezione Sara con la sua mamma, Cristina, seguite da Giorgio, il fratello di Sara, mio allievo di violino.

Che dire di loro? (e del fratellino Paolo ed il papà Cristian)?  Una famiglia eccezionale, coraggiosa, entusiasta, positiva, allegra ed unita .... sono una forza, tutti quanti, e lo dimostrano ogni giorno sia nel loro percorso musicale sia in quello di vita.

Sara studia con me da tre anni, e dire che è brava è poco, molti genitori mi hanno detto di farle i complimenti per la difficoltà del programma che svolge e per la competenza, la passione e la sicurezza con cui canta, solfeggia e recita le filastrocche ... eccezionale!!!! E dire che, per motivi di tempo, purtroppo non l'hanno sentita suonare il pianoforte!









Anche Giorgio , però, è stato stupendo : ha portato al violino "Bella Stella" nella variazione A ed anche lui, come Amos e Joshua, aveva un atteggiamento davvero professionale, serio, concentrato ed attento, pur essendo come tutti molto emozionato .... però ha suonato benissimo, con un suono fluido, pulito ed un arco morbido e scorrevole ... Eccezionale!









Last but not least, Lorenzo, di Voghera, 6 anni, allievo di pianoforte e violino, che per le riprese, oltre agli esercizi di gruppo, ha suonato da solista " Il pattinatore" di Thompson, un valzer complesso ed impegnativo, che ha eseguito benissimo, con un bel suono, un ottimo senso del ritmo e gioia di suonare.

Lolo era felicissimo ed entusiasta di partecipare al programma, perchè anche lui come Alessia ama "esibirsi" e stare davanti ad un pubblico.

Bravo Lorenzo !!!






Insomma, l'esperienza televisiva dei miei allievi è stata unica, emozionante e ricca di allegria e divertimento, come testimoniano i messaggi che mi sono arrivati la sera stessa dalle loro mamme ....

Mamma di Sara : " Per noi è stata una splendida esperienza, davvero molto bello, eravamo emozionati ed entusiasti !!!! "

Mamma di Alessia : " Evento davvero molto carino, Alessia era completamente nella parte ed ha tirato fuori la voce molto bene, era felice di essere lì con gli altri ragazzini ed era completamente a suo agio davanti alle telecamere!"

Mamma di Lorenzo : "E' stato davvero bello! Grazie della stupenda esperienza. Guglielmo [fratello di Lorenzo, un po' più timido e che non ama molto esibirsi] si sta pentendo di non essere venuto, ed anche questo è un indicatore di quanto è stato contento Lorenzo ...."

Mamma di Amos e Joshua :  "Grazie per la bellissima giornata e per l'entusiasmo e la passione con cui svogli il tuo lavoro!"

Mamma di Davide : " Ti ringrazio davvero tanto per avere dato a Davide questa opportunità, oggi è stata per me una giornata molto importante!"

giovedì 28 novembre 2013

In ricordo di Lorenzo ...

Questo video per ricordare Lorenzo, un bambino eccezionale che ci ha lasciati ieri sera ad appena 5 anni e mezzo ....

Nel video, Lorenzo aveva 3 anni ed era al primo anno del programma di musica Lullaby, che svolgeva con passione ed entusiasmo insieme alla sua bravissima insegnante, Elena Meniconi, ed alla sua meravigliosa famiglia : la mamma Cristina, il papà Gabriele e la sorellina Giulia, nonchè, come vedete in una scena, anche il nonno.

Lori è stato un esempio di forza e gioia di vivere per chiunque l'abbia conosciuto, e come insegnante di musica io voglio ricordarlo così .... Ciao Lorenzo.




mercoledì 27 novembre 2013

Il mio approccio didattico e relazionale con gli allievi : " pretendere" sempre di più con serenità ma con fermezza ...

Io lavoro con allievi particolari ... piccolissimi - anche di 12 mesi!- , adolescenti - ancora più complicati dei piccoli!!-, nell'età dei "no" e dell'oppositività (2 - 3 anni), o ancora, e soprattutto, con difficoltà di vario tipo ... dalla disabilità lieve, a quella grave e gravissima, a problemi motori, sensoriali, cognitivi, relazionali o di apprendimento o comportamento  ....

Diciamo che a me le cose semplici non piacciono, amo le sfide, quindi più qualcosa è complesso più mi affascina e mi stimola a fare qualcosa per cambiare la situazione, e nel caso di allievi con disabilità la motivazione è anche più profonda, perché loro mi regalano momenti emozionanti e mi insegnano tantissimo sulla vita e su come affrontare con il sorriso ostacoli e momenti di crisi.





Se poi parliamo di bimbi piccoli, che a volte hanno poco di un anno - ma in realtà nei miei corsi di musica al nido l'allievo più piccolo ha 6 mesi !!!-, la sfida principale consiste nel catturare e mantenere il più a lungo possibile la loro attenzione, con la mimica, lo sguardo, un tono di voce dolce ma al tempo stesso capace di incuriosire, i movimenti e, ovviamente, la musica ... sapendo benissimo che, per quanto intelligenti, brillanti ed appassionati, non potranno rimanere su un esercizio più di qualche minuto di fila, e sarà già un ottimo risultato ... una mia allievina di 8 mesi all'asilo nido ha voluto ripetere una canzone per 4 volte consecutive, provando ad imitare i miei movimenti, incitandomi con lo sguardo ed i gesti a ripeterla e ridendo di gioia!

E mi è sembrato già un tempo di attenzione lunghissimo per la sua età.





Sugli adolescenti ho già scritto parecchio, descrivendo la mia esperienza in una comunità, ma vorrei sottolineare che forse questo è il periodo della vita più complesso da gestire per un'insegnante, perché è proprio il momento in cui l'allievo si demotiva più facilmente e spesso decide di smettere di suonare perchè non ha la forza emotiva e la maturità per impegnarsi quanto lo studio di uno strumento richiederebbe ... se poi all'adolescenza aggiungiamo la disabilità, possiamo immaginare quanto per un ragazzino con handicap sia pesante impegnarsi e quanto la demotivazione e l'abbandono possano essere proprio dietro l'angolo.





Allora ... viste la situazioni già non facilissime dei miei allievi che, per un motivo o per l'altro, devono affrontare prove o periodi della vita che possono porli in difficoltà ....

quale può essere secondo me l'approccio migliore, sia dal punto di vista didattico sia relazionale, da tenere con loro?

Ve lo dico subito : quello di "pretendere" ... con serenità, gioia, dolcezza, ma anche con autorevolezza e fermezza ... tenere gli obiettivi alti, sempre, senza la paura del fallimento, ma con la certezza nelle loro capacità, e credendo in loro, sempre.

Il mio obiettivo principale quando insegno è, naturalmente, che il mio allievo sia sereno, rilassato e viva quell'ora con gioia e soddisfazione, grazie ad un incremento del suo benessere e della sua qualità di vita, e questo sia che abbia difficoltà o problemi sia che non ne abbia.

Ma una situazione simile non è raggiungibile senza impegno, costanza e disciplina da parte sua e senza un miglioramento delle sua capacità anche musicali e didattiche.

Pensate che noia il contrario – e io so di cosa parlo per averlo provato, grazie ad alcuni insegnanti demotivanti e privi di passione ed entusiasmo- : mesi e mesi sullo stesso programma, sugli stessi esercizi e sullo stesso brano, nessun cambiamento, nessun miglioramento, tutto sempre uguale, stabile, piatto, privo di vitalità e di emozioni, con la sensazione latente, e poi sempre più forte, di non essere capaci, di non poter imparare, di “non avere talento”, di  “non essere portati”, di non doversi impegnare “perché intanto più di così non potresti fare” … pensate che tristezza e che colpo all'autostima … magari in ragazzini già etichettati e considerati poco capaci in altri contesti di vita ….

 Che senso avrebbe, per loro, venire a lezione in condizioni simili? Che piacerebbe ne trarrebbero, quale giovamento?




Ecco perché, prima di tutto, ma senza forzature né coercizioni, io “pretendo”, voglio che si impegnino, che ogni volta facciano un po’ di più,un passo avanti anche minimo ma percepibile, e che diano il massimo delle loro possibilità.

Non chiederei mai una sforzo eccessivo rispetto alle proprie possibilità, di troppo superiore alle competenze cognitive, psicomotorie o emotive di quell'allievo, per “limiti” oggettivi dati dall'età, dalla situazione emotiva o da un handicap, questo è chiaro.

Ma non tollero disimpegno, mancanza di voglia di fare, giustificazioni non razionali del tipo “ma a casa mi veniva” o “ beh, intanto non mi verrà mai” , tipiche degli adolescenti, o atteggiamenti oppositivi “per partito preso”, non sostenuti da motivazioni o difficoltà reali.

La mia fermezza è accompagnata sempre da un atteggiamento allegro e positivo, io con loro gioco, scherzo, la butto sul ridere, ma alla fine li sprono, li incoraggio a fare meglio, e mi aspetto una loro risposta positiva in tal senso.

E non importa se sono piccoli, in difficoltà o con disabilità anche grave, per me tutti loro possono migliorare, impegnarsi e trarne delle soddisfazioni, non pongo limiti a ciò che possono fare perché credo in loro e perché solo così so di poter incrementare la loro autostima e la loro gratificazione.

Ognuno può scalare la cima del suo piccolo Everest, ed io sarò sempre al suo fianco, gli terrò la mano, faremo delle pause, magari anche un pic nic!, partiremo da un campo base basso per arrivare ad una cima sempre più alta – per qualche ragione strana, mi sto appassionando alla letteratura sull'alpinismo!- … ma ce la faremo, io non ho dubbi e faccio in modo che anche l’allievo arrivi ad averne il  meno possibile, senza paura, con gioia e passione per la musica e per la meravigliosa esperienza che stiamo vivendo insieme, ma senza sconti rispetto magari ad un coetaneo senza problemi o ad un bambino più grande.





Questo video tratto da una lezione con Davide esemplifica, ad esempio, il mio approccio alla disabilità grave: il mio allievo doveva eseguire un solfeggio cantato, ma chiaramente non ne aveva voglia.

Sapeva benissimo che, terminato l’esercizio “noioso”, saremmo passati ad un’attività richiesta da lui e molto motivante quale suonare insieme il violino, dunque gli era richiesto di impegnarsi solamente per qualche minuto per poi accedere al suo rinforzatore, in parole povere a ciò che aveva scelto lui e che voleva fare.

Ma, avendo 16 anni ed un bel caratterino!, lui si è impuntato : invece delle note corrette, che conosceva benissimo, continuava a cantarne solo una, “fa”,  sorridendo sornione e ridendo quando io fingevo di arrabbiarmi.





Magari un altro insegnante avrebbe pensato “Perché insistere? Ha 16 anni, difficoltà importanti, una vita già complicata, lasciamolo decidere, lasciamolo divertirsi!”

Ma per me un discorso del genere non è utile didatticamente, e neppure corretto nei confronti del ragazzo che ho davanti, in cui io credo e che stimo e rispetto, e che proprio per questo merita da parte mia un comportamento assimilabile a quello che terrei con qualsiasi adolescente “dispettoso”, senza differenze date dalle sue difficoltà.

Dunque ho “preteso”, insistito ed atteso diversi minuti che lui decidesse di impegnarsi e svolgere l’esercizio come sapeva fare, e, nel video non si vede, ma alla fine lo ha fatto, dopo diversi tentativi falliti di “blandirmi” con uno sguardo supplichevole e dicendo “basta” invece di leggere le note.

Terminato il canto, siamo passati al violino, come lui mi aveva chiesto, e Davide non era stressato né arrabbiato, ma anzi soddisfatto di ciò che era riuscito a fare, ed ancora più felice di suonare il suo strumento preferito insieme a me.

Siamo poi passati alla lettura ritmica con le maracas, che vedete nel video successivo, e per finire ad un’esecuzione di Mary aveva un Agnellino alla tastiera, in cui si vede chiaramente come Davide riconosca bene le note, si diverta a suonare e stia migliorando di lezione in lezione, grazie alla sua tenacia, ma anche a quella di sua mamma ed alla mia.

Come ho già detto, senza sconti, ma considerandolo solo un ragazzo con delle capacità che può e deve sviluppare, per sé stesso e perché la musica è la sua prima e  più grande passione.






Un altro esempio di allieva adolescente, questa volta senza problemi di alcuni tipo ma solo in un’età difficile, è Livia, 12 anni appena compiuti ma già in piena pre- adolescenza, una ragazzina intelligentissima, brillante, musicalmente molto dotata,  ma a volte un po’ oppositiva “per partito preso” e soprattutto molto insicura sulle sue capacità, che invece non solo ci sono, ma sono decisamente superiori alla media ed in alcune aree veramente eccellenti, tra l’altro in diversi settori della sua vita, a scuola, nello sport e nei due strumenti che studia, gli stessi di Davide, violino e pianoforte.

Livia ama la musica, ama suonare, ma , pur avendo un carattere perfezionista, non sempre trova dentro di sè le risorse per dare il massimo, ed ha molta paura di sbagliare.

Affrontiamo tali aspetti psicologici con lunghe chiacchierate, momenti in cui lei mi racconta della sua vita, della scuola, del pianoforte, delle sue emozioni e delle sue paure … ma quando è il momento di lavorare seriamente lo facciamo, entrambe, io le chiedo sempre di più, la sprono, ignoro gli atteggiamenti oppositivi che non sono funzionali al nostro lavoro, e cerco di farle acquisire una maggiore consapevolezza delle sue qualità e di ciò che sta facendo sullo strumento, chiedendole di controllare meglio l’intonazione, mantenere una postura corretta e rilassata, e ripetere, se necessario all'infinito!!, determinati passaggi complessi o che magari non le riescono al primo tentativo … sì, perché il suo orecchio assoluto le permette di leggere a prima vista brani anche difficili con una facilità disarmante!


Ma anche per lei, niente sconti … ripetiamo le solite battute, le ripetiamo, le ripetiamo ancora finchè non vengono … e quando suona come potrebbe lei lo sa benissimo, e,  pur un po’ stanca e a volte “lamentosa”, è soddisfatta di sé stessa e del risultato che ha raggiunto, ma soprattutto di come viene il brano, piacevole da sentire e divertente da suonare.
In questi video la vediamo eseguire una scala, già intonatissima dopo 3 mesi di violino, e la prima parte di un Minuetto di Suzuki/Bach, con precisione, intonazione ottima ed un bel suono, avendo iniziato tra l’altro in un’età in cui suonare il violino non è più naturale e spontaneo come da  piccoli :










Anche con gli allievi con difficoltà di attenzione e concentrazione mantengo un approccio rilassato e giocoso, ma  al tempo stesso "serio", cercando di insegnare loro le strategie per svolgere un determinato compito, scomponendolo in parti e creando sequenze sempre più lunghe di battute da studiare - la tecnica del "chaining" che ho descritto nel post sulla Terapia ABA-, ed alla fine portandoli ad eseguire tutto il brano, provando, con piccoli giochi di concentrazione e postura,  a limitare il più possibile i movimenti accessori che spesso sentono il bisogno di compiere anche con lo strumento in mano, e rafforzando la concentrazione con alcuni suggerimenti ed incoraggiamenti.

Giorgio, ad esempio, si arrabbia e si demotiva piuttosto facilmente se un pezzo non gli riesce subito, allora io gli chiedo di suonarmene solo una parte al meglio, mantenendo l'attenzione su tutte le componenti del brano e su tutti gli aspetti dell'esecuzione strumentale, e gradualmente "pretendo" un po' di più, "alzando l'asticella" di poco ad ogni lezione e supportando la sua autostima mostrandogli cosa è in grado di fare, anche rivedendo insieme i video, finchè anche lui ammette di essere bravo ed essere capace di impegnarsi, concentrarsi gradualmente di più e migliorare ogni volta.


Qui lo vediamo durante una lezione mentre studia due pezzi nuovi, rispettivamente Lightly Row e Song of the Wind di Suzuki :








Come continuo a ricordargli - perchè lo merita!-, dalle prime lezioni è migliorato tantissimo, ha un suono più pulito, è più sicuro, disinvolto sullo strumento, ha un'ottima postura, ma soprattutto ha avuto un deciso incremento nell'attenzione e concentrazione, grazie alla sua forte passione per il violino ed alla sua voglia di studiare, ma anche, credo, al mio atteggiamento pronto a lodare ed incoraggiare, ed al tempo stesso a non accontentarmi mai, pensando ed essendo assolutamente certa che lui possa fare sempre qualcosa in più.

Il mio motto con gli allievi è "No Limits" (come scriveva una mamma su Facebook) ... non so dove loro potranno arrivare ... certo, mi pongo obiettivi precisi a breve ed anche a lungo termine, ma voglio essere sempre pronta a rivedere e correggere le mie valutazioni ed il percorso che ho pensato all'inizio, per seguire i loro progressi e la loro evoluzione,  in modo organizzato, strutturato, ma mai rigido e sempre pronto ad essere ripensato e ricalibrato grazie ai loro passi avanti ed ai loro cambiamenti talvolta inaspettati.

Bravi ragazzi !!!


domenica 24 novembre 2013

Due fratellini e la gioia di diventare grandi con la musica : Sara e Paolo


Sara e Paolo hanno rispettivamente 7 anni e 16 mesi e studiano entrambi musica con me.

Sara, che come sapete ha un disturbo di tipo autistico, ha iniziato per prima quando aveva 4 anni e mezzo, poi tra Marzo e Settembre di quest'anno sono arrivati anche i suoi fratelli, Giorgio, di 9 anni, ed appunto il piccolissimo Paolo, che segue il corso di musica già da due mesi!

La loro mamma crede tantissimo nel percorso e nella filosofia Suzuki, ultimamente ha letto con molto interesse i libri "Crescere con la musica"di Suzuki e " Come molpitlicare l'intelligenza del vostro bambino" di Doman, e sa trasmettere ai suoi bimbi la passione e l'entusiasmo verso la musica e verso l'educazione tramite essa, svolgendo quotidianamente a casa gli esercizi con tutti e tre (non chiedetemi dove trovi il tempo di fare tutto, ma io inizio a pensare che la motivazione possa fare miracoli riuscendo a dilatare le ore della giornata!!!) e facendoli appassionare e divertire tantissimo, senza che in tutto ciò ci sia mai nulla di forzato o coercitivo.

Complimenti Cristina !!!!

Nei più di due anni del nostro percorso insieme, Sara ha fatto passi da gigante, e continua a farli, in un miglioramento costante e sempre con passione, interesse ed impegno.

Il suo approccio al pianoforte è stato ludico e graduale, ma dalle sessioni di "improvvisazione" e scoperta dei suoni di due anni fa, siamo passati alla lettura delle note colorate, ed infine alla lettura degli spartiti veri e propri, competenza cognitivamente molto avanzata, se pensate che Sara frequenta la 2^ elementare ed ha iniziato da pochi mesi a riconoscere le lettere, poi le sillabe ed ora le parole complete, che però sono più semplici rispetto alla lettura delle "bolle" disegnate su un pentagramma ...

Guardate che brava, sia nella lettura sia nell'esecuzione al pianoforte e nel riconscimento delle note sulla tastiera!






Durante l'ultima lezione, Sara ha addocchiato il violoncello di un'altra mia allieva , Ginevra, ed ha chiesto di provarlo. Io allora ne ho approfittato per associare la prova ad un esercizio ritmico, chiedendole di eseguire allo strumento diversi ritmi che conosceva.

Non l'aveva mai preso in mano, eppure è riuscita non solo a tirare l'arco emettendo un suono pulito, ma anche a riprodurre 3 ritmi diversi con molta precisione!!

Ecco il ritmo "patatine fritte", che come vedete l'ha coinvolta e gratificata molto :


Eccezionale!!!

Ginevra e Sara sono diventate amiche, quindi a volte la prima partecipa alle lezioni di Sara, ed insieme studiano esercizi di repertorio CML - sono entrambe al 2^ anno di ritmica- o si dedicano a momenti di relax in cui scelgono loro di ripassare i brani "vecchi" che preferiscono, come vediamo nel video di "Rigaudon":



Passando alle cose "serie", ci siamo dedicate alle prove del pezzo corale per il concerto di Natale, Aram Tsam tsam, e nel canto Sara sta evidenziando netti miglioramenti, una maggiore fluidità ed un iniziale sviluppo dell'intonazione, che mi fanno pensare di essere sulla strada giusta per lavorare su competenze avanzate di prosodia ed espressività linguistica e vocale :



Che carine!!!

Ma anche il fratellino di Sara non scherza in quanto a progressi e musicalità ...

In due mesi, Paolo è arrivato alla scheda n^ 7 del programma Lullaby ( ce ne sono 27), ha un grande senso del ritmo, un'ottima manualità e coordinazione, dimostra un grande fascino per i suoni, sia del violino sia del pianoforte ed alcuni strumentini quali triangolo e campane, ed imita , imparandole con una velocità soprendente, le coreografie di canzoni e filastrocche.


All'inizio della lezione , appena dopo l'appello vuole subito correre al pianoforte per suonare il "lupo" e gli "uccellini", e poi ama ripetere le canzoni di movimento quali "Hop hop" e "Lo slancio", mentre alla fine, pur essendo un po' stanco per aver lavorato molto, non andrebbe più via ma continuerebbe a suonare campane e legnetti!!!






La ritmica lo appassiona, quindi gliela propongo "in tutte le salse" : con gli strumentini, le piccole percussioni, al pianoforte, sul corpo come "body percussion", durante i momenti di vocalità, nelle filastrocche e con i cartelli ritmici.






Siamo arrivati alla "lunga" -ovvero il cartello ritmico da due quarti- , ed ormai il piccolo distingue benissimo le due figurazioni ritmiche da 1 e da due quarti, grazie anche al lavoro paziente e meticoloso che svolge a casa, associando anche le note ad immagini "corte" o "lunghe" o ad oggetti corrispondenti, e riconosce anche la pausa da un quarto, mettendosi il ditino davanti alla bocca quando la vede!






La canzone di questa settimana era "Questo è", che potete osservare in un post precedente eseguita dalla piccola Giulia, ma abbiamo anche ripassato "Prendo e lascio", in cui Paolo sta imparando a lasciare andare la pallina - o meglio, lanciare, per ora!- nel momento giusto, e persino ad associare la canzone alle due parti del corpo coinvolte, la mano ed il piede, come si vede nel video in cui, ad un certo punto, si mette da solo la pallina sul piede!



Sara e Paolo vi dimostrano che iniziare a fare musica in modo "serio" ed attivo da piccoli non significa avere un'infanzia "rubata" o "rovinata" da stress ed impegni troppo precoci - o peggio, stimoli troppo precoci, come mi sono addirittura sentita dire da qualcuno !!-  ... ma, al contrario, diventare grandi vivendo esperienze di questo tipo aiuta a crescere con più allegria, gioia, capacità ed interessi, giocando in modo mirato e strutturato da parte del genitore, ma assolutamente naturale e piacevole per il bambino, che passerebbe ed ore a suonare, ballare e cantare insieme alla mamma o ad alcuni papà e nonni volentierosi - e per fortuna ne conosco!- che hanno capito il valore inestimabile ed arricchente di un percorso simile, e lo portano avanti con convinzione  coinvolgendo spesso l'intera famiglia in meravigliosi momenti di condivisione e gioco "musicale" con il proprio bambino!