Sono insegnante Suzuki di 2^Livello!
Sognavo di ottenere l'abilitazione al metodo Suzuki già tantissimi anni fa, ed ora sono finalmente arrivata al secondo livello.
Tuttavia studiare mi piace molto e, nonostante abbia quasi 38 anni, continuo a formarmi, quest'anno seguendo un master in Psicologia dello Sport e della Performance e Coaching.
Possiedo un diploma di Conservatorio in violino, sono Psicologa dello Sviluppo e Tecnico del comportamento (ABA), ho conseguito inoltre un Master in Didattica dello Strumento ad arco in UK ed una specializzazione nei metodi didattici Lullaby e Children's Music Laboratory (www.musicalgarden.it).
Inoltre ho partecipato, sia come spettatrice sia come relatrice, a vari convegni nazionali ed internazionali sui temi della didattica, della musica, e della disabilità.
Per finire, o, forse, partendo dall'inizio del mio lavoro in questo campo, ho quasi 20 anni di esperienza educativa nell'ambito delle disabilità dello sviluppo, in molti contesti diversi- casa, scuola, vacanze, assistenza h24, comunità, laboratori, ospedale, associazioni- e di qualunque tipo.
Più vado avanti, più sono convinta che i titoli di studio, insieme all'esperienza sul campo, contino davvero. Quando si lavora con le persone, e in particolare con i bambini, non ci si può improvvisare. Purtroppo è ancora molto diffusa l'idea dell'insegnante, dell'educatore e addirittura del professionista del benessere psicologico come di una persona che deve essere prima di tutto empatica e motivata, poi il resto non conta. Sembra che bastino "l'amore", alcune esperienze di vita, due corsetti e poi tutti possono fare tutto. Beh, non è così.
Io nella vita lavoro "solo" come insegnante di violino, cosa che spesso mi viene rinfacciata dagli haters e dai detrattori in rete (cosa ne vuoi sapere... sei solo una maestra di musica!), eppure, per svolgere questa professione con bambini piccoli e con disabilità, sto studiando ed acquisendo titoli di studio ed esperienza da 20 anni. Perchè voglio svolgerla con preparazione, competenza e professionalità.
Qualcuno penserà che io, con i titoli di studio che ho, mi sia "ridotta" ad insegnare violino perchè non trovavo altro, perchè non ero "abbastanza brava" per fare la psicologa, la consulente ABA (titolo che non ho, ma che mi piacerebbe acquisire in futuo) o la psicoterapeuta (idem).
Non è così. Io ho sempre voluto insegnare ai bambini piccoli, all'inizio non sapevo di preciso cosa, poi ho capito che volevo insegnare musica. E, per quanto mi riguarda, questo non è un ripiego, qualcosa che mi limita o mi sminuisce, anzi!
Insegnare ai bambini piccoli ed ai bambini disabili è, o meglio dovrebbe essere, difficilissimo! Se conoscete persone per le quali non lo è, o per le quali "basta l'amore", fatevi qualche domanda e poi fuggite a gambe levate.
Essere professionali, competenti e preparati al livello più alto possibile è l'unica soluzione, altrimenti si rischia di rovinare i bambini e di incidere in modo negativo sulla loro crescita e sul loro futuro. Proprio come farebbe un medico impreparato.
Vi fareste curare da una persona "tanto appassionata" di medicina ma senza laurea? Non penso. Allora perchè fare lo stesso con un insegnante o un professionista del benessere psicologico?
Sono professioni altrettanto importanti, delicate e complesse, e sarebbe ora che venissero riconosciute come tali, perchè solo così si potranno vedere reali cambiamenti in termini di apprendimento o di competenze sia nei bambini sia negli adulti.
I titoli di studio contano, e certe professioni non si possono improvvisare.
E' per questo che io, "nonostante" tutti i miei titoli ed anni di studio ed esperienza, ho scelto di fare "solo" l'insegnante di violino.