domenica 26 settembre 2021

La Musica è gioia e le nostre lezioni tra impegno e divertimento!

 Sul mio canale Youtube trovate la playlist denominata "Lezioni" nella quale pubblico brevissimi estratti del mio lavoro con i bambini.

Mentre vi iscrivete al canale, vi spiego cosa vedrete in questi primi video.

1) Lezione con Achille, 2 anni:




A poco più di 2 anni, con un violino da 1/64 !!, il piccolissimo Achille padroneggià già alcuni aspetti della tecnica dell'arco, suonando ritmi piuttosto complessi per il suo livello e addirittura eseguendo le riprese d'arco, nelle quali bisogna sollevare l'arco dalla corda, disegnare un cerchio nell'aria e tornare al punto di partenza, controllando la punta dell'arco e la presa dello stesso. Non è una competenza tecnica semplice come potrebbe sembrare, pensate che di solito a 2-3 anni un bambino non è neppure in grado di tenere l'arco correttamente, invece Achille, che possiede una manualità parecchio sviluppata per la sua età, non solo ha un'ottima presa, ma produce anche un bel suono e controlla l'arco nelle riprese.

Chi ben comincia...😊


2) Lezione con Artemisia, 5 anni



Artemisia, che ha appena compiuto 5 anni, sta imparando a suonare sulla corda di Re, e in questo video si esercita sul cambio di corda e sull'impostazione della mano sinistra, che deve rimanere pronta per suonare e con le dita curve compatte anche quando si cambia corda o si utilizza un dito per volta. Ospite speciale della lezione, la sorellina Amaranta, 4 mesi e già spettatrice assidua delle nostre lezioni!



3) Lezione con Margherita, 5 anni




Margherita ha iniziato le lezioni in presenza da meno di un mese, dopo svariati mesi di incontri solo online. Nonostante la didattica a distanza sia inevitabilmente più complessa, la bambina ha acquisito una buonissima impostazione, una corretta presa dell'arco e soprattutto dimostra motivazione ed entusiasmo, come potete vedere in questo video stupendo nel quale suona per le strade di un paese di montagna!


Nel video della lezione, invece, stavamo perseguendo l'obiettivo di eseguire 10 volte il ritmo della prima variazione di Bella Stella, con un bel suono ma con aiuto, per poi gradualmente arrivare a farle suonare l'esercizio in autonomia (l'obiettivo finale saranno 24 ripetizioni consecutive indipendenti).



4) Lezione con Sofia, 6 anni


Dopo soli 2 anni di lezioni, Sofia sta già studiando il 2^ Volume Suzuki, e in questo video sta iniziando ad apprendere il fraseggio, quindi la direzione melodica della frase musicale e come concluderla. Il brano è la Musette in Re Maggiore di Bach, e ,come potete vedere, all'inizio io cerco di "esagerare" la chiusura della frase per "amplificare" il concetto che voglio far passare, strategia che utilizzo spesso con i bambini piccoli, per poi ridimensionare il tutto in un secondo momento.

Tuttavia, Sofia è una bambina molto musicale e comprende alcuni concetti anche in modo naturale ed istintivo, proprio grazie ad una particolare sensibilità unita ad orecchio e senso del ritmo.




5) Lezione con Maria, 9 anni


In questo video, Maria lavora sulla ricerca di un'impostazione naturale e sul rilassamento delle spalle, delle braccia  e delle mani. Per farlo, esegue un brano che conosce molto bene, e che tuttavia non è semplice da eseguire se ci si sta concentrando su tanti altri aspetti contemporaneamente!

Ma lei ha compreso molto bene lo scopo dell'esercizio, infatti riesce a rimanere decisamente più rilassata del solito e, avendo continuato lo stesso lavoro anche a casa, nelle settimane seguenti ha iniziato a fare importanti progressi in questa direzione:


6) Lezioni di musica da camera 25 Settembre 2021


In queste lezioni, svolte con allievi tra i 2 e gli 8 anni, gli obiettivi principali erano il raggiungimento di un buon insieme nell'esecuzione e di un'intonazione il più possibile precisa.

Prima di eseguire i brani per intero abbiamo ripassato insieme alcune scale, svolto giochi sia sull'insieme che, soprattutto, sull'intonazione, e studiato i pezzi suddivisi in parti più brevi.

In questi incontri può sembrare che i bambini studino sempre lo stesso repertorio, ma in realtà i pezzi sono solo un mezzo per raggiungere obiettivi tecnici e musicali, quindi non è tanto importante cosa  suonano, ma ciò che conta è come lo fanno.

I più piccoli apprendono principalmente il senso del ritmo e le modalità per suonare insieme e con l'accompagnamento del pianoforte, gli allievi più avanzati, invece, lavorano anche sulle dinamiche, i colori, il saper suonare a più voci e l'espressività dell'esecuzione.


L'importanza di suonare in gruppo è testimoniata anche dalle occasioni più informali in cui si trovano i bambini, nelle quali, anche senza di me, si divertono a suonare insieme, sperimentare ed improvvisare, con la musica come tramite, mezzo di comunicazione e collante che fa nascere amicizie molto importanti e durature.

Ad un certo punto del percorso, il violino diventa la loro voce ed un amico che li accompagna ovunque, e questo forse è l'obiettivo più importante del lavoro che facciamo insieme.


Maria, Francesca, Noemi, Inès


mercoledì 8 settembre 2021

Dati ed oggettività : La misurazione toglie "anima" al lavoro didattico?

 Quando dico che, a mio parere, nella didattica, anche musicale, è utile avere dati oggettivi, quindi non "voti" soggettivi ma dati numerici che misurino il livello di apprendimento, trovo una certa resistenza. Molti pensano, infatti, che la musica non andrebbe misurata, perchè ciò toglierebbe "anima" ed artisticità all'esecuzione, e che nella didattica la misurazione toglierebbe potenza alla spontaneità della relazione umana, riducendo i bambini e noi stessi a numeri, freddi ed impersonali. Non è così. Intanto, ciò che misuro, non è la personalità o il "talento" del bambino, ma il suo COMPORTAMENTO, il suo livello di apprendimento in base a criteri didattici specifici e mirati. Avere dati oggettivi serve a me ed ai genitori per capire se il lavoro che stiamo facendo stia procedendo nella direzione sperata (qualora non fosse così, cambierei immediatamente modalità di lavoro e programmazione), infatti i dati NON sono voti e non sono diretti ai bambini. Poi, l'oggettività non è qualcosa che toglie, ma qualcosa che aggiunge valore al mio lavoro. La relazione, le emozioni, la passione, la spontaneità ci sono sempre e comunque, e rimangono la base ed il fulcro del mio lavoro con il bambino. Ma esse vengono migliorate e non sminuite da numeri, grafici e tabelle, che sono quindi qualcosa in più, che fornisce maggiori informazioni,ma non toglie nulla.