lunedì 15 aprile 2013

Suonare e leggere .... al nido !!!


Da Febbraio 2013 lavoro come insegnante di musica presso un asilo nido.

Abbiamo 15 bambini attualmente in età compresa tra i 10  ed i 33 mesi, ai quali propongo il metodo CML nel percorso Lullaby dedicato alla fascia 0 – 3 anni.

Il Lullaby è un percorso didattico per lo sviluppo psico- motorio e neurologico attraverso la musica.
 E’ costituito da 27 schede di lavoro, una per settimana, ognuna suddivisa in 8 momenti :

  1)      SALUTO INIZIALE che al nido apre la giornata nominando i bambini uno a uno
  2)      ASCOLTO di brani musicali di generi differenti
  3)      CARTELLO RITMICO figura ritmica singola disegnata su un cartello
  4)      RITMI da eseguire su imitazione con il corpo, gli strumenti, la voce
  5)      VOCALITA’ intervalli musicali vocalizzati o su sillabe e ritmi vari
  6)      CANZONE canzoncine di difficoltà progressiva con coreografie e movimenti o attività da     svolgere, collegati al testo
  7)      FILASTROCCA in maggioranza tratte dal repertorio popolare , con ritmi e semplici coreografie
  8)      SALUTO FINALE conclusivo della giornata









Dopo circa una settimana di conoscenza, ho iniziato a suddividere la giornata al nido nei vari momenti della “lezione”, creando la seguente giornata – tipo :

Ore
Attività
9.30
Saluto
9.35
Canzoni
9.45
Cartello ritmico
10.30
Ritmi e vocalità - Gruppo Piccoli ( 9 - 22 mesi)
11
Ritmi e vocalità - Gruppo Grandi (24 - 33 mesi)
11.20
Filastrocche
17.30
Saluto Finale



Lo stesso schema viene ripetuto al pomeriggio dai miei colleghi.
Nonostante tutto questo costituisse per i bambini una novità, l’approccio con la musica è stato da parte di tutti subito positivo.

Si sono immediatamente abituati alla nuova routine ed appassionati al repertorio che proponevo.
         
Ogni giorno vorrebbero ripetere tutto il repertorio, hanno subito imparato canzoni e filastrocche anche con le coreografie, che eseguono anche i più piccoli!, e si divertono a cantare ed a suonare gli strumentini a percussione. 

 La canzone più “gettonata” è Hop Hop Hop, in cui i bimbi devono saltare imitando un cavallino, ma piace molto anche Rotola, che richiede di rotolare su un materassino e li rilassa.

Nel momento della ritmica ho inserito anche alcuni giochi di ascolto, quali l’esercizio del Forte/Piano e quello del Rumore/Silenzio, che li fa ridere tantissimo quando devono rimanere in silenzio, anche perché a volte fanno apposta a suonare quando non dovrebbero!





E’ incredibile sentire bimbi di 16 mesi che dicono 4 parole in tutto, di cui due sono “ cort” , la parola che utilizziamo per indicare la nota da un quarto,  e  “violino” !

Essendo violinista, infatti, durante la prima settimana ho deciso di farmi conoscere da loro suonando, ed i piccoli hanno talmente apprezzato il violino da richiedermelo ogni giorno. Allora dopo la merenda tengo un breve concerto privato per il gruppo dei più piccoli, che al termine di ogni brano mi applaudono dicendo “Bravi” !!!

Finora hanno ascoltato i primi due volumi di Suzuki, ma anche il Concerto in la minore di Vivaldi e la sonata “Primavera” di Beethoven, e presto introdurrò Bach.





Qualche giorno fa ho chiesto ad una bimba di due anni che cosa avessero ascoltato nel pomeriggio, e lei mi ha risposto con naturalezza : “Vivaldi” !

Nella vocalità sono tutti molto intonati, in particolare un bimbo di 18 mesi – che a casa è inserito dalla nascita in un ambiente musicale – che ripete alla perfezione qualsiasi sequenza di note io gli proponga, cantandola anche con il ritmo corretto.

Per alcuni dei più grandi, dai 2 anni e mezzo in su, ho iniziato anche il programma di CML1, pre – strumentale, ed un paio di loro stanno provando a prendere in mano il violino, un minuscolo strumento da 1/16, dopo aver imparato non solo l’impostazione corretta dell’arco con la “lumachina”, ma anche a suonare una sequenza di 4 note sulle corde vuote.

Una bimba di 30 mesi ha un’impostazione perfetta ed un bel suono ed adora il suo minuscolo violino!



Inoltre, dal momento che la mia tesi di laurea verteva sul progetto Nati per Leggere ( www.natiperleggere.it), sulla lettura ai bambini e sugli In – books (libri con testo in simboli dedicati in origine a bambini con difficoltà di comunicazione), ho pensato di “esportare” la ricerca della mia tesi anche al  nido.

Tale ricerca riguardava la promozione dell’interesse per la lettura nella scuola dell’infanzia attraverso il libro in simboli, che avevamo ipotizzato potesse risultare più interessante per gli alunni che avrebbero imparato a leggerlo in autonomia, dal momento che il testo non era scritto solo in codice alfabetico ma anche simbolico, e quindi rendere più piacevole la lettura in generale.

Ebbene, era stato proprio così, ed il gruppo sperimentale aveva dimostrato una crescita del coinvolgimento verso la lettura in seguito all’approccio con il libro modificato.





Al nido ho suggerito anche ai miei colleghi di dedicare un momento della mattinata alla lettura , quello dell’accoglienza, tra le 9 e le 9.30, proponendo ai bambini sia libri con il testo standard sia In – Books.

Questi ultimi hanno riscosso un enorme successo, e diversi bimbi passerebbero la mattinata a farsi leggere storie ed a leggerle da soli, visto che già a 17 – 18 mesi imitano il gesto di indicare il simbolo e si intrattengono con lunghe “letture” di cui noi adulti non capiamo neanche una parola!

Inoltre sono molto incuriositi dai simboli a contenuto emotivo, che sono quelli che imparano a riconoscere prima, indicandoli e ripetendo “contento”, “ arrabbiato”, “piange” …

Una mamma mi ha detto che la sua bimba di 21 mesi tutte le mattine, prima di venire al nido, prende due o tre libri e li legge da sola mentre lei si prepara ... !

Un giorno un piccolo di 20  mesi ha iniziato ad indicarmi su un libro delle lettere in stampatello e allora io, per gioco, gliele ho lette. Il giorno successivo continuava ad indicarmi il titolo di un libro dicendo “Elena”, il nome di una sua compagna, ed io non capivo … finché ho notato che mi stava facendo vedere la E !

Nel giro di pochi giorni, giocando insieme a me con le lettere, ha imparato a leggerne diverse, riuscendo anche a collegare i nomi degli altri bambini alla lettera corrispondente … questo bimbo fino ad un paio di settimane prima parlava pochissimo, adesso dopo giorni di intense letture, non solo parlava molto di più, ma  a neppure due anni LEGGEVA !!!





Il mio lavoro al nido sta dimostrando la teoria di Glenn Doman degli anni ’50, secondo la quale dare stimoli ai bambini in età precoce sarebbe non solo utile per sviluppare la loro intelligenza, ma anche divertente e piacevole per loro.

Il libro “Come moltiplicare l’intelligenza del vostro bambino” mi era sembrato davvero esagerato e forzato, ma ora mi sto accorgendo che, pur rimanendo un po’ eccessivo (infatti i “suoi” bambini leggevano a 9 mesi …!!), è piuttosto veritiero.

Ai miei bimbi suonare e leggere PIACCIONO MOLTO e non sono per loro né obblighi né costrizioni, ma GIOCHI , che risvegliano il loro interesse e la loro naturale curiosità.

E l’obiettivo che mi pongo con tali proposte non è certo quelli di creare piccoli geni, ma solo quello di trasmettere ai piccolissimi la passione e la gioia per due attività che li renderanno persone migliori e felici.