mercoledì 24 aprile 2013

I miei allievi : Mattia ( a.s. 2011 - 2012)



Mattia ha un disturbo dello spettro autistico con una diagnosi di Disturbo Generalizzato dello Sviluppo.

E' nato nel 2003, quando lo conosco ha 8 anni, ed è un bambino molto vivace, iperattivo, però anche intelligente, brillante e con un livello cognitivo senza dubbio alto.  
                        
 Fisicamente mi ricorda Harry Potter : magrolino, con gli occhi scuri, gli occhiali, i capelli a caschetto e lo sguardo furbo.

 E’ molto loquace, usa un linguaggio avanzato per la sua età e parla di argomenti insoliti per un bambino di 8 anni, quali la cucina o la moda.             
   

Riservato e poco “sociale” come tutte le persone autistiche, Mattia è però un bambino dolce ed affettuoso, che conquista con il suo sorriso ed il suo entusiasmo verso le cose che gli piacciono.

 E’ interessato alla musica, ha un ottimo orecchio – che alla prima osservazione non escludo possa essere assoluto – un buon senso del ritmo, una motricità globale piuttosto buona ed una memoria straordinaria.

Nella prima scheda di valutazione, sottolineo anche la sua capacità di lettura, superiore alla media per un alunno di 3^ elementare, ed il suo interesse verso il pianoforte, e rilevo come aree carenti la manualità fine e la coordinazione motoria, mentre non riesco a valutare l’intonazione perché il bambino non accetta di cantare, ma immagino che, dato l’eccellente orecchio, il canto sia uno dei suoi punti di forza. La mamma, infatti, riferisce che a casa Mattia canta in continuazione, quindi decido di dargli tempo.

Il costante bisogno di muoversi di Mattia porta con sé difficoltà di attenzione e concentrazione, che rappresentano sicuramente la sua difficoltà maggiore. La mamma parla anche di una motivazione altalenante, che va continuamente alimentata e sostenuta cambiando spesso attività e trovando per lui esercizi non troppo facili, ma neanche troppo impegnativi, che lo farebbero sentire in ansia e minerebbero la sua autostima.

Credo che, comunque, Mattia abbia bisogno di ricevere stimoli che siano all'altezza delle sue potenzialità, e di raggiungere una maggiore fiducia in sé stesso, che sicuramente gli deriverà dal padroneggiare anche abilità più complesse.


Gli obiettivi che mi pongo con lui, e gli strumenti che scelgo per raggiungerli, sono quindi i seguenti :

1)    Incremento  della motricità generale
tramite canzoni con coreografie

2)    Sviluppo della  manualità fine
tramite “canzoni per fare” (con esercizi di manualità), giochi di manualità,
uso di strumentini

3)    Sviluppo della coordinazione
tramite canzoni con coreografie, giochi di coordinazione e motricità,
utilizzo degli strumentini, del pianoforte ed eventualmente del “violino finto”
  
4)    Incremento della capacità di attenzione e concentrazione
tramite lavoro sul concetto di silenzio e pausa vs concetti di rumore e movimento,
con incremento progressivo dei tempi di pausa

5)    Avviamento al pianoforte
tramite esercizi di esecuzione di  brani ad orecchio, esecuzione di cartelli ritmici, e più avanti  lettura degli spartiti ed esecuzione brani al pianoforte.

Per le lezioni di Mattia lavorerò insieme alla mia collega  Maria Semeraro, pianista, che si occuperà della parte strumentale.

La mamma di Mattia mi ha chiesto di programmare alcune lezioni tenendo conto della sua iperattività e del suo bisogno di esprimersi attraverso il corpo, quindi inserendo elementi di movimento adatti anche a bambini più piccoli.    

Per questo motivo, i piani di lezione iniziali prevedono esercizi molto semplici : l’Appello, al quale inizialmente Mattia non vuole rispondere cantando, l’esecuzione di un ritmo binario  con i legnetti, il gioco del rumore/silenzio – che spesso utilizzo con i bambini iperattivi per educarli al controllo motorio ed al silenzio, aumentando progressivamente i tempi di immobilità- , Soldatini con la coreografia, la canzone per fare Campanellino, il Tuffo saltando o spostandosi con il corpo, e, per la lettura ritmica, l’Albero delle note ed i primi cartelli ritmici associati a movimenti precisi.

Dalla terza lezione, inseriremo anche giochi di coordinazione, quali un’associazione tra suono e movimento, o un esercizio di più movimenti in contemporanea – ad es. far girare una pallina con una mano mentre  batte a tempo un legnetto; la canzone “Attenzione alla discesa”, ed alcune filastrocche.

Mattia, infatti, ha una stereotipia motorio – vocale che consiste nel tenere in bocca la saliva parlando a voce bassa, velocemente e in modo a volte poco comprensibile, per cui le filastrocche hanno lo scopo di incentivare un utilizzo controllato e consapevole del linguaggio anche come funzione sociale e non solo “privata”.         
                                      
Spesso ricordiamo a Mattia di “mandare giù la saliva e parlare a voce alta”, anche tramite un cartello affisso sopra al pianoforte che recita “Le regole del parlare bene”,e intorno alla metà dell’anno inizieremo a fargli eseguire filastrocche e scioglilingua seguendo il battito del metronomo, partendo da un tempo di velocità media per arrivare ad uno più veloce, e finire con un ritmo molto lento, il più impegnativo per lui.






Visto il suo livello cognitivo molto buono, Mattia procede velocemente con il programma. Dalla quinta alla dodicesima lezione continuiamo i Tuffi associandovi , però, ritmi sempre più complessi, in breve finiamo i cartelli ritmici e passiamo ai primi esercizi di Divertiamoci col ritmo – ricordiamoci che Mattia ha 8 anni, dunque è naturale che con lui si arrivi alla lettura in breve tempo- , dopo Soldatini gli proponiamo in sequenza tutte le canzoni del repertorio Suzuki con le coreografie CML, introduciamo l’armonia con gli esercizi su gradi della scala, intervalli (Intervalli da Intonare, Una canzone sull’Intervallo) e più avanti la cadenza (Ora canto la cadenza); e la lettura con il “foglio millerighe” e , poco dopo, alcune pagine del Quaderno Operativo, La casa delle note, Le Bolle, con un’iniziale letto – scrittura delle note, passando dalla Lettura – “con dito”.

Per la manualità fine gli  proponiamo nuove Canzoni per Fare , tra cui Cinesin Pesciolin, che diventa la sua preferita, Con un pezzettino, la mia Camminare sul Legnetto; e , con l’arco del violino, Il Ragnetto e la Ranocchia e Spazzola e Pettine.   

http://www.youtube.com/watch?v=2ukV25gP7Sg&feature=youtu.be
                              

 Il lavoro sulla coordinazione e sul controllo motorio parte dal richiedergli un maggiore finalismo nei movimenti, che a volte sono eccessivi e fuori contesto, e passa dall’eseguire, ad esempio, il ritmo “cort/doppia” a tempo di metronomo e in diversi esercizi sempre più veloce, per arrivare alla Danza del Cappello fatta con il corpo e tenendo una mano in testa ed al gioco di associazione “suono/movimento” arrivando a 5 movimenti diversi.                         Anche il solfeggio diventa un “pretesto” per aumentare la coordinazione, attraverso la lettura degli esercizi dell’Hayes con un movimento per ogni figurazione ritmica.

Più avanti introdurremo anche l’argomento “emozioni”, sul quale Mattia sta già lavorando con terapisti ed insegnanti, infatti si trova già ad un buon livello di riconoscimento sia delle emozioni di base sia di quelle complesse e ad un lavoro iniziale sulla “teoria della mente” – ovvero la capacità di mettersi nei panni degli altri e comprendere che i loro pensieri e le loro emozioni possono non coincidere con le nostre.                                                           Per il lavoro sulle emozioni useremo un “Dado delle Emozioni”, con uno smile diverso disegnato su ognuno dei sei lati per esercizi piuttosto complessi sul riconoscimento, la descrizione e la verbalizzazione delle emozioni sia del bambino stesso, dopo aver ascoltato brani musicali, sia di quelle degli altri.

Intorno a Febbraio, riusciamo a vincere la resistenza di Mattia verso il canto, ottenendo di sentirlo eseguire alcune canzoni. Come avevo immaginato all’inizio, il bambino ha un’ottima intonazione ed una bella voce, tende però a cantare velocemente ed a voce bassa, ribadendo ogni volta “ A casa canto sempre, invece qui non canto mai … “, nonostante sia evidente che cantare gli piace, infatti tra Marzo e Giugno accetterà di eseguire quasi tutte le canzoni, ed addirittura entrerà a far parte di un coro scolastico!

La difficoltà principale che incontriamo con Mattia è relativa al suo comportamento. Dopo un avvio positivo, il bambino capisce di poterci, diciamo, “manipolare”, e per circa un mese e mezzo mantiene un comportamento poco adeguato, distraendosi intenzionalmente, cercando argomenti di conversazione non pertinenti la lezione, alzandosi quando non dovrebbe e mettendosi a correre per la stanza, in breve cercando ogni occasione per non assecondare le nostre richieste, anche quando l’esercizio catturerebbe il suo interesse e la sua motivazione. Cerca di metterci alla prova, di mostrarsi demotivato pur non essendolo, e devo ammettere che purtroppo ci riesce benissimo.

Non conoscendolo ancora bene, ed avendo comunque come obiettivo quello di farlo appassionare alla musica, per un periodo rimaniamo spiazzate e chiediamo la collaborazione e l’intervento della sua terapista comportamentale, Francesca, che lo segue da un paio d’anni sia a scuola sia a casa.

Lei si mostra molto disponibile e prende parte ad alcune lezioni, inviandoci poi una relazione sulle sue osservazioni. Insieme a Francesca , agli altri terapisti ed al supervisore, io partecipo anche ad un Workshop ABA  - terapia comportamentale applicata- a casa del bambino, durante il quale esponiamo programmi ed obiettivi del nostro lavoro con lui, io proietto alcuni video delle lezioni commentandoli, ed infine osserviamo i terapisti al lavoro con Mattia concludendo con una riunione di equipe alla quale partecipa anche la mamma di Mattia, e durante la quale il supervisore spiega le difficoltà riscontrate e le modalità più funzionali per procedere in futuro.

Dall’osservazione di Francesca, i miei resoconti ed i video, rileviamo nel comportamento di Mattia frequenti “tentativi di evitamento”, che consistono, come ho già accennato, nel trovare mezzi per non eseguire ciò che gli richiediamo, dilazionando il più possibile il momento in cui dovrà impegnarsi. Tuttavia, essendo Mattia molto intelligente, tali tentativi non sono sempre evidenti e facili da riconoscere, perché a volte vengono messi in atto con una grande naturalezza e noi “ci caschiamo”! Ad esempio, spesso il bambino fa domande veramente intelligenti e  che denotano curiosità, ma che sono poste in un momento in cui il suo unico scopo è quello di non impegnarsi nel compito.

Francesca e il supervisore ci mostrano come individuare comportamenti di questo tipo, e ci consigliano di ignorarli, ripetendo, se necessario, più volte la richiesta, usando sempre lo stesso tono di voce e le stesse parole, fino a quando il bambino non avrà svolto l’esercizio come noi, conoscendo le sue potenzialità, ci aspettiamo che possa fare.            Ci raccomandano, inoltre, di essere sempre ferme e coerenti, bloccando i comportamenti non adeguati ogni volta che si presentano, e, quando Mattia raggiunge l’obiettivo, di fargli svolgere come premio un’attività di sua scelta, indirizzandogli molti complimenti e coccolandolo, perché con le persone che conosce è un bambino affettuoso e che apprezza il contatto fisico.

Nonostante io conoscessi anche prima tali tecniche, mi accorgo di non averle utilizzate perché ero troppo concentrata sugli obiettivi didattici e sul “qui ed ora” della lezione, ma dopo il workshop mi ripropongo di farlo.

Infatti, in pochissimo tempo la situazione si sblocca : Mattia diventa più tranquillo, collaborante e motivato, pur rimanendo vivace e chiacchierone non mette più in atto comportamenti tanto disturbanti, e riesce ad esprimere al meglio le sue capacità, dimostrando di sentirsi anche più bravo e capace. Ci ha messe alla prova, ma dopo alcune settimane di disorientamento ha compreso che anche noi seguivamo la linea di condotta dei suoi famigliari e terapisti, e che anche su di noi poteva contare per avere dei limiti e delle regole chiare per imparare a  controllare e gestire il suo comportamento. E penso che questa “scoperta” gli abbia fatto piacere, e che con la sua fase di ribellione volesse semplicemente assicurarsi di potersi fidare di noi.

Date tali premesse, abbiamo potuto anche avviare Mattia al pianoforte con più tranquillità. La mia collega Maria segue insieme a me il bambino nello studio dei primi brani del Thompson vol.1 , ed anche qui i progressi non si fanno attendere, nonostante per Mattia sia difficile mantenere la concentrazione per un brano intero. 

Comunque la sua lettura delle note è molto buona ed anche le abilità di manualità fine subiscono un notevole incremento. Per arrivare a fargli eseguire tutto il brano, lo scomponiamo in sezioni brevi di 2 -3 battute, ed al termine del lavoro Mattia impara a suonare dall’inizio alla fine, tra gli altri brani, anche Mary Aveva un Agnellino, che per lui è piuttosto lungo.

Quando arriva il momento di decidere della sua partecipazione al saggio finale, io e Maria non abbiamo dubbi : Mattia eseguirà alcune canzoni CML con il gruppo dei miei allievi più piccoli (che comprenderà anche un paio di bambini della sua età che mi hanno chiesto di poter partecipare), e suonerà al pianoforte Mary Aveva un Agnellino.     
                                
La mamma del bambino è preoccupata che la situazione di gruppo da una parte, e l’esecuzione solistica dall'altra possano scatenare in Mattia una crisi facendolo ritornare ai vecchi comportamenti, ed anche Francesca esprime qualche perplessità, ricordandoci che il saggio dovrà essere per lui prima di tutto un’esperienza positiva e formativa, senza creargli eccessive ansie.

Mattia è , infatti, un bambino che tiene molto al risultato e ad essere all'altezza della situazione. Io e Maria, però, abbiamo fiducia nella sue capacità, e con il nostro entusiasmo riusciamo a convincere anche la mamma e la terapista.

Il giorno del saggio siamo un po’ tese : va bene la fiducia, ma capiamo anche quanto la situazione sia nuova, in parte inattesa – la sala è gremita- ed emotivamente carica per Mattia.


Lui però, ancora una volta, ci stupisce tutti : esegue le canzoni insieme agli altri ed in sintonia con la mamma, senza mostrare la sua agitazione per il contesto di gruppo, e suona il pezzo al pianoforte a quattro mani con Maria, sostenendolo tutto ed inchinandosi alla fine. Quella con Mattia è stata senza dubbio una scommessa vinta, e  in gran parte per merito suo.







                 














Un nuovo allievo : Giorgio

Giorgio è il fratello di Sara e studia con me da circa un mese.

Ha 8 anni ed è un bambino vivace, simpatico e intelligente : ha un'ottima memoria, musicalità, intonazione e senso del ritmo.

Ha qualche difficoltà di attenzione e concentrazione, perciò durante le lezioni di musica sto lavorando soprattutto su questi aspetti, introducendo esercizi musicali con un impegno progressivamente più lungo, proponendogli giochi di concentrazione anche in gruppo con altri allievi, ed alternando al violino anche altre attività, quali esercizi di preparazione specifica alla manualità strumentale, ascolto, armonia e solfeggio.

Giorgio ha chiesto espressamente di suonare il violino, infatti è molto appassionato, studia tutti i giorni, e ad ogni lezione mi dice " Devo impegnarmi di più , la prossima settimana studierò ancora di più e meglio" !!

Ieri eravamo circa alla quinta lezione ed abbiamo lavorato sulle corde vuote, su alcuni duetti dal libro di Sheila Nelson "Right from the start", su un duetto sulla melodia di Frà Martino, e su una "canzone per fare" del CML intitolata "Passettini", specifica per l'apprendimento di alcuni colpi d'arco ( staccato con un inizio di picchettato vs detachè), che in una prima fase faccio eseguire stando fermi, ed in una seconda fase camminando a piccoli passi oppure a passi lenti sul posto a seconda della sezione del brano.

Con i più piccoli questo esercizio viene preceduto da un'interiorizzazione delle arcate a livello fisico, camminando su un nastro o elastico teso a terra.








domenica 21 aprile 2013

Alice e Guglielmo preparano il loro primo concorso di violino


Sabato 4 Maggio Alice parteciperà, dopo soli 3 mesi e mezzo di lezioni, al suo primo concorso di violino.

Il concorso è “ E lucevan le stelle” di Parma, ed Alice eseguirà 5 brani dal primo volume Suzuki.

Sta preparandosi a questo impegno con  molta motivazione e passione, e ad ogni lezione il programma migliora.

Ieri, dal momento che a livello tecnico i brani erano già ad un buon punto, ci siamo concentrato sull'aspetto musicale, sul suono, le dinamiche e l’interpretazione.

Parlare di interpretazione dopo così poche lezioni non è facile, perché di solito un allievo ha appena iniziato a capire dove vanno messe le dita, tuttavia secondo me è indispensabile iniziare subito, e in più Alice ha una facilità incredibile sullo strumento, perciò ho pensato di spiegarle il carattere del brano con diverse strategie:

prima insegnandole la corrispondente canzone del CML, che ha parole e coreografie atte all’interiorizzazione di arcate, fraseggio e dinamiche  

poi facendole cantare le note del brano eseguendo però la coreografia CML,

ed infine chiedendole di suonare il brano al violino collegandovi , però, un movimento pensato da me in base al carattere del pezzo.

Nel brano “Venite bambini”, ad esempio, Alice aveva un suono troppo secco e staccato, mentre il pezzo ha un’atmosfera dolce e rilassata, ed evoca un movimento di tipo ricorrente e circolare, che personalmente mi ricorda una palla che rotola molto lentamente o una ruota che gira.

Allora ho pensato di lavorare prima sul rilassamento, chiedendole di suonarlo stando sdraiata – esercizio difficilissimo, come vedrete dal video - , e poi sul carattere “circolare” del brano, facendoglielo suonare mentre girava su se stessa!









Il “gioco” ha funzionato, e l’interpretazione del pezzo è migliorata immediatamente.

Per "Dillo a zia Rodi" ha suonato con l'arco al contrario per lavorare sulla tecnica d'arco.

In “Soldatini”, invece, le ho proposto di marciare nella parte A e dondolare nella parte B, per capire la differenza di carattere tra le due sezioni, la prima più ritmata e “marziale”, e la seconda melodica e da eseguire con un suono più morbido e non staccato.

Questi esercizi la divertono sempre molto, e sono funzionali anche all'acquisizione del controllo sia strumentale in condizioni corporee diverse da quella usuale, sia all'incremento dell’equilibrio, della coordinazione e dell’autocontrollo motorio e corporeo.

Al termine della lezione, Alice ha suonato un’esecuzione del programma completo.

Qui esegue “Soldatini”, " May Song" e “Moto Perpetuo”.













Anche Guglielmo parteciperà al concorso , ed anche a lui ho proposto gli esercizi che ho richiesto ad Alice :



sabato 20 aprile 2013

I miei allievi : Ginevra


Ginevra ha 3 anni e mezzo e, essendo figlia di una pianista professionista, vive immersa in un ambiente musicale fin da prima della nascita!



Ginevra a 20 mesi


Quindi è una bambina che ama tantissimo la musica ed ha qualità musicali spiccate, quali intonazione, senso del ritmo ed orecchio, e dal momento che la sua mamma suona in duo con un violoncellista, già da un anno chiede di suonare il violoncello; allora abbiamo pensato di iniziare a preparala allo strumento mediante il corso di CML 1 tenuto da me.

Lavoriamo insieme da circa 3 mesi, e Ginevra, oltre alle capacità musicali, è anche una bambina molto sveglia ed intelligente, che da quando aveva due anni riconosce tutte le lettere ed i numeri e sta iniziando a leggere e scrivere, ed ha un carattere di base timido e dolce, ma molto “serio” e perfezionista nell’impegno musicale. Con le persone che conosce, però, è in realtà aperta e chiacchierona e mostra un carattere forte.

Oltre al CML1, ha iniziato ad avvicinarsi al pianoforte con la mamma.

Le lezioni di musica sono subito diventate il suo gioco preferito, se potesse verrebbe a lezione tutti i giorni, e spesso la mattina sveglia presto  la mamma  per chiederle di esercitarsi insieme!


In questi video, Ginevra esegue alcuni esercizi di repertorio CML ed un brano al pianoforte.

Nel primo video vediamo una “canzone per fare” , basata su una variazione di Bella Stella, che consiste nell'eseguire un ritmo selezionando un dito per volta.





Nel secondo video Ginevra recita una filastrocca ritmica, basata sul ritmo della prima variazione di Bella Stella, con l’utilizzo degli strumentini e del corpo.






Nell'ultimo, suona al pianoforte  “ Mary aveva un agnellino”.



venerdì 19 aprile 2013

Una bellissima lettera della mamma di Sara e Giorgio....


  "  Carissima Franci,
 
 ti scrivo perchè volevo tanto ringraziarti che mi hai chiamata martedi dopo la lezione di Giorgio e mi hai aggiornata di tutto! 
 
 Siamo molto molto contenti del percorso  di Sara ma anche di Giorgio, perchè per la prima volta lo vediamo davvero desideroso di impegnarsi in qualcosa a cui sente di appartenere e nei confronti del quale si sente molto gratififcato.
 
A casa tutte le sere si esercita con il violino , anche ieri l'ho fatto esercitare col dettato e lo fa molto volentieri.
 
Mio marito quando abbiamo incominciato per Sara era molto scettico, ora vedendo i progressi ,i miglioramenti e la passione con cui Sara si applica,  mi ha addirittura chiesto se poteva accompagnarla  a lezione lui ( io gli ho risposto che per Sara non era "abilitato" , ma se gli faceva piacere poteva cominciare con Giorgio).
 
Insomma in definitiva non so come ringraziarti per la passione musicale con la quale hai contagiato tutti noi!  "
 
 

lunedì 15 aprile 2013

Suonare e leggere .... al nido !!!


Da Febbraio 2013 lavoro come insegnante di musica presso un asilo nido.

Abbiamo 15 bambini attualmente in età compresa tra i 10  ed i 33 mesi, ai quali propongo il metodo CML nel percorso Lullaby dedicato alla fascia 0 – 3 anni.

Il Lullaby è un percorso didattico per lo sviluppo psico- motorio e neurologico attraverso la musica.
 E’ costituito da 27 schede di lavoro, una per settimana, ognuna suddivisa in 8 momenti :

  1)      SALUTO INIZIALE che al nido apre la giornata nominando i bambini uno a uno
  2)      ASCOLTO di brani musicali di generi differenti
  3)      CARTELLO RITMICO figura ritmica singola disegnata su un cartello
  4)      RITMI da eseguire su imitazione con il corpo, gli strumenti, la voce
  5)      VOCALITA’ intervalli musicali vocalizzati o su sillabe e ritmi vari
  6)      CANZONE canzoncine di difficoltà progressiva con coreografie e movimenti o attività da     svolgere, collegati al testo
  7)      FILASTROCCA in maggioranza tratte dal repertorio popolare , con ritmi e semplici coreografie
  8)      SALUTO FINALE conclusivo della giornata









Dopo circa una settimana di conoscenza, ho iniziato a suddividere la giornata al nido nei vari momenti della “lezione”, creando la seguente giornata – tipo :

Ore
Attività
9.30
Saluto
9.35
Canzoni
9.45
Cartello ritmico
10.30
Ritmi e vocalità - Gruppo Piccoli ( 9 - 22 mesi)
11
Ritmi e vocalità - Gruppo Grandi (24 - 33 mesi)
11.20
Filastrocche
17.30
Saluto Finale



Lo stesso schema viene ripetuto al pomeriggio dai miei colleghi.
Nonostante tutto questo costituisse per i bambini una novità, l’approccio con la musica è stato da parte di tutti subito positivo.

Si sono immediatamente abituati alla nuova routine ed appassionati al repertorio che proponevo.
         
Ogni giorno vorrebbero ripetere tutto il repertorio, hanno subito imparato canzoni e filastrocche anche con le coreografie, che eseguono anche i più piccoli!, e si divertono a cantare ed a suonare gli strumentini a percussione. 

 La canzone più “gettonata” è Hop Hop Hop, in cui i bimbi devono saltare imitando un cavallino, ma piace molto anche Rotola, che richiede di rotolare su un materassino e li rilassa.

Nel momento della ritmica ho inserito anche alcuni giochi di ascolto, quali l’esercizio del Forte/Piano e quello del Rumore/Silenzio, che li fa ridere tantissimo quando devono rimanere in silenzio, anche perché a volte fanno apposta a suonare quando non dovrebbero!





E’ incredibile sentire bimbi di 16 mesi che dicono 4 parole in tutto, di cui due sono “ cort” , la parola che utilizziamo per indicare la nota da un quarto,  e  “violino” !

Essendo violinista, infatti, durante la prima settimana ho deciso di farmi conoscere da loro suonando, ed i piccoli hanno talmente apprezzato il violino da richiedermelo ogni giorno. Allora dopo la merenda tengo un breve concerto privato per il gruppo dei più piccoli, che al termine di ogni brano mi applaudono dicendo “Bravi” !!!

Finora hanno ascoltato i primi due volumi di Suzuki, ma anche il Concerto in la minore di Vivaldi e la sonata “Primavera” di Beethoven, e presto introdurrò Bach.





Qualche giorno fa ho chiesto ad una bimba di due anni che cosa avessero ascoltato nel pomeriggio, e lei mi ha risposto con naturalezza : “Vivaldi” !

Nella vocalità sono tutti molto intonati, in particolare un bimbo di 18 mesi – che a casa è inserito dalla nascita in un ambiente musicale – che ripete alla perfezione qualsiasi sequenza di note io gli proponga, cantandola anche con il ritmo corretto.

Per alcuni dei più grandi, dai 2 anni e mezzo in su, ho iniziato anche il programma di CML1, pre – strumentale, ed un paio di loro stanno provando a prendere in mano il violino, un minuscolo strumento da 1/16, dopo aver imparato non solo l’impostazione corretta dell’arco con la “lumachina”, ma anche a suonare una sequenza di 4 note sulle corde vuote.

Una bimba di 30 mesi ha un’impostazione perfetta ed un bel suono ed adora il suo minuscolo violino!



Inoltre, dal momento che la mia tesi di laurea verteva sul progetto Nati per Leggere ( www.natiperleggere.it), sulla lettura ai bambini e sugli In – books (libri con testo in simboli dedicati in origine a bambini con difficoltà di comunicazione), ho pensato di “esportare” la ricerca della mia tesi anche al  nido.

Tale ricerca riguardava la promozione dell’interesse per la lettura nella scuola dell’infanzia attraverso il libro in simboli, che avevamo ipotizzato potesse risultare più interessante per gli alunni che avrebbero imparato a leggerlo in autonomia, dal momento che il testo non era scritto solo in codice alfabetico ma anche simbolico, e quindi rendere più piacevole la lettura in generale.

Ebbene, era stato proprio così, ed il gruppo sperimentale aveva dimostrato una crescita del coinvolgimento verso la lettura in seguito all’approccio con il libro modificato.





Al nido ho suggerito anche ai miei colleghi di dedicare un momento della mattinata alla lettura , quello dell’accoglienza, tra le 9 e le 9.30, proponendo ai bambini sia libri con il testo standard sia In – Books.

Questi ultimi hanno riscosso un enorme successo, e diversi bimbi passerebbero la mattinata a farsi leggere storie ed a leggerle da soli, visto che già a 17 – 18 mesi imitano il gesto di indicare il simbolo e si intrattengono con lunghe “letture” di cui noi adulti non capiamo neanche una parola!

Inoltre sono molto incuriositi dai simboli a contenuto emotivo, che sono quelli che imparano a riconoscere prima, indicandoli e ripetendo “contento”, “ arrabbiato”, “piange” …

Una mamma mi ha detto che la sua bimba di 21 mesi tutte le mattine, prima di venire al nido, prende due o tre libri e li legge da sola mentre lei si prepara ... !

Un giorno un piccolo di 20  mesi ha iniziato ad indicarmi su un libro delle lettere in stampatello e allora io, per gioco, gliele ho lette. Il giorno successivo continuava ad indicarmi il titolo di un libro dicendo “Elena”, il nome di una sua compagna, ed io non capivo … finché ho notato che mi stava facendo vedere la E !

Nel giro di pochi giorni, giocando insieme a me con le lettere, ha imparato a leggerne diverse, riuscendo anche a collegare i nomi degli altri bambini alla lettera corrispondente … questo bimbo fino ad un paio di settimane prima parlava pochissimo, adesso dopo giorni di intense letture, non solo parlava molto di più, ma  a neppure due anni LEGGEVA !!!





Il mio lavoro al nido sta dimostrando la teoria di Glenn Doman degli anni ’50, secondo la quale dare stimoli ai bambini in età precoce sarebbe non solo utile per sviluppare la loro intelligenza, ma anche divertente e piacevole per loro.

Il libro “Come moltiplicare l’intelligenza del vostro bambino” mi era sembrato davvero esagerato e forzato, ma ora mi sto accorgendo che, pur rimanendo un po’ eccessivo (infatti i “suoi” bambini leggevano a 9 mesi …!!), è piuttosto veritiero.

Ai miei bimbi suonare e leggere PIACCIONO MOLTO e non sono per loro né obblighi né costrizioni, ma GIOCHI , che risvegliano il loro interesse e la loro naturale curiosità.

E l’obiettivo che mi pongo con tali proposte non è certo quelli di creare piccoli geni, ma solo quello di trasmettere ai piccolissimi la passione e la gioia per due attività che li renderanno persone migliori e felici.

domenica 14 aprile 2013

I miei allievi : AMOS E JOSHUA

Amos e Joshua sono due fratelli rispettivamente  di 6 ed 8 anni che studiano con me da poco più di un anno.

Hanno due caratteri molto diversi : Joshua è silenzioso, timido e riservato, mentre Amos ha una personalità molto forte, è vivace, chiacchierone e molto estroverso.

Insieme però sono simpaticissimi e" casinisti"!

Quando hanno iniziato le lezioni avevano qualche piccola difficoltà di pronuncia di alcune lettere, perciò ho insistito molto su canzoni, filastrocche e scioglilingua, ma dopo meno di un anno si è tutto risolto, ed ora parlano benissimo.

A lezione si divertono molto , per loro è davvero un gioco, e se io mi dimentico di ripassare alcuni brani o esercizi me lo ricordano sempre dicendomi "E' da tanto che non facciamo ..."

Per questo motivo le loro lezioni sono sempre intense e colme di materiale, e da quando hanno iniziato con me abbiamo già svolto un programma molto ricco!


Nel primo video, Amos a 5 anni recita uno scioglilingua :





Con il violino hanno iniziato da pochi mesi ed ora stanno studiando i primi  brani del vol. 1 di Suzuki.


In questo video, Amos suona "Bella Stella". Il brano è ancora "work in progress", però si nota la facilità di Amos sullo strumento e la sua naturalezza soprattutto nella tecnica dell'arco.






Questo invece è Joshua  alla sua quarta lezione di violino :








Sempre Joshua al primo saggio :





Ogni tanto riprendiamo le filastrocche, che a loro piacciono, e nel video che segue ho inventato un esercizio di tecnica della mano sinistra con il "pizzicato" abbinato alla filastrocca "Carlo Magno".

I bambini dovevano eseguire le note " La - Si - Do -Re" pizzicate cambiando dito alla metà di ogni verso della filastrocca. ( qui lo stavano provando per la prima volta).