venerdì 28 dicembre 2018

Il Concerto di Natale 2018 e i "Natali passati"!

Domenica 16 Dicembre si è tenuto all'Auditorium di Lungavilla (PV) il quinto Concerto di Natale Musica è Gioia.

A causa delle solite malattie stagionali, purtroppo erano assenti molti allievi, ne mancavano circa 15, ma il gruppo era comunque molto nutrito! Infatti hanno suonato più di 30 bambini dai 3 ai 9 anni, anche con difficoltà e disabilità di vario tipo.

Maria, 6 anni, sindrome di Down


Quest'anno avevo anche nuovi allievi che hanno partecipato al loro primo concerto dopo pochissime lezioni. Iris ed Ines suonavano da circa due mesi, ed Inès addirittura da appena 1 mese! Eppure hanno eseguito i brani di orchestra nei secondi violini esattamente come gli altri, con precisione e musicalità. Brave!

Inès in orchestra

Inès dopo due lezioni di violino



Iris



Come sempre, ha aperto il concerto il gruppo CML1, degli allievi del primo anno di propedeutica Children's Music Laboratory, insieme ai loro genitori ed ai bambini del CML2. Poi hanno suonato  alcuni solisti, gruppi di violini ed infine l'orchestra.

Il gruppo dei più piccoli era formato da minuscoli violinisti di appena 3 anni!

Giulia


Amelia

Laerte

Piccolissimi in concerto!
Rebecca, 4 anni


Il gruppo dei "grandi", invece, era formato da allievi dai 5 agli 8 anni, che hanno eseguito alcuni brani dal Vol. 1 di Suzuki :



I solisti "grandi"

Giulia

Francesca

Alessia


Filippo


Noemi




Riccardo

Giovanni



Ed ecco l'orchestra!




Come sempre, è stato molto emozionante vedere l'impegno e la passione di tutti i bambini, ma rispetto agli altri anni il miglioramento è stato evidente : tutti erano molto più "seri" e "professionali", ma anche più preparati, con una migliore impostazione, un suono più pulito ed un'intonazione più precisa. Senza dubbio si può fare ancora meglio, ma dopo quasi 5 anni di Musica è Gioia posso dire di aver compreso in quale direzione voglio andare e di stare trovando un mio stile di insegnamento ed un mio metodo di lavoro, con obiettivi più mirati ed un focus più chiaro in mente di ciò che voglio ottenere.

Come sempre, tutto questo non sarebbe possibile senza la collaborazione, l'aiuto e la determinazione delle famiglie dei miei allievi, che credono nel mio lavoro ma soprattutto nei loro figli e nel potere educativo della musica. Senza di loro, nè io nè i bambini potremmo mai raggiungere questi risultati.

Ecco una carrellata dei "Natali" de La Musica è Gioia!

2014


2015


2016


2017



2018



Nonostante l'evidente progresso tecnico e la crescita di tutti, quello che è rimasto costante è lo spirito di questo gruppo, caratterizzato da divertimento, serenità, allegria ed amicizia. 
E sono convinta che questo non cambierà mai!


mercoledì 26 dicembre 2018

Che cos'è La Musica è Gioia?

... La risposta sul blog di Raffaella Ronchetta, che ringrazio molto per questa intervista!

https://raffaellaronchetta.it/interviste/francesca-raimondi-e-la-capacita-di-vedere-le-competenze-prima-della-disabilita/




domenica 23 dicembre 2018

I miei allievi preparano il concerto di Natale : studio, costanza e tanta passione!

Quest'anno, i miei allievi si sono preparati al concerto di Natale con molto impegno, studio e passione. Hanno lavorato tutti tanto e la motivazione è stata sempre molto alta. Ognuno ha fatto progressi e dall'anno scorso ho visto veramente una crescita ed un aumento di livello in tutti!

Claid sta lavorando su brani più complessi, sia al violino sia al pianoforte. In quest'ultimo strumento ha acquistato una maggiore espressività, un maggior controllo del suono, ed ha mantenuto la straordinaria musicalità che lo contraddistingue :


Sara sta lavorando molto sull'impostazione e sulla qualità del suono. Il primo obiettivo è ancora in fase di acquisizione, infatti sono migliorate sia la presa dell'arco sia la tenuta del violino, ma talvolta Sara torna alla "vecchia abitudine" di tenere lo strumento troppo basso ... ma è senza dubbio sulla strada giusta! La qualità del suono, invece, è migliorata tantissimo, infatti il suono è più pulito e l'arco più fluido. Brava Sara!


Anche con il pianoforte ha fatto grandi passi avanti, acquistando una sicurezza che prima non aveva :



Stessi obiettivi anche per il piccolissimo Laerte, 3 anni appena!, che suona il violino già da 1 anno!!

Il lavoro che sta facendo con la mamma sull'impostazione è ottimo, ed il piccolino ha una notevole precisione e capacità di concentrazione per la sua età :


Complimenti soprattutto ai suoi fantastici genitori!

Rebecca, 4 anni, ha iniziato ad utilizzare le dita della mano sinistra, ed ha un'impostazione davvero impeccabile, ma anche un bel suono. Chi ha detto che i bambini piccoli e gli allievi principianti devono avere un brutto suono??



Ed ecco qui Laerte e Rebecca insieme, durante una prova per il concerto :


Iris, 5 anni e mezzo, dimostra sempre musicalità ed espressività, e sta esercitandosi molto sull'uso dell'arco



Infine Noemi, 7 anni, affronta pezzi difficili per la sua età (lo scorso anno scolastico ha studiato il concertino op 11 di Kuchler, quest'anno invece la Gavotta di Martini), e, anche se dal punto di vista dell'intonazione è ancora "work in progress" - ma chi non lo è??-, ha fatto progressi nella tecnica d'arco, nel suono e nella precisione dell'esecuzione generale, evidenziando, come sempre fin da quando era piccolissima, una determinazione, una tenacia ed un temperamento veramente rari. Grande Noemi!




Concludo questa "carrellata" con Samuele ed Ines che si divertono a suonare insieme Folk Song di Suzuki. Ines suona il violino da meno di tre mesi! Ma con grande motivazione e costanza fa progressi ad ogni lezione, e suona in orchestra già da un mese. Avanti così!



Insomma, eccoci pronti per il primo evento del nuovo anno scolastico.... in bocca al lupo a tutti e godetevi questa esperienza!

lunedì 17 dicembre 2018

La Musica è Gioia : La mia storia su Radio Italia Anni 60

Ecco l'intervista andata in onda in diretta Martedì 11 Dicembre su Radio Italia Anni 60, per la rubrica Cosa Hai Messo nel Caffè di Noemi Serracini :

https://jumpshare.com/v/7F8ShscbOr3xUWtSM5FT


domenica 9 dicembre 2018

La differenza tra "recita" o "saggio" e concerto

Nelle locandine degli eventi del mio studio, qualcuno potrebbe rimanere stupito dal fatto di leggere sempre "concerto" e mai "saggio" o, peggio, "recita".

Dietro a questa scelta lessicale c'è un motivo preciso che ora vi spiego.

A mio parere, come ho detto più volte e continuerò a sottolineare, i bambini hanno (avrebbero...) il diritto a ricevere la miglior formazione possibile, di alto livello, fatta da persone competenti e specializzate nel settore della prima infanzia. Infatti, tale formazione andrebbe iniziata il prima possibile, fin dal nido d'infanzia se possibile. Attenzione, però, questo non significa riempire i bambini di corsi ed attività senza lasciare loro neppure un minuto libero. Ma significa che le persone che si occupano di loro, che insegnano, che li educano, dovrebbero essere adeguatamento formate, specializzate e motivate, proprio perchè l'educazione e l'insegnamento nella prima infanzia sono quanto di più complesso ci possa essere. E' importante gettare, in qualsiasi ambito (educazione, insegnamento, attività extra, sport, musica ecc...), basi solide e di alto livello fin da subito. Perchè i bambini lo meritano. Certo, a loro tutto questo non deve pervenire. Per loro deve essere tutto un gioco, piacevole, rilassante, motivante e coinvolgente. Niente deve mai essere stressante, prestazionale o carico di aspettative. I bambini devono giocare ed essere sereni ed a loro agio. 




Ma troppo spesso si pensa che con i bambini piccoli possa lavorare chiunque. Intanto "basta l'amore". Se poi si parla di bambini piccoli con disabilità, gli stereotipi la fanno da padrone. "Ma sì, tanto cosa vuoi che impari un bambini disabile .... cosa vuoi che capisca un bambino piccolo .... ci vogliono persone che gli diano amore". E, grazie a questa mentalità, assistiamo ad una situazione educativa e scolastica, a voler usare un eufemismo, imbarazzante. Educatori incapaci, insegnanti impreparati e rinunciatari, persone che, oltre a non insegnare nulla, fanno anche seri danni, di cui purtroppo si capisce la gravità solo con il passare del tempo.



Sì, perchè la formazione che si riceve nella prima infanzia può condizionare anche la vita futura. Soprattutto se il bambino ha un ritardo o delle difficoltà, il non ricevere interventi efficaci entro una certa età può compromettere tutta la sua vita. Ma se non ci sono difficoltà, un insegnamento di alto livello può comunque fare la differenza, e rendere il bambino una persona migliore, più felice e più competente e sicura di sè, rispetto ad uno "casuale" e generico.

A mio parere, i bambini meritano di poter imparare non solo bene, ma al livello più alto possibile, e di fare le cose seriamente e mettendo sè stessi completamente in ciò che fanno.

Ma, se ci pensate bene, loro già lo fanno. Per un bambino, qualsiasi attivit, gioco o evento di vita, ha un'importanza fondamentale e richiede concentrazione e dedizione assoluta. Guardate un bambino quando gioca, Lo fa con dedizione, impegno e passione, come se stesse davvero eseguendo un'azione di grandissima importanza o destinata a cambiare il mondo.

Solo da adulti subentrano la demotivazione, la noia e le azioni compiute in modo approssimativo.

Perchè i bambini piccoli, privi di senso del tempo, vivono tutto come se fosse "qui ed ora", e sono sempre "nel momento", completamente dediti a ciò che fanno.

Dunque, perchè non incoraggiare questa loro inclinazione, ponendoci NOI al loro altissimo livello, e capendo che i piccoli non agiscono " tanto per",  ma desiderano e meritano il meglio?



E' difficile, lo so, ci vuole preparazione, competenza, passione, volontà, tempo , e soprattutto tanto, tanto studio. Quando alcuni genitori mi chiedono: "Ma come fai? Come fai ad essere sempre tranquilla, paziente, positiva?", io rispondo "Sono una professionista del campo. Ho studiato". Perchè l'amore non basta, molto spesso neppure la passione basta, bisogna prepararsi, studiare, aggiornarsi. Lavorare con i bambini piccoli per professione, non per ripiego o solo "per amore".

Solo così riusciremo ad essere al livello dei bambini . Ed a capire che per loro non esistono "saggi" o "recite", eventi ideati e svolti "tanto per", per gioco, da dilettanti, per "finzione", o, peggio, per compiacere gli adulti, per dimostrare loro qualcosa o per soddisfare le loro aspettative. Questo è terribile, eppure sapete quante volte avviene? invece i bambini non devono niente a nessuno,  se non a loro stessi. Devono avere il diritto di svolgere attività vere, serie e organizzate con obiettivi specifici e mirati, obiettivi di cui il primo deve essere la loro felicità e soddisfazione.



Una "recita" è uno sfoggio di ciò che gli insegnanti hanno (o non hanno) fatto durante l'anno. E' per gli adulti e per soddisfare la loro vanità a spese dei bambini.

Un concerto è un evento durante quale un musicista, anche se di 3 anni!!, offre ad altre persone la propria arte, la propria gioia di suonare e di farlo con gli altri, il proprio amore per la musica e le proprie emozioni.

Riuscite a vedere la differenza??



E la cosa paradossale, è che, in base alla mia esperienza, per i bambini tutto ciò è chiarissimo. Per loro suonare ad un concerto e' una cosa seria. Hanno studiato giorni, mesi, se non anni per farlo. Hanno sviluppato competenze molto complesse, che ad un adulto che prova uno strumento potrebbero sembrare insormontabili. Si sono impegnati, hanno lavorato sodo. Si sono divertiti, sono stati insieme, hanno riso un sacco. Ma a volte hanno anche pianto. E tutto questo va loro riconosciuto.

Perciò non chiamerò mai i miei eventi "saggi", non sminuirò mai i miei bambini, e continuerò ad essere infastidita quando vedo adulti che, magari tra il pubblico, non prendono seriamente ciò che i bambini stanno facendo. A volte capita di sentire risatine se un bambino non ricorda una parte del brano o sbaglia a fare l'inchino. Ma sappiate che per il bambino questa è una cosa molto seria. Essere inteneriti da un bambino è meraviglioso, ma ridere di ciò che fa è bruttissimo.

Quindi, auguro ai miei allievi che stanno per suonare al loro primo appuntamento annuale.... BUON CONCERTO!

Divertitevi a fate capire agli adulti che spesso sono loro a dover imparare da voi.

E sappiate che, per quanto mi riguarda, io vi ammiro, vi stimo e voglio continuare ad imparare da voi.