mercoledì 29 gennaio 2014

L'autismo e lo studio della musica per lo sviluppo cognitivo e psicomotorio : Giulia e Sara


Sara mi disegna mentre faccio lezione!



Giulia ha 3 anni, Sara, 7, e sono due splendide bambine con autismo che studiano musica con me rispettivamente da 3 mesi e due anni e mezzo.

Sono entrambe molto belle, dolcissime e tenere, ma anche con un carattere forte, determinato, tenace e creativo.

Sara ha sempre amato il contatto fisico, anche se soprattutto quando è deciso da lei, mentre Giulia non vuole essere molto toccata ed aiutata fisicamente durante le lezioni, però prende volentieri le coccole dalla mamma ed è una bimba che cerca molto la relazione con l'altro, in particolare con gli altri bambini.

Giulia non parla ancora, però ha una buona comprensione del linguaggio, soprattutto quando legato al contesto, e comunica con grande intenzionalità ed efficacia, con la mimica, i gesti ed i segni della LIS, esprimendo bene quello che vuole e spesso anche come si sente.



Giulia



Sara non ha parlato fino ai 5 anni, poi all'improvviso, proprio durante una lezione di musica, ha iniziato a dire le prime parole e non si è più fermata : ora si esprime con frasi complete e sia con i terapisti ABA sia con me sta lavorando su abilità avanzate, quali lo sviluppo della prosodia, della fluidità linguistica e della capacità di condurre una conversazione.

Entrambe hanno dimostrato fin dall'inizio una buona capacità di concentrazione sulle attività che le motivano, Giulia ad esempio vuole spesso suonare il pianoforte ed il violino rimanendo attenta a lungo per la sua età - e dall'inizio del nostro percorso, in pochissime lezioni, questa competenza sta anche aumentando-; mentre Sara, più grande, ha un'ottima capacità di focalizzazione sul compito e di esecuzione concentrata e precisa della richiesta.

Da piccola, Sara ha svolto con me un percorso sulla motricità fine e grossolana, ed ora esegue con facilità gli esercizi di manualità, scrive in modo chiaro ed accurato, dipinge e suona il pianoforte; mentre con Giulia stiamo iniziando ora il lavoro sulla manualità fine, ma nell'aspetto motorio è già ad un ottimo livello, riesce a coordinare le due mani anche sul violino, che è molto complesso!!, corre, salta ed inizia a selezionare le dita per suonare piccoli strumenti e le prime note al pianoforte.

Dal punto di vista cognitivo, sono due bambine con grandi potenzialità, sono sveglie, presenti e con una buonissima capacità di apprendimento, avendo caratteristiche di autismo atipico sono tutt'e due bravissime ad imitare, ed io "sfrutto" molto tale capacità, grazie alla quale Sara si è costruita con il tempo un repertorio vastissimo di coreografie, danze, canzoni, filastrocche ed esercizi musicali; e Giulia sta imparando il repertorio CML alla velocità della luce, aggiungendo ad ogni lezione brani, movimenti e suoni nuovi.

Queste meravigliose bambine amano tantissimo la musica e vengono a lezione con gioia ed entusiasmo: durante le vacanze Sara chiede ogni giorno quando potrà tornare a musica!, ed i sorrisi di Giulia durante i nostri incontri mi confermano che ciò che le propongo le piace e la gratifica molto!

I loro percorsi sono a due livelli diversi perchè la più grande studia con me ormai per il terzo anno, mentre la piccola è proprio all'inizio, ma devo ammettere che il lavoro con loro è tra i più appassionanti che abbia mai svolto, perchè entrambe sono in continuo miglioramento, in crescita costante, e mi dimostrano la forza e l'utilità dell'educazione musicale da una parte in età precoce (Sara ha iniziato a 4 anni e mezzo, Giulia a 3!) e dall'altra in situazioni di difficoltà del bambino, che non solo cresce con la musica, ma acquisisce anche competenze e nuove capacità grazie ad essa.

Qui vediamo Giulia impegnata in alcuni momenti delle nostre lezioni :

1) RITMICA

ecco un esercizio di accompagnamento ritmico di una canzone già conosciuta con i legnetti






2) ASCOLTO : GIOCO DEL RUMORE E DEL SILENZIO

Giulia suona le campane, smettendo quando vede il cartello che raffigura la pausa :




3) CANZONI

Il programma CML prevede l'apprendimento di canzoni del repertorio Suzuki associate a coreografie per lo sviluppo motorio e della coordinazione. Giulia sta imparando la nuova canzone "Viene Maggio" :






3) GLI STRUMENTI ! VIOLINO E PIANOFORTE

Prima di passare al violino "vero", i  bimbi piccolissimi ne imparano la postura e la tecnica su uno strumento "muto", perchè in seguito saranno largamente facilitati da questa pratica già consolidata.

In questo video, Giulia prova per la prima volta (e ribadisco, la prima volta!) lo strumento "muto":




Al pianoforte, invece, i miei allievi accedono prima e più facilmente, essendo questo uno strumento più immediato e meno complesso dal punto di vista motorio.

Giulia sta imparando a riconoscere  e suonare al pianoforte le sue prime note!!





Sara, invece, studia pianoforte dal 2013, lo ha già suonato in pubblico in occasione di un concerto, e sta preparandosi per un concorso in cui eseguirà alcuni brani di Thompson.

Dopo aver iniziato con gli spartiti a colori, è passata alla lettura del pentagramma "reale", ed ora legge bene diverse note sia in chiave di violino sia in chiave di basso, ed esegue con sicurezza vari brani.

Eccola mentre ripassa "Mary aveva un agnellino" :





Sara e Giulia mostrano le potenzialità di bambini considerati con difficoltà, che , certo, hanno bisogno di più tempo e di un percorso individualizzato per raggiungere alcune competenze, ma hanno anche grandi qualità, neppure tanto nascoste!, che devono essere fatte sviluppate da insegnanti, educatori e genitori ... perchè queste bambine lo meritano, sono brave e lo saranno sempre di più, e soprattutto VOGLIONO imparare, AMANO imparare e lo desiderano .... e la didattica musicale offre loro una vita più serena, ricca e soddisfacente, piena di emozioni positive, allegria e gratificazioni ... l'importante è CREDERCI ed aiutare anche loro a scoprire ciò che possono fare e la gioia che possono trarne.

Perchè  farle diventare grandi grazie alla musica e il REGALO più grande che possiamo donare loro !!!

venerdì 24 gennaio 2014

Susanna e la musica : espressione, comunicazione ed apprendimento

Susanna, quasi 10 anni studia con me da Aprile 2012.

Come avete potuto leggere in altri post, è una ragazzina molto simpatica, vivace e loquace, e negli ultimi mesi sta crescendo e migliorando in tutte le aree previste dalle nostre lezioni.

Per lei venire a musica è un festa, non l'ho mai vista disinteressata, svogliata o di cattivo umore, può capitare che sia un po' stanca - anche perchè è la prima allieva del sabato mattina e si sveglia presto per venire a lezione- , ma ha sempre voglia di cantare, suonare, ballare e svolgere esercizi di strumento, motricità, solfeggio ed armonia.





Pur essendo appassionata della pratica strumentale al pianoforte, per la possibilità di ascolto e produzione sonora che le offre, il momento della lezione che preferisce è quello delle canzoni, in particolare se abbinate a coreografie, danze e movimenti, ma si diverte anche "semplicemente" a cantare - infatti ha un vasto repertorio di canzoni che spaziano dal repertorio Suzuki, alla musica popolare, ai cantautori degli anni '60 e '70, a De Andrè, allo Zecchino d'Oro- o svolgere esercizi di solfeggio cantato.

Quest'ultima è un'introduzione molto recente, infatti per Susanna non è facilissimo riconoscere velocemente le note e contemporaneamente cantarle leggendone la durata, ma avendo un'ottima memoria, dopo poche ripetizioni ricorda subito la sequenza ed i nomi delle note, ed apprende velocemente migliorando anche le sue abilità di lettura ritmica :






Spesso mi chiede di ripassare canoni e canzoni già appresi, e durante l'ultima lezione ci siamo dedicate alla "canzone per sottrazione" "Il Principino", che consiste nel ripetere più volte lo stesso pezzo, sostituendo ad ogni ripetizione un gesto al posto della parola. 

Per Susi questa canzoncina è da una parte un gioco e dall'altra un esercizio di coordinazione, - essendo invece la memoria un suo grande punto di forza- che la diverte molto :







Il dado giallo che vedete nel video è un'idea vincente della mia collega , e direttrice artistica del progetto,  Maria, che ha pensato di utilizzarlo per far "sorteggiare" agli allievi il numero di ripetizioni di un brano o di una battuta che dovranno eseguire.

Con Susanna l'ho utilizzato per il solfeggio, indicandole per ogni lancio una battuta di lettura ritmica che avrebbe dovuto leggere più volte, di cui le ultime a memoria, senza spartito :







Per finire, Susi sta progredendo molto anche con lo strumento, studiando pianoforte con passione ed impegno, ed affrontando brani progressivamente più complessi, quale la "Marcia degli gnomi" di Fletcher, complesso sia a livello ritmico, sia di alternanza e coordinazione delle due mani, sia tecnicamente per la presenza di note doppie, note singole e pause tutte nello stesso pezzo :







In meno di due anni, quindi, questa fantastica allieva ha già appreso una parte molto vasta di un programma ricco e complesso, che però non la spaventa , ma anzi la entusiasma e gratifica, grazie anche alla convinzione ed alla partecipazione alle lezioni dei suoi genitori, Tina ed Enrico, che la sostengono e credono nelle sue capacità, che sono notevoli ed emergono sempre con più chiarezza durante il suo percorso musicale.


La musica è per lei mezzo di espressione, apprendimento, riconoscimento e comunicazione delle emozioni, e strumento di relazione con gli altri, ad esempio durante saggi, concerti e lezioni di gruppo.


Brava Susanna !!! 

Oltre ad essere brava sei anche un vulcano di energia ed entusiasmo, e trasmetti agli altri allegria e serenità, e questo non è da tutti !!


giovedì 16 gennaio 2014

Suonare il violino a DUE ANNI?? ... è un gioco!

Al nido dove lavoro svolgo , come insegnante di musica, il programma Lullaby, tratto dal metodo CML, che prevede una serie di schede costituite ognuna da momenti di ascolto di brani registrati, apprendimento ludico dei cartelli ritmici singoli, canzoncine e filastrocche con coreografie, ritmi e vocalità su imitazione, ed attività varie legate allo sviluppo della capacità di ascolto e produzione di suoni, del linguaggio, della motricità globale e fine, del senso del ritmo e dell'orecchio.

Tuttavia, al gruppo dei grandi ( 18 -33 mesi) ultimamente ho iniziato a proporre anche il violino : sia per l' ascolto "dal vivo", con brani molto differenti tra loro per stile, epoca e carattere, e con giochi sonori di imitazione, ad esempio, dei versi degli animali; sia per la pratica strumentale vera e propria.

A questa età, i bambini assimilano ed imitano tutto ciò che viene loro proposto, ed, anzi, direi che , se la proposta è divertente ,coinvolgente ed accattivante, tendono anche ad apprezzare tutto ciò che viene loro mostrato.

Io, essendo un grande appassionata di musica e del mio strumento, non faccio fatica a presentare loro il violino come se fosse il gioco più divertente e l'oggetto più bello del mondo, e loro, essendo così piccoli ed affascinati da qualsiasi cosa costituisca una novità, si lasciano "contagiare" molto facilmente dal mio entusiasmo, perciò nel giro di pochissimo si sono tutti "innamorati" del violino .... non solo del suo suono, ma anche dello strumento vero e proprio!





Appena arrivo a scuola, la loro domanda di rito è "Dov'è il violino?", e se non lo vedono si preoccupano subito :), salvo poi accorgersi che l'ho portato, e chiedermi di "svegliarlo dalla nanna" il prima possibile!!

Circa un mese fa ho portato al nido un violino della più piccola dimensione esistente, 1/16, e tutti i bambini si sono immediatamente messi in fila per provarlo, allora ho iniziato ad impostarli sullo strumento nel modo corretto e mostrare loro come tenere in mano l'arco - ripetendo più volte che il "cane va nella cuccia", ovvero  che il pollice va messo sotto la parte inferiore del tallone, e "la scimmietta deve appendersi al ramo", cioè il polso va tenuto alla stessa altezza della mano e non più basso-.

Per il primo mese li ho sempre aiutati a tenere arco e strumento ed a suonare, a volte muovendo io le dita della mano sinistra per produrre una melodia, oppure facendo eseguire loro un accompagnamento - con l'arco tirato da me, e la mia mano sopra alla loro- mentre io cantavo una delle loro canzoncine preferite, ad esempio Frà Martino.





Poi siamo passati ai ritmi : con la mia guida, hanno iniziato ad eseguire sulle corde vuote i ritmi che avevano già imparato, stando molto attenti ed osservando l'arco ed i movimenti per tutto il tempo.

Per loro questo è assolutamente un gioco, ed il violino è un giocattolo : lo vedono davvero come qualcosa di "magico" che basta sfiorare per far suonare, e che può fare davvero di tutto, dalle  loro canzoncine preferite, a brani più complessi che non hanno mai sentito, ma che suscitano in loro qualcosa - chissà cosa pensano quando ascoltano, ad esempio, Paganini!-, addirittura ai versi degli animali, qualunque animale ... e mi chiedono gli animali più strani  ... dal gatto, all'oca, al cavallo, al serpente, alla gallina ... al coniglio ed alla tartaruga !!!

Spesso e volentieri improvviso ... perchè chissà che verso fa, la tartaruga??!!??

Ma a loro va bene lo stesso, ed uno degli animali che preferiscono riprodurre è il cavallo, che imitano pizzicando con una mano o un dito tutte le corde vuote, che risuonano molto rendendo bene l'idea del galoppo.






E finalmente, dopo tanto lavoro preparatorio, siamo arrivati all'esecuzione autonoma : i piccoli ora sono capaci di prendere in mano il violino e sistemarselo da soli sulla spalla, appoggiare la testa sulla mentoniera e la mano sinistra sulla cassa armonica, dopodichè io metto loro in mano l'arco e li aiuto ad impostare la mano, poi li lascio e suonano da soli !!!

La più piccola ha 18 mesi, e per lei il 1/16 è ancora troppo lungo, dunque devo tenerglielo io sulla spalla, ma vuole sempre suonarlo ed è felicissima quando viene fuori un bel suono!




Due bambine di due anni appena compiuti, entrambe straordinariamente sveglie e brillanti, suonerebbero TUTTO IL GIORNO e si contendono il violino .... appena lo tiro fuori dalla custodia è tutto un "mio, mio!", ed una volta che hanno iniziato a suonare è difficilissimo farle smettere!!!

Hanno una postura perfetta, l'arco dritto ed una incredibile capacità di concentrazione, stanno attentissime a suonare bene e riescono ad eseguire già 3 ritmi sulle corde vuote!!!

Nell'ultima settimana eseguiamo anche dei duetti: io suono Nella Vecchia Fattoria, oppure Frà Martino - i brani più gettonati-, e loro, a turno, mi accompagnano seguendo il ritmo ... !!

Si divertono veramente e, pur essendo una paladina dell'educazione musicale stra- precoce ;-) , a volte mi stupisco anch'io della loro passione e costanza ...  ma sono tenerissime!!!





E' davvero meraviglioso vedere il potere "ammaliante" e coinvolgente della musica, la capacità delle note e degli strumenti musicali di "rapire", entusiasmare ed affascinare, anche bambini piccolissimi, per i quali il senso comune pensa che sia piacevole e giusto solo giocare ... ma se il termine "suonare" in inglese e francese coincide con quello per "giocare" ... allora la musica PUO' essere un gioco ... anzi, a due anni DEVE esserlo, e la gioia che vedo nei loro occhi quando hanno finito di suonare lo prova senza ombra di dubbio!

Splendide le mie bimbe!!!





domenica 12 gennaio 2014

Luca : 5 anni e tanta voglia di imparare!








Luca , un bambino molto allegro, vivace e chiacchierone, studia con me da pochissimo, eppure in poco più di 10 lezioni ha già svolto una parte molto vasta di programma dimostrando non solo una notevole velocità di apprendimento, ma anche una grande passione per la musica e tantissima voglia di fare, andare avanti, imparare e migliorare.

Non sono qualità così comuni in un bambino della sua età, ma Luca, nonostante il carattere aperto e vivace, è anche molto preciso, attento ed a volte quasi perfezionista, quindi cerca sempre di dare il massimo ed impegnarsi molto, vivendo però l'impegno musicale con gioia, entusiasmo e serenità, grazie al supporto di una mamma bravissima e molto motivante.

Come da programma CML - che gli propongo "mixando" i programmi di 1^ e 2^ anno, data la sua età e la capacità di apprendimento, le sue lezioni iniziano, dopo il saluto, con il "Tuffo", ovvero una canzone per l'apprendimento delle scale, che qui vediamo già eseguita con un esercizio di impostazione sull'arco del violino, nella tonalità di Re Maggiore :






Poche lezioni fa, ho introdotto , per la rimtica, "L'Alberello delle note", uno schema delle durate delle note, dal quale siamo passati subito ai cartelli ritmici "semplici", constituiti da figurazioni ritmiche singole, ed appena dopo a quelli "complessi", cartelli formati ognuno da una battuta in 4/4 da solfeggiare, con la voce, con il corpo e con gli strumenti a percussione, oppure al pianoforte.

Luca è così bravo che durante l'ultimo incontro gli ho proposto un "percorso" di cartelli, in cui doveva leggere più battute in sequenza suonando una maracas, e come vedete ha svolto l'esercizio con  precisione e divertendosi molto, nonostante sapesse che tra le configurazioni ritmiche ce ne sarebbe stata una nuova ... quella da 3 quarti, che noi del CML chiamiamo "conto tre", e che gli ho spiegato e fatto ripetere sul momento :







Il bambino ha iniziato intorno a fine Novembre a studiare pianoforte, strumento che adora e che studia con serietà e disciplina, giungendo in un mese al brano di Thompson "Le campane", che lo ha entusiasmato e che dovrà imparare questa settimana.

In preparazione al violino, infine, lo faccio esercitare sulle "Canzoni per Fare" per l'impostazione sullo strumento, e per lo sviluppo di manualità e coordinazione.

La sua preferità è Spazzola e Pettine per Fido, ma abbiamo iniziato anche la filastrocca di Rodari "C'era una volta" , associata ad un esercizio per imparare le arcate corrette sul violino :







Luca, sei un grande, continua con la tua passione ed il tuo impegno ed otterrai grandi soddisfazioni!!!!

Parlare ... suonando e cantando : Alessia, Davide e Sara



Alessia Lupato
  Nel mio lavoro di insegnamento, sto constatando quanto non solo la musica sia uno strumento di comunicazione altervativo al linguaggio, ma quanto sia anche, se proposta in modo mirato ed individualizzato e sviluppata attraverso lo studio costante ed il lavoro quotidiano di allievi e famiglie, un canale utile per favorire lo sviluppo e l'incremento delle abilità linguistiche stesse, quando alla pratica strumentale e ritmica vengono associate canzoni, esercizi vocali e giochi verbali, filastrocche e scioglilingua.

Le canzoni e le filastrocche vengono, solitamente, dapprima ascoltate dall'allievo, che le deve in seguito ripetere ed interiorizzare, ma anche la prima fase dell'ascolto è gia utile per sentire e comprendere la struttura del linguaggio, la prosodia e l'andamento della frase, che qualora abbia il supporto della musica diventa ancora più piacevole e motivante e di più agevole apprendimento.



In questi video, vediamo Alessia, Davide e Sara che si esercitano per migliorare le loro competenze linguistiche e la loro capacità di emissione dei suoni con canzoni e vocalizzi.

Questi tre allievi hanno difficoltà di espressione verbale per motivi differenti : Alessia fino al 2009 era sorda profonda. poi ha ricevuto l'impianto cocleare, ed ora si esercita sull'ascolto dei suoni, del linguaggio e della struttura della frase e sulla relativa riproduzione.

Davide parla poco essenzialmente per ragioni fisiche, a causa di difficoltà respiratorie e muscolari, tuttavia conosce il linguaggio, e sta lavorando sulla sua capacità di emissione dei suoni e di articolazione dei fonemi.

Sara, invece, ha iniziato a parlare tardi rispetto alla media e con la mancanza di espressività e prosodia tipica delle persone autistiche, dunque ogni giorno acquisisce nuove parole e dice frasi sempre più lunghe, ma si esercita soprattutto sulla fluidità verbale e sulla formazione di un discorso con la relativa intonazione espressiva.

Quindi con loro svolgo a volte gli stessi esercizi, ma con obiettivi e modalità in parte diversi.




Alessia (con sordità e sindrome di Williams) sta lavorando sull'articolazione corretta di alcuni suoni e sul voume della voce, ed in questa canzone, che per lei era nuova, riesce a pronunciare bene diverse parole, brava!

Davide (leucodistrofia), invece, sta imparando a parlare e cantare più forte e con una maggiore emissione di fiato, cosa per lui complicata, ma che come vedete lo diverte, soprattutto da quando per Natale ha ricevuto un meraviglioso microfono!








Anche le filastrocche e gli scioglilingua sono importanti per allievi con difficoltà di linguaggio, ma Sara (con autismo) che a 5 anni non parlava,  è arrivata addirittura a recitarli dall'inizio alla fine, ed ormai ne ha in repertorio diversi, sui quali continua ad esercitarsi a casa per aumentare la fluidità del linguaggio e l'espressività, forza Sara, sei eccezionale! :




Davide, Alessia e Sara dimostrano il valore di un lavoro musicale basato sull'apprendimento, e nel caso dei primi due, si vede anche come sia possibile ottenere miglioramenti anche ad un'età considerata "avanzata" per l'incremento di certe competenze (16 anni) ... ma la passione e la motivazione contano davvero tanto e portano a grandi risultati!

La musica, tuttavia, come dicevo prima è anche un linguaggio "a sè" alternativo a quello verbale.

A differenza della musicoterapia, il mio approccio, didattico, si basa molto sulla parola ed è tutto fuorchè non verbale, ma quando si suona, parlare non è possibile (ora sto ironizzando!), e la musica parla per noi ....

ad esempio suonando il pianoforte ...








Per apprendere la struttura ritmica sottesa al linguaggio, può servire anche l'esericizio ritmico puro, che accompagnerà poi gli esercizi, le canzoni e le filastrocche che dovranno essere eseguite seguendo un determinato ritmo.

Ecco alcuni esercizi ritmici di Davide e Sara, quest'ultima mentre esegue una lettura ritmica per la prima volta su uno spartito vero e proprio (prima utilizzavamo grandi note a colori per il solfeggio) tratto dal libro Divertiamoci col ritmo di Hayes : bravissima!!!







Come vedete, Sara legge il ritmo a voce, dimostrando una dimestichezza linguistica di gran lunga superiore rispetto a poco tempo fa.

La musica, quindi può sia essere essa stessa un linguaggio, sia favorire l'emergere della produzione verbale, ma per ottenere tutto ciò bisogna prima trovare la "chiave" giusta per proporre agli allievi tali esercizi e per suscitare in loro e nelle famiglie la volontà di lavorare intensamente nonostante le difficoltà ... facendo comprendere loro che, prima di tutto, nonostante a volte possa essere complesso, suonare, cantare o solfeggiare è qualcosa che riempie la vita, la trasforma e la rende migliore .... dunque in questo caso il gioco vale la candela, queste famiglie l'hanno capito ... ed ecco cosa sono riuscite a realizzare insieme ai loro meravigliosi figli! 

giovedì 9 gennaio 2014

I fratelli e la musica : che bello suonare , cantare e ballare insieme!

Diversi miei allievi hanno uno o più fratelli, e spesso studiano musica entrambi, insieme o in orari separati - a causa della differenza di età- , oppure uno studia musica e l'altro no, ma se i genitori ripetono il programma a casa, "volente o nolente" anche l'altro fratello lo impara!

E' emozionante ed affascinante vedere questi bambini insieme a lezione, vederli suonare, cantare e ballare insieme, a volte come parte del loro programma, altre durante lezioni di gruppo "improvvisate", ma quello che conta è il potere comunicativo della musica, che li avvicina e li rende complici, annullando le differenze di età, le eventuali "incomprensioni", che tra fratelli, si sa, sussistono molto spesso, e le difficoltà che magari uno dei bambini può avere.

Giulia, 3 anni, con un disturbo dai tratti autistici, lavora a casa ripetendo canzoni ed esercizi con la sorella Martina, 5 anni, che prima di Natale ha anche partecipato ad una lezione della piccola e poi al saggio di metà anno.

Qui le vediamo svolgere alcuni esercizi insieme, rispettivamente un esercizio sullo schema corporeo ed una canzone di repertorio Suzuki, in cui Giulia imita benissimo Martina ed esprime felicità e coinvolgimento :








Dolcissime e davvero brave!!!

Un' altra coppia di fratelli è quella costituita da Amos, 6 anni e Joshua, 8 anni, che per il secondo anno di corso svolgono le lezioni insieme, e nell'ultimo periodo hanno costituito un duo violino - pianoforte.

Amos, il più piccolo, sta prendendo seriamente il suo ruolo di "pianista accompagnatore", e per ogni pezzo nuovo che il fratello studia al violino, io gli fornisco la sua parte pianistica, facendoli poi lavorare molto sull'insieme, l'ascolto reciproco e la musicalità "cameristica".

In questo video, eseguono una variazione di Bella Stella insieme ad un altro mio allievo, Lorenzo :





Un trio .... di "monelli", ma simpaticissimi!


Da Settembre, inoltre, seguo il piccolissimo Paolo, ora 18 mesi, che molto spesso viene a lezione insieme al "fratellone" Giorgio, 9 anni, che collabora con me e la mamma nello svolgimento degli esercizi del piccolino.

Anche loro sono due bei "peperini", entrambi con un carattere forte e vivace, ma sono tenerissimi quando ripassano le coreografie o i pezzi insieme!

Nei video seguenti vediamo prima Paolo in un esercizio di solfeggio con la mamma (bravissimo!!!), e poi in una canzone del programma Lullaby con Giorgio ... che teneri!








Ma la cosa funziona è anche reciproca, infatti alla fine della lezione di Giorgio capita spesso che Paolo torni con la mamma fermandosi ad ascoltare il "grande" che studia, oppure direttamente suonando con lui (!), come sentiamo in questo brano, in cui , mentre Giorgio suona, leggendolo per la prima volta, Paolo lo "accompagna" al pianoforte in sottofondo!







Un altro futuro duo !!

In questo tipo di didattica, insomma, il coinvolgimento della famiglia è fondamentale, tuttavia quello dei genitori, per quanto importante, può essere ancora più efficace se associato alla partecipazione dei fratelli, che sono più vicini al bambino per età e possono rappresentare, anche per corsi di base individuali, un "gruppo dei pari" molto utile ed entusiasmante per tutti i bambini coinvolti nell'esperienza.

Sarebbe interessante condurre una ricerca sul rapporto tra i fratelli che studiano musica e suonano insieme ... volete vedere che magari la musica potrebbe migliorare il loro rapporto??

E' solo un'ipotesi ... ma se fosse davvero così ??

sabato 4 gennaio 2014

Federica : iniziare a suonare da adulti si può!




Federica è la mamma dei miei due allievi Lorenzo, 6 anni, che ha iniziato a studiare musica nel 2011, e Guglielmo, 10 anni, che studia anche lui violino e pianoforte.

Dopo aver imparato a suonare il pianoforte da autodidatta ed aver seguito per un paio di anni gli studi musicali dei figli, ha deciso di iniziare con il violino qualche mese fa, anche se dai suoi "esordi" non abbiamo svolto molte lezioni a causa di impegni vari, come capita spesso con gli allievi adulti, dunque è ammirevole il fatto che Federica studi a casa e proceda benissimo con il programma anche senza tantissimo aiuto da parte mia.

La cosa buffa è che, tanti anni fa, lei era una mia insegnante, infatti mi aiutava privatamente a studiare latino, ed ora le parti si sono invertite : io sono l'insegnante e lei è l'allieva!!

Avendo un ottimo orecchio, nel giro di un paio di lezioni era già in grado di utilizzare le dita della mano sinistra con precisione, soprattutto riuscendo ad ascoltarsi e correggersi facilmente, quindi in poco tempo siamo passate direttamente ai brani "veri", gli stessi che studiano i suoi bambini, di Suzuki, Curci e Bruce- Weber (Il Violino Felice).

In questo video esegue Bella Stella, il primo brano di Suzuki, nella variazione A :






L'intonazione è ottima ed il suono pulito, ma i momenti migliori delle sue lezioni sono quelli in cui suona musica da camera con Lorenzo e Guglielmo, e proprio di questo brano ricordo un bellissimo trio - chissà se l'abbiamo registrato?? Non mi ricordo! - , davvero una famiglia in musica!!

Ogni anno, a Natale, Federica organizza con i bambini un piccolo concerto privato, splendida idea per motivarli a suonare in pubblico in un contesto tranquillo e conosciuto, e davanti ad un pubblico sempre entusiasta (i nonni adorano sentirli suonare!), e quest'anno hanno eseguito tutti e tre più brani sia al violino sia al pianoforte, bravi !!

Nel corso dell'ultima lezione abbiamo affrontato brani più avanzati di Suzuki, fino a Dillo a Zia Rodi, ed ha iniziato a studiare Viene Maggio, sempre con una grande facilità di lettura ed orecchio, come potete vedere in questi video :







Le sue qualità musicali sono "passate", grazie all'ambiente musicale in cui sono vissuti fin da piccoli, ai due bambini, infatti anche Lolo e Guli sono intonati, musicali e con un ottimo senso del ritmo.

Iniziare a suonare uno strumento da adulti non è facile, ma Federica dimostra che è possibile, ed è anche piacevole e gratificante, e con con l'entusiasmo, la passione e la determinazione si possono superare tutti gli ostacoli!

Davide (leucodistrofia) e gli esercizi di manualità : grandi conquiste e divertimento !

Nell'ultimo periodo, dopo due splendide esperienze durante le quali ha suonato in pubblico il violino e la tastiera, Davide ha iniziato, di sua spontanea volontà (provava da solo ad aprire la mano quando si avvicinava allo strumento) ad utilizzare per suonare la tastiera tutte le dita della mano sinistra, provando anche a selezionare pollice ed indice della destra, con la quale ha più difficoltà.

Allora, in accordo con la sua fisioterapista, ho iniziato a proporgli diversi esercizi per l'incremento della manualità fine e dell'indipendenza delle dita, le famose "Canzoni per Fare" tratte dal metodo CML, che sono molto piacevoli ed accattivanti sia per i testi sia per l'aspetto ritmico e le "coreografie", ed infatti Davide non solo le ha accettate, ma si è proprio appassionato, provando a ripeterle con diverse varianti nei movimenti e divertendosi molto ad eseguirle.

Visto che li abbiamo iniziati da poco, questi esercizi sono ancora in fase di apprendimento, ma il piacere che lui prova nell'impararli  è evidente, così come l'impegno che mette nell'eseguire tutti i movimenti, per ora con aiuto da parte mia e di sua mamma anche per spiegargli meglio l'esecuzione dell'esercizio.

La sua canzone preferita è "La conchiglia", che svolge prima accompagnando il brano ritmicamente con dei campanelli, e poi alla tastiera o su un supporto muovendo a tempo un dito per volta, partendo dal mignolo.

Nel CML ogni dito ha un nome "nuovo", dunque il mignolo si chiama "Cucciolino", perchè è piccolo, l'anulare "Riccone", perchè "porta" l'anello, il medio "Spilungone" perchè lungo, il pollice "Cane" perchè nel violino viene appoggiato sotto il tallone dell'arco come un cane che va nella cuccia, e l'indice "Curiosone" perché ... indovinate voi ! :-)

Questi nomi piacciono molto a Davide, che ride soprattutto per il Curiosone ...!

Un'altra canzone da lui molto apprezzata, utile anche per imparare i nomi ed i gradi della scala di Do maggiore, è "Ti Dò la prima nota", che richiede di enumerare o comunque riconoscere i nomi delle note "nascosti" nel testo della canzone.

 Ieri Davide l'ha provata per la prima volta in due varianti: nella prima doveva suonare la tastiera con la mano aperta in corrispondenza delle note della scala, e nella seconda doveva selezionare le dita al momento opportuno, è stato eccezionale, e qui potete vedere un video di questo nuovo esercizio:







Non è bravissimo ???


Per l'esercizio motorio, un'altra canzone utile e divertente è Spazzola e Pettine per Fido, da eseguire con l'arco del violino finto muovendo nel tempo corretto il braccio e le dita :



 
Sempre per restare in tema "novità" dopo le vacanze di Natale, abbiamo iniziato anche il primo volume del libro di pianoforte del metodo Bastien, sul quale gli ho fatto leggere la prima riga del brano "Melodia celestiale", per ora con una lettura solo melodica, cioè senza ritmo, ma con la diteggiatura corretta :







Come vedete, Davide riesce ad associare la nota al dito giusto, ed il movimento del dito parte sempre da lui con molta precisione e sicurezza, nonostante tenda a guardare poco la tastiera, ma ormai ha capito bene la posizione della mano ed i numeri delle dita, che dire ???

BRAVISSIMO !!!

Il pezzo nuovo lo ha entusiasmato, e non ho neanche dovuto chiedergli di ripeterlo più volte, perchè l'ha voluto fare lui, anche se ad un certo punto, dopo molto impegno e lavoro, mi ha detto "basta", allora gli ho suonato al violino un brano di Paganini, autore nuovo per lui, che però l'ha conquistato e che non escludo possa diventare il suo secondo compositore preferito dopo Bach!

I miglioramenti di Davide sono davvero notevoli e gratificanti, sia per lui sia ovviamente per me!, suonare gli piace proprio tanto e questi risultati confermano il potere della passione, della forza di volontà e della tenacia, ma anche dell'importanza di divertirsi a suonare, avvicinandosi alla musica in modo rilassato e ludico, anche se con obiettivi chiari e condivisi dalla famiglia e dall'allievo stesso.

Cristina, la mamma di Davide, mi ha scritto " Davide nel rivedersi è stato contento e quasi stupito di quello che era riuscito a fare.....grazie!!"

Vai Davide, sei un grande !!!!


Ecco Davide (il terzo da sinistra) sul palcoscenico durante lo spettacolo "Geneticamente talentuosi" svoltosi il 15 dicembre a Pavia :