Diversi miei allievi hanno uno o più fratelli, e spesso studiano musica entrambi, insieme o in orari separati - a causa della differenza di età- , oppure uno studia musica e l'altro no, ma se i genitori ripetono il programma a casa, "volente o nolente" anche l'altro fratello lo impara!
E' emozionante ed affascinante vedere questi bambini insieme a lezione, vederli suonare, cantare e ballare insieme, a volte come parte del loro programma, altre durante lezioni di gruppo "improvvisate", ma quello che conta è il potere comunicativo della musica, che li avvicina e li rende complici, annullando le differenze di età, le eventuali "incomprensioni", che tra fratelli, si sa, sussistono molto spesso, e le difficoltà che magari uno dei bambini può avere.
Giulia, 3 anni, con un disturbo dai tratti autistici, lavora a casa ripetendo canzoni ed esercizi con la sorella Martina, 5 anni, che prima di Natale ha anche partecipato ad una lezione della piccola e poi al saggio di metà anno.
Qui le vediamo svolgere alcuni esercizi insieme, rispettivamente un esercizio sullo schema corporeo ed una canzone di repertorio Suzuki, in cui Giulia imita benissimo Martina ed esprime felicità e coinvolgimento :
Dolcissime e davvero brave!!!
Un' altra coppia di fratelli è quella costituita da Amos, 6 anni e Joshua, 8 anni, che per il secondo anno di corso svolgono le lezioni insieme, e nell'ultimo periodo hanno costituito un duo violino - pianoforte.
Amos, il più piccolo, sta prendendo seriamente il suo ruolo di "pianista accompagnatore", e per ogni pezzo nuovo che il fratello studia al violino, io gli fornisco la sua parte pianistica, facendoli poi lavorare molto sull'insieme, l'ascolto reciproco e la musicalità "cameristica".
In questo video, eseguono una variazione di Bella Stella insieme ad un altro mio allievo, Lorenzo :
Un trio .... di "monelli", ma simpaticissimi!
Da Settembre, inoltre, seguo il piccolissimo Paolo, ora 18 mesi, che molto spesso viene a lezione insieme al "fratellone" Giorgio, 9 anni, che collabora con me e la mamma nello svolgimento degli esercizi del piccolino.
Anche loro sono due bei "peperini", entrambi con un carattere forte e vivace, ma sono tenerissimi quando ripassano le coreografie o i pezzi insieme!
Nei video seguenti vediamo prima Paolo in un esercizio di solfeggio con la mamma (bravissimo!!!), e poi in una canzone del programma Lullaby con Giorgio ... che teneri!
Ma la cosa funziona è anche reciproca, infatti alla fine della lezione di Giorgio capita spesso che Paolo torni con la mamma fermandosi ad ascoltare il "grande" che studia, oppure direttamente suonando con lui (!), come sentiamo in questo brano, in cui , mentre Giorgio suona, leggendolo per la prima volta, Paolo lo "accompagna" al pianoforte in sottofondo!
Un altro futuro duo !!
In questo tipo di didattica, insomma, il coinvolgimento della famiglia è fondamentale, tuttavia quello dei genitori, per quanto importante, può essere ancora più efficace se associato alla partecipazione dei fratelli, che sono più vicini al bambino per età e possono rappresentare, anche per corsi di base individuali, un "gruppo dei pari" molto utile ed entusiasmante per tutti i bambini coinvolti nell'esperienza.
Sarebbe interessante condurre una ricerca sul rapporto tra i fratelli che studiano musica e suonano insieme ... volete vedere che magari la musica potrebbe migliorare il loro rapporto??
E' solo un'ipotesi ... ma se fosse davvero così ??
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