venerdì 15 febbraio 2019

Premio Musica è Gioia - Gewa Young Contest





Premio
“Musica è Gioia”

Concorso regionale
per giovani
 Violinisti – Violisti – Violoncellisti
Milano,23 - 24 Marzo 2019










Regolamento
La Musica è Gioia, in collaborazione con GEWA Music Gmbh, Corde Larsen e Archi Magazine e Cremona Musica,organizza per l’anno 2019 la :

Prima Edizione del
Premio
“Musica è Gioia”

Concorso per giovani Violinisti, Violisti e Violoncellisti

riservato ai ragazzi  di età compresa tra i 6 ed i 14 anni (anche compiuti) , che si svolgerà presso la Sala Dimensione Due in Via Apelle n 2 a Milano (MI), nei giorni  23 – 24 Marzo 2019.

Articolo 1 Il Concorso è Pubblico e si articola nelle seguenti categorie:

Cat. A - dai 6 agli 8 anni compiuti, programma libero della durata massima di 5 minuti.
Cat. B - dai 9 agli 11 anni compiuti, programma libero della durata massima di 7 minuti.
Cat. C - dai 12 ai 14 anni compiuti, programma libero della durata massima di 10 minuti.

I concorrenti possono iscriversi ad una categoria superiore alla loro età.

Il minutaggio massimo stabilito, per categoria, non obbliga i concorrenti a raggiungerlo.


Articolo 2 In base alla propria regione di residenza, l’iscrizione potrà essere effettuata solo, nell’area Geografica di competenza (delle diverse edizioni regionali del “Gewa Young Contest” compreso Malta e San Marino).


Area 1) Lombardia, Valle D'Aosta, Piemonte, Liguri, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna

Articolo 3 Non è obbligatoria l’esecuzione a memoria. Il programma potrà essere scelto liberamente da qualsiasi compositore e periodo.

Articolo 4 Prima dell’inizio della prova i concorrenti dovranno fornire alla Commissione copia dello spartito del brano presentato in audizione, che rimarrà agli atti e non verrà restituito e che non si potrà sostituire una volta depositato. No ad invii per E-mail degli spartiti.

Articolo 5 Il contributo d’iscrizione sarà di € 30.00 a concorrente e non potrà essere rimborsato salvo annullamento dell’evento stesso. Il modulo dovrà essere richiesto ed inviato via mail al seguente indirizzo: francesca.raimondi83@gmail.com entro il 17 Marzo 2019 corredato di copia di un documento di identità valido e dell’attestazione del pagamento del contributo d’iscrizione.

Articolo 6 Il versamento dell’iscrizione potrà essere effettuato tramite Bonifico Bancario anticipato intestato a –Giuseppe Conca –Iban IT96 T 01030 11400 00000 8288 640 specificando nella causale: Nome e Cognome del candidato/i, Categoria/e per cui si partecipa ed il Codice Fiscale di chi emette il bonifico in modo da emettere regolare fattura.

Articolo 7 Le audizioni si svolgeranno a partire dalle ore 10.00 dI Sabato 23 Marzo 2019, fino al termine delle stesse di tutti i concorrenti, l’appello sarà effettuato 10 minuti prima dell’inizio delle audizioni stesse. Tutte le audizioni saranno pubbliche.
I concorrenti che al momento dell’appello risulteranno assenti saranno esclusi dal concorso, salvo che il ritardo sia per validi motivi

Articolo 8 I concorrenti dovranno presentarsi muniti di Documento d’Identità o di Autocertificazione con foto da parte del genitore.  Indicazione errata dei dati richiesti porterà all’esclusione del partecipante al concorso.

Articolo 9 La GIURIA sarà composta da 3 musicisti tra cui 1 Violinista, 1 Violista / Violinista, 1 Violoncellista, attivi sia in campo didattico che artistico.
Nel caso in cui uno dei membri della commissione avesse avuto contatti didattici con i concorrenti, esso dovrà obbligatoriamente astenersi dalla votazione.

Articolo 10 Il giudizio della Giuria sarà insindacabile, ed il voto, espresso in centesimi, sarà il risultato                                                                                                   della media ottenuta dalla votazione dei Giurati, la Giuria stessa, potrà inoltre sospendere un’esecuzione o chiedere la ripetizione della prova al candidato in qualsiasi momento.

Articolo 11 L’organizzazione segnalerà un Pianista accompagnatore a cui i partecipanti, qualora ne facessero richiesta, potranno rivolgersi per prove e audizioni. Il compenso della prestazione, sarà versato direttamente al Pianista.


Articolo 12 - Premi assegnati come segue:

Premio Assoluto
da 98 a 100 centesimi:
tra tutte le categorie.

-    Diploma di I° Premio Assoluto;
-    Targa;
-    Buono spesa da € 200.00 da spendere presso l'Academia Cremonensis 
soggetta alla ritenuta d’acconto, D.P.R. del 29/09/1973 n. 600 - - Articolo 30

-    Abbonamento Semestrale della rivista specializzata ARCHI MAGAZINE;
-    Borsa porta spartiti Gewa;     






 









Primo Premio
da 95 a 97 centesimi:
Cat.: A – B – C.
-    Diploma di I° classificato;
-    Medaglia;
-    Astuccio da violino GEWA Bio rettangolare / Borsa semirigida Gewa ( per il candidato di  Violoncello ) / Astuccio Gewa Pure ( per il candidato di  Viola );
-    Una Muta Virtuoso Larsen da Violino /Larsen da Viola / Crown Larsen da Violoncello;
-    Abbonamento Semestrale alla rivista specializzata ARCHI Magazine;
-    Borsa porta spartiti della Gewa;




















Secondo Premio
Da 90 a 94 centesimi:
Cat: A – B – C.
-    Diploma di II° classificato;
-    Medaglia;
-    Una Muta Virtuoso e Tzigane Larsen da Violino / Una Larsen da Viola / Una Crown Larsen da Violoncello;
-    Abbonamento Semestrale alla rivista specializzata ARCHI Magazine;
-    Borsa porta spartiti della Gewa;





 












Terzo Premio
Da 85 a 89 centesimi:
Cat.: A – B – C.
-    Diploma di Terzo classificato;
-    Medaglia;
-    Muta di corde Larsen Tzigane per violino / Una Nurnberger da Viola / Una Nurnberger da Violoncello;
-    Abbonamento semestrale alla rivista specializzata ARCHI  Magazine;
-    Borsa porta spartiti della Gewa;



 













Punteggio Da 80 a 84 centesimi:

-    Diploma di Merito.

Diploma di Partecipazione per tutti i concorrenti.




Articolo 13 Tutti i concorrenti che avranno conseguito un Primo Premio saranno tenuti a ripetere le loro esecuzioni al termine delle premiazioni, che avranno luogo nella stessa sede nella mattinata di Domenica 24 Marzo 2019, pena decadenza dei premi. Diritto di esecuzione esteso anche alla finale nazionale.

Articolo 14 All’insegnante che avrà presentato il maggior numero di allievi verrà assegnato un attestato di merito.

Articolo 15 Nel caso in cui più concorrenti della stessa categoria risultassero vincitori di uno stesso premio, il premio stesso, verrà assegnato al concorrente con il punteggio più alto.
In caso di assoluta parità verrà diviso in parti uguali.

Articolo 16 I premi non assegnati saranno messi o sostituiti da altri premi di pari o superiore valore,  nello svolgimento della IV edizione del “ Gewa Young Contest “ 2020

Articolo 17 In caso di registrazioni o riprese Radiofoniche, Televisive, Fotografiche, i concorrenti non avranno diritto a pretesa o richiesta finanziaria nei riguardi dell’organizzazione. I concorrenti iscrivendosi al concorso danno tacitamente il consenso all’utilizzo di tali riprese attraverso qualsiasi mezzo di diffusione. Diritto esteso anche alla finale nazionale.

Articolo 18 L’organizzazione declina ogni responsabilità per eventuali infortuni ai partecipanti ed eventuali danni e/o furti di materiale e/o di strumenti, avvenuti in sede di Concorso. Diritto esteso anche alla finale nazionale.

Art 19 Finale Nazionale











 


Il  Premio  Assoluto  e  i  Primi Premi di ogni categoria “ A “ – “ B ” – “ C ”,   provenienti dalle diverse edizioni regionali del “ Gewa Young Contest “ III Edizione 2019,
organizzati dalla Gewa Music Gmbh e suoi partner, avranno  diritto, senza versare alcuna quota di iscrizione,  a partecipare alla finale nazionale “ National Gewa Young Contest “ che  si  terrà  a  Cremona 28 Settembre 2019.
In occasione e durante la Fiera di Cremona “Mondo Musica “.



Articolo 20 I finalisti, della Cat. “B “ e “ C ” dovranno eseguire, durante le audizioni della finale nazionale,  i brani d’obbligo, relativamente al proprio strumento, di seguito riportati:
 













Articolo 21 Saranno esentati, da portare ed eseguire i brani d’obbligo, i finalisti della Cat. “A “. Gli stessi potranno suonare brani a piacere non superiori ad un minutaggio di 5 Minuti. Prima dell’inizio delle audizioni tutti i concorrenti finalisti dovranno fornire alla giuria copia dello spartito del brano presentato in audizione, che rimarrà agli atti e non verrà restituito e che non si potrà sostituire una volta depositato. No ad invii per E-mail degli spartiti.

Articolo 22 Le prove si effettueranno nella giornata di Venerdì 27 Settembre 2019, dalle 09,30 alle 19,00,presso la fiera di Cremona “ Mondo Musica “ o in altra sede indicata dall’organizzazione.

Articolo 23 Le audizioni si svolgeranno nella giornata di Sabato 28 Settembre 2019, dalle 09,30 alle 16,00. Mentre dalle 16,00 alle 17,30 dello stessa giornata si svolgeranno le premiazioni.

Articolo 24 L’appello sarà effettuato 10 minuti prima dell’inizio delle audizioni stesse. I concorrenti che al momento dell’appello risulteranno assenti saranno esclusi dal concorso, salvo che il ritardo sia per validi motivi

Articolo 25 La GIURIA sarà composta come segue:


M° Sossai Dino – Violinista.(Provenienza:  Teatro alla Scala ).

 



Violoncellista. (Provenienza:  Teatro La Fenice )  - M° Magariello Luca .


 

Presidente di Giuria

M° Comerford Jill – Violista – (Provenienza:  Arena di Verona ).




Art 26 - Premi assegnati come segue:
- PRIMO CLASSIFICATO ( da 96 a 100 centesimi fra tutte le categorie) :
Borsa di Studio di euro 500 (soggetta alla ritenuta d'acconto, dpr 29/9/73 n-600)



SECONDO CLASSIFICATO (DA 91 A 91/100 fra tutte le categorie) :Sistema di correzione acustica offerto dalla Puma Acustics
- TERZO CLASSIFICATO (da 86 a 90/100 tra tutte le categorie) : Borsa di studio di euro 250 - DA 80 AD 85/100 centesimi Diploma di merito
- Per tutti i partecipanti : Diploma di Partecipazione

Articolo 27 Nel caso in cui più concorrenti della stessa categoria risultassero vincitori di uno stesso premio, il premio stesso, verrà assegnato al concorrente con il punteggio più alto.
In caso di assoluta parità verrà diviso in parti uguali.

Articolo 28 Il giudizio della Giuria sarà insindacabile, ed il voto, espresso in centesimi, sarà il risultato                                                                                                   della media ottenuta dalla votazione dei Giurati, la Giuria stessa, potrà inoltre sospendere un’esecuzione o chiedere la ripetizione della prova al candidato in qualsiasi momento.
Nella valutazione le Giuria terrà in debito conto anche l’età dei candidati.

Articolo 29 L’organizzazione segnalerà un Pianista accompagnatore a cui i partecipanti, qualora ne facessero richiesta, potranno rivolgersi per prove e audizioni. Il compenso della prestazione, sarà versato direttamente al Pianista.

Art 30- L’iscrizione alla I edizione del premio “ Musica è Gioia ” sottintende l’accettazione incondizionata del presente regolamento (composto da 31 articoli ), senza riserva alcuna.

Articolo 31 Per ogni controversia sarà competente il Foro di Milano





Milano lì, 15 Febbraio 2019







Il Premio
 “ Musica è Gioia ”

è un edizione del:
 







SCHEDA DI ISCRIZIONE
(DA INVIARE A francesca.raimondi83@gmail.com)


Premio Musica è Gioia
Concorso regionale
per giovani violinisti, violisti e violoncellisti
Milano, 23-24 Marzo 2019
PARTECIPANTE AL CONCORSO
NOME ___________________________________
COGNOME__________________________
NATO/A A ________________  IL _____________
STRUMENTO ____________________________
CATEGORIA
 CAT A  - dai 6 agli 8 anni compiuti
 CAT B -dai 9 agli 11 anni compiuti
 CAT C - dai 12 ai 14 anni compiuti
PROGRAMMA
AUTORE ___________________________________
TITOLO ___________________________________
DURATA BRANO ____________________________
AUTORE ___________________________________
TITOLO ___________________________________
DURATA BRANO ____________________________
AUTORE ___________________________________
TITOLO ___________________________________
DURATA BRANO ____________________________
GENITORE RESPONSABILE
NOME ___________________________________________
COGNOME _______________________________________
INDIRIZZO  ________________ CITTA'_________ PROV ____
EMAIL   ______________________  TEL _________________
INSEGNANTE PREPARATORE
NOME  ____________________________________________
COGNOME _______________________________________
EMAIL ____________________  TEL ________________
CONDIZIONI GENERALI
Con il versamento della quota di euro 30, dichiaro di aver letto 
e di accettare tutte le parti del presente regolamento 
del concorso Musica è Gioia e di
autorizzare il trattamento dei dati personali ai sensi 
EX D Lgs. N^196/03
Bonifico Bancario anticipato intestato a 
Giuseppe Conca –Iban IT96 T 01030 11400 00000 8288 640 
Inoltrare iscrizione a   francesca.raimondi83@gmail.com
Il Premio Musica è Gioia è un'edizione del Gewa Young Contest


domenica 20 gennaio 2019

Sara : 7 anni in musica con gioia e tantissima passione!

Sara, che molti di voi conosceranno come mia allieva "storica", a 7 anni dall'inizio dei suoi studi con me (ha iniziato ad ottobre 2011, quindi è al suo ottavo anno scolastico!) continua il suo percorso con la stessa passione e lo stesso entusiasmo che aveva da piccolissima.

A 5 anni era una bambina tenerissima ma con una grande tenacia, ed oggi è una ragazza bellissima, simpatica ed ugualmente determinata, che porta avanti la sua passione per la musica con ottimi risultati, in barba a chi pensa che i bambini autistici "non possano imparare".


Sara nel 2011
Sara oggi


A chi si starà chiedendo come influisca l'autismo sul suo percorso, quanto influisca sulle lezioni, sul mio modo di insegnare e sul suo di apprendere, rispondo : "In minima parte".

Io sono specializzata nell'insegnamento ad allievi autistici e disabili, Sara ha da parte sua una motivazione fortissima verso lo studio della musica, perciò questi due fattori fanno sì che le sue lezioni siano, ad oggi, paragonabili a quelle di qualsiasi studente neurotipico. Dato che ognuno ha i suoi tempi, anche Sara ha i suoi, ma non stiamo facendo nessuna gara, anzi, l'importante è lavorare bene, con  precisione e costanza. Grazie all'intervento ABA che porta avanti fin da quando era piccola, e grazie al fatto che io sono anche tecnico ABA, la sua collaborazione è, ormai da anni, ottima, la sua motivazione è del tutto intrinseca, e davvero non vedo nessuna differenza tra lei ed un mio qualsiasi allievo neurotipico. Anzi, per certi versi Sara è anche più brava. Diligente, musicale e brillante.

La mia allieva "storica",  dunque, ha sempre imparato ed impara come gli altri, suona ai concerti, viene premiata ai concorsi, suona nell'orchestra dei miei allievi, e si impegna molto, studiando in completa autonomia.

Quest'anno sta lavorando molto sulla qualità del suono, e sono veramente soddisfatta nel vedere i suoi progressi!



Da quando ha il violino intero, tende a tenerlo troppo basso, quindi stiamo facendo anche molti esercizi per l'impostazione dello strumento e della mano sinistra :



Parallelamente, Sara sta migliorando la presa dell'arco :


Ma non è finita qui. Sara suona anche il pianoforte da quando aveva 5 anni, e quest'anno sta studiando alcuni brani del Vol.1 di Suzuki, dimostrando musicalità e voglia di imparare sempre pezzi nuovi.

Eccola a 6 anni



Ed ecco Sara oggi!




Quest'anno la mia allieva suonerà a Milano, Verbania e Cremona, ed ovviamente non ne vede l'ora!

Anche se pretendo sempre di più, come a mio parere è giusto che sia, io e Sara ci divertiamo sempre molto durante le sue lezioni e sono molto orgogliosa di lei!

Penso sia tra i pochi allievi, se non l'unica, che in tanti anni non ha mai avuto crisio o ripensamenti. Per lei la musica è e sarà sempre importantissima ed una fonte di soddisfazione, felicità e grandi emozioni.

Didattica e motivazione

Spesso sento dire, soprattutto dai nuovi genitori : " Noi veniamo alla prima lezione di musica, ma poi decideremo se continuare o no,  non so se gli/le piacerà..."

A questa frase preoccupata, io rispondo sempre "Vedrà che gli piacerà". 
La mia non è presunzione, ma professionalità. Da insegnante, non mi aspetto che sia compito del bambino "farsi piacere" ciò che io gli insegno, o , peggio, lasciare la sua motivazione al caso. 
Non insegno solo ai bambini che hanno già la musica come interesse principale, o che "sono portati" (dato che TUTTI i bambini lo sono) ,quindi non mi aspetto che solo quelli veramente appassionati continuino, e gli altri smettano dopo poche lezioni. 



Essendo io l'insegnante, sono convinta che la responsabilità di creare la motivazione nell'allievo sia mia, e quindi penso di dover trovare tutti i modi per rendere ciò che insegno interessante, appassionante e motivante.
Nei corsi di musica tradizionali, che magari anche voi avete frequentato da bambini, chi non ricorda la noia delle ore passate a solfeggiare senza voglia e senza capirne il senso, oppure i mesi trascorsi chini sul leggìo o sui libri di teoria prima di poter anche solo prendere in mano uno strumento?


L'assunto di base di tanti insegnanti, e della didattica tradizionale, purtroppo ancora molto diffiusa nella scuola pubblica, è che il compito dell'insegnante sia quello di trasmettere il sapere, svolgendo un determinato programma entro certi tempi previsti, e quello dello studente sia di eseguire ciò che gli viene richiesto. Ma nessuno si chiede se all'allievo questo possa piacere o no. Nessuno si domanda come rendere tutto questo interessante. Nessuno pensa, dunque, al potere della motivazione.

La motivazione è quella spinta interna che ci induce a fare qualcosa. Senza di essa, svolgere una qualsiasi attività diventa molto più difficile e non gratificante, ed i risultati in termini di apprendimento sono molto più scarsi e meno evidenti.

Perciò, davvero, non capisco perchè tale aspetto venga così spesso sottovalutato, quando a mio parere costituirebbe una soluzione semplicissima a molti casi di abbandono sia nei corsi extra-scolastici sia nella scuola.

Personalmente, cerco sempre di fare in modo che ai miei allievi piacciano le mie lezioni scoprendo subito i loro interessi, anche al di là della musica, e facendo leva su quelli. Se ad un bambino piacciono i dinosauri, beh, userò stickers di dinosauri come rinforzatori, oppure piccoli dinosauri per svolgere gli esercizi di lettura, disegnerò dinosauri sugli spartiti armonici da colorare, cercherò brani a tema dinosauro ecc... nelle lezioni individuali.
Nelle lezioni di gruppo, dato che ai bambini piccoli piace molto spesso correre, saltare o fare il girotondo, inserirò movimenti di questo tipo nei miei esercizi, insieme  a palline brillanti, palloncini e bolle di sapone, altri "must have" tra i 2 ed i 5 anni.



Se i miei allievi mi chiedono di imparare un determinato brano, cerco di fare sempre il possibile perchè, prima o dopo, possano arrivare a suonarlo, e non mi importa il genere o la qualità del pezzo, ciò che conta è che piaccia a loro e che li motivi.

Proprio in questo blog, potete trovare un esempio tratto da un lavoro che ho svolto anni fa in una comunità per adolescenti, ai quali ho insegnato violino, partendo però dalla loro motivazione verso la musica leggera ed i reality :

https://musicaegioia.blogspot.com/2013/10/violino-e-adolescenti-difficili-mission.html

In questo modo, non escludono quello che loro devono fare, non evito di svolgere il programma CML o Suzuki, ma, anzi, trovo dei rinforzatori che aumentino la loro motivazione proprio verso il programma obbligatorio.

In generale, dopo una prima fase di conoscenza preferisco trovare rinforzatori legati all'attività musicale, quali determinati strumenti, brani, canzoni o ritmi, ma con i più piccoli e con i bambini con difficoltà punto inizialmente anche sulla motivazione estrinseca, usando token economy ed altri sistemi di rinforzo in cui i bambini devono guadagnare "punti" per poi fare o avere ciò che desiderano.

Anche tale strategia, così bistrattata da tanti educatori, così come tutto l'approccio comportamentale, è in realtà un mezzo per arrivare, più avanti alla motivazione instrinseca verso la musica e lo strumento.




I piccolini che, qualche anno fa, a 3-4 anni, suonavano il violino per "guadagnarsi" stickers e palloncini, adesso a 7-8 anni studiano lo strumento perchè vogliono imparare, perchè amano apprendere pezzi nuovi, suonare per sè stessi e per gli altri, ascoltare il suono che esce dal loro strumento ed esprimersi grazie ad esso.

Quindi, alla fine penso che l'importante sia insegnare la passione e l'amore per la musica e per uno strumento, con tutte le tecniche possibili, senza aspettarsi che per forza, tutti e da subito, siano fortemente motivati verso la nostra "materia".

Iris, che ha sempre amato la musica, da piccola non amava, però lo studio a casa. Adesso, a 6 anni appena compiuti, guardate come si diverte a suonare, e con quale gioia ed entusiasmo lavora a casa!



Qui addirittura improvvisa un "balletto", presa dalla felicità e dall'entusiasmo che il pezzo ed il violino le trasmettono:



Qui invece vedete Maria che studia con la mamma che la accompagna alla chitarra e la zia (ma anche il cane Pitagora...)  nella parte dell'orsetto Gigetto. Fantastiche!!




Questi sono i risultati  a cui può portare un lavoro sulla motivazione.

domenica 6 gennaio 2019

Nurtured by love - Shinichi Suzuki and teaching violin very young children




In the Thirties, a Japanese man called Shinichi Suzuki had a revelation.
He realized every japanese child could speak japanese. Even if this may seem a commonplace, it is not. Japanese is a very though and complex language, still every child born in Japan is capable of learning it in few years, typically less than 3. “How was that possible?” Suzuki asked himself. And he suddenly found a reply to his question : children learnt language through listening, imitating and being immersed in a “linguistic environment”.

Suzuki was a violinist and he was looking for a strategy to teach very young students. In 1931, in fact, a man brought to him his 4 year old child, asking Suzuki to teach him to play the violin. The young Suzuki at first didn’t know how to teach, but then he had that revelation. A child could learn violin just like he had learnt his mother tonguee. Through listening, imitation, repetition and motivation. And the environment had the responsibility to develop his abilities. To nurture his potential and make the best human being out of him. The parents, and in particular the mum, should take part at every lesson and work with the child at home. The child’s mum was a sort of “home coach” in Suzuki’s view.

Just like behavioural psychology approach in those years (Watson, 1930: Skinner, 1931), Suzuki saw the child as a product of his environment. No skill, in his vision, could develop without being taught or nurtured by the environment. He said “What is missing from environment will not develop on its own” : therefore, talent was the result of a child’s development, and not something inborn or extremely rare. Being a behavioural psychologist myself, I wonder if Suzuki knew about Skinner or Watson’s theories. I wonder if he studied them and if he was aware of being, in some ways, a radical behaviourist. Even his educational philosophy and his advice to the parents – first of all, to the mothers- had a behavioural foundation. But I’ll come back to this later, because I’d like to get to the heart of the matter.





If talent wasn’t inborn, then, every child could acquire it. The most important finding of Suzuki’s was, in my opinion, the following : “ Every child can”. Every child can learn to play the violin and become a better human being thanks to it, despite his abilities, disabilities, strengths, weaknesses, inborn pitch and rhythmical sense, and despite his age and cultural background. The only necessary and sufficient condition to learn is to have a musical environment. Or to create it. And parents who are willing to seriously undertake and carry on their musical pathway.





In my work with disabled students, I’ve had proof that really every child can learn. I had students with a lot of different disabilities and with severe impairments : severe autism, Asperger syndrome, deafness, blindness, genetic syndromes, neuromuscular diseases, attention deficit hyperactivity disorder, cerebral palsy, mental retardation, dyslexia and so on. And I never ever met a child who couldn’t learn. With the right type and amount of work, by the child as well as the family, everyone learnt. Everyone improved and met my teaching aims. Everyone enhanced his skills and developed his abilities. Even the most severely disabled student acquired some music ability and learnt the basics of the instrument. So Suzuki was right. In Nurtured by Love he tells us about two children, one blind and the other hemiparetic, who overcame their disability through violin playing and they learnt to play just like the other children. (Suzuki, 1983). In my opinion his great and unique discovery has been underestimated, and it is still today, by too many people.





The most common reason for this is the prominence of traditional method in music schools. Traditional method believes talent is innate and few people have it. It’s doesn’t ask the parents to be involved in their child’s musical experience. It requires the student to be at least 7 or 8 to begin the lessons, and it’s strongly based on music reading and writing before than being allowed to play. With these rules, very young and / or disabled students are not allowed to learn. But also very few traditional teachers think a young or disabled child can learn.  The opposite, in Suzuki’s view reading music was not necessary to play, because, like he pointed out “No bird learns to sing by reading”. (Suzuki, 1983). Another difference with the traditional method lies in the aims of teaching violin. Traditional teachers often teach to create professional musicians. Suzuki, at the contrary, had a bigger aim: he wanted to make good citizens, wonderful human beings and great souls. For him, violin was just a tool to achieve greater goals and to change people and the world. He certainly had very big dreams, but, like he said, music and love have indeed this enormous power. They can change lives and people and touch their hearts and souls. I think every teacher should have this goal. Teaching is about carrying out the best from someone and therefore changing lives. A teacher should foster and lead young children to help them achieving a better and happier life and future.





A teacher who had very similar ideas was a forerunner of Suzuki method, Edith Lynwood Winn (1868-1933). An American teacher, pedagogue and writer, she was the first to think about a violin teaching approach respectful of children’s features. She thought talent was acquired and not innate, that every child could learn. She also believed in the importance of having specialized teachers, because she thought teaching to beginners was a very hard matter. “The theory that any teacher is good enough for a beginner is fast becoming null and void” (Lynwood Wynn, 1908). I find her theory very interesting because, as a teacher, I suffer the lack of specialization I see here in Italy about too many people who works with very young children. And Nurtured by Love underlines, as well, the importance of being carefully prepared and also passionate to teach young children. Another similarity between Lynwood Wynn and Suzuki is the “sound” topic. Suzuki wanted his students to make a nice sound and a ringing tone. Learning the notes was, in his opinion, just the first phase. The most important one was to develop a wonderful sound and a deep music sensitivity and ability to say something throughout the instrument. Repetition had the aim to take the playing ability to a greater level. He called this level “superior ability”, which was something any student should aspire to. He used to say “Now you are able to play this piece through, we’re going to start your lessons to play it extremely well!” (Suzuki, 1983) And the sound production was crucial to achieve this level. In the same way, Edith Lynwood Wynn wrote: “Above all, they (the teachers) must be able to produce a beautiful tone, – the first model which a child hears” (Lynwood Wynn, 1908). I find this completely true, because the sound is the “voice” of the violinist and the aspect which characterizes the “language” of music.



Another Suzuki’s concept I find crucial is the idea of “kindness”. He said a parent or a teacher should always be kind and positive to the child, this way the child would have learnt how to be kind to the others. The making of a “noble heart” went through a positive attitude towards life and people. He wanted his students and their parents to act in a generous, gentle, helpful and nice way. The Talent Education School was first of all a school of life, and Suzuki’s children learnt how to be open hearted and how to achieve a good control of themselves and their feelings in a productive and enriching manner. It may seem quite an utopian idea, but I’ve experienced the power of music education too with my students. In my studio, children with “typical” abilities and children with disabilities grow up and play together. They help each other and are the most kind, generous and spontaneous human beings I’ve ever met. And this is the result of their musical education.




Positive communication and positive reinforcement are, by the way, also key concepts in Applied Behaviour Analysis. I mentioned this approach before, talking about behavioural psychology. ABA is a science which comes from the studies Skinner did in Suzuki’s years. Research in ABA shows that positive reinforcement is much more effective in education and in changing behaviours than punishing or other strategies. Suzuki taught the same. But he went further, talking about motivation, which is the basis of ABA science, learning by having fun and modelling. This is a behavioural strategy based on imitation of a model, which is exactly what the Suzuki method is about. He also used physical guidance, prompt and fading, which are really effective to teach goal behaviours to very young or non verbal students. He had a scientific approach, with his well organized and structured repertoire. With his analytic way of teaching and home practicing, step by step. With clear goals and steps. He proposed, finally, to do a sort of “conditioning” towards the violin, creating an association between something the child knew and liked yet (his parents, toys, his environment, his life routines) and the instrument. This way, the violin would have become something positive and likeable and the child would have loved it for the rest of his life.



In conclusion, in Nurtured by Love Suzuki demonstrates through his own life and work how would be possible to change lives thanks to the violin. He had this vision of a better, happier and kinder world, and he worked hard to realize his dream. Years later, we can say he succeeded, because Suzuki method did change the lives of so many children and families, and it is still doing it. I hope more and more teachers and parents will have also in the future the opportunity to meet this great educational philosophy. Because music and violin are, without any doubt, a gift for life.





Bambini ed apprendimento della musica : perchè è così importante avere un metodo e degli obiettivi?