venerdì 4 ottobre 2013

Giorgio : violino ed emozioni



Giorgio, quasi 9 anni, studia violino da pochi mesi con grande passione ed impegno.

Ha alcune difficoltà di attenzione e spesso, a causa dello sforzo attentivo richiesto dallo strumento, suonare i brani lunghi lo stanca, ma durante le lezioni alterniamo, come con la maggioranza dei miei allievi, esercizi tecnici, brani più divertenti e duetti a giochi musicali di ascolto, ritmo e manualità.

Durante la prima lezione dell'anno ( 2 ottobre) abbiamo introdotto l'utilizzo della mano sinistra, e Giorgio ha imparato in un'unica lezione la scala di La maggiore a due ottave e la prima variazione di Bella Stella dal Suzuki vol. 1, che conosceva già per averla ascoltata più volte a casa, cantata dalla sorella Sara ed eseguita al violino dalla mamma.

La sua impostazione sullo strumento è molto accurata e naturale, ha un ottimo arco, fluido e rilassato, ed anche la mano sinistra non ha fatto eccezione : l'intonazione ovviamente non è ancora perfetta, essendo la prima volta che le sue dita si posavano sulle corde, ma è già buona e denota un buonissimo orecchio ed una chiara comprensione di partenza della distanza tra le dita sulle corde.

Ecco l'inizio del nostro lavoro :


Un altro aspetto che apprezzo in Giorgio è la serietà di approccio allo strumento : lui si definisce "violinista", e quando prende in mano il violino riesce a mantenere la postura rimanendo fermo, ed assume un'espressione concentrata e "professionale".

Ciò non è comunque nei ragazzini, soprattutto maschi, di questa età, e testimonia il suo forte interesse verso l'apprendimento dello strumento.

Il  violino è per Giorgio anche un importante canale di espressione delle emozioni ... ho già citato la sua frase "Mamma, avevo il mal di pancia, ma suonando il violino mi è passato tutto!" , che conferisce alla musica un potere "curativo" già testimoniato da diversi operatori e ricercatori ...

ma anche quando prova emozioni negative le esprime attraverso lo strumento, infatti durante il nostro ultimo incontro era di cattivo umore, ma suonando, nonostante all'inizio fosse rabbuiato, col procedere della lezione sorrideva più spesso, allora gli ho proposto il Dado delle Emozioni, con il quale doveva improvvisare una melodia corrispondente all'emozione indicata dallo smiley ... e anche in questo caso il gioco delle emozioni lo ha aiutato a rielaborare la rabbia e la frustrazione per un litigio con un amico, esprimendo con le note quello che provava.

Il violino svolge anche tale funzione, per tutti i miei allievi ma in particolare per quelli con un carattere introspettivo o per i ragazzini in età adolescenziale, e da Psicologa sono sempre disponibile a "sfruttarne" anche la funzione espressiva, comunicativa e di introspezione e conoscenza di sè stessi.

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