Alessia ha ripreso le lezioni dopo un anno scolastico difficile, a causa dell'operazione alla schiena con quasi due mesi di assenze, un'estate ricca di esperienze intense e positive per la sua autonomia, ed un inizio di autunno complicato da eventi di non facile gestione.
Eppure è arrivata a lezione carica e sorridente e con una gran voglia di ricominciare a suonare, ma soprattutto è apparsa subito più "grande" e cresciuta sotto diversi aspetti, più tranquilla e sicura di sè nell'approccio alla didattica ed allo strumento, con una manualità migliore ed una capacità di lettura ed esecuzione pianistica più scorrevoli.
Ma l'aspetto principale è stato quello della comunicazione : la mamma mi ha riferito che da quest'estate il linguaggio di Alessia si sta "sbloccando",e la mia allieva parla di più, con maggiore naturalezza e spontaneità, con una maggiore comprensibilità ed un volume di voce più alto.
Non pretendo di imputare tutto questo solo alla musica, ma diverse ricerche ( tra cui quelle presentato al Convegno Europe Brain and Music che ho seguito il mese scorso, e di cu vi parlerò) hanno dimostrato la capacità della pratica e dell'ascolto musicale di stimolare alcune aree cerebrali tra cui quelle connesse al linguaggio, aiutando a sviluppare proprio la comunicazione verbale, ed ovviamente le competenze di ascolto e discriminazione sonora soprattutto dei suoni linguistici.
Considerato che Alessia ha 15 anni e mezzo e "sente" da meno di 4 anni, poi, mi sembra un notevole passo avanti ...
In questo video ad esempio possiamo osservare come le sue competenze di articolazione linguistica e modulazione del volume della voce siano maggiori rispetto all'anno scorso :
Con il pianoforte, invece, abbiamo introdotto un "saluto" nuovo - per creare una routine, ai miei allievi con disabilità propongo sempre un appello iniziale ed un saluto finale che rimangono gli stessi per almeno un anno scolastico- : è una canzone tratta dal repertorio Lullaby intitolata "Lo slancio", che consiste nell'eseguire una scala di do maggiore con la mano destra ribattendo ogni nota due volte, mentre si canta un testo connesso all'azione compiuta, ovvero "salire" e "scendere" dalla scala.
musicale.
Ale l'ha compreso subito eseguendo le note ribattute senza difficoltà. Poi siamo passate ai brani del Thompson vol.1, lavorando su Canto Marinaro e Nella Vecchia Fattoria, che richiede un inizio di esercizio a mani unite, ed un'alternanza piuttosto complessa dell'utilizzo delle due mani :
Per finire, le ho proposto un canone in francese, facendole leggere e cantare il testo mentre eseguiva un coreografia legata all'andamento melodico - attività su cui lavoreremo bene quest'anno, parecchio complessa ma che la diverte molto!-, ed un esercizio di discriminazione delle note dell'arpeggio di Do, quindi a distanza di terza, da ascoltare, riconoscere sullo spartito e poi cantare :
La lezione si è conclusa con Alessia che mi mandava i baci ed io che le dicevo nella Lingua Dei Segni "Ciao bella, ti voglio bene!" ....
Quale modo migliore per concludere una giornata di lavoro??
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