mercoledì 18 dicembre 2013

Alice ed il violino : passione ed entusiasmo



Alice ha appena compiuto 9 anni e studia violino da esattamente 1 anno.

Grazie ad una cugina che prende lezioni di musica, ha conosciuto questo strumento, con il quale per lei è stato amore a prima vista : ha deciso che avrebbe iniziato a suonare, e dopo sole quattro lezioni aveva già partecipato al suo primo saggio, suonando in una piccola orchestra di allievi ed eseguendo un duetto con me.

Da subito ha dimostrato sullo strumento una facilità disarmante : le prime settimane, e in realtà anche successivamente, imparava un brano nuovo a settimana - e solo perché io cercavo di farla procedere "lentamente"!- , a memoria, con un'intonazione impeccabile, un arco sicuro e fluido ed un bel suono, e , come vi ho già accennato, alla mia frase "Ora ti scrivo i compiti" è l'unica tra i miei allievi a rispondere "Che bello !!!"

In 8 mesi ha completato il primo volume Suzuki ed iniziato il secondo, oltre al Concerto op. 35 di O. Rieding, di cui qui possiamo ascoltare il primo movimento già molto sicuro, preciso e musicale :






Alice è un bambina  dolcissima e sensibile, di base molto timida, ma che una volta rotto il ghiaccio diventa un bel "peperino", e soprattutto quando si trova con altre allieve sue coetanee è sempre pronta a fare scherzi, ridere e divertirsi ... ma visto che studia e si impegna molto, mi sembra giusto così!

Nonostante ami tantissimo suonare, periodicamente sviluppa una passione per determinati brani rispetto ad altri, ed in questo momento vorrebbe studiare solo Rieding, il Canone di Pachelbel e, se potesse (ma ci arriverà a breve!), il Concerto in La minore di Vivaldi.

Sì, perchè il mese scorso a lezione mi ha portato Pachelbel, un brano molto complesso per il suo livello, con la mano sinistra che sale in terza posizione, mentre lei era, ovviamente, arrivata solo alla prima ... ma, non so come, è riuscita a leggere lo stesso le note in terza, intonate, chiedendomi DOPO che note fossero ... allora le ho mostrato il cambio di posizione prima - terza, e dopo 10 minuti aveva già imparato la scala di re in TERZA POSIZIONE , dopo ,meno di un anno di lezioni !!!!

http://www.youtube.com/watch?v=JX5GqC2cuGQ



Dopo 4 mesi ha partecipato al suo primo concorso, vincendo il 2^ premio con punti 90/100, e due mesi fa al secondo, il Premio Pugnani di Cumiana (TO), di livello altissimo, ricevendo i complimenti dalla giuria per la sicurezza e la padronanza dello strumento.


Ha anche suonato più volte in concerto, due volte a Milano in Sala Dimensione Due, nella stessa città in Piazza dei Mercanti per un concerto del Festival MiTo, ed a Pavia per un aperitivo- concerto.

Per Alice concerti e concorsi non sono fonte di stress, anzi li adora e li affronta con gioia ed entusiasmo, come fa con tutto ciò che riguardi la musica ed il violino!, arrivando all'appuntamento tranquilla e sicura e suonando con una grande dimestichezza e controllo strumentale, tecnico, musicale ed emotivo.

Prima dell'audizione al Premio Pugnani, arrivata a Cumiana dopo un giorno intero di febbre alta, saltellava per la sala e non vedeva l'ora di suonare, con un'allegria ed un'energia ancor più notevoli se si pensa che fino a poche ore prima non stava bene, ma la motivazione verso il concorso l'aveva aiutata a riprendersi in fretta perchè, come mi ha detto appena entrata al Castello, voleva ASSOLUTAMENTE venire a suonare, anche con la febbre se non le fosse passata!


Alice con Guglielmo al Concorso di Parma



Per supportare le sue capacità e sviluppare la sua naturalezza tecnica e strumentale, oltre a farle studiare diversi brani, scale e studi - è arrivata al n^ 14 dei 50 Studietti Melodici di Curci-, la faccio cantare, ballare, inventare brani con il violino, ed eseguire giochi musicali di ascolto, improvvisazione ed espressione emotiva, che la divertono molto e spero l'aiuteranno in futuro ad esprimersi attraverso lo strumento anche a livello emotivo, competenza molto complessa per gli studenti ai primi anni, ma da iniziare ad affrontare e sviluppare secondo me da subito.

Alice ha, come dicevo , un approccio sereno e positivo anche nei confronti dello studio quotidiano, "scoglio" comune a tutti gli studenti di musica ... non solo all'inizio del percorso strumentale ....

Recentemente mi ha davvero sorpresa chiedendomi, con la massima sincerità e spontaneità ... "Durante le vacanze,  posso studiare violino 8 ore al giorno? "  .... !!!

Io le ho spiegato che l'importante è studiare con metodo e precisione, seguendo le indicazioni dell'insegnante e non "suonando" e basta, ma poi, cosa può rispondere un'insegnante ad una domanda del genere?? :-)

Voglio dire , quando mai mi ricapiterà nella vita di ascoltare un allievo di 9 anni che mi chiede di studiare  OTTO ORE AL GIORNO ????  !!!

Mitica Alice !!!





Venerdì scorso, 20 Dicembre, Alice ha suonato ad un Concerto di Natale insieme al fratello Alessandro, anche lui giovanissimo musicista eccezionale, in un duo violino e chitarra davvero coinvolgente e piacevolissimo da ascoltare :






Come si può vedere, i due fratelli hanno un grande affiatamento, non hanno mai un'esitazione, si divertono a suonare con questa grande facilità che li contraddistingue, ed entrambi suonano da pochissimo!! Bravi !!

L'ultima lezione prima delle vacanze è stata Sabato 21, e, lasciati finalmente da parte i brani per il concerto di Natale - Alice era un po' stufa di ripassare Bach e Gossec .. -, ci siamo concentrate sulle scale in seconda e terza posizione, i cambi di posizione, il Concerto di Rieding , di cui ha terminato il primo tempo provandolo anche con il pianoforte con un ottimo risultato, e Suzuki Volume 2 : la mia allieva ha eseguito il Coro dei Cacciatori di Weber con precisione e musicalità, ed ha iniziato la Gavotta da "Mignon" di Thomas, tra gli ultimi pezzi del secondo volume, ma assolutamente fattibile per lei, che infatti l'ha letta a prima vista senza alcuna difficoltà.

Brava Alice, continua così, diventerai una brava violinista, ma soprattutto continuerai a sentire dentro di te la passione e la gioia di fare musica!!!






domenica 8 dicembre 2013

Con i miei allievi al programma di RAI 3 "Sconosciuti"

Una sera di circa un mese fa ho visto per caso in tv, solo in parte e poco attentamente perchè ero appena tornata dal lavoro, il nuovo programma di RAI 3 intitolato "Sconosciuti".

Va in onda ogni giorno a partire dalle  20,15, e racconta, sotto forma di documentario, le storie di vita di persone comuni, che magari hanno avuto o hanno tuttora un percorso di vita particolare o svolgono attività non ordinarie.

Quel poco che ho visto mi ha colpita, prima di tutto perchè parlava di disabilità, in tono però molto delicato ed assolutamente non pietistico o strappalacrime, poi perchè il sottotitolo del programma era "La nostra personale ricerca della felicità".

Dunque, visto che il lavoro che svolgo è per me fonte di felicità ed è rivolto anche ad allievi con disabilità, ho proposto di raccontarlo nel corso di una puntata, e le riprese si sono svolte il 4 e 5 dicembre a Pavia.







Ho scelto di girare a Pavia perchè il mio lavoro si svolge a Milano, Voghera e appunto Pavia; e volevo riunire lì gli allievi delle tre città,  per far sì che i protagonisti principali della seconda parte del documentario fossero i bambini ed i ragazzi.

Lo scopo era infatti, per me, quello di far conoscere a più persone possibili l'importanza di un'educazione precoce attraverso la musica, la realtà della disabilità, e le potenzialità dei bambini piccoli e delle persone con disabilità  .... volevo far vedere cosa succede quando si insegna a suonare a bimbi piccoli o con difficoltà, volevo mostrare la loro felicità, il loro divertimento, il loro entusiasmo e le loro capacità .... così lontani dagli stereotipi dei "piccoli geni costretti a studiare musica" o, peggio, dei "poveri bambini disabili tristi e senza interessi nè capacità" .... !!!!

Volevo, insomma, che la gente vedesse (e LO VEDRA') quanto sono speciali i miei allievi, quanto possono fare, quanto possono dare agli altri, quanto può essere utile per loro una didattica musicale individualizzata ma anche rivolta all'integrazione ... e, in secondo luogo, volevo dimostrare l'efficacia di un approccio didattico incentrato sulla positività, l'ottimismo, la fiducia e l'amore per i bambini e per ciò che si fa , e le ricadute di questo tipo di lavoro sulla qualità della vita di bambini e famiglie.







Siamo arrivati a Pavia nel pomeriggio : io con la troupe, il regista , Emanuele,  e l'autrice, Virginia, due ragazzi giovani, della mia età, ma bravissimi, simpaticissimi, professionali ed appassionati!; ed i ragazzi dalle rispettive città.

Allestita la sala in base alle indicazioni del regista, posizionate luci e telecamere, l'avventura televisiva è iniziata .... CIAK, SI GIRA !!!

Avendo diversi allievi con cui lavorare in poco tempo, avevo preparato una scaletta densa e completa, che permettesse ad ognuno di svolgere una sua lezione - tipo esprimendo le sua capacità, ma dai tempi piuttosto serrati, con pochissimo margine per ripetere in caso di "errore" o per girare più volte una "scena".

Che poi, di inventato non c'era proprio niente : noi facevamo lezione come al solito, ignorando il più possibile cameraman e telecamere, solo controllando più del solito programma e tempi.

Durante l'intervista del giorno precedente avevo già spiegato il metodo che seguo e raccontato del progetto di Milano, quindi non ho neppure avuto bisogno di parlare ancora, ma mi sono limitata a fare il mio lavoro.

I ragazzini - e la famiglie!- erano tutti felicissimi, emozionati e concentrati, pensate che soddisfazione per loro suonare per la tv, in una giornata che più che un pomeriggio di lezione assomigliava ad una grande festa, con momenti di esercizi in gruppo, tanti strumenti da suonare, tanti allievi, musica , colori .... niente di più azzeccato per esprimere la gioia che la musica può donare!

L'onore di "aprire le danze" è toccato a Davide, che ormai forse conoscete, 16 anni ed una patologia complessa che gli rende difficile eseguire diverse attività, ma non gli toglie certo la sua carica di simpatia. entusiasmo, apertura e dolcezza verso gli altri.

Davide era emozionato e sentiva tutta la tensione dell'evento, ed inoltre era molto attirato dalle telecamere e dalle fotocamere, visto che come molti adolescenti è appassionato di tecnologia - in particolare, ovviamente, di computer-, ma ama anche mettersi in posa per essere fotografato o ripreso e poi riguardarsi.

Quindi, prima di iniziare a fare lezione, ha diretto al regista alcuni dei suoi dolcissimi sorrisi guardando direttamente l'obiettivo, da attore navigato e sicuro di sè, nonostante la performance di fatto lo preoccupasse.  

Questo ha fatto sì che il regista, divertito,alla fine  della lezione gli lasciasse fare il cameraman riprendendo i suoi genitori che erano tra il pubblico. Guardate con che soddisfazione saluta sua mamma e suo papà dall'obiettivo ...  Davide, sei un mito !!! :-)




Ma questo ragazzo eccezionale  ha anche svolto un esercizio di lettura, eseguito con i campanelli un ostinato ritmico in un solfeggio di gruppo, e suonato due strumenti, tastiera e violino, con il secondo dimostrando veramente una grande sicurezza e dimestichezza, tirando l'arco diritto e a tempo e con un bel suono pulito.

Bravo !!!






Come "intermezzo" alle lezioni individuali, proponevamo appunti momenti collettivi, in cui piccoli gruppi eseguivano insieme canzoni ed esercizi di repertorio CML, sia del primo sia del secondo anno visto il livello piuttosto eterogeneo degli allievi coinvolti,essendo alcuni anche al terzo anno di CML; tuttavia ho preferito scegliere un programma semplice e ben conosciuto da tutti.

Ecco un tenerissimo gruppo : Lorenzo, Amos, Joshua e Sara (la mia meravigliosa bimba con autismo), insieme alla mamma di quest'ultima, cantano "Un ometto" di E. Enrico :






Troppo carini !!!

I due fratelli  Amos e Joshua hanno fatto lezione, poi, in duo violino e pianoforte, provando Bella Stella di Suzuki che suoneranno anche in concerto il 20 dicembre : notate la concentrazione e la professionalità; suonare insieme è difficile, ma loro stanno imparando ad ascoltarsi ed amalgamare il suono, l'intonazione e l'insieme, complimenti!







In una breve pausa (ma proprio breve!) l'allievo più piccolo della giornata, Luca, di 5 anni, ha ripassato con la mamma, e poi, riaccese le telecamere, ha studiato con me la canzone "Spazzola e Pettine", per la presa dell'arco e lo sviluppo della manualità, con l'aiuto della mamma, ed il suo primo brano al pianoforte:  "Mary aveva un agnellino" :








In sole 9 lezioni (!), Luca ha già svolto tantissimo programma ed ha subito sviluppato una grande passione per la musica e per lo strumento, pensate che studia pianoforte tutti i giorni, evento rarissimo alla sua età!!, ed inoltre, come si vede dalle foto, si diverte proprio ad eseguire gli esercizi ed ha una grande affiatamento con la mamma, che è molto motivante e positiva.

Grandissimi !!

Ed ecco arrivare Alessia : mia allieva da 3 anni (ha iniziato il quarto), che in realtà conosco da quando era bambina, ormai ha 15 anni ed è una ragazza socievolissima, aperta, comunicativa e di una dolcezza che conquista tutti, infatti anche questa volta non ha fatto eccezione, facendo subito amicizia con gli allievi ed i genitori che non conosceva, ed incoraggiando tutti, in particolare Davide che doveva suonare per primo, con un applauso ed un sorriso.

"Attrice" esperta, Alessia si trova più a suo agio su un palco o davanti alle telecamere che non in una "semplice" aula di musica, pertanto era felicissima di "esibirsi" ed ha dato davvero il meglio di sè, cantando come non aveva mai fatto, con una voce potente e chiara, e suonando benissimo Nella Vecchia Fattoria alla tastiera, ma anche ripassando una scala ed una lettura ritmica in gruppo.








Dopo Ale, ha avuto lezione Sara con la sua mamma, Cristina, seguite da Giorgio, il fratello di Sara, mio allievo di violino.

Che dire di loro? (e del fratellino Paolo ed il papà Cristian)?  Una famiglia eccezionale, coraggiosa, entusiasta, positiva, allegra ed unita .... sono una forza, tutti quanti, e lo dimostrano ogni giorno sia nel loro percorso musicale sia in quello di vita.

Sara studia con me da tre anni, e dire che è brava è poco, molti genitori mi hanno detto di farle i complimenti per la difficoltà del programma che svolge e per la competenza, la passione e la sicurezza con cui canta, solfeggia e recita le filastrocche ... eccezionale!!!! E dire che, per motivi di tempo, purtroppo non l'hanno sentita suonare il pianoforte!









Anche Giorgio , però, è stato stupendo : ha portato al violino "Bella Stella" nella variazione A ed anche lui, come Amos e Joshua, aveva un atteggiamento davvero professionale, serio, concentrato ed attento, pur essendo come tutti molto emozionato .... però ha suonato benissimo, con un suono fluido, pulito ed un arco morbido e scorrevole ... Eccezionale!









Last but not least, Lorenzo, di Voghera, 6 anni, allievo di pianoforte e violino, che per le riprese, oltre agli esercizi di gruppo, ha suonato da solista " Il pattinatore" di Thompson, un valzer complesso ed impegnativo, che ha eseguito benissimo, con un bel suono, un ottimo senso del ritmo e gioia di suonare.

Lolo era felicissimo ed entusiasta di partecipare al programma, perchè anche lui come Alessia ama "esibirsi" e stare davanti ad un pubblico.

Bravo Lorenzo !!!






Insomma, l'esperienza televisiva dei miei allievi è stata unica, emozionante e ricca di allegria e divertimento, come testimoniano i messaggi che mi sono arrivati la sera stessa dalle loro mamme ....

Mamma di Sara : " Per noi è stata una splendida esperienza, davvero molto bello, eravamo emozionati ed entusiasti !!!! "

Mamma di Alessia : " Evento davvero molto carino, Alessia era completamente nella parte ed ha tirato fuori la voce molto bene, era felice di essere lì con gli altri ragazzini ed era completamente a suo agio davanti alle telecamere!"

Mamma di Lorenzo : "E' stato davvero bello! Grazie della stupenda esperienza. Guglielmo [fratello di Lorenzo, un po' più timido e che non ama molto esibirsi] si sta pentendo di non essere venuto, ed anche questo è un indicatore di quanto è stato contento Lorenzo ...."

Mamma di Amos e Joshua :  "Grazie per la bellissima giornata e per l'entusiasmo e la passione con cui svogli il tuo lavoro!"

Mamma di Davide : " Ti ringrazio davvero tanto per avere dato a Davide questa opportunità, oggi è stata per me una giornata molto importante!"

giovedì 28 novembre 2013

In ricordo di Lorenzo ...

Questo video per ricordare Lorenzo, un bambino eccezionale che ci ha lasciati ieri sera ad appena 5 anni e mezzo ....

Nel video, Lorenzo aveva 3 anni ed era al primo anno del programma di musica Lullaby, che svolgeva con passione ed entusiasmo insieme alla sua bravissima insegnante, Elena Meniconi, ed alla sua meravigliosa famiglia : la mamma Cristina, il papà Gabriele e la sorellina Giulia, nonchè, come vedete in una scena, anche il nonno.

Lori è stato un esempio di forza e gioia di vivere per chiunque l'abbia conosciuto, e come insegnante di musica io voglio ricordarlo così .... Ciao Lorenzo.




mercoledì 27 novembre 2013

Il mio approccio didattico e relazionale con gli allievi : " pretendere" sempre di più con serenità ma con fermezza ...

Io lavoro con allievi particolari ... piccolissimi - anche di 12 mesi!- , adolescenti - ancora più complicati dei piccoli!!-, nell'età dei "no" e dell'oppositività (2 - 3 anni), o ancora, e soprattutto, con difficoltà di vario tipo ... dalla disabilità lieve, a quella grave e gravissima, a problemi motori, sensoriali, cognitivi, relazionali o di apprendimento o comportamento  ....

Diciamo che a me le cose semplici non piacciono, amo le sfide, quindi più qualcosa è complesso più mi affascina e mi stimola a fare qualcosa per cambiare la situazione, e nel caso di allievi con disabilità la motivazione è anche più profonda, perché loro mi regalano momenti emozionanti e mi insegnano tantissimo sulla vita e su come affrontare con il sorriso ostacoli e momenti di crisi.





Se poi parliamo di bimbi piccoli, che a volte hanno poco di un anno - ma in realtà nei miei corsi di musica al nido l'allievo più piccolo ha 6 mesi !!!-, la sfida principale consiste nel catturare e mantenere il più a lungo possibile la loro attenzione, con la mimica, lo sguardo, un tono di voce dolce ma al tempo stesso capace di incuriosire, i movimenti e, ovviamente, la musica ... sapendo benissimo che, per quanto intelligenti, brillanti ed appassionati, non potranno rimanere su un esercizio più di qualche minuto di fila, e sarà già un ottimo risultato ... una mia allievina di 8 mesi all'asilo nido ha voluto ripetere una canzone per 4 volte consecutive, provando ad imitare i miei movimenti, incitandomi con lo sguardo ed i gesti a ripeterla e ridendo di gioia!

E mi è sembrato già un tempo di attenzione lunghissimo per la sua età.





Sugli adolescenti ho già scritto parecchio, descrivendo la mia esperienza in una comunità, ma vorrei sottolineare che forse questo è il periodo della vita più complesso da gestire per un'insegnante, perché è proprio il momento in cui l'allievo si demotiva più facilmente e spesso decide di smettere di suonare perchè non ha la forza emotiva e la maturità per impegnarsi quanto lo studio di uno strumento richiederebbe ... se poi all'adolescenza aggiungiamo la disabilità, possiamo immaginare quanto per un ragazzino con handicap sia pesante impegnarsi e quanto la demotivazione e l'abbandono possano essere proprio dietro l'angolo.





Allora ... viste la situazioni già non facilissime dei miei allievi che, per un motivo o per l'altro, devono affrontare prove o periodi della vita che possono porli in difficoltà ....

quale può essere secondo me l'approccio migliore, sia dal punto di vista didattico sia relazionale, da tenere con loro?

Ve lo dico subito : quello di "pretendere" ... con serenità, gioia, dolcezza, ma anche con autorevolezza e fermezza ... tenere gli obiettivi alti, sempre, senza la paura del fallimento, ma con la certezza nelle loro capacità, e credendo in loro, sempre.

Il mio obiettivo principale quando insegno è, naturalmente, che il mio allievo sia sereno, rilassato e viva quell'ora con gioia e soddisfazione, grazie ad un incremento del suo benessere e della sua qualità di vita, e questo sia che abbia difficoltà o problemi sia che non ne abbia.

Ma una situazione simile non è raggiungibile senza impegno, costanza e disciplina da parte sua e senza un miglioramento delle sua capacità anche musicali e didattiche.

Pensate che noia il contrario – e io so di cosa parlo per averlo provato, grazie ad alcuni insegnanti demotivanti e privi di passione ed entusiasmo- : mesi e mesi sullo stesso programma, sugli stessi esercizi e sullo stesso brano, nessun cambiamento, nessun miglioramento, tutto sempre uguale, stabile, piatto, privo di vitalità e di emozioni, con la sensazione latente, e poi sempre più forte, di non essere capaci, di non poter imparare, di “non avere talento”, di  “non essere portati”, di non doversi impegnare “perché intanto più di così non potresti fare” … pensate che tristezza e che colpo all'autostima … magari in ragazzini già etichettati e considerati poco capaci in altri contesti di vita ….

 Che senso avrebbe, per loro, venire a lezione in condizioni simili? Che piacerebbe ne trarrebbero, quale giovamento?




Ecco perché, prima di tutto, ma senza forzature né coercizioni, io “pretendo”, voglio che si impegnino, che ogni volta facciano un po’ di più,un passo avanti anche minimo ma percepibile, e che diano il massimo delle loro possibilità.

Non chiederei mai una sforzo eccessivo rispetto alle proprie possibilità, di troppo superiore alle competenze cognitive, psicomotorie o emotive di quell'allievo, per “limiti” oggettivi dati dall'età, dalla situazione emotiva o da un handicap, questo è chiaro.

Ma non tollero disimpegno, mancanza di voglia di fare, giustificazioni non razionali del tipo “ma a casa mi veniva” o “ beh, intanto non mi verrà mai” , tipiche degli adolescenti, o atteggiamenti oppositivi “per partito preso”, non sostenuti da motivazioni o difficoltà reali.

La mia fermezza è accompagnata sempre da un atteggiamento allegro e positivo, io con loro gioco, scherzo, la butto sul ridere, ma alla fine li sprono, li incoraggio a fare meglio, e mi aspetto una loro risposta positiva in tal senso.

E non importa se sono piccoli, in difficoltà o con disabilità anche grave, per me tutti loro possono migliorare, impegnarsi e trarne delle soddisfazioni, non pongo limiti a ciò che possono fare perché credo in loro e perché solo così so di poter incrementare la loro autostima e la loro gratificazione.

Ognuno può scalare la cima del suo piccolo Everest, ed io sarò sempre al suo fianco, gli terrò la mano, faremo delle pause, magari anche un pic nic!, partiremo da un campo base basso per arrivare ad una cima sempre più alta – per qualche ragione strana, mi sto appassionando alla letteratura sull'alpinismo!- … ma ce la faremo, io non ho dubbi e faccio in modo che anche l’allievo arrivi ad averne il  meno possibile, senza paura, con gioia e passione per la musica e per la meravigliosa esperienza che stiamo vivendo insieme, ma senza sconti rispetto magari ad un coetaneo senza problemi o ad un bambino più grande.





Questo video tratto da una lezione con Davide esemplifica, ad esempio, il mio approccio alla disabilità grave: il mio allievo doveva eseguire un solfeggio cantato, ma chiaramente non ne aveva voglia.

Sapeva benissimo che, terminato l’esercizio “noioso”, saremmo passati ad un’attività richiesta da lui e molto motivante quale suonare insieme il violino, dunque gli era richiesto di impegnarsi solamente per qualche minuto per poi accedere al suo rinforzatore, in parole povere a ciò che aveva scelto lui e che voleva fare.

Ma, avendo 16 anni ed un bel caratterino!, lui si è impuntato : invece delle note corrette, che conosceva benissimo, continuava a cantarne solo una, “fa”,  sorridendo sornione e ridendo quando io fingevo di arrabbiarmi.





Magari un altro insegnante avrebbe pensato “Perché insistere? Ha 16 anni, difficoltà importanti, una vita già complicata, lasciamolo decidere, lasciamolo divertirsi!”

Ma per me un discorso del genere non è utile didatticamente, e neppure corretto nei confronti del ragazzo che ho davanti, in cui io credo e che stimo e rispetto, e che proprio per questo merita da parte mia un comportamento assimilabile a quello che terrei con qualsiasi adolescente “dispettoso”, senza differenze date dalle sue difficoltà.

Dunque ho “preteso”, insistito ed atteso diversi minuti che lui decidesse di impegnarsi e svolgere l’esercizio come sapeva fare, e, nel video non si vede, ma alla fine lo ha fatto, dopo diversi tentativi falliti di “blandirmi” con uno sguardo supplichevole e dicendo “basta” invece di leggere le note.

Terminato il canto, siamo passati al violino, come lui mi aveva chiesto, e Davide non era stressato né arrabbiato, ma anzi soddisfatto di ciò che era riuscito a fare, ed ancora più felice di suonare il suo strumento preferito insieme a me.

Siamo poi passati alla lettura ritmica con le maracas, che vedete nel video successivo, e per finire ad un’esecuzione di Mary aveva un Agnellino alla tastiera, in cui si vede chiaramente come Davide riconosca bene le note, si diverta a suonare e stia migliorando di lezione in lezione, grazie alla sua tenacia, ma anche a quella di sua mamma ed alla mia.

Come ho già detto, senza sconti, ma considerandolo solo un ragazzo con delle capacità che può e deve sviluppare, per sé stesso e perché la musica è la sua prima e  più grande passione.






Un altro esempio di allieva adolescente, questa volta senza problemi di alcuni tipo ma solo in un’età difficile, è Livia, 12 anni appena compiuti ma già in piena pre- adolescenza, una ragazzina intelligentissima, brillante, musicalmente molto dotata,  ma a volte un po’ oppositiva “per partito preso” e soprattutto molto insicura sulle sue capacità, che invece non solo ci sono, ma sono decisamente superiori alla media ed in alcune aree veramente eccellenti, tra l’altro in diversi settori della sua vita, a scuola, nello sport e nei due strumenti che studia, gli stessi di Davide, violino e pianoforte.

Livia ama la musica, ama suonare, ma , pur avendo un carattere perfezionista, non sempre trova dentro di sè le risorse per dare il massimo, ed ha molta paura di sbagliare.

Affrontiamo tali aspetti psicologici con lunghe chiacchierate, momenti in cui lei mi racconta della sua vita, della scuola, del pianoforte, delle sue emozioni e delle sue paure … ma quando è il momento di lavorare seriamente lo facciamo, entrambe, io le chiedo sempre di più, la sprono, ignoro gli atteggiamenti oppositivi che non sono funzionali al nostro lavoro, e cerco di farle acquisire una maggiore consapevolezza delle sue qualità e di ciò che sta facendo sullo strumento, chiedendole di controllare meglio l’intonazione, mantenere una postura corretta e rilassata, e ripetere, se necessario all'infinito!!, determinati passaggi complessi o che magari non le riescono al primo tentativo … sì, perché il suo orecchio assoluto le permette di leggere a prima vista brani anche difficili con una facilità disarmante!


Ma anche per lei, niente sconti … ripetiamo le solite battute, le ripetiamo, le ripetiamo ancora finchè non vengono … e quando suona come potrebbe lei lo sa benissimo, e,  pur un po’ stanca e a volte “lamentosa”, è soddisfatta di sé stessa e del risultato che ha raggiunto, ma soprattutto di come viene il brano, piacevole da sentire e divertente da suonare.
In questi video la vediamo eseguire una scala, già intonatissima dopo 3 mesi di violino, e la prima parte di un Minuetto di Suzuki/Bach, con precisione, intonazione ottima ed un bel suono, avendo iniziato tra l’altro in un’età in cui suonare il violino non è più naturale e spontaneo come da  piccoli :










Anche con gli allievi con difficoltà di attenzione e concentrazione mantengo un approccio rilassato e giocoso, ma  al tempo stesso "serio", cercando di insegnare loro le strategie per svolgere un determinato compito, scomponendolo in parti e creando sequenze sempre più lunghe di battute da studiare - la tecnica del "chaining" che ho descritto nel post sulla Terapia ABA-, ed alla fine portandoli ad eseguire tutto il brano, provando, con piccoli giochi di concentrazione e postura,  a limitare il più possibile i movimenti accessori che spesso sentono il bisogno di compiere anche con lo strumento in mano, e rafforzando la concentrazione con alcuni suggerimenti ed incoraggiamenti.

Giorgio, ad esempio, si arrabbia e si demotiva piuttosto facilmente se un pezzo non gli riesce subito, allora io gli chiedo di suonarmene solo una parte al meglio, mantenendo l'attenzione su tutte le componenti del brano e su tutti gli aspetti dell'esecuzione strumentale, e gradualmente "pretendo" un po' di più, "alzando l'asticella" di poco ad ogni lezione e supportando la sua autostima mostrandogli cosa è in grado di fare, anche rivedendo insieme i video, finchè anche lui ammette di essere bravo ed essere capace di impegnarsi, concentrarsi gradualmente di più e migliorare ogni volta.


Qui lo vediamo durante una lezione mentre studia due pezzi nuovi, rispettivamente Lightly Row e Song of the Wind di Suzuki :








Come continuo a ricordargli - perchè lo merita!-, dalle prime lezioni è migliorato tantissimo, ha un suono più pulito, è più sicuro, disinvolto sullo strumento, ha un'ottima postura, ma soprattutto ha avuto un deciso incremento nell'attenzione e concentrazione, grazie alla sua forte passione per il violino ed alla sua voglia di studiare, ma anche, credo, al mio atteggiamento pronto a lodare ed incoraggiare, ed al tempo stesso a non accontentarmi mai, pensando ed essendo assolutamente certa che lui possa fare sempre qualcosa in più.

Il mio motto con gli allievi è "No Limits" (come scriveva una mamma su Facebook) ... non so dove loro potranno arrivare ... certo, mi pongo obiettivi precisi a breve ed anche a lungo termine, ma voglio essere sempre pronta a rivedere e correggere le mie valutazioni ed il percorso che ho pensato all'inizio, per seguire i loro progressi e la loro evoluzione,  in modo organizzato, strutturato, ma mai rigido e sempre pronto ad essere ripensato e ricalibrato grazie ai loro passi avanti ed ai loro cambiamenti talvolta inaspettati.

Bravi ragazzi !!!


domenica 24 novembre 2013

Due fratellini e la gioia di diventare grandi con la musica : Sara e Paolo


Sara e Paolo hanno rispettivamente 7 anni e 16 mesi e studiano entrambi musica con me.

Sara, che come sapete ha un disturbo di tipo autistico, ha iniziato per prima quando aveva 4 anni e mezzo, poi tra Marzo e Settembre di quest'anno sono arrivati anche i suoi fratelli, Giorgio, di 9 anni, ed appunto il piccolissimo Paolo, che segue il corso di musica già da due mesi!

La loro mamma crede tantissimo nel percorso e nella filosofia Suzuki, ultimamente ha letto con molto interesse i libri "Crescere con la musica"di Suzuki e " Come molpitlicare l'intelligenza del vostro bambino" di Doman, e sa trasmettere ai suoi bimbi la passione e l'entusiasmo verso la musica e verso l'educazione tramite essa, svolgendo quotidianamente a casa gli esercizi con tutti e tre (non chiedetemi dove trovi il tempo di fare tutto, ma io inizio a pensare che la motivazione possa fare miracoli riuscendo a dilatare le ore della giornata!!!) e facendoli appassionare e divertire tantissimo, senza che in tutto ciò ci sia mai nulla di forzato o coercitivo.

Complimenti Cristina !!!!

Nei più di due anni del nostro percorso insieme, Sara ha fatto passi da gigante, e continua a farli, in un miglioramento costante e sempre con passione, interesse ed impegno.

Il suo approccio al pianoforte è stato ludico e graduale, ma dalle sessioni di "improvvisazione" e scoperta dei suoni di due anni fa, siamo passati alla lettura delle note colorate, ed infine alla lettura degli spartiti veri e propri, competenza cognitivamente molto avanzata, se pensate che Sara frequenta la 2^ elementare ed ha iniziato da pochi mesi a riconoscere le lettere, poi le sillabe ed ora le parole complete, che però sono più semplici rispetto alla lettura delle "bolle" disegnate su un pentagramma ...

Guardate che brava, sia nella lettura sia nell'esecuzione al pianoforte e nel riconscimento delle note sulla tastiera!






Durante l'ultima lezione, Sara ha addocchiato il violoncello di un'altra mia allieva , Ginevra, ed ha chiesto di provarlo. Io allora ne ho approfittato per associare la prova ad un esercizio ritmico, chiedendole di eseguire allo strumento diversi ritmi che conosceva.

Non l'aveva mai preso in mano, eppure è riuscita non solo a tirare l'arco emettendo un suono pulito, ma anche a riprodurre 3 ritmi diversi con molta precisione!!

Ecco il ritmo "patatine fritte", che come vedete l'ha coinvolta e gratificata molto :


Eccezionale!!!

Ginevra e Sara sono diventate amiche, quindi a volte la prima partecipa alle lezioni di Sara, ed insieme studiano esercizi di repertorio CML - sono entrambe al 2^ anno di ritmica- o si dedicano a momenti di relax in cui scelgono loro di ripassare i brani "vecchi" che preferiscono, come vediamo nel video di "Rigaudon":



Passando alle cose "serie", ci siamo dedicate alle prove del pezzo corale per il concerto di Natale, Aram Tsam tsam, e nel canto Sara sta evidenziando netti miglioramenti, una maggiore fluidità ed un iniziale sviluppo dell'intonazione, che mi fanno pensare di essere sulla strada giusta per lavorare su competenze avanzate di prosodia ed espressività linguistica e vocale :



Che carine!!!

Ma anche il fratellino di Sara non scherza in quanto a progressi e musicalità ...

In due mesi, Paolo è arrivato alla scheda n^ 7 del programma Lullaby ( ce ne sono 27), ha un grande senso del ritmo, un'ottima manualità e coordinazione, dimostra un grande fascino per i suoni, sia del violino sia del pianoforte ed alcuni strumentini quali triangolo e campane, ed imita , imparandole con una velocità soprendente, le coreografie di canzoni e filastrocche.


All'inizio della lezione , appena dopo l'appello vuole subito correre al pianoforte per suonare il "lupo" e gli "uccellini", e poi ama ripetere le canzoni di movimento quali "Hop hop" e "Lo slancio", mentre alla fine, pur essendo un po' stanco per aver lavorato molto, non andrebbe più via ma continuerebbe a suonare campane e legnetti!!!






La ritmica lo appassiona, quindi gliela propongo "in tutte le salse" : con gli strumentini, le piccole percussioni, al pianoforte, sul corpo come "body percussion", durante i momenti di vocalità, nelle filastrocche e con i cartelli ritmici.






Siamo arrivati alla "lunga" -ovvero il cartello ritmico da due quarti- , ed ormai il piccolo distingue benissimo le due figurazioni ritmiche da 1 e da due quarti, grazie anche al lavoro paziente e meticoloso che svolge a casa, associando anche le note ad immagini "corte" o "lunghe" o ad oggetti corrispondenti, e riconosce anche la pausa da un quarto, mettendosi il ditino davanti alla bocca quando la vede!






La canzone di questa settimana era "Questo è", che potete osservare in un post precedente eseguita dalla piccola Giulia, ma abbiamo anche ripassato "Prendo e lascio", in cui Paolo sta imparando a lasciare andare la pallina - o meglio, lanciare, per ora!- nel momento giusto, e persino ad associare la canzone alle due parti del corpo coinvolte, la mano ed il piede, come si vede nel video in cui, ad un certo punto, si mette da solo la pallina sul piede!



Sara e Paolo vi dimostrano che iniziare a fare musica in modo "serio" ed attivo da piccoli non significa avere un'infanzia "rubata" o "rovinata" da stress ed impegni troppo precoci - o peggio, stimoli troppo precoci, come mi sono addirittura sentita dire da qualcuno !!-  ... ma, al contrario, diventare grandi vivendo esperienze di questo tipo aiuta a crescere con più allegria, gioia, capacità ed interessi, giocando in modo mirato e strutturato da parte del genitore, ma assolutamente naturale e piacevole per il bambino, che passerebbe ed ore a suonare, ballare e cantare insieme alla mamma o ad alcuni papà e nonni volentierosi - e per fortuna ne conosco!- che hanno capito il valore inestimabile ed arricchente di un percorso simile, e lo portano avanti con convinzione  coinvolgendo spesso l'intera famiglia in meravigliosi momenti di condivisione e gioco "musicale" con il proprio bambino!



venerdì 22 novembre 2013

Nuove testimonianze da terapisti, insegnanti e genitori dei miei allievi ....







Mamma di Giulia : "Ma che meraviglia vedere questi video, Giulia e' così partecipe e si vede che si diverte!! Stupendi!! L'imitazione va sempre meglio!! E grazie per i testi. Questa settimana proveremo tutti insieme! ... Anche la cosulente ABA è molto soddisfatta di come Giulia sta andando a musica, non se lo aspettava e invece i video l'hanno lasciata a bocca aperta, come penso io, anche lei mi ha confermato che sei molto molto brava, hai proposte molto motivanti e con te lei riesce a mantenere l'attenzione ... siamo contentissimi!"

 Consulente ABA : " I tuoi video sono spunto di riflessione su quanto Giulia possa fare e sulle sue potenzialità ... La settimana prossima condividerò queste riflessioni con i genitori e  le terapiste."

" Grazie Francesca, sei un esempio di come si lavora con gioia e passione con bambini con autismo!!!"

Consulente ABA : "Il percorso che stai portando avanti con Sara si accorda benissimo ai nostri obiettivi di Terapia ABA e va ad agire su alcune aree da potenziare nella bambina. Il tuo lavoro è davvero utile anche per i terapisti e grazie alla musica stiamo notando in Sara molti miglioramenti. Complimenti."

"Le maestre hanno assistito ad un notevole miglioramento nell'attenzione e concentrazione di Giorgio da quando studia con te, e ti fanno tanti complimenti ..."


"Non ci crederai, ma a casa Paolo ( 16 mesi ...) ha imparato ad eseguire i cartelli ritmici ... se gli mostro quello da un quarto batte la mano sul cartello una volta, se gli faccio vedere quella da due quarti, batte le manine due volte, e quando vede il cartello con la pausa si toglie il ciuccio, sta in silenzio e si mette il ditino davanti alla bocca!!!"


Mamma di Amos e Joshua : " Ho letto l’articolo, è scritto molto bene, ma sai che questo è un altro tuo talento, ma la cosa importante è che, leggendo quelle righe, traspaiono l’entusiasmo e la passione con cui svolgi il tuo lavoro. Queste sono le uniche cose nella vita che possono fare la differenza, nelle professioni, nell’insegnamento e nelle relazioni. Grazie!"

" Ti ammiro per il lavoro che svolgi perchè sei tra le poche professioniste che lo svolgono con amore. A nome di tutte le mamme , grazie a te per ciò che fai."









martedì 19 novembre 2013

Due gemelle bionde e solari : Susanna ed Aurora

Sabato scorso Susanna, mia allieva di 9 anni, è venuta a lezione insieme alla gemella Aurora, che non studia musica ma segue il programma a casa insieme a lei e dunque, pur essendo lì in teoria come "osservatrice", ha partecipato a diversi esercizi ed era preparatissima su tutto! 

Sono due bambine molto belle, identiche al punto che avendole viste poche volte insieme fatico ancora a distinguerle!!, vivaci, serene e solari, che trasmettono una grande allegria, energia ed entusiasmo in tutto ciò che fanno, grazie anche e soprattutto alla loro grande mamma, Tina, una persona forte e positiva che ha con loro uno splendido rapporto.

Da quello che ho potuto osservare sabato, anche Aurora, come Susanna, ha buonissime qualità musicali, un'ottima memoria ed un linguaggio ben sviluppato, inoltre è molto simpatica ed interessata alla relazione con gli altri.

Come nuovo "saluto" introduttivo alla lezione, per quest'anno scolastico ho proposto a Susi un esercizio al pianoforte basato sulla scala di do maggiore con le note ribattute ed il passaggio del pollice, un bel concentrato di difficoltà a livello di tecnica pianistica!, ma lei lo ha imparato in fretta e lo svolge già bene, anche se ovviamente stiamo lavorando in particolare sulla precisione del passaggio del pollice.

L'esercizio in questione è in realtà un canzone del Lullaby (il programma 0 - 3 anni) da me riadattata in parte anche nel testo, e che comunque faccio svolgere con la relativa coreografia prima dell'esercizio al pianoforte, un po' come gioco ed esercizio motorio ed un po' come ripasso del concetto di salita e discesa insito nelle scale.

Qui lo vediamo eseguito da entrambe le bambine :





Il fatto di buttarsi per terra alla fine le diverte, quindi glielo lascio fare, per proporre poi a Susanna la parte difficile del compito, quella al pianoforte, dopo averla lasciata "sfogare" a dovere!

Per restare allo strumento, ho fatto ripassare a Susanna due brani che probabilmente dovrà suonare ad un concerto di Natale, "Canto marinao" di Thompson e "Marcia degli gnomi" di Fletcher- il secondo davvero complesso, ma in costante miglioramento e perfettamente compreso da Susi a livello sia tecnico sia musicale-, seguiti da un altro esercizio per il passaggio del pollice ed introduttivo alle scale, la "passeggiata" sulla tastiera con le prime due dita :




Visto che Aurora era di fatto alla sua prima lezione , ho chiesto a Susanna di scegliere alcune canzoni del suo repertorio da ripassare insieme, e lei ha selezionato il "Tuffo in do"- un nostro must ormai!-, che io ho associato al ritmo sincopato di un altro pezzo che sta studiando sul Thompson, e la sua preferita ed intramontabile Canzone per fare "La conchiglia", utilissima per la manualità e l'indipendenza delle dita, che anche Aurora ha eseguito con dimestichezza e precisione ... dopo averla sentita probabilmente almeno un centinaio di volte a casa!! :-)






Sempre sul tema "manualità fine", Susanna ha iniziato un nuovo esercizio che richiede di appoggiare le dita sul legnone  come da impostazione pianistica, ed alzare una a alla volta secondo un ritmo preciso, mentre si canta una variazione di Bella Stella con testo scritto da me, quel "Camminare sul legnetto" che avevo ideato anni fa per la mia prima allieva con disabilità, Elisa, di cui trovate la storia tra i vecchi post.

Infine, abbiamo eseguito due canoni di Uboldi, di cui uno introdotto la settimana scorsa, To Stop the Train, con coreografia mia, e purtroppo, insieme a quella di Susanna, anche la mia voce ... dico purtroppo, perchè sabato avevo mal di gola e faticavo a parlare, figuriamoci a cantare, dunque le stonature negli acuti sono tutte mie !! Ma Susanna canta benissimo.



E, come potete vedere, Aurora segue con divertimento ed interesse, imitando anche il movimento finale.

Ottima lezione, davvero, e la presenza della sorella è stata positiva per Susanna, che ha dovuto svolgere un po' il ruolo di "insegnante", impegnandosi quindi a svolgere gli esercizi al meglio, ma ha anche condiviso con lei un momento piacevole, in cui secondo me è emerso tra le sorelle un rapporto di complicità ed affiatamento, molto positivo ed affascinante come sono spesso i rapporti tra gemelli.

domenica 17 novembre 2013

Giulia : passi avanti dopo sole 4 lezioni!

Ieri Giulia, 3 anni, mia piccola allieva con tratti di tipo autistico , ha svolto con me la sua quarta lezione di musica.

Nelle lezioni precedenti, nonostante la passione e l'interesse verso musica e canzoni fossero già evidenti, aveva avuto comportamenti problema piuttosto frequenti e tempi di attenzione abbastanza buoni, ma condizionati da un po' di "diffidenza" verso alcune proposte, soprattutto se vissute da lei come imposizioni esterne e non come scelte totalmente sue.

Ovviamente su questi aspetti continuiamo a lavorare, sia a musica che a casa con la terapia ABA, ma ieri la mia bellissima bimba (chiedo scusa alla mamma per l'aggettivo possessivo, ma Giulietta è proprio un amore!!) ha svolto una lezione veramente ottima ed inaspettata, con un deciso salto di qualità rispetto alle altre volte ...

Giulia segue il programma CML anche a casa con i genitori e la sorella, e si vede, perché, in un'ora ricca ed intensa, ha dimostrato di aver "studiato" ed appreso molto bene il programma già svolto, di essere felice ed entusiasta del momento di musica con noi, e di essere bravissima ad imitare ed apprendere velocemente canzoni, giochi e coreografie!

Ma non solo, la sua attenzione è stata molto più costante e prolungata, permettendole di lavorare tantissimo, sia su esercizi nuovi che su quelli "vecchi", con più serenità, tranquillità e gioia rispetto ad un mese fa.

Dietro sua richiesta - si è avvicinata allo strumento prendendo una sedia e sedendosi!-, dopo il saluto abbiamo iniziato con il pianoforte, con una serie di giochi per l'avvicinamento allo strumento e per l'esplorazione sonora e la capacità di ascolto.

In questi video vedrete, in successione, un momento di "improvvisazione" e di discriminazione dei suoni acuti, l'esercizio del glissando con una pallina e, per finire, il gioco del "coniglio", esercizio sia motorio sia sonoro sempre con la pallina:






In questi giochi, Giulia esprime molta concentrazione, divertimento e soddisfazione!

La sua canzone preferita, invece, oltre a Bella Stella, è Rotola, del programma Lullaby, che ripete anche a casa con la mamma è che costituisce un momento molto dolce di intimità e gioco tra mamma e figlia, nonchè un buon esercizio motorio :







Sempre dal Lullaby, ho tratto la canzone "Questo è", per lo schema corporeo (la canzone che 2 anni fa ha portato Sara a dire una delle sue prime parole ... piede!), di cui vediamo un brevissimo ma significativo estratto - ed era la prima volta che Giulia la sentiva ...





Dal repertorio CML, abbiamo ripassato "La lezion", che le piace molto perchè richiede di fare il girotondo, e che ormai conosce benissimo, ed introdotto come novità della settimana "Soldatini", che l'ha interessata ed affascinata, e che di solito è molto amata dagli allievi anche più grandi perchè è di fatto una marcia, un tipo di passo che li diverte :





Gli ultimi punti della lezione sono stati il ripasso di una filastrocca - che ho inserito in un momento in cui Giulia era un po' agitata ed aveva bisogno di rilassarsi stando in braccio alla mamma -, l'esecuzione di ritmi su imitazione collegati di nuovo allo schema corporeo - qui vedete l'intramontabile e fondamentale "patatine fritte" con la collaborazione della mia allieva Ginevra!-, e per finire il gioco del rumore e silenzio suonando le campane, che di nuovo la rilassano e la "catturano" molto sia per i loro colori sia per il suono acuto e squillante :








Dire che questa lezione ci ha stupiti è poco ... dal nostro primo incontro, avevo subito notato che Giulia è una bimba con ottime risorse e potenzialità, ma non mi sarei aspettata  tali progressi in un mese!!!

Anche i suoi genitori erano emozionati ed entusiasti, ed al termine dell'incontro io ero sinceramente felice ed appena ci siamo lasciati ho scritto a Federica un sms per complimentarmi dei risultati raggiunti ... questo è solo l'inizio, ma posso già dire BRAVISSIMA Giulia e bravissimi Federica e Giuseppe ... andate avanti così !!!