giovedì 4 dicembre 2014

Manuel e Gabriele :con la musica e l'amicizia si va oltre l'autismo

Manuel e Gabriele sono due miei allievi rispettivamente di 11 e quasi 9 anni con autismo e, nel caso di Manuel, anche sindrome di Charge, con difficoltà visive ed uditive.

Sono due ragazzini simpaticissimi, con un sorriso stupendo ed un grande vivacità, ma anche passione per la musica, spiccata musicalità e voglia di imparare.

Gabriele studia con me da maggio, Manuel ha seguito solo 3 lezioni, ma aveva studiato pianoforte in precedenza, quindi parte già da un buon livello e quest'anno ha chiesto di suonare anche il violino, quindi abbiamo iniziato a lavorare sul nuovo strumento, sulla manualità fine e sull'impostazione di arco e violino.

La prima lezione di Manuel si è svolta insieme alla sorellina Valentina, 3 anni, che si è divertita a provare il violino e ad eseguire gli esercizi che proponevo al fratello, dimostrando anche lei un'ottima musicalità.




L'espressione sul viso di Manuel la dice lunga sull'atmosfera della prima lezione : gioia pura! 

(se notate qualcosa di strano nelle proporzioni delle immagini, è perchè purtroppo non avevo uno strumento delle dimensioni giuste per Manuel, dunque ho portato l'unico che avevo, della "taglia" di Valentina ... ma a breve rimedieremo!)

Le qualità musicali di Manuel sono, considerate anche le sue difficoltà di partenza, veramente eccezionali : penso abbia praticamente l'orecchio assoluto, riesce a riprodurre ad orecchio melodie ascoltate, riconosce da subito le note delle corde vuote sul violino, ha un grande senso del ritmo ed improvvisa al pianoforte con una naturalezza ed una facilità che lasciano a bocca aperta.






Infatti gli ho proposto un ripasso di nozioni già apprese, con i cartelli ritmici di base, brani nuovi al pianoforte (Thompson vol, 1) , semplici coreografie,  esercizi di manualità ed il Tuffo (le scale).

Manuel al pianoforte :




Il ragazzino infatti ha già una buona manualità, che però va finalizzata alla presa dell'arco sul violino, non semplicissima e poco naturale all'inizio, ma che sicuramente arriverà a sviluppare grazie al lavoro che sta già facendo a casa con la mamma  ... w gli allievi diligenti come Manuel e Gabriele!

Ieri io e le loro mamme abbiamo pensato di invitare Gabriele a casa di Manuel per svolgere una lezione insieme e passare un pomeriggio in allegria ... e l'obiettivo è stato raggiunto, eccome!!

Buono il cioccolato ... ancora di più se condiviso con un amico!


E' stato un pomeriggio veramente piacevole, intenso, divertente ed emozionante anche per me!

Vedere due ragazzini con autismo che fanno lezione e studiano musica insieme, si impegnano e si motivano a vicenda, che socializzano, cercano di fare conversazione, giocano insieme e fanno amicizia ... beh, è stupendo e riempie di gioia di vivere solo a guardarli, lavorare con loro due insieme poi mi ha dato una grande carica!

Come potete notare dalla foto qui sopra, il pomeriggio è iniziato con un'ottima e ricca merenda preparata dalla mamma di Manuel, e in effetti "staccarli" dal cioccolato non è stato facile :-) ... ma poi siamo riusciti ad iniziare anche la lezione con prova per il Concerto di Natale.

Entrambi avevano studiato e ripassato nei giorni precedenti, infatti erano molto preparati sui rispettivi programmi, che hanno vari punti in comune ma anche esercizi diversi. Nell'ora di lavoro con la musica abbiamo ripassato e "sviscerato" tutti gli esercizi, e a turno ho chiesto ad uno dei due ragazzini di insegnare all'altro le canzoni per lui nuove, così abbiamo introdotto anche una parte nuova di programma.

Gabriele e Manuel seguono entrambi la terapia ABA, che sta dando ottimi risultati anche con Manuel che l'ha iniziata da pochissimi mesi, dunque insieme alle mamme ho usato le rispettive token con gettoni e rinforzatori preferiti, ma la motivazione era già abbastanza alta anche solo per il fatto di svolgere la lezione insieme!





Siamo partiti dal pianoforte : mentre uno dei due suonava, l'altro lo accompagnava al tamburello, e poi si invertivano i ruoli.

Per farli alternare allo strumento, Paola ha anche proposto il gioco del "presentatore" : uno presentava l'altro, che si inchinava ed eseguiva il suo pezzo, ricevendo alla fine i meritati applausi...

Ecco Manuel che presenta Gabri (non è bravissimo??) ...e Gabri che esegue il suo pezzo molto bene e solamente con piccoli aiuti da parte mia, anche se ora è in grado di suonare completamente DA SOLO, una grande conquista!




Dopo alcune canzoni di repertorio CML ed esercizi di manualità, li ho introdotti alla musica da camera, chiedendo loro di suonare all'unisono con me Mary aveva un agnellino. 

Suonare lo stesso brano insieme è difficilissimo, per di più se si hanno difficoltà relazionali, se non si è abituati,  e ad stretto contatto al pianoforte su due ottave diverse, ma loro ci hanno provato e si sono impegnati molto, bravissimi!




Infine, siamo passati al violino, che nè Gabri bè Manuel hanno ancora iniziato a studiare veramente, ma sapendo che vogliono impararlo, e che Manuel lo inizierà seriamente dopo Natale, ne ho portato uno che si sono divisi come avevano fatto prima con il pianoforte :







I miei due allievi hanno scoperto così che fare musica insieme non è semplice ... perchè a volte bisogna dividersi uno strumento, o aspettare che l'altro abbia finito di suonare prima di poter suonare tu ... o accettare di suonare una percussione diversa da quella che avevi in mente ...  ma è molto interessante e divertente, può essere quasi un gioco, e regala soddisfazioni che forse da soli non sarebbero così forti.

Alla fine, però, dopo tanta attenzione ed impegno, bisognava anche scatenarsi un po' .... ed il tappeto elastico sulla terrazza si è rivelato perfetto per questo scopo!

I bambini hanno giocato con l'entusiasmo e l'irruenza dei maschi della loro età, saltando sempre più in alto e chiedendo di rimanere "ancora" un po' alle mamme, ma smettendo entrambi al suono del timer che indicava che purtroppo l'incontro era finito.




Prima che uscissimo di casa, abbiamo avuto la soddisfazione più grande : Manuel ha chiesto se Gabriele potesse fermarsi a dormire da lui, e Gabri ha detto alla mamma di voler restare lì ...

Sembra un "finale" scontato per un pomeriggio tra amici, ma per due bambini con autismo significa davvero molto, è un passo avanti nella capacità di socializzazione, sottolinea quanto si siano trovati bene e divertiti insieme, e prova che i ragazzini autistici vogliono relazionarsi ed avere amici, ma semplicemente non sanno come fare ... certo, qualcuno è più disposto verso le relazioni sociali, qualcun altro meno, ma la difficoltà principale sta proprio nel non capire come comportarsi in queste situazioni e nel non avere gli strumenti per costruire conoscenze ed amicizie. 

La terapia ABA lavora anche in questa direzione, e la lezione di musica è stata un buon strumento per esercitare tali competenze.

E quando giornate come questa riescono ...beh, da insegnante e immagino anche da mamma vorresti che ce ne fossero tante altre e che i bambini potessero gioire della reciproca compagnia sempre più spesso!

Bravi Manuel e Gabriele, siete meravigliosi .... sia come allievi sia come persone che stanno crescendo e che diventeranno sempre più capaci e serene.




venerdì 28 novembre 2014

Perchè scegliere LA MUSICA per i propri figli??

Scegliere di educare e far crescere i propri figli tramite la musica non è sempre facile ....richiede ai genitori di impegnarsi e mettersi in gioco in prima persona, passare del tempo di qualità ma anche talvolta impegnativo con il figlio, investire tempo e denaro in lezioni, prove, studio quotidiano, concerti, stimoli musicali continui da offrire al bambino ... motivarsi e motivare continuamente il proprio bambino anche quando sembra non abbia voglia o anche quando i genitori stessi sono stanchi ed hanno duemila altri impegni e pensieri .... ma è L'ARRICCHIMENTO più grande che un genitore possa donare al proprio bambino ... dona allegria, gioia, condivisione,nuove competenze e abilità, cultura, educazione, capacità di relazionarsi con gli altri, rispettarli, capacità di impegno, disciplina e costanza ,autostima, ma anche TANTA FELICITA' e DIVERTIMENTO .... quindi mi congratulo con tutti i genitori che hanno fatto e stanno facendo questa scelta con amore ed entusiasmo, a volte anche con fatica e sacrifici .... ma assicuro a tutti che i loro figli da grandi li ringrazieranno e ricorderanno sempre i momenti inestimabili passati con la musica, con gli altri bambini, con la mamma e il papà ... e cresceranno più forti e sereni grazie a queste esperienze.


lunedì 24 novembre 2014

L'insegnamento è la professione più bella del mondo ... ma "l'amore" non basta!



Come ho scritto più volte, penso che la convinzione, la tenacia e la determinazione di genitori in primis ed operatori poi possa, parlando dei miei allievi con disabilità, portare a risultati notevoli e far raggiungere traguardi inaspettati, tuttavia, da quando 11 anni fa ho iniziato a lavorare con la disabilità, il mio atteggiamento è molto cambiato.

Anni fa, quando ne avevo appena 20 o 22, agivo prima di pensare e lavoravo solo con il "buon senso" e con il "cuore" ... poi ho capito che la preparazione e le tecniche erano indispensabili, in particolare in un percorso complesso come il mio, che unisce psicologia (per la mia formazione, di matrice cognitivo-comportamentale), didattica della musica, riabilitazione e pedagogia ... o almeno ci prova, dal momento che un approccio di questo tipo in pratica "non esiste", ovvero non è ancora stato formalizzato e non so se abbia una denominazione specifica nè un'origine, perchè , partendo dalla specializzazione nel metodo CML che mi ha aiutata tantissimo e che seguo, poi adatto metodi e tecniche ad ogni singolo allievo, aggiungendo elementi di ABA, tecniche di sostegno psicologico, didattica del violino e tutto ciò che possa servirmi per lavorare con quell'allievo.






Soprattutto su alcuni forum sulla disabilità e l'insegnamento, sono un po' stufa di leggere frasi quali "per le crisi ci vuole un forte abbraccio" oppure "non contano le strategie, basta il cuore" .... Che cosa centra il fatto che i genitori amino i figli o che gli operatori lavorino con passione (requisito a mio parere INDISPENSABILE quando si parla di bambini, con o senza disabilità) con l'utilizzo di tecniche, modalità o strategie -chiamatele come volete- utili ed adeguate, nonchè di efficacia provata??? E' ovvio, o almeno DOVREBBE ESSERLO, che un genitori ami i propri figli e che senta il bisogno di coccolarli e dimostrare loro affetto (altrimenti, parlando di autismo, torniamo veramente a Bettelheim e .... anche no, grazie!!!) ..... dovrebbe essere naturale che un operatore che lavora con i bambini e con la disabilità lo faccia PER PASSIONE e con il cuore .... poi so che non è sempre così, non sono Pollyanna ed ho vissuto come educatrice ed insegnante esperienze anche molto negative ... PERO' con l'amore e la passione non si risolve tutto, ci vuole anche la TECNICA, ci vuole preparazione e ci vogliono obiettivi chiari, un percorso in mente e strategie consolidate da poter utilizzare ... altrimenti non si va da nessuna parte!! Io sono la prima che lavora con passione, ma a volte mi sento inadeguata perchè mi sembra di non avere abbastanza preparazione , conoscenze e "tecnica" ... perchè in questo campo non si può mai dire di sapere tutto e di essere del tutto preparati, ma si è in continua formazione ed evoluzione .... quindi basta dire che l'amore risolve tutto .... è INDISPENSABILE, ma NON BASTA!!!




Dunque personalmente vorrei cercare di formarmi e prepararmi sempre di più per offrire ai miei allievi una didattica sempre più specializzata e calibrata sulle loro necessità, certo lavorando con amore e con la grandissima passione che sento per ciò che faccio, senza , però, mai "adagiarmi" e pensare di essere "arrivata", ma mettendomi sempre in discussione ed imparando ogni giorno qualcosa di nuovo, dall'esperienza, dallo studio e dal confronto con altri professionisti.

Gli obiettivi del mio lavoro sono 1) trasmettere l'amore per la musica e per la pratica strumentale   2) migliorare la qualità della vita degli allievi, che abbiano difficoltà oppure no, perchè la crescita attraverso la musica migliora la vita di TUTTI .... ma sono anche alla ricerca di strategie sempre più utili e risultati il più possibile oggettivi ... I sorrisi dei miei bambini sono la soddisfazione più grande, per me e per loro, ma da professionista non mi bastano .... quindi non mi accontento mai di quello che faccio ... e continuo a guardare avanti .... per loro voglio un pentagramma sempre più ricco e colorato!!!










venerdì 14 novembre 2014

Gabriele e la musica: una passione che cresce ogni giorno

Gabriele, 9 anni, ha iniziato a studiare musica a Maggio, quindi, considerata la pausa estiva, è un allievo molto "recente".

E' un bambino con autismo , alto e molto bello, socievole ed affettuoso, che negli ultimi due mesi sta dimostrando una motivazione ed una passione verso la musica sempre crescenti, un impegno costante e progressi davvero evidenti.



Durante i primi due- tre mesi aveva difficoltà ad ambientarsi al contesto dell'aula di musica poichè doveva ancora conoscermi,  dimostrava già senso del ritmo e curiosità verso i suoni e la pratica strumentale - sia il violino sia il pianoforte, ma per ora sta studiando il secondo-, ma aveva tempi di attenzione piuttosto brevi e si muoveva anche correndo per l'aula molto spesso.

A partire dalla terza o quarta lezione di questo a.s., invece, ha avuto un netto cambiamento nell'atteggiamento verso le lezioni : ha iniziato a conoscermi meglio, a diventare più autonomo svolgendo gli esercizi anche con me senza la guida fisica della mamma, ed a mostrare un forte interesse verso diverse canzoni, coreografie e l'apprendimento del pianoforte.

Infatti, se le prime volte per lui il nesso tra studio delle note ed esecuzione non era molto evidente, adesso sta iniziando a rendersi conto che ripetendo tante volte i passaggi riesce ad imparare i pezzi, e quando suona i brani e sente il risultato è molto felice e soddisfatto, non solo perchè lo applaudiamo, ma anche perchè sicuramente apprezza le note che stanno uscendo dallo strumento!

Per incentivare e monitorare l'apprendimento io e la sua mamma usiamo strategie ABA  rispettivamente di token economy e presa dati , sull'attenzione - e recentemente anche sulla performance stessa-, ed il pianoforte è sempre il compito su cui Gabri rimane più a lungo e dimostra un'attenzione più continuativa, chiedendomi anche, quando deve scegliere cosa fare, di poter suonare.

Eccolo in due fasi dello studio del brano Mary aveva un agnellino : per insegnargli il pezzo lavoro su imitazione, e lui è bravissimo non solo a ripetere correttamente ciò che ho suonato io, ma anche a ricordarsi la sequenza delle note e  a volte ad anticiparla ... grazie anche al lavoro a casa, sta arrivando ad eseguire tutto il pezzo, che presto riuscirà a suonare anche da solo ....









Si vede proprio quanta voglia abbia di suonare da solo, perchè a volte mi sposta le mani e dice"non suonare tu", e vuole provare a ricordarsi le note e le diteggiature senza il mio aiuto.

BRAVISSIMO!!!

In accordo con la consulente ABA e con la scuola, nonchè come da programma CML, sto facendolo esercitare anche su coordinazione, manualità fine, vocalità e pronuncia di alcuni suoni, insegnandogli canzoni di repertorio CML di primo e secondo anno.


Attualmente, le sue preferite sono Volpe volpe, Un ometto vestito di blu - che, oltre a farlo divertire, lo stanno aiutando a pronunciare meglio i suoni "V" e "BL"-, ed Aram tsam tsam, un po' per il carattere ritmico ben definito, un po' per i movimenti del "mulino" con le braccio e del battito FORTE dei piedi a terra!!



Durante l'ultima lezione li ha migliorati molto, sia nella precisione ritmica sia nell'esecuzione motoria in un tempo preciso ... e sta imparando anche tutti i testi che canterà in dicembre al suo primo concerto!






Un'altra canzone che ama ripetere, e nella quale dimostra una buonissima coordinazione delle braccia, è Viene Maggio, in cui per la prima volta mercoledì ha battuto con decisione ed a tempo le mani contro le mie :






Gli sto proponendo anche giochi legati al movimento ed all'ascolto che richiedono la discriminazione delle dinamiche (forte/piano) e del ritmo veloce/lento, ma dovremo passare presto a versioni di questi esercizi più impegnative perchè nel giro di due volte li aveva già imparati benissimo!

Il solfeggio , anche se posto sottoforma di gioco, gli piace forse un po' meno -ma di solito, a chi piace?? :) -, però lo studia lo stesso e vuole eseguire la lettura ritmica con il triangolo, uno dei suoi strumenti preferiti, riconoscendo ormai bene note e pause.

Nel nostro percorso finora, i momenti più emozionanti sono quelli in cui Gabri ride e sorride di gioia per aver svolto un esercizio che lo diverte o in cui si dimostra soddisfatto per aver imparato qualcosa di nuovo, o quando mi chiede di ripetere e ripetere ancora una determinata canzone ...

Venire a lezione gli piace molto e la sua determinazione e capacità di concentrazione stanno veramente aumentando!

Inoltre lavora tanto a casa con la mamma, Simona, che è straordinaria e motivatissima, e trova sempre le strategie e le soluzioni migliori per aiutarlo a studiare ... la settimana scorsa hanno passato insieme un intero pomeriggio sulla musica di cui più di mezz'ora solo al pianoforte .... quanti bambini di 9 anni, anche neurotipici, studierebbero così tanto?? 

GABRI SEI STUPENDO, SONO SICURA CHE AMERAI LA MUSICA SEMPRE DI PIU'!!

martedì 11 novembre 2014

I componenti dell'orchestra La Musica è Gioia!

Rosa, 6 anni
Rebecca, 9 anni
    
Viola, 5 anni
Sara, 8 anni


Mariasole, 4 anni
Beatrice, 3 anni





Giovanni, 6 anni
Giulia, 4 anni
Maddalena, 9 anni

Luca, 6 anni
Lorenzo, 7 anni








ED ALTRI ANCORA ..... 




martedì 4 novembre 2014

lunedì 3 novembre 2014

Crescere con le note ...ogni giorno un passo avanti in musica!

Il metodo che seguo (www.musicalgarden.it), la cui "naturale" evoluzione porta allo studio di uno strumento, si propone di accompagnare attraverso la musica i bambini nella loro crescita, dalla più tenera età, anche prima di compiere l'anno di vita, fino alla 3^-4^ elementare, età in cui i bambini suonano già da diversi anni.

Il primo "step" di questo percorso è il Music Lullaby, pensato per favorire lo sviluppo psico-motorio e le capacità espressive e musicali in bambini molto piccoli.

La mia classe Lullaby è formata da allievi dagli 8 ai 19 mesi, che vengono a lezione con le loro mamme, ed a volte anche con i papà, condividendo con loro la loro gioia di fare, ascoltare ed imparare la musica acquisendo ogni giorno nuove competenze ed appassionandosi sempre di più ad un'attività che per loro è naturale come comunicare, mangiare, giocare o dormire ... infatti questi piccolini cantano, ballano e "suonano" quotidianamente nei momenti e nei luoghi più disparati, perchè appunto per loro la musica è una parte naturale della loro vita!




In questi video, Leonardo (8 mesi) ed Elisa (19 mesi) eseguono divertendosi molto alcune canzoncine con le loro mamme!




Le loro espressioni ed i loro sorrisi sono contagiosi e tenerissimi, tra l'altro Lo slancio è uno dei loro esercizi preferiti, che chiedono e richiedono in continuazione alle "povere" mamme, che pensavano di venire a lezione di musica e invece si sono ritrovate a fare palestra!!

Ma la felicità dei loro bimbi, ovviamente, fa dimenticare ogni sforzo, brave mamme ;)



Un'altra piccola allieva della classe Lullaby è Perla, 1 anno appena compiuto, con un caratterino deciso, attivissima ed indipendente, che ormai ha in "repertorio" diverse canzoncine, filastrocche e coreografie :






Non è bravissima?? 

La "seconda fase" del percorso, per i bambini dai 3 anni in su, è il Children's Music Laboratory, che riprende, amplia e sviluppa le competenze e gli apprendimenti del Lullaby, preparando alla pratica strumentale.




Questo a.s. ho una classe di primo anno di CML (2 anni e mezzo- 3 anni e mezzo), ed alcuni allievi leggermente più grandi (5-6 anni) che svolgono la lezione individuale di strumento con elementi di CML, perchè anche ad un'età più "avanzata" non è detto che le competenze motorie e manuali indispensabili per la pratica strumentale siano tutte consolidate.

Qui Riccardo ed Andrea, 3 anni, eseguono con le loro mamme le canzoni "Volpe volpe" e  "Gira gira trottolina", quest'ultima contenente un esercizio di manualità fine piuttosto difficile per loro, ma le mie nuove trottole a forma di animaletti hanno riscosso molto successo,  ed i bambini le hanno usate talmente volentieri che non volevano più metterle via!








Giusto per complicarci ancora di più la vita :) , durante l'ultima lezione ho proposto un gioco motorio per l'equilibrio, la consapevolezza corporea ed il controllo posturale, che consisteva nel camminare da una parte all'altra della stanza tenendo in equilibrio una pallina su un cucchiaio di legno.

I bambini si sono divertiti tantissimo, soprattutto quando abbiamo invertito le parti e sono state le mamme a dover portare ai figli la pallina con il cucchiaio!



Sì, avete visto bene ... le mamme sono le stesse ... Andrea e Riccardo sono i fratelli "grandi" degli allievi Lullaby! :-)


Sempre per la manualità e coordinazione , nonchè in questo caso per favorire la mobilità del polso sull'arco del violino, un'interessante canzone del programma è la Danza dei tessitori, che nel video seguente vedete svolta da Mariasole, 4 anni :




Terminato il periodo di propedeutica, finalmente si inizia a suonare!!!

Mariasole, 4 anni


I miei allievi iniziano ad un'età molto varia, a seconda del percorso svolto in precedenza, delle competenze e, è importante che i genitori sappiano anche questo!, della qualità e della costanza nel lavoro svolto a casa ...

Ho avuto all'asilo nido bambini di 2 anni appena compiuti che erano già in grado di suonare il violino a corde vuote con un'impostazione corretta, poi ne ho alcuni che ricevono lo strumento  a 3-4 anni dopo 3-6-9 mesi di propedeutica, ed altri che iniziano molto più tardi, o perchè necessitano prima di un periodo preparatorio avendo magari difficoltà o disabilità, o semplicemente perchè hanno deciso di avvicinarsi alla musica in età "avanzata", che per vuole dire dagli 8 anni in su !!

Mariasole, ad esempio, una bimba veramente "solare", dolce e bellissima, dopo poche lezioni aveva già una buonissima presa dell'arco, senso del ritmo e coordinazione, dunque ha ricevuto il violino, e nella fotografia qui sopra la vedete durante la sua prima lezione ...

Ora sta lavorando sul primo ritmo di base, impegnandosi e cercando la massima precisione nell'esecuzione :




Lorenzo, 7 anni ,  studia sia il violino sia il pianoforte da più tempo ed è arrivato ai primi brani di Suzuki Piano School.

Qui suona un brano di Fletcher, con senso del ritmo, sicurezza e passione: 



Lui si appassiona tantissimo ad alcuni brani in particolare, al momento suonerebbe soltanto Il pattinatore di Thompson ed Il cavaliere di Fletcher, e quando un pezzo gli piace lo eseguirebbe in continuazione!!

 Questa caratteristica, ha , senza dubbio, i suoi risvolti positivi, allora cerco di fare in modo che, per citare il film "Chocolat", OGNI brano diventi prima o poi il suo PREFERITO!


Ora avete visto, quindi, il percorso dei miei meravigliosi bambini, da quando sono ancora così piccoli che per loro tutto è nuovo e straordinario, fino a quando, raggiunta l'età scolare, sono in grado di leggere e scrivere le note e si avviano verso lo studio autonomo e più consapevole di uno strumento ...

ma la musica rimane e continuerà ad essere, sia che diventino professionisti sia che prima o poi smettano di suonare, o lo facciano solo per hobby, una costante ed una parte importantissima della loro vita, che li accompagna nella loro crescita e nella scoperta di un mondo che, grazie alle note, può diventare più gioioso, ricco,  e colmo di soddisfazioni ed emozioni che non potranno mai dimenticare.


Sara, 8 anni, violino e pianoforte












domenica 2 novembre 2014

B. compirà 3 anni questo mese e sta iniziando a suonare il violino ...

La sua mamma mi scrive :


"B. é molto contenta avere il violino a casa.
Quando lo prende in mano fa le prove a modo suo, cercando di imitare i suoni degli animali ( ripetendo tutto quello che facciamo a lezione). Poi mi chiede accendere il canale Classica di Sky  e imita il ritmo dell'orchestra.
Fa anche un po' ridere!"

Ma quanto sono forti i miei piccolini?? :-)




giovedì 23 ottobre 2014

A.s 2014-2015 : I miei allievi e la musica da camera!

I miei allievi stanno formando anche vari gruppi di musica da camera, eccoli durante le lezioni.

Luca e Giulia (6 e 4 anni) duo di ... piccoli e meravigliosi violini :






Lorenzo e Luca, violino e pianoforte... seri e concentrati! :




Alice e Sara, bellissime e molto brave violiniste in duo:





Sara ed Alessia, violino e pianoforte, esprimono una profonda felicità !!









E' nata una nuova orchestra!

La settimana scorsa si è svolta a Voghera (PV) la prima prova dell'orchestra "La musica è gioia" : ad organico completo, è formata da 14 giovanissimi violinisti tra i 3 ed i 10 anni ... un bel gruppo, folto ed eterogeneo, ma accomunato dalla passione per la musica e per il violino!

Come prima prova abbiamo iniziato a lavorare su due brani che saranno la base del nostro repertorio : Bella Stella di Suzuki e Nelson Folk Song, trascrizione per quartetto di un altro brano Suzuki, che i più piccolini conoscono con il titolo "Con la mia mamma".

Prima abbiamo provato diverse volte i due pezzi, i cui gli allievi più avanti - i primi violini!- eseguivano il tema, mentre i secondi violini suonavano l'accompagnamento sulle corde vuote, semplice in Bella Stella, perchè costituito da un solo ritmo, ma più complesso in Folk Song, essendo le due parti diverse anche ritmicamente, e considerando anche che i piccoli suonavano con altri musicisti per la prima volta in assoluto!


Viola e Lorenzo in orchestra



Ma tutti erano coinvolti, interessati ed attentissimi, riuscivano a suonare e guardarmi per tutto il tempo, rispondendo alle mie richieste e seguendo i miei movimenti alla lettera :) , e nel frattempo si osservavano anche l'un l'altro, incuriositi dal vedere così tanti bambini come loro che suonavano lo stesso strumento e gli stessi brani.

Giovanni, 6 anni, è entrato in orchestra dopo un mese di violino, e fa parte a pieno titolo della schiera di "maschietti" dai 4 ai 7 anni che presto creeranno un gruppo vivace e compatto, e che appena possono fanno comunella divertendosi a fare confusione!, ma poi quando è ora di impegnarsi ritornano ad essere concentrati e suonano benissimo, motivandosi a vicenda :


Bravo Giovanni!!



G. 4 anni appena compiuti, tra i violinisti più "giovani" del gruppo, è un bambino veramente brillante e maturo per la sua età che, nonostante ci conoscessimo da prima che nascesse!, mi ha stupita per la sua notevole capacità di concentrazione, infatti ha retto senza mai lamentarsi, anzi ridendo sempre e mostrando un grandissimo entusiasmo!, l'intera lezione, ripetendo su imitazione esercizi tecnici che non aveva mai visto prima e che erano, oltretutto, veramente complicati, perchè erano rivolti soprattutto agli allievi più grandi.

Per non annoiarli, infatti, alternavo allo studio dei pezzi vari "giochi" musicali, sia di puro divertimento , lettura ritmica saltando, battendo i piedi o eseguendo movimenti con il corpo; danze e coreografie associate a canzoni anche in lingua straniera ..

sia più didattici, in particolare per la tecnica dell'arco e per il controllo posturale e strumentale, sempre "mascherati", però da piccole "gare" ed attività ludiche : dovevano suonare con l'arco al contrario (preso dalla punta), sdraiati, alzandosi in punta di piedi o abbassandosi gradualmente fino ad arrivare a terra, marciando, descrivendo in aria figure con l'arco, tenendo la posizione della mano destra con l'arco in testa ... o cercare di suonare note più lunghe possibili, con un suono regolare e continuo, battendo i record degli altri ed i propri per la durata del suono.

Quest'ultimo non è altro che il pesantissimo esercizio n^2 del temuto Catherine, spauracchio degli studenti  di violino anche a livello di 8^-10^ anno ... ma proposto ai bambini e reso accattivante può diventare un gioco molto divertente!



Qui più che suonare ... si ride!! :)



Un altro aspetto che mi stupisce sempre, è la facilità posturale, sia nell'impostazione sullo strumento sia sull'arco, che hanno i piccoli ... guardate ad esempio come tengono l'arco, dopo  il corso di propedeutica strumentale ed in media 3 lezioni di violino, questi due componenti dell'orchestra, rispettivamente di 4 e 5 anni ...





Wow! :)

Insomma, nonostante li abbia "tartassati" per bene, i miei allievi hanno iniziato, da quello che dicono anche i genitori, un'esperienza che spero sarà sempre più gratificante ed arricchente, e li porterà a vivere la musica come strumento di espressione di sè, delle proprie emozioni,  di ampliamento delle proprie amicizie e conoscenze e come "compagna" della loro infanzia e , spero, adolescenza e poi età adulta ... perchè fare musica è bello SEMPRE, e suonare insieme aiuta a comprenderlo fino in fondo!



MESSAGGI DEI GENITORI

" B. si è divertito molto, era a suo agio e si è impegnato al massimo nonostante l'esperienza fosse nuova per lui. Sono tutti bravissimi!"

"C. si è divertito e si sta appassionando molto  ... grazie!"

" M. è stata molto, molto, molto contenta!"

"V. era felice, anche degli stickers perchè è stata brava. Appena arrivata a casa ha ricominciato a suonare!"

" G. era davvero coinvolto ed anche solo da vedere è stata una grande esperienza!"