Penso che la musica, soprattutto se iniziata da piccoli - anzi, il prima possibile! -, sia uno strumento potentissimo e molto efficace per lo sviluppo della persona, per educarla prima di tutto alla felicità ... ed all'impegno, alla disciplina, al rispetto di sè e degli altri, ed all'espressione di sè.
Quindi io insegno prima di tutto per creare persone felici, piene di interesse, capaci di relazionarsi con gli altri ed in grado di esprimere le proprie capacità e le proprie risorse, attraverso la musica, ma non solo.
Può sembrare strano che il semplice apprendimento di un repertorio di canzoni e filastrocche o di uno strumento possa produrre questi effetti ... ma vi assicuro che è così, come dimostrano le storie di molti allievi miei e di tanti altri insegnanti, certo a patto che si abbia la collaborazione dei genitori e degli allievi stessi, cosa che però dipende tantissimo dalla capacità dell'insegnante di trasmettere passione e motivazione verso il percorso intrapreso.
Ovviamente risultati di questo tipo non sono raggiungibili con una didattica "vecchia", in cui si propinano all'allievo in modo autoritario esercizi lunghi, noiosi e privi di scopo o di collegamenti con i suoi interessi e la sua realtà.
La tecnica è indispensabile, e la teoria anche, ma in questi anni, grazie anche ad un corso di formazione che ho seguito su un metodo di cui vi parlerò in un altro post, sto scoprendo sempre di più l'importanza di insegnare divertendosi e facendo divertire, avendo sempre e comunque obiettivi chiari, mirati ed espliciti, ed aspettative alte nei confronti di ciò che l'allievo può fare.
Quando insegno, io "pretendo" tanto, voglio che i miei allievi si impegnino e diano sempre il massimo, ma dall'altra parte dò loro la possibilità di vivere la musica come un gioco, soprattutto quando sono molto piccoli, e come qualcosa di naturale, spontaneo e piacevole, un fonte di gioia insomma ... ed ecco spiegato il titolo del blog.
Le mie lezioni non sono mai coercitive o pesanti, anche quando, in occasione di concerti o concorsi per i più grandi, il programma da preparare è lungo e difficile. Cerco di sempre di alternare momenti "seri" e tecnici ad altri più rilassanti e creativi, inserendo ad esempio elementi di movimento corporeo o di utilizzo della voce, e questo sia nelle lezioni pre - strumentali con il metodo CML sia in quelle di strumento.
Esprimersi attraverso il corpo, suonare, cantare, recitare filastrocche, solfeggiare o analizzare un brano musicale sono tutte attività interessanti e gioiose se affrontate con il giusto atteggiamento, ed il mio desiderio ed obiettivo principale è farlo capire ai miei allievi, piccoli o grandi che siano.
Insomma ... la musica è gioia!
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