mercoledì 10 giugno 2015

Dal blog Leadingmyself.wordpress.com

“La musica sa andare oltre le disabilità”

#musica
Sono Francesca Raimondi, sono nata a Voghera (PV) nel 1983 e lavoro come insegnante di musica.
Fin da piccola ho sempre amato  la musica, la lettura, la scrittura ed i bambini :  a 4 anni il mio brano preferito era la Primavera di Vivaldi, a 5 ascoltavo e riascoltavo le canzoni dello Zecchino D’Oro imparando a memoria tutti i testi soprattutto nelle varie lingue straniere, ed a 9 anni ho iniziato a suonare il violino. Intorno ai 10-11 anni mi piaceva organizzare, in vacanza al mare, giochi e piccoli spettacoli coinvolgendo tutti i bambini della spiaggia, e poco dopo mi sarebbe piaciuto fare la baby sitter.
Nello stesso periodo ho iniziato a tenere un diario ed a scrivere poesie, pubblicando il mio primo libro a 15 anni, anno in cui, in una libreria di un paesino sardo, ho trovato il romanzo “Una bambina” di Torey Hayden, psicologa americana esperta in educazione speciale. Quel libro mi ha cambiato la vita, letteralmente : Torey (che in seguito ho avuto modo di conoscere di persona in Italia) trasmetteva una passione per il lavoro con i bambini “speciali” tale da “folgorarmi”, e farmi capire che da grande avrei voluto diventare come lei , insegnante per bambini con disabilità.
… E forse ci sono riuscita , visto che da alcuni genitori vengo definita “la maestra dei miracoli”, la stessa definizione data a Torey Hayden ….. anche se io mi ritengo solo una persona che ama il suo lavoro e lo svolge con impegno.
Tra i 18 ed i 26 anni pensavo, in realtà, che  nella vita avrei fatto la concertista : il violino era la mia vita, frequentavo il Conservatorio, suonavo in pubblico e partecipavo ai concorsi, pur consapevole del fatto che questa passione era “esplosa” troppo tardi, dopo anni di lezioni di violino “subìte”, e che dopo una certa età fosse quasi impossibile raggiungere il livello richiesto per svolgere una carriera concertistica in particolare, come sognavo io, come musicista solista. Parallelamente, infatti, ho incominciato anche a lavorare con i bambini … “speciali” …. A 20 anni sono stata accettata come volontaria in una scuola per alunni con gravi disabilità, ho conosciuto Cecilia, la “mia” prima bambina, che a 7 anni aveva lo sviluppo cognitivo di una bimba di 12 mesi … e mi sono innamorata di quel lavoro!!! In pochi mesi sono riuscita non solo ad instaurare un rapporto significativo con tutti i bambini che seguivo, ma anche ad ottenere con loro risultati importanti in termini di miglioramenti e sviluppo delle loro competenze, agendo molto di istinto, commettendo vari errori , ma, non so come, anche a sostenere il loro processo di crescita ed a migliorare la loro qualità della vita, con tanta convinzione ed amore, credendo sempre nelle loro potenzialità.
Come ho raccontato nel mio secondo libro (Farfalle senza ali,  Armando editore 2006). Allora “funzionavo” così, per prove ed errori, guidata più dalla passione che da una reale preparazione … ma avendo appena iniziato l’Università (Psicologia dello Sviluppo, ovviamente), forse non avrei potuto fare di più. Tra il 2004 ed il 2014 ho lavorato sempre, durante l’estate ma saltuariamente anche in altri periodi dell’anno, come educatrice in vari campi- prima infanzia, minori, adolescenti, disabilità complessa, sindromi genetiche, autismo- “specializzandomi” nel corso del tempo nell’area della disabilità grave, soprattutto nell’ambito delle sindromi genetiche rare, e dell’autismo. Tra il 2009 ed il 2010 ho conseguito sia il diploma in violino sia la Laurea Specialistica in Psicologia, e poco dopo anche, con lode, l’abilitazione al metodo didattico CML, derivante del metodo Suzuki, per insegnare musica ai piccolini dai 6 mesi ai 5 anni. Intanto mi capitava, invitata da associazioni ed enti, di tenere laboratori di musica, e nel 2009 ho avuto i primi allievi di violino e pianoforte, alcuni molto piccoli ed altri con disabilità.
E da lì ho iniziato a riflettere …..Che cosa volevo fare DAVVERO nella vita? Che cosa mi riusciva MEGLIO? Ormai accantonato il sogno di diventare violinista, per “raggiunti limiti di età”, avevo continuato però a suonare ed, appunto , insegnare, nonché lavorare con i bambini con difficoltà, studiare testi inerenti tale argomento e pensare ….. pensare a come avrei potuto unire TUTTO questo!!!
I primi allievi con disabilità sono stati Elisa, che in 6 mesi nonostante gravi difficoltà motorie ha imparato diversi brani alla tastiera, e Filippo,  3 anni, con una sindrome genetica rara e tratti autistici, che ha partecipato al suo primo saggio con gioia ed un’attenzione notevole date le difficoltà e l’età ed ha sviluppato una grande passione per la musica. Solo allora mi sono accorta che … Sì, poteva funzionare … era QUESTA la mia strada!
Insegnante di musica per bambini piccoli, ma anche allievi un po’ più grandi, anche con disabilità. NON MUSICOTERAPEUTA, ma INSEGNANTE : io INSEGNO, e questo dev’essere chiaro. NON faccio TERAPIA, NON GUARISCO NESSUNO.
Il mio scopo è quello di insegnare   A SUONARE UNO STRUMENTO anche a chi, per ragioni che non condivido e non mi sono chiare, è considerato “non capace di apprendere, tantomeno uno strumento musicale”. Invece con il mio lavoro ho scoperto e SONO IN GRADO DI DIMOSTRARE ( dati alla mano …. Con tabelle, grafici, e piccole “ricerche” su ogni allievo) che TUTTI POSSONO IMPARARE A SUONARE. Che la musica NON GUARISCE, NON CURA …. Ma aiuta A CRESCERE, EDUCA e dà uno scopo, un obiettivo ed una PASSIONE a tutti,INDIPENDENTEMENTE dalle loro difficoltà o meno.
Nel frattempo, sto accumulando esperienza nel campo, utilizzo anche metodologie comportamentali per favorire l’apprendimento della musica (tecniche /metodologia ABA per la quale inizierò la formazione “istituzionale” quest’estate),  e coinvolgo tantissimo le famiglie, infatti i genitori degli allievi partecipano alle mie lezioni e lavorano a casa con i loro  bambini, aiutandoli a studiare quotidianamente e, in alcuni casi, mettendosi a studiare uno strumento anche loro. Ho aperto  a Voghera (PV) una piccola scuola che in realtà è il mio studio in cui sono l’unica insegnante, ho allievi sia normodotati sia con disabilità, la cui età varia dai 6 mesi appena compiuti ai … 75 anni…,ed ho fondato un’orchestra di violinisti tra i 3 ed i 10 anni, che ha già partecipato a concerti e concorsi ed in cui i giovanissimi musicisti con disabilità suonano esattamente come tutti gli altri.
Il mio  lavoro mi riempie la vita, mi entusiasma, mi emoziona e qualche volta mi fa commuovere!! Non mi sento “arrivata” e spero di continuare ad imparare, aggiungere esperienze e competenze e migliorare sempre. Ma nel frattempo posso dirmi soddisfatta della mia vita e nel futuro vedo ancora tanti bambini che potranno crescere con la musica ed amare la pratica strumentale … perché la musica è gioia.

TWITTER @FraRaimondi

domenica 24 maggio 2015

Per il terzo anno al concorso di Parma : sempre più emozioni e divertimento!

Per il terzo anno consecutivo, Domenica 17 Maggio ho portato i miei allievi al concorso "E lucevan le stelle" di Parma.




Ormai un appuntamento irrinunciabile per l'atmosfera di entusiasmo e passione per la musica che vi si respira, e per l'intento didattico di valorizzare l'impegno e lo studio anche negli allievi ai primissimi passi nel mondo della musica, questo concorso è un'esperienza che ogni anno consiglio a tutti i miei allievi, che infatti rispondono al mio invito con una partecipazione "esponenziale" : nel 2013 erano 2, nel 2014 cinque, e quest'anno ben 12 !!

Abbiamo praticamente "invaso" la sede di Parma Lirica con una presenza numerosa, allegra ed anche piuttosto  "rumorosa", essendo tanti e molto piccoli ... la metà dei miei bambini, infatti, era sotto i 6 anni, e nella fila dei violini secondi dell'orchestra i due più piccoli non  avevano ancora compiuto 4 anni!







La nostra avventura è iniziata alle 7,45 della mattina, quando ci siamo ritrovati tutti per partire insieme da Voghera, con i bambini assonnatissimi e pronti a riaddormentarsi in macchina ... ma anche già pronti per suonare ... infatti Rebecca ha pensato bene di mettersi a ripassare nel parcheggio e poi anche in auto .... questa è passione!!!




Arrivati a Parma, essendo i primi presenti nella sala, l'abbiamo "invasa" provando e riprovando entrate , uscite, attacchi, inchini , sia con dell'orchestra sia dei solisti.

Complimenti ai piccolini per la professionalità e la resistenza .... nonostante 1 ora e mezza tra prove ed attesa, e la restante ora e mezza di concorso, non si sono mai lamentati ma, anzi, sono sempre stati sereni e si sono divertiti, reggendo l'impegno e la concentrazione richiesti senza battere ciglio. A 3 anni e mezzo!!




Io ho cercato di trasmettere loro entusiasmo e serenità, così come hanno fatto anche i genitori, e l' "esperimento" è riuscito!

Per primi si sono esibiti i solisti della cat A (fino agli 11 anni), tra cui due bravissimi allievi dell'insegnante Suzuki Emilia Gavaruzzi di Parma, in particolare la violinista Bianca Rabaglia, grande sicurezza, bellissimo suono, precisa, musicale ... complimenti davvero.

Nella stessa categoria hanno suonato tre miei allievi : Maddalena e Martina, che suonano da meno di un anno ed hanno eseguito una selezione di brani di Suzuki, e Giorgio, neanche 5 anni e meno di 6 mesi di violino!




Non è bellissimo??

Comunque sono stati tutti e tre veramente bravi, si sono impegnati molto ed hanno dimostrato ottime basi tecniche, musicalità e precisione, anche se per le più grandi un pochino condizionata dalla tensione ... Martina aveva addirittura la febbre, ma ha voluto lo stesso venire a Parma e partecipare al concorso suonando benissimo e dimostrando una grande forza di volontà ... insomma, per tutti e tre come prima prova è stata eccellente!! 

COMPLIMENTI!

L'audizione di Maddalena



La prova di Giorgio



Bravissimo, che precisione, senso del ritmo e capacità di concentrazione ... Super Giorgio!!

Subito dopo, è stata la volta dell'orchestra .... 

CHE EMOZIONE!!!

Insieme ai bambini hanno suonato anche due papà, Cristiano e Gianmario (il secondo mio allievo di pianoforte), che ringrazio tantissimo per la voglia di partecipare e mettersi in gioco accompagnando il gruppo e suonando con i loro bimbi ... uno stupendo esempio di didattica famigliare e di gioia nel condividere un'esperienza formativa, educativa ed importante come quella dello studio di uno strumento. Grazie!

A livello puramente tecnico, l'esecuzione è stata buona ma forse non ineccepibile ... ma parliamo di bambini piccolissimi e di allievi alle prime armi, e quindi vista sotto questo aspetto la prova assume tutto un altro significato e vale 10 volte tanto, per la costanza, la voglia di suonare insieme e la felicità che trasmettevano, nonchè l'insieme che comunque era buono e la grande concentrazione che tutti sono riusciti a mantenere.

La giuria ha capito tutto questo ed ha voluto premiarci con un bel SECONDO PREMIO con 90/100 !!!




Un successone e soprattutto un'esperienza che, spero, rimarrà sempre nei loro ricordi come qualcosa di appassionante, emozionante e piacevole ...

In orchestra, inoltre, ha suonato anche Sara, la mia stupenda allieva di 8 anni con autismo, che ha fatto pienamente parte del gruppo senza assolutamente nessuno differenza con gli altri, durante le prove, l'audizione, la premiazione ... attenta, interessata, appassionata e felice ... nonchè prontissima a livello violinistico.

Ed anche a livello pianistico , a dire la verità .... infatti, ricordandosi del concorso di pianoforte che aveva vinto il mese scorso, Sara continuava a chiedermi di poter suonare, e mi sono sentita davvero in colpa di non averla iscritta anche nella sezione Pianoforte, dal momento che avrebbe avuto un programma pronto e consolidato.


Sara e suo fratello Giorgio .... quanto sono belli???


Comunque, durante una pausa Sara ha suonato il pianoforte per circa 10 minuti, leggendo a prima vista lo spartito che aveva davanti ... è troppo brava!!





L'orchestra prima classificata - 1^ assoluto con 100/100- era composta nuovamente dagli allievi di Emilia, un gruppo di violini meraviglioso, affiatato, musicale e sicuro. Noi li avremmo ascoltati ancora per un bis !! Bravissimi.

Dopo le premiazioni, pranzo tutti insieme - abbiamo occupato anche quasi tutto il ristorante, infatti in totale eravamo più di 30!-, giochi, corse, amicizia, risate .....






 .... e nel pomeriggio è ricominciato il concorso con le categorie Canto, Fiati e Pianoforte.

In quest'ultima hanno partecipato Filippo, il mio allievo di violino di Gorizia che studia pianoforte con la mamma, e Lorenzo, mio "storico" allievo di 8 anni anche lui poli-strumentista (violino e pianoforte).

Tantissimi complimenti a tutti e due :  a Filippo per la grinta, la tenacia ed il coraggio che mette nel superare varie difficoltà- come per Sara, la sua disabilità non si notava ed è stato assolutamente alla pari di tutti gli altri, ma tutto questo è frutto di un grande lavoro ed impegno suo e dei suoi genitori nel mettere da parte le difficoltà e sviluppare al massimo le sue grandi potenzialità!- ... Ed a Lorenzo per lo studio, l'impegno e la maturità che sta dimostrando durante questo a.s., cercando di migliorarsi sempre e lavorare  meglio ogni giorno con entrambi gli strumenti.

Lorenzo con l'attestato di 3^ premio!


Nei giorni successivi al concorso, ho trovato tutti gli allievi più motivati, felici, sicuri ed elettrizzati dalla giornata "fuori dall'ordinario" vissuta a Parma ...

e di questo devo ringraziare, per il terzo anno, l'Associazione Parma Lirica per l'organizzazione, la direttrice artistica Patrizia Monteverdi e la pianista Cristina Bersanelli per la gentilezza e la simpatia dimostrate nei confronti dei miei allievi, e tutte le famiglie che mi seguono ed "assecondano" nei miei progetti ambiziosi, credendo nell'utilità della musica come strumento educativo, seguendo i loro figli con amore e convinzione, e decidendo di regalare loro momenti ed esperienze di inestimabile valore.

Ed ora .... iniziamo a prepararci per tornare a Parma l'anno prossimo!!! 

Una delle violiniste più piccole dell'orchestra : Giulia!

Dalla "Gazzetta di Parma"


PERCHE' LA MUSICA E' GIOIA!!!

A lezione, Maddalena, 9 anni, sta svolgendo un esercizio sulle emozioni ... il livello massimo del termometro delle emozioni è 10, e per la gioia lei indica 11 .... le chiedo perchè e lei risponde ....

PERCHE' LA MUSICA E' GIOIA!!





giovedì 21 maggio 2015

Luca e la "magìa" del suono del violino

Luca, 17 anni, ha una tetraparesi spastica e frequenta una scuola speciale. Un giorno, a scuola, il suo insegnante di musica gli ha fatto ascoltare il suono del violino e gli ha avvicinato lo strumento per farglielo provare ... Immediatamente, Luca ha preso in mano l'arco ed ha iniziato a farlo scorrere sulle corde, sorridendo emozionato al suono che ne usciva ....

Allora una sua conoscente, violinista, ha pensato di contattarmi per aiutarlo a sviluppare la passione che aveva scoperto, ed appena un settimana dopo ci siamo incontrati per la prima lezione.





Fin dall'inizio, il ragazzo si è dimostrato un allievo entusiasta, brillante e diligente, anche se più a lezione che a casa, infatti come tutti gli adolescenti non ama lo studio tecnico quotidiano!!

Però ogni volta che prende in mano il violino lo sguardo gli si illumina, l'espressione del viso e la gestualità si fanno più marcate denotando grande felicità e voglia di suonare, e per lui nessun brano è troppo impegnativo, infatti reagisce con interesse e curiosità a tutte le mie proposte ... anche all'ultima di studiare parte del brano "Storiella triste e gaia" di Curci, che prevede diversi cambi di corda con conseguente spostamento del braccio, e quindi un notevole impegno motorio.

Nonostante le difficoltà motorie, Luca quando suona riesce a controllare il movimento del braccio, migliorando ad ogni lezione, tirando quasi sempre l'arco dritto, differenziando le arcate in "giù"da quelle "in su", eseguendo le note nel tempo corretto, e cercando di produrre il suono migliore possibile.

Ha una determinazione ed una costanza che molti allievi senza difficoltà non avrebbero, ed in pochissime settimane sta facendo progressi costanti che emozionano tutti ... lui prima di tutto, ma anche me, sua mamma, ed il nonno che è presente ad alcune lezioni.

Certo, io sono una che non fa sconti .... e , come farei con qualsiasi adolescente,  insisto per ottenere da Luca il massimo impegno e miglioramenti continui, nonchè una maggiore costanza nello studio .... e lui mi segue, dimostrando di voler diventare sempre più bravo!




Ma prima di tutto, io e Luca ci divertiamo!!!

Ridiamo e scherziamo tantissimo, ironizziamo sul fatto che lui spesso suona "piano come un coniglietto o come una foglia che cade", e che io inavvertitamente combino i miei soliti pasticci ... confondendo il mio arco con il suo, spostandogli il braccio in una posizione che non gli permette di suonare, o dimenticandomi i pezzi che dobbiamo eseguire insieme ....

Pur non parlando, lui ha una capacità comunicativa straordinaria ed una buonissima comprensione linguistica, perciò nelle pause, insieme alla mamma mi racconta della scuola, della vicina di casa che insiste da settimane per avere da lui un "concerto privato" che però Luca non le ha ancora concesso, e della sua ragazza, che verrà a sentirlo al concerto di fine anno e dice di essere molto fortunata in amore ... e ci credo, Luca è un ragazzo non solo davvero bello ma anche simpatico, brillante e molto dolce, è una vera forza ed un vulcano di energia e positività!

Lo ammiro tantissimo e vorrei aver avuto, quando studiavo, la sua costanza e la sua capacità di superare le difficoltà, mentre personalmente alla sua età ero molto più incline a scoraggiarmi di fronte agli scogli tecnici, pensando che non li avrei mai superati ... e tutto questo senza avere nessuna difficoltà fisica.

Luca , sei grande!!




Oltre al violino, lavoriamo sul solfeggio, con la lettura ritmica eseguita con piccole percussioni, sulla lettura del pentagramma, su cui deve indicare le note che gli nomino, e talvolta sul dettato "estemporaneo" alla tastiera, che consiste nell'ascoltare e riprodurre una sequenza di note.

Ora ci stiamo preparando per il concerto del 7 Giugno, in cui Luca suonerà alcuni duetti con me ed una mia allieva, ed i miglioramenti si notano da una settimana all'altra, anche se dobbiamo lavorare ancora un po' sulla capacità di mantenere l'attenzione e la qualità dell'esecuzione per tutto il programma.

Ho conosciuto veramente poche persone come Luca, dunque posso solo dirgli di continuare con la sua forza, il suo coraggio e la sua voglia di provare emozioni e regalarle agli altri attraverso il violino, esprimendo grazie alla musica una personalità indomita e trascinatrice.





giovedì 7 maggio 2015

Alessandro : dal "tuffo" con le note .... al tuffo in piscina!

Alessandro, 8 anni e mezzo, ha iniziato a studiare con me in Febbraio. 

E' un bellissimo bambino con autismo, con i capelli ricci e gli occhi azzurri, un sorriso dolce ed una risata solare.






Infastidito da alcuni suoni, è invece affascinato dalla musica, le canzoni ed alcuni strumenti musicali. Ha un voce stupenda, cristallina ed intonata, ed un'ottima memoria, grazie alla quale impara subito i testi di tutte le canzoni e filastrocche.

Quando abbiamo iniziato il nostro percorso insieme, Ale doveva ancora conoscermi, perciò era un po' diffidente riguardo ad alcune mie proposte, che lo incuriosivano ma lo rendevano anche piuttosto cauto per la novità che rappresentavano.

Una volta imparato,  l'esercizio o il brano entrava però  nella sua "top ten", ed ora Ale aggiunge al suo repertorio pezzi "preferiti" più o meno ad ogni lezione!

Durante le prime lezioni, la sua attenzione si esauriva piuttosto facilmente, dunque la mamma lo aiutava fisicamente a ripetere le coreografie delle canzoni, ed in questo modo ha imparato inizialmente parte del programma di CML1 e 2 (www.musicalgarden.it)  :






I suoi genitori e gli insegnanti di scuola si sono subito accorti che Ale veniva molto volentieri a lezione, infatti lo sentivano ripetere le canzoncine in ogni momento, ma il fatto di essersi appassionato così tanto alle lezioni di musica lo ha aiutato anche ad accettare altre novità nella vita quotidiana.

Il giorno stesso del nostro primo incontro, ha deciso per la prima volta di andare in gita in collina con la mamma ed il papà, e l'esperienza gli è piaciuta talmente tanto che ancora adesso, dopo ogni lezione con me, chiede di fare una gita in uno dei posti che ha visitato con i suoi genitori.

La settimana successiva, invece, per convincerlo ad entrare in piscina, sua mamma ha iniziato a cantare il "nostro tuffo con le note" : Mi preparo per il tuffo, poi mi butto in Do ..... e cantando, Alessandro si è tuffato ed ha apprezzato fino in fondo una bella nuotata in piscina!!





Per incrementare la sua attenzione, ho messo in atto alcune tecniche comportamentali quali estinzione e token economy con i suoi rinforzatori preferiti, le Tic Tac e la mela, abituandolo a lavorare in autonomia seduto dentro ad un cerchio.

Ancora una volta, le tecniche ABA si sono rivelate immediatamente efficaci, ed in poche lezioni l'attenzione e la concentrazione di Ale sono aumentate (da 1' in media per esercizio, ora siamo arrivati a 2'25''),  ma soprattutto è migliorata la sua capacità di eseguire le richieste e gli esercizi da solo.

Qui lo vediamo in varie fasi della lezione, felice di suonare e cantare e davvero interessato a ciò che stiamo facendo insieme :

Canzoni di repertorio C'era un ometto e Viene Maggio





Manualità : La conchiglia





Si solfeggia! I cartelli ritmici






Primo brano al pianoforte






Oltre alla sua passione per l'apprendimento della musica, Ale ha anche due genitori bravissimi che lo seguono ogni giorno con impegno e costanza, facendogli ripetere il programma ed eseguire i compiti che invio ogni settimana, trovando anche nuove modalità per eseguire con lui gli esercizi in base alle sue caratteristiche ed alle esigenze del momento e della loro routine quotidiana.

Bravi!!

Alessandro sta iniziando un percorso divertente, motivante e ricco di stimoli e novità, e spero proprio che la musica continui ad accompagnarlo ancora per molti anni nel suo percorso di vita.

Ed ecco il famigerato tuffo!!!



domenica 26 aprile 2015

Il concorso di Ornavasso (VB) : grazie alla passione per la musica le difficoltà non sono un limite!

Domenica 19 Aprile sono stata, con 4 miei allievi e le rispettive famiglie, per il secondo anno al concorso "Insieme per suonare, cantare, danzare" di Ornavasso (VB).

Che io sappia, questo è uno dei pochi concorsi in Italia che prevede una categoria "diversamente abili", in realtà solo a titolo "informativo" per la giuria.

Infatti il nome della categoria non viene mai citato durante il concorso, l'inclusione con le altre sezioni è completa e non si respira mai un'atmosfera di favoritismo o peggio pietismo, ma anzi i giovani musicisti con difficoltà vengono accolti con simpatia, allegria ed ammirazione da parte della commissione se suonano bene, e come in tutti i concorsi per bambini viene premiato prima di tutto l'impegno ma anche la performance, differenziando i punteggi in base alla precisione dell'esecuzione ed alle qualità tecniche e musicali.

Per questo, già in apertura, vorrei fare i complimenti all'organizzazione, a tutta la commissione ed al direttore artistico, persone che ogni anno danno vita ad un evento con tantissimi partecipanti (più di 1.000 da tutta Italia!) che è nei fatti una grande festa della musica in cui si diverte a suonare senza stress nè inutili competizioni.




L'emozionante esperienza del concorso è iniziata, per la mia allieva Sara, già dal giorno prima.  Infatti sono stata ospite a casa sua ed abbiamo dormito insieme, con lei che prima di addormentarsi mi ha abbracciata forte dicendomi "Buonanotte Francy"! .... e la mattina successiva mi ha rivolto un grande sorriso sussurrando "Buongiorno cara" ... che amore!!




Ma, recuperando la serietà del mio ruolo ;-D, prima di uscire di casa le ho fatto ripassare i pezzi ... che maestra insistente e perfezionista!!! 





Arrivati ad Ornavasso, ci siamo trovati con Gabriele, Manuel ed Alessia, gli altri miei allievi iscritti al concorso, e due bambini di Gorizia, Emanuele e Filippo, iscritti nella stessa categoria, che studiano pianoforte con  la loro mamma musicista e violino con il mio supporto quando riescono a venire a Voghera, una o due volte al mese.

Rispettivamente 5 ed 8 anni, sono due bambini davvero simpatici, musicali, appassionati e determinati, che superano ogni giorno diverse difficoltà con coraggio ed allegria e stanno crescendo in musica grazie a due grandi genitori.

Filippo era già stato premiato, nell'ultimo mese, ad altri due concorsi sempre come pianista, mentre Emanuele, come la maggioranza dei miei allievi, era alla sua prima esperienza "competitiva".

Nelle categorie "Senior" e "Junior" si sono distinti i fratelli Amir e Sofien Salhi, con una tecnica solida ed una personalità musicale interessante e matura, e Giacomo Putorto, studente al Royal College of Music di Londra, con un programma di alto livello ed una grande padronanza e sicurezza.






Per i miei allievi, il concorso era un'esperienza nuova per qualcuno, ed
 una scommessa per tutti : didatticamente erano senza dubbio pronti, avevano studiato, lavorato e si erano impegnati per arrivare a quell'appuntamento. Tuttavia, per persone con disabilità, ed in particolare per i 3 ragazzini con autismo, qualsiasi cambio di contesto può essere confusivo e destabilizzante  ... la folla, le luci, i rumori, il teatro grande e sconosciuto, il pianoforte nuovo, i tempi di attesa ....

Di fattori potenzialmente "disturbanti" ce n'erano, e noi adulti eravamo comprensibilmente un po' preoccupati che la situazione nuova potesse incidere in qualche modo sul benessere dei ragazzi ...

Ma , ancora una volta, la passione e la motivazione per la musica hanno vinto su tutto!!!

Ed ancora prima, LORO hanno vinto, Sara, Gabriele, Manuel ed Alessia, con la loro voglia di suonare ( non ne vedevano l'ora!!! Sara e Manuel continuavano a chiedere quando fosse il loro turno!), il loro impegno, la loro tenacia e volontà,  l'amore per le sette note e la voglia di trasformarle in brani musicali ...

Ancora prima che suonassero, per me avevano già vinto!!




Poi, dopo più di un'ora di attesa, finalmente è iniziata la loro categoria ...

Per primi si sono esibiti Emanuele e Filippo, accompagnati dalla loro super mamma Alessia. Bravissimi!! 

Hanno suonato veramente bene, Emanuele con un ottimo senso del ritmo, dolcissimo e concentrato per essere così piccolo, e Filippo con un bel suono ed un'espressività notevole. 

Dopo di loro, Manuel, che quando sale sul palco- come era già successo a Voghera in dicembre- riesce a trasmettere al pubblico la sua dirompente musicalità e la sua sensibilità musicale. 

E' davvero coinvolgente e lascia tutti a bocca aperta!

In lui trovo le qualità che fanno la differenza tra un semplice "esecutore" ed un Musicista, anche  se suona poche note o un semplice accompagnamento, e questo è stato notato anche dalla commissione e dal pubblico.

Dopo il suo programma, ha deciso di eseguire un brano del CML che suoniamo a 4 mani a lezione, La conchiglia, la sua canzone preferita, "riarrangiata" da lui: infatti mi chiede di suonare la melodia due ottave sopra rispetto all'originale, mentre lui improvvisa un accompagnamento nei  bassi, cambiando anche ottava nel corso del pezzo, con un effetto sonoro veramente piacevole all'ascolto e molto emozionante!








Dopo di lui, ha suonato Sara. 8 anni, la più piccola del mio gruppo, Saretta studia due strumenti ed è in costante miglioramento, sempre più precisa, ama scrivere da sola le diteggiature dei pezzi!, ed ha un'impostazione delle mani davvero ottima, sta lavorando molto sull'aspetto tecnico ed i risultati si vedono.

Anche lei, come Manuel, si diverte molto ad improvvisare gli accompagnamenti delle canzoni CML che preferisce, e addirittura spesso suona e canta completamente da sola!

Inoltre dall'anno scorso ha acquisito la capacità di aspettare anche per più di un'ora il suo turno, ed al concorso è stata l'unica ad ascoltare anche tutti gli altri candidati, 2 ore e mezza di "concerto".


Sara e le coccole dopo l'audizione!


Bravissima Sara!



Arrivato il turno di Gabriele, mi sono subito accorta dei grandissimi cambiamenti avvenuti nel suo rapporto con la musica negli ultimi mesi.

E' sempre più convinto, appassionato e motivato tanto che, come gli altri due allievi, appena salito sul palco si è subito "lanciato" a suonare l'intero programma, ignorando le luci fastidiose, la numerosità delle persone, la situazione nuova, e tutti quegli aspetti che solitamente lo infastidiscono.

In quel momento per lui c'era solo la musica, c'era il pianoforte, e prima di tutto l'entusiasmo di suonare e di farlo bene.

Gabri, infatti, si impegna tantissimo, studia a casa con la mamma, e dimostra  felicità e soddisfazione sempre crescenti quando esegue correttamente i pezzi.

Dire che ha suonato bene è poco : la performance è stata quasi perfetta , ed ha eseguito praticamente tutto in autonomia!!

Super Gabri!



Per ultima ha suonato Alessia.  La più grande, ormai "veterana" di concerti, concorsi ed appuntamenti pubblici da più di 4 anni, pur essendo emotiva adora suonare in pubblico, e lo fa sempre con un'energia ed una comunicativa da vera trascinatrice.

Questa volta ha sfoderato anche una sicurezza che non le avevo mai visto, portando a termine l'intero programma senza esitazioni, con precisione, ritmo impeccabile ed un bel suono.

Il suo sorriso ed i suoi inchini al pubblico rivelano, insieme alle sue doti musicali, una personalità forte ma anche dolcissima e che rimane subito impressa in chi la conosce per la prima volta.




Alessia = una forza della natura!




Alle 13, dopo una mezz'oretta di attesa - considerato il livello dei candidati, il compito della giuria era a dir poco arduo...non avrei voluto essere nei loro panni-, ci hanno richiamati in teatro per la lettura dei risultati e la consegna dei premi.

Come sa chi frequenta i concorsi, l'assegnazione dei premi parte dal punteggio più basso e , nonostante non fossimo lì per vincere e personalmente non fossi neppure interessata ai punteggi, la situazione è comunque piuttosto "ansiogena" (scherzo!), e diventa più rilassante man mano che si sale in graduatoria :))

E noi, tutti, nella lettura dei risultati siamo stati ultimi .... infatti, sia i miei allievi sia gli altri due bambini si sono classificati tutti al PRIMO POSTO !!!

Con punteggi leggermente diversi, ma sempre altissimi :

Emanuele 95/100, Filippo 97/100

Sara 95/100

Gabriele 96/100

Manuel 96/100

Alessia 97/100

Punteggi meritatissimi, visto che oggettivamente hanno suonato tutti molto bene, ed enorme felicità per l'ennesimo traguardo raggiunto ....

alla faccia di tutte le persone che non hanno creduto e non credono nelle potenzialità di questi ragazzi ... alla faccia di tutti i "professionisti" che dicono "rassegnàtevi, intanto non migliorerà mai" oppure " i piccoli miglioramenti non contano" o ancora "ma cosa pensate di fare con questo bambino? ... non sentirà/parlerà/apprenderà mai ..."

Basta, avete rotto!!! (Scusate la franchezza, ma quando ci vuole ci vuole!!)

Loro POSSONO farcela, eccome !!!!

Possono imparare, migliorare, crescere, avere interessi e passioni, fare amicizie, gioire, divertirsi, avere un vita ricca, piena ed intensa .... l'importante è crederci sempre !!!

E chi passa il tempo a scoraggiare i ragazzi con difficoltà e le loro famiglie dovrebbe, secondo me, cambiare mestiere ... perchè non è certo con questo atteggiamento che vedrà i passi avanti ed avrà il privilegio di emozionarsi come per fortuna posso fare io, grazie alla positività ed al coraggio dei "miei" bambini.




Queste medaglie, però, vanno anche alla mamme ed ai papà  ( di cui spesso, come mi ha fatto notare proprio un papà, ci dimentichiamo .... ma sono super anche loro!) che lavorano tutti i giorni con i loro figli per dare loro una qualità della vita ed una serenità più grandi possibili.

Ed infatti, ecco anche in foto questi super genitori!

Papà Cristian con Sara

DA SINISTRA : Simona, Michele e Cristian


Dopo il concorso, essendo in un posto bellissimo e proprio all'ora di pranzo .... poteva mancare un pranzetto luculliano in una carinissima trattoria con panorama mozzafiato??

Ovviamente no!!!

Quindi abbiamo pranzato tutti insieme alla Trattoria Boden, rimanendo fino al pomeriggio inoltrato, mentre i bambini stavano insieme, giocavano all'aperto e si divertivano molto.

In particolare è nata una bellissima amicizia tra Giorgio, fratello di Sara, e Filippo, che sono rimasti insieme per tutta la giornata.


Emanuele, Giorgio e Filippo





Ma anche i piccolini hanno fatto amicizia ... guardate Emanuele e Valentina, sorella di Manuel ... non sono bellissimi??




E per me è stato davvero piacevole passare una giornata con i miei allievi al di fuori del solito contesto, e vederli divertirsi e scatenarsi grazie a uno stupendo gruppo di coetanei e famiglie!






Che dire ..... giornata indimenticabile, emozionante e piena di allegria .... ancora complimenti a tutti e grazie per la felicità che mi regalate!!




venerdì 10 aprile 2015

Che emozione vedere i miei piccoli violinisti di 3 anni ....

che suonano insieme Bella Stella e poi escono dall'aula a fine lezione con i loro minuscoli strumenti sulle spalle ... e vivono la musica con serenità e divertimento grazie a due mamme eccezionali che credono davvero in questo percorso!
 
 
E G. di 4 anni e mezzo che prepara il suo primo concorso con impegno e serietà, provando e riprovando il brano con entusiasmo e tanta passione, bravo!!!


domenica 5 aprile 2015

Perchè nei film gli insegnanti di musica sono figure negative?

Dopo aver visto di recente il film "La famiglia Bèlier", peraltro ottima produzione francese che consiglio senza dubbio, ho iniziato a riflettere sulla "rappresentazione sociale" degli insegnanti di musica, che si riflette spesso nei film, e che personalmente mi rattrista un po', soprattutto perchè, a fronte di tanti insegnanti appassionati, convinti e motivanti, la ritengo purtroppo abbastanza veritiera.

Nel film che ho citato, l'insegnante di canto appare come un musicista frustrato, demotivato e demotivante, severo, critico, e ben disposto solo verso gli allievi migliori quelli che "hanno talento". Ma questo esempio non è l'unico. Nella banalissima commedia americana "Nata per vincere". troviamo di nuovo un insegnante di pianoforte e canto veramente scostante, offensivo e perennemente insoddisfatto, che non si "abbassa" neppure a dedicare il suo tempo all'allieva che alla prima lezione arriva impreparata. 

Anche nell'emozionante "Goodbye Mr Holland" e nel divertentissimo "Sister Act 2", gli insegnanti che poi si riveleranno dotati di grandi capacità comunicative e passione didattica, all'inizio vivono il loro incarico come un dovere , poco interessante ed imposto da circostanze esterne.




Come dicevo, purtroppo tale rappresentazione non è così lontana dalla realtà .... soprattutto in Italia, il lavoro dell'insegnante di musica è considerato da molti un ripiego, soprattutto se svolto all'interno della scuola  ... chi non ricorda come un incubo le noiosissime lezioni di flauto alle medie, con quello strumento dal suono indefinito e quasi fastidioso, i tentativi falliti di produrre qualcosa che assomigliasse ad una melodia, e le orribili trascrizioni semplificate di brani che suonate in quel modo perdevano completamente di significato ??





Ma anche nelle scuole di musica e nei Conservatori la situazione non è migliore, ed anche in contesti in cui la musica dovrebbe essere motivante per definizione, si trovano spesso demotivazione, severità insensata tanto da diventare punitiva, ambienti tristi ed insegnanti frustrati.

Certo, conosco personalmente anche docenti appassionati, entusiasti, tecnicamente preparati ma anche umanamente sensibili, capaci di comunicare e di insegnare non solo le note ma prima di tutto la passione e la voglia di impegnarsi e dare il massimo con serenità ed amore per la musica.

Purtroppo, però, penso che questi insegnanti siano una minoranza ... e che il disinteresse nei confronti dell'insegnamento, non solo della musica tra l'altro, e dell'importanza che tale ruolo dovrebbe rivestire nella crescita di bambini e ragazzi, sia reale, e parta proprio dai maestri e docenti stessi, per trasformarsi in una mancanza di interesse verso l'apprendimento da parte degli alunni.

Però continuo a pensare che almeno film e libri potrebbero offrire un'immagine più ottimistica della figura dell'insegnante, e che quella solitamente proposta sia legata forse più allo stereotipo del musicista frustrato ed incapace di comunicare se non con le note che ad una ricerca di "realismo" ...

ed è forse l'aspetto che mi infastidisce maggiormente.

Per quanto mi riguarda, il mio approccio è opposto a quello che ho descritto .... e sono convinta che la negatività e l'atteggiamento punitivo non siano MAI utili nè efficaci, con qualsiasi tipologia di allievi, ed a qualsiasi età.

Al massimo posso capire l'utilizzo dell'ironia con gli adolescenti, che rende forse più diretta la comunicazione con loro, ma dev'essere un'ironia positiva che non  sconfini mai del sarcarsmo o nella critica neppure indiretta alla persona che abbiamo davanti.

Con i bambini, poi, la positività e l'entusiasmo sono fondamentali, il sorriso dovrebbe essere il linguaggio primario - anche con i ragazzi, ovviamente-, e la critica pesante ed offensiva (che, vi assicuro, ho sperimentato molte volte da allieva) non dovrebbe proprio far parte del repertorio di un'insegnante.

Insomma, la capacità di comunicare è fondamentale .... ed agli insegnanti dovrebbe "venire insegnato" per prima cosa come relazionarsi e comunicare con i propri alunni .... altrimenti continueremo a trovarci davanti a docenti magari anche preparati ma distratti, distaccati, disinteressati alla relazione con gli alunni e quindi scoraggianti .... e ad allievi svogliati, "pigri" e demotivati .... senza passioni, interessi nè capacità di impegno e disciplina.

Ma non sarà colpa loro!!!

Tutto questo andrebbe, inoltre, applicato fin dall'asilo nido, e, parlando di musica, anche da parte degli insegnanti dei bambini piccoli, che dovrebbero allontanarsi quanto più possibile dal metodo tradizionale - solfeggio, lettura, tecnica, imposizioni e .... noia ...., ancora applicato da molti- per imparare a comunicare la LORO passione per la musica e per il loro strumento - ammesso che ce l'abbiano .... la passione, intendo!- con il linguaggio che sentono più consono alla propria personalità ed esperienza didattica ed umana.

Insomma, ripeto sempre che LA MUSICA E' GIOIA ... ma anche L'INSEGNAMENTO DOVREBBE ESSERLO!!

Noi insegnanti siamo FORTUNATI, abbiamo la possibilità di far CRESCERE piccole persone rendendole ADULTI MIGLIORI magari anche di quelli che siamo diventati noi ... abbiamo la possibilità di MIGLIORARE LA QUALITA' DELLA VITA dei nostri allievi e cambiare anche il corso della loro vita a volte solo con un sorriso, un incoraggiamento o una frase (a me è capitato anche questo come alunna ....grazie ad insegnanti eccezionali), ma soprattutto con il nostro atteggiamento quotidiano.

E' una grande responsabilità, ma anche un'enorme fortuna .... perchè buttarla via lasciando spazio alla noia ed ai musi lunghi???

Cambiare è sempre possibile ... e cambiare la vita degli altri è la soddisfazione più grande che ci sia.

Per chiudere, ecco una "carrellata" di piccolini che stanno crescendo con la musica .... non  importa cosa faranno da grandi, se sceglieranno di continuare oppure, se diventeranno musicisti, insegnanti, sportivi, impiegati, medici o qualunque altra cosa .... quello che conta è che la musica avrà fatto parte dei loro primi anni di vita e, forse, rimarrà nella loro vita come sottofondo anche quando saranno grandi ... avendo insegnato loro la costanza, l'impegno, la disciplina .... ma soprattutto la gioia.

Leonardo, 1 anno




Lucia, 2 anni



Giovanni, 3 anni





Rebecca e Maddalena, 9 anni






giovedì 2 aprile 2015

Maria : passi avanti tra suoni, ritmi e parole

Maria, 14 anni, allegra e simpaticissima, con disabilità sensoriale, svolge con me un percorso mirato allo sviluppo del linguaggio attraverso la musica.

Io e Maria cantiamo, balliamo, suoniamo, recitiamo filastrocche, ripetiamo pattern ritmici associati a scioglilingua o frasi che provo progressivamente a rendere più lunghe, e da quando ci siamo conosciute ci siamo trovate molto bene insieme, per lo meno, io la trovo una ragazzina straordinaria, osservo con ammirazione la sua forza e la sua energia nella vita e nel rapporto con gli altri, e ho l'impressione che anche lei apprezzi le mie proposte musicali.

Vista la sua propensione al ritmo ed al movimento, ho iniziato ad insegnarle alcune canzoni con brevi coreografie e con ritmi specifici, che le faccio eseguire prima cantate e poi solo "recitate".

Le richiedo un'esecuzione intraverbale, fermandomi a metà del brano o di un verso, a volte anche di una parola, ed aspettando che sia lei a completarla :






Nonostante senta poco, Maria è intonatissima ed ha una bella voce, e sfrutta al massimo il suo residuo uditivo, percependo e riconoscendo suoni anche a basso volume e con un alto dettaglio : suona qualsiasi nota le venga richiesta e ripete brani anche complessi!

E poi si diverte ad imparare le coreografie, dimostrando entusiasmo ed una buona coordinazione, sulla quale comunque stiamo lavorando.

Per incoraggiare l'utilizzo del linguaggio a scopo comunicativo, cerco di metterla nella situazione di dover fare delle richieste, "alzando progressivamente il tiro" tramite lo shaping : all'inizio del nostro percorso mi accontentavo di un suono per darle l'oggetto che voleva, poi ho iniziato a richiederle la pronuncia della parola,  come si può osservare nel video che segue; successivamente di una frase di 3 parole con prompt (suggerimento della frase "Voglio il ...."); e ieri ho provato a farle chiedere lo strumento mediante la frase "Francesca voglio il/ la ..".





Ad ogni incontro raccolgo i dati sul numero di parole prodotte- per ora anche su ripetizione e non solo spontanee-, e durante l'ultima lezione è stato emozionante constatare che aveva detto quasi il doppio delle parole rispetto alla volta precedente!

Per esercitare non solo l'udito, ma anche la capacità di movimento autonomo ed orientamento nello spazio (Maria non vede), insieme alla mamma svolgiamo un esercizio di localizzazione dei suoni, in cui Maria deve ascoltare i suoni prodotti e muoversi per la stanza alla ricerca degli strumenti che noi suoniamo :




Questa ragazzina è una vera forza, è forte ma anche dolcissima e molto disponibile ed accogliente verso gli altri, che accarezza ed esplora con il tatto per conoscerli, decidendo molto spesso che la persona che ha davanti le sta simpatica!

Certo, come tutti ha le sue simpatie ma anche antipatie, ed in quanto adolescente ha anche i suoi momenti di oppositività e "ribellione", ma di base è affettuosa e gentilissima con gli altri e l'adolescenza non ha alterato questa sua caratteristica.

Maria, sei unica!!