domenica 13 marzo 2016

Incrementare la motivazione ... con un po' di fantasia!

Credo che per trasmettere passione, voglia di studiare e gioia di suonare si debbano mettere in campo metodi appropriati, mezzi tecnici e teorici corretti ed esperienza, amore per l'insegnamento .... ma anche un po' di fantasia!

Personalmente mi è sempre piaciuto ideare, creare, inventare .... giochi, canzoni, storie, poesie, progetti .... ed uno degli aspetti che preferisco del mio lavoro è proprio la libertà che mi dà nell'esprimere anche la mia personalità, le mie idee - molto spesso bislacche .... ma se funzionano va bene lo stesso :))- e la mia fantasia, basandomi sugli studi compiuti e sui metodi , ma poi inventando, a volte improvvisando, e personalizzando la proposta didattica.

Ad esempio, per Maria , che è non vedente, ho preparato i cartelli ritmici tattili, fatti con palline di plastica incollate sul foglio  :





Per Mariasole che, a 5 anni e mezzo, ama improvvisare al pianoforte e vorrebbe "comporre", ho anticipato un pochino i tempi insegnandole a scrivere le note al secondo anno di corso, ed ora lei scrive bene e mi chiede sempre di poter mettere su carta le sue "opere", totalmente ideate da lei con tanto di firma e titolo :





Per insegnare ai bambini del secondo anno di CML il riconoscimento dei bassi della cadenza mediante l'utilizzo di colori, oltre agli "spartiti armonici" da colorare già presenti nel metodo, invento altri spartiti con i personaggi preferiti dai bimbi .... ahimè, disegnati da me, ma loro si accontentano!!!, quale ad esempio l'inossidabile Peppa Pig :







L'obiettivo di sviluppo della manualità fine offre molteplici possibilità di creare esercizi sempre più "perfidi" e complessi, che a volte non riesco a svolgere nemmeno io!!. da proporre agli allievi dal secondo anno in su :

Esercizio di selezione delle dita sui gancetti, senza spostare nè far cadere il gancio centrale. per la serie ... complichiamoci la vita!




Dal quale poi sono nati altri esercizi e giochi inventati dai bambini stessi...

 Variazione ideata da Mariasole, a quanto pare molto divertente!



Sempre per la manualità : torre di gancetti costruita prendendo ogni anellino con la "presa a pinza" e mettendone uno sopra all'altro senza farne cadere nessuno fino alla fine ... (il cursore in mezzo si mette solo alla fine!)


La fantasia nella didattica si può applicare anche ai momenti più "seri" di studio dei brani allo strumento e lezioni collettive di orchestra.

Ecco di nuovo Mariasole che, finita la lezione, ripone il violino ripassando il gioco dell' "orologio" imparato al primo anno per appoggiare il violino sulla spalla.



Maddalena (10 anni) ed Iris (3 anni) giocano insieme prima di iniziare una prova di orchestra :




Il violino di Beatrice, 4 anni, con un adesivo di riconoscimento naturalmente rosa, il suo colore preferito!



Poi però si lavora!! Ci stiamo preparando per diversi concerti e concorsi e , da brava stakanovista, faccio lavorare i miei piccolini sempre di più, sempre meglio e sempre ... prima!

Ecco Perla, 2 anni e 4 mesi, in orchestra :



Giorgio, 5 anni, studia la Sinfonia dei Giocattoli per un concerto molto importante in cui i bambini suoneranno con professionisti di alto livello :


David e Diana a lezione con un'ospite d'eccezione e molto gradita ... Iris, 14 mesi !!!



Alessandro si prepara per il suo primo concorso di pianoforte :




Insomma, incrementare la motivazione serve a far amare di più anche il lavoro e lo studio quotidiano  costante, che non devono mai mancare, e di fronte ai quali è fondamentale insegnare ai bambini fin da piccolissimi a non mollare ma trovare sempre l'entusiasmo e la voglia di dedicarsi alla musica ed al loro strumento.



venerdì 11 marzo 2016

Alberto : passione, volontà e studio nonostante l'autismo e la preadolescenza!

Alberto (nome di fantasia), 11 anni, è un ragazzino con autismo che come la maggioranza dei suoi coetanei ama l'Ipad, le M&M's ed il basket. 

Però, a differenza degli altri, Alberto parla poco - solo con parole o frasi brevi e non sempre comprensibili-, non sa come fare amicizia nonostante sia molto affettuoso ed abbia voglia di conoscere gli altri, è quasi sempre in movimento, e si arrabbia quando un esercizio o un compito non gli riesce subito.

Nonostante alcune difficoltà, è un ragazzino straordinariamente brillante, con una velocità di apprendimento notevolissima ed una motivazione allo studio che, questa sì, non è per niente comune alla sua età.

La sua passione, più grande, però, è la musica, e da quando il fratello maggiore studia in Conservatorio lui lo ascolta suonare e prova a riprodurre al pianoforte le melodie che sente, ripetendole con il ritmo e le note corrette e spesso variandole con una logica musicale assolutamente corretta.

Senza aver mai preso lezioni di musica.

Per questo motivo, comprendendo il suo grande interesse, la mamma me lo ha portato per una prima lezione di pianoforte agli inizi di Gennaio, e da subito sono rimasta colpita dalla sua passione , determinazione, ma soprattutto dalle sue qualità musicali : orecchio assoluto, senso del ritmo e grandissima coordinazione e manualità fine, che lo portano a suonare praticamente qualsiasi brano con una facilità eccezionale.

Per iniziare gli ho proposto esercizi tecnici di base ed i primi brani di Thompson vol 1, che lui ha "divorato" imparandone due in pochissimi minuti.... perciò siamo passati direttamente al secondo volume, più o meno alla seconda lezione !!!

Alla terza gli ho fatto sentire il violino e mi ha chiesto di poterlo suonare, e dopo una settimana aveva già un'impostazione praticamente perfetta, un bel suono ed aveva imparato tutti i ritmi base delle variazioni di Bella Stella sulla corda di Mi.




Semmai il suo "problema", comune a quello delle persone molto brillanti e dotate, è quello di imparare tutto "troppo" velocemente, tralasciando a volte la precisione nelle diteggiature, suonando a memoria dopo la prima lettura senza più controllare lo spartito, e perdendo in alcuni passaggi la correttezza ritmica proprio perchè gli riesce tutto facile e spontaneo.

Ma stiamo parlando, prima che di un ragazzino con autismo non propriamente lieve, di un allievo che studia da neppure due mesi .... dunque queste "imprecisioni" sono non soltanto tollerabili ma del tutto comuni ... e semmai è Alberto a non essere affatto "comune"! 

Infatti oltre alla facilità musicale è anche molto diligente, studia tutti i giorni, a volte anche mezz'ora o di più, e non si accontenta mai del risultato, ascoltandosi e correggendosi finchè l'esecuzione non è "almeno" ottima :)

Ad 11 anni ovviamente fa tantissimo ancora la famiglia, ed Alberto ha anche la fortuna di avere una mamma straordinaria, che lo segue con competenza educativa, dolcezza ma anche fermezza e grande intelligenza, ottenendo risultati eccellenti sia nella serenità e nel benessere di suo figlio che a scuola e nelle attività extra-scolastiche.




L'iperattività di Alberto all'inizio condizionava abbastanza la sua resa allo strumento, e da una presa dati in baseline i suoi tempi di attenzione medi si attestavano sui 30 secondi - con "picchi" verso il basso di 10-15" ad esercizio.

Dunque ho introdotto rinforzatori indicatimi dalla mamma e da subito una token economy con agenda visiva  ("menù") dei rinforzatori, ideata dalla mamma e subito utilissima per il mio allievo, che ha incrementato immediatamente i tempi di attenzione e la capacità di attenzione e collaborazione di Alberto, portandolo in due mesi a riuscire a lavorare in media per 6 minuti consecutivi, arrivando anche a 10 minuti al pianoforte ed a quasi 30 minuti a casa, e permettendogli di imparare sempre più brani e con una precisione sempre maggiore.







Ecco il grafico dei suoi tempi di attenzione ad oggi, dopo circa 8 lezioni di musica  e tanto, tanto lavoro a casa :


Oltre alla tecnica strumentale, ogni tanto gli faccio ripassare esercizi di manualità tratti dal metodo CML (www.musicalgarden.it), e lo faccio lavorare sulla lettura ritmica, che esegue come sempre ad una velocità stratosferica :)), infatti cerco di lavorare sul "rallentamento" della sua esecuzione ritmica.





Ed ecco alcuni estratti dalle sue lezioni .... (in uno dei video si sentono i gettoni delle token che cadono nella scatola)






In Maggio Alberto parteciperà al suo primo concerto, e senza dubbio si divertirà molto ad ascoltare gli altri esecutori e ad eseguire tutti i suoi pezzi preferiti con entrambi gli strumenti.

A proposito : questa settimana ha imparato, ovviamente con un suono pulitissimo, l'arco dritto e la posizione impeccabile della mano sinistra, il suo primo "vero" brano al violino, arrivando a padroneggiare già due variazioni di Twinkle twinkle.

Complimenti e continua così !!!


lunedì 7 marzo 2016

Perla, Elisa e Margherita : diventare grandi in musica , dalla culla alla scuola dell'infanzia

Perla, Margherita ed Elisa oggi hanno rispettivamente due anni e mezzo e quasi 3 anni ... ma la loro "storia musicale" è già molto lunga, essendo iniziata quando le bimbe avevano dai 6 mesi all'anno e mezzo!

Infatti tutte e tre hanno frequentato da piccolissime i miei corsi Lullaby, rivolti agli allievi dai 6 ai 30 mesi circa, ideati dalla didatta Elena Enrico (www. musicalgarden.it) e pensati appositamente per favorire lo sviluppo neurologico e la crescita attraverso l'apprendimento della musica fin dalla più tenera età.



Nell'iniziare un percorso musicale ad un'età così precoce, ciò che conta sono soprattutto la motivazione del genitore, la sua tenacia nel portare avanti un cammino che per un adulto è impegnativo e richiede di mettersi in gioco e partecipare attivamente agli incontri insieme al proprio bambino, e la voglia nonchè la capacità di trasmettere al piccolo la passione e l'entusiasmo per la musica, da vivere come un gioco piacevole ed arricchente da condividere anche a casa.

L'avvertimento che dò a tutte all'inizio è "non sarà facile, sarà faticoso, coinvolgente e non sarà certo il solito corso-parcheggio in cui le mamme avranno tempo e modo di chiacchierare tra di loro e passare un'ora di relax .... ma vi divertirà, vi emozionerà e vi darà tantissimo, e soprattutto permetterà al vostro bambino di crescere con gioia, tante competenze in più apprese come un gioco spontaneo e naturale, e con un rapporto di condivisione e più avanti stima per voi che gli avete fatto questo stupendo regalo". Quindi la chiave sta nel crederci e non mollare alla prima difficoltà.

Le mamme di Perla, Elisa e Margherita l'hanno capito, e questi sono stati i loro inizi nel meraviglioso mondo della musica :

Perla a 12 mesi

https://www.youtube.com/watch?v=5iu_yyrXJR8


Margherita a 15 mesi

https://www.youtube.com/watch?v=Pa1-6bKmEqw


Più di un anno dopo, le mie piccolissime allieve continuano a studiare musica, e dal programma Lullaby sono passate al Children's Music Laboratory, pensato per bambini dai 3 anni in su, che però a loro ho proposto un pochino prima perchè avendo svolto il programma precedente possedevano già competenze molto avanzate.






Addirittura, Perla ed Elisa hanno iniziato a compiere i primi passi anche con il violino, ed oltre ad imparare i ritmi di base suonano anche nei secondi violini in orchestra, dimostrando una capacità di attenzione e concentrazione ed una coordinazione che stupiscono gli allievi più grandi.



A loro quest'anno si è aggiunta anche Iris, 3 anni compiuti a Gennaio, che ha fatto subito amicizia con le sue coetanee ed adora "giocare" con loro durante le lezioni ed imparare la musica cantando, ballando e suonando.

Ciò che colpisce di più in queste bimbe è la passione e l'entusiasmo che hanno sviluppato nei confronti del mondo dei suoni ed in particolare del violino. Essendo in pratica "nate" e diventate "grandi" con la musica, per loro gli esercizi, lo strumento, il ritmo e le canzoncine sono qualcosa di quasi scontato nella loro vita, che fa parte di loro e della loro esperienza e che regala loro sempre nuovi giochi da ripetere a casa con la mamma, momenti da condividere con altri bambini anche molto più grandi - Elisa ha fatto amicizia ed in orchestra gioca spesso con Maddalena, che ha 10 anni- , ed esperienze che per loro sono solo un bellissimo passatempo, ma che per la maggioranza degli "altri" bambini di due o tre anni sarebbero qualcosa di sconosciuto e davvero fuori dall'ordinario.

Infatti quando le loro mamme raccontano ai conoscenti che le piccole suonano il violino, nessuno ci crede!! 

Però è proprio così, e le bambine sono anche "gelosissime" del loro strumento e della loro valigetta per gli esercizi, che i fratelli più grandi non possono neppure toccare, come succederebbe con il pupazzo o la bambola preferiti.






A chi non avesse dimestichezza con il mondo dei piccolissimi o con quello della didattica a loro rivolta, tutto questo sembrerà strano, una sorta di "coercizione" verso qualcosa che potrebbe sembrare complesso ed innaturale, una insana volontà delle famiglie di creare "piccoli Mozart" ... ma vi assicuro che non c'è niente di più lontano dalla realtà che vivono i miei allievi e le loro famiglie.

Per queste piccoline le note e la pratica strumentale sono un mezzo per crescere, una fonte di allegria, espressione di sè e relazione con gli altri, sono momenti di felicità allo stato puro ed emozioni pure e spontanee.

L'apprendimento e l'impegno ovviamente ci sono, ma passano attraverso la naturale curiosità dei piccolini e la loro propensione all'acquisizione di abilità tramite il gioco, non sono mai imposti nè subìti.

E questo, a mio parere, è straordinario.

Auguro a Perla, Elisa, Margherita ed Iris di continuare a diventare grandi come stanno facendo, accompagnate dalla sette note e da un "giocattolo" un po' fragile ed un po' strano, che suona quando lo si sfiora e si può abbracciare come una bambola, ma che se vorranno le sosterrà per sempre nel loro percorso di vita.