Qui potete trovare una selezione di alcune esecuzioni dei miei allievi dell'Anno Scolastico 2023/2024
CONCERTO CONCLUSIVO DEL CAMPUS ESTIVO MUSICA E' GIOIA 2024
Esecutori: Alberto San Bartolomeo (3 anni), Achille Vanni (5 anni,Vivaldi Concerto in sol maggiore),Alys Ascione (6 anni),Margherita De Lucia (8 anni), Vittoria Martelli (9 anni),Laerte Regina (9 anni),Iris Ascione (11 anni), Matilde Vincenti (12 anni)
1) Achille Vanni (5 anni) esegue Vivaldi Concerto in sol maggiore primo movimento
2) Sasha Gueye (8 anni) esegue Suzuki Twinkle twinkle Tema e Variazione A
3) Maria Vogogna (12 anni) esegue Bach Minuetto in sol Maggiore e Suzuki Moto Perpetuo
4) Francesca Capelli (10 anni) esegue Seitz Concerto n 2 terzo movimento
5) Letizia Boccacini (5 anni) esegue Suzuki Canzone di Maggio e Bella Stella
6) Alys Ascione (6 anni) esegue Dvorak Humoresque e Schumann I due granatieri e Boccherini Minuetto
7) Elena Bozac (11 anni) esegue Huber Concertino n 8
8) Il Quartetto Musica è Gioia (Alys Ascione- Francesca Capelli- Iris Ascione-Elena Bozac) esegue Boccherini Minuetto
Un post molto popolare su Facebook che viene letto e condiviso da tempo, fa notare che il valore dello studio della danza non risiede solo nel divertimento e nell'apprendimento della tecnica, ma anche nei momenti più duri ed impegnativi del percorso,e dunque i genitori pagano anche per i momenti di difficoltà, di fatica e sconforto che costituiscono per i loro figli lezioni di vita.
Mi scuso ma non conosco l'autore del post, altrimenti lo citerei (come sapete, non sopporto la "condivisione selvaggia" dei contenuti online senza dare credito all'autore degli stessi).
Comunque, credo che per la musica valga esattamente la stessa cosa, con la differenza che, mentre per la maggioranza dei corsi artistici o sportivi l'unica persona coinvolta è il bambino, nel caso dello strumento Suzuki tutto ciò si applica anche al genitore.
E' almeno un genitore, infatti, che partecipa a tutte le lezioni, condivide il percorso con il figlio e studia a casa con lui, e a volte lo fanno anche entrambi.
Quindi il corso Suzuki diventa una palestra di vita non solo per il bambino, ma anche per gli adulti, per i quali, però, reggere il carico pratico ed emotivo dello studio di uno strumento con il proprio figlio è ancora più difficile.
Le lezioni sono piacevoli e divertenti per tutti, ma riproporre le stesse modalità anche a casa è il problema principale che riscontro nelle mamme e nei papà dei miei allievi, nonostante personalmente investa molte ore nella formazione e nel supporto proprio a loro.
Ma, alla luce del post citato sopra, vorrei dire a chi ha un figlio che studia uno strumento di non arrendersi e pensare che il valore di un percorso di questo tipo risiede veramente non solo nei suoi aspetti positivi, nel divertimento, l'entusiasmo, la voglia di imparare, i momenti di gioco e di risate, ma anche in quelli più difficili : i giorni in cui la motivazione cala e bisogna trovare nuove strategie per interessarlo, le settimane in cui sembra che l'apprendimento non avvenga e, anzi, è come se si tornasse indietro, le giornate nelle quali il bambino è stanco o tende a scoraggiarsi più facilmente, i weekend in cui si viaggia e ci si deve svegliare la mattina presto per partire con l'orchestra, le volte in cui il figlio dice "suonare non mi piace più" oppure "voglio cambiare strumento", ma in realtà sta dicendo "vorrei imparare senza fare fatica" e "mi sembra che un altro strumento possa essere più facile".
Anche tutto questo aiuta a crescere e ad acquisire competenze fondamentali nella vita, di reazione alle difficoltà ed agli imprevisti, di risoluzione dei problemi, di gestione delle emozioni spiacevoli e della fatica e di capacità di raggiungere gli obiettivi che ci si è posti, per poi essere ancora più felici e soddisfatti di averli conquistati.
Spianare sempre la strada ai vostri figli ed evitare loro ogni frustrazione o difficoltà non è la soluzione migliore e non li aiuta a diventare grandi.
Condividere un percorso con loro in modo positivo, con gioia ed entusiasmo, ma anche con tenacia e determinazione davanti ai momenti di crisi, invece, sì.
Da professionista anche della salute mentale (psicologa dello sviluppo) vi assicuro che l'unico modo per imparare a gestire le emozioni spiacevoli quali ansia, rabbia, delusione o paura è affrontarle, entrando nella situazione temuta, attraversandola e vivendola.
Nella società odierna, purtroppo, si tende a fare il contrario, evitando ciò che mette a disagio o che non fa stare sempre bene in ogni attimo della vita.
Russ Harris, psicoterapeuta pionere dell'ACT (Acceptance and Commitment Therapy), la chiama "La trappola della felicità", ovvero la convinzione, inefficace, che si debba essere sempre felici e che alcune emozioni abbiano una connotazione negativa e debbano essere eliminate ed evitate.
Non è così : le emozioni possono essere tutte utili se rese funzionali, anche quelle spiacevoli, ed i bambini che imparano a vivere tutte le loro emozioni saranno anche più capaci di affrontarle, gestirle ed utilizzarle al meglio.
Da ormai una decina di anni, da quando ho aperto lo studio Musica è Gioia, i miei allievi hanno sempre continuato ad esercitarsi in estate, ma fino ad ora l'obiettivo del lavoro estivo era soprattutto conservativo e mirava, quindi, al ripasso di quanto appreso durante l'anno scolastico per non perdere il programma svolto, quindi l'importante, per me, era che non venissero fatti passi indietro, senza porre, però, obiettivi più alti.
Quest'anno, invece, ho pensato di concludere l'anno "in salita", iniziando con tutti nuovo repertorio durante le ultime lezioni ed assegnando programmi di studio dettagliati, come ho sempre fatto, ma più intensi rispetto alle estati precedenti.
Niente pause, quindi, se non di una o due settimane al massimo, ma concerti e concorsi anche in estate ed un concerto dell'orchestra in programma per il 2 settembre che richiederà prove a fine Agosto.
Chi non troverà niente di inusuale in questo deve, però, considerare che i miei allievi sono in prevalenza piccolissimi, tra i 2 ed i 6 anni con qualche allievo storico di 9-10 anni, ed in diversi casi hanno difficoltà e disabilità di ogni tipo.
Non sto parlando, quindi, di studenti di Conservatorio, ma di principianti molto piccoli che per la maggior parte non frequentano ancora la scuola o di bambini che spesso hanno difficoltà importanti di attenzione e concentrazione, memoria o altre competenze.
Eppure, nonostante la loro età ed il fatto che seguire un certo tipo di programma fin dai primi mesi non sia affatto scontato, i bambini hanno risposto alla grande alle mie proposte.
Grazie alla partecipazione attiva ed all'impegno costante delle loro famiglie, che seguono alla lettera le mie indicazioni e si mettono in gioco fidandosi di me e credendo fermamente nel potere educativo della musica, tutti hanno continuato e stanno continuando a studiare anche nei mesi estivi con tenacia e determinazione, dimostrando una forte motivazione, passione e voglia di imparare anche in mia assenza.
Assenza relativa, ad essere sincera, perchè, tolte poche settimane, rimango sempre disponibile a visionare i video del loro lavoro ed inviare feedback e suggerimenti per continuarlo fino a settembre.
Al mare, in montagna, dai nonni, all'estero, in viaggio ed in hotel, i miei allievi hanno sempre il violino con sè, e non si limitano a suonare a modo loro a ripassare, ma si esercitano seriamente portando avanti uno studio di alta qualità.
Lia è tra le più piccole, ha iniziato a suonare a poco più di 2 anni ed ora, che ne ha quasi 3, ha tempi di concentrazione sempre maggiori e sta imparando l'impostazione corretta sullo strumento:
Insieme a Sasha, sua sorella, ed ad altri allievi, ha suonato in concerto a Luglio davanti ad un pubblico coinvolto e stupito:
Nel mese di Giugno, alcuni di loro hanno sostenuto gli esami di fine anno presso la scuola Estemporanea di Torino :
Sasha, 8 anni
Carlo (3 anni) e Luigi (5 anni)
Ginevra, 3 anni e già 1 anno e mezzo di lezioni di violino!, e Giacomo, 5 anni e mezzo, durante i 3 mesi estivi stanno facendo continui passi avanti nell'utilizzo della mano sinistra, così come Edoardo, 6 anni che, da quando non ne aveva ancora 3, si esercita ogni giorno con dedizione e costanza. Edoardo e Giacomo stanno studiando entrambi Canzone del Vento del Volume 1, sviluppando la tecnica dello staccato e delle riprese:
Giacomo
Ginevra
Edoardo
Mia, 7 anni, ha seguito per un anno scolastico le mie lezioni dalla Danimarca ed ora, venuta a vivere in Italia, studia con me dal vivo e continua ad esercitarsi con precisione e pulizia esecutiva:
Laerte sta per compiere 8 anni e lavora quotidianamente con la serietà che lo contraddistingue da quando, a neanche 2 anni, muoveva i primi passi con lo strumento (e non solo con il violino, in effetti!):
Laerte a 2 anni
Laerte oggi
Rachele e Letizia, gemelle di 5 anni, hanno imparato 3 nuovi brani del primo Volume in poco più di un mese, e continuando ad esercitarsi per perfezionarli.
Adriana, 5 anni, in estate ha partecipato ad alcuni eventi (concerti e lezioni) in Campania, mentre era in vacanza dai nonni, suonando dovunque ne avesse l'occasione anche insieme al fratellino Andrea, di 3 anni:
Alys, 6 anni tra un mese, e sua sorella Iris, 10 anni, entrambe dotate di notevole motivazione e musicalità, seguono le lezioni online da Caserta, e quest'estate hanno terminato il secondo Volume Suzuki.
Alys ha iniziato a suonare a 2 anni e mezzo ed a 3 anni aveva già partecipato a concerti e concorsi online in Messico, Spagna, Francia e Slovenia oltre a vincere il 1^ Premio Assoluto con 100/100 al Concorso Musicarte di Ozegna (TO).
Alys a 2 anni e 10 mesi ed oggi:
Iris al Concorso Musicale Flegreo di Napoli:
Gianna, 8 anni, allieva online da Bangalore (India), ha sostenuto in Luglio l'esame di secondo Volume con la votazione di 10/10 dopo aver eseguito il libro per intero in un unico concerto che è stato seguito in diverse parti del mondo!
Anna, 5 anni, per la fine dell'anno scolastico si è esibita nella sua scuola dell'infanzia, entusiasmando bambini e famiglie grazie ad una evidente capacità comunicativa tramite lo strumento:
I gemelli Stefano e Sofia stanno lavorando sugli ultimi brani del Volume 3 ad appena 8 anni e mezzo, poche settimane dopo aver superato con ottime votazioni l'esame di Volume 2, durante il quale hanno suonato per ben un'ora consecutiva!
Sofia studia Bach Gavotta in re maggiore:
Stefano studia Bach Gavotta in re maggiore:
Francesca, 10 anni da pochi giorni, ha iniziato ad imparare il Concerto n.2 di Seitz, e, come nel caso di Laerte, anche lei ha sempre dimostrato una forte motivazione fin da quando ha preso in mano il violino "muto" per la prima volta, a 3 anni ... per poi arrivare, ad Aprile di quest'anno, a suonare addirittura a Londra, alla Royal Albert Hall!
Francesca a 3 anni:
Francesca oggi ... ed il concerto alla Royal Albert Hall!
Maria, 11 anni, sta lavorando sul Minuetto in sol maggiore di Bach con un'impeccabile pulizia di suono, ottima impostazione ed intonazione sempre più precisa:
Zoe, 12 anni, ha sostenuto a Giugno l'esame di primo anno e e in Luglio ed Agosto sta preparando Allegro, un pezzo molto avanzato per il suo livello tecnico, continuando nel frattempo a studiare tecnica, scale e brani di ripasso:
Quest'estate Lisa, 8 anni, che seguiva il corso in studio, è tornata a Kiev e , nonostante si trovi in una situazione molto difficile, continua a fare lezione online e non smette mai di studiare e migliorare:
Lisa in studio
2^ premio con 93/100 a Verbania!
Lezione da Kiev
I.,9 anni, ha avuto un anno scolastico ricco di soddisfazioni: primo premio assoluto a Verbania, seconda classificata al Premio Crescendo di Firenze ed enormi miglioramenti tecnici in pochi mesi.
E' una bambina che dimostra sensibilità musicale ed una evidente maturità espressiva, come si può notare nel concerto finale della Masterclass del M.o Franco Mezzena a Sacile (PN), nella quale era in assoluto la più piccola partecipante ed ha seguito a memoria e per intero il Concerto op.35 di O. Rieding:
Achille ha solo 4 anni e mezzo eppure svolge già un programma incredibilmente complesso per la sua età, che comprende scale e due e tre ottave, tutto il primo Volume Suzuki e parte del secondo ed il Concertino in Sol maggiore op.11 di Kuchler, ed in estate si sta dedicando tantissimo al violino, che è la sua passione, e sta esplorando nuovi brani, improvvisando, cantando, indeando suoi arrangiamenti e scegliendo ancora pezzi nuovi da studiare!
La sua voglia di imparare è inesauribile e come insegnante trovo veramente interessante permettergli di coltivarla ed esprimerla al livello più alto possibile:
Il mio "esperimento", insomma, sta funzionando, ed i risultati che gli allievi stanno ottenendo in pochi mesi sono degni di nota e quasi inaspettati, appunto perchè non è affatto automatico che bambini così piccoli e anche con difficoltà riescano a progredire solo con il supporto dei genitori, che solitamente non sono musicisti ed hanno dovuto imparare le basi dello strumento da zero per poter seguire i loro figli.
Quindi sono orgogliosa del percorso che tutti stanno portando avanti, ma mi gratifica ancora di più vedere quanto siano soddisfatti ed appassionati loro, che ogni giorno fanno passi avanti in quello che spero sarà un percorso ancora molto lungo di crescita violinistica e personale.
Riflessione finale : l'idea che i principianti debbano suonare male è purtroppo ancora molta diffusa... invece, l'ho detto mille volte lo ripeto, non deve essere così!
Le basi sono fondamentali e determinano la qualità dei risultati futuri!
Quindi, per quanto mi riguarda, continuerò a tenere gli obiettivi alti e ad oppormi all'immagine del bambino che inizia a suonare sembrando "un gatto che miagola" o tutto storto e con il violino enorme perchè fa tenerezza ... e cercherò di fare informazione corretta per sfatare questo mito.
Visto che online continuo a leggere articoli e contenuti pieni di stereotipi e pregiudizi sulla disabilità, che vanno dal definire le persone disabili "speciali" al proporre qualsiasi attività sotto forma di terapia, ai post ancora più tristi che li usano come acchiappalike, vorrei raccontarvi la storia musicale di Maria.
Maria , oggi 11 anni, ha iniziato le lezioni di musica quando ne aveva appena compiuti 5.
Durante la sua prima lezione di musica, Maria prova il violino
Per tutto il primo anno le ho proposto il programma CML, la propedeutica musicale ideata da Elena Enrico, ed in parallelo ho lavorato su motivazione e collaborazione, indispensabili per un apprendimento così complesso come quello strumentale.
Quell'anno abbiamo lavorato anche sulle basi della lettura ritmica, su manualità, coordinazione e motricità funzionali allo strumento.
Maria è sempre stata una bambina molto competente, musicale, entusiasta e seguitissima, tuttavia l'aspetto comportamentale è ciò che davvero fa la differenza quando si tratta di competenze complesse.
La sua mamma, Antonella, eccellente insegnante e mamma motivatissima, ha iniziato da subito a lavorare ogni giorno con lei sul programma da me assegnato, ed il primo traguardo raggiunto da Maria è stato il Workshop CML al quale ha partecipato attivamente, esibendosi sul palco con un repertorio di canzoni e coreografie imparate in tre giorni.
Con lei si è esibito il papà, Luigi, ed è stato stupendo vedere l'entusiasmo di entrambi durante tutto lo spettacolo!
A 6 anni, Maria ha iniziato a studiare violino.
Come faccio con tutti i miei allievi, ho deciso di farla lavorare il più a lungo possibile sull'impostazione e sulle basi tecniche dello strumento, perchè ho constatato che in questo modo gli allievi imparano correttamente e riescono ad andare più veloci in seguito.
Lei da subito ha dimostrato interesse, passione ed impegno, nonchè, come tratto distintivo, la ricerca e la produzione di un bel suono, che ancora oggi è senza dubbio il suo punto di forza.
In questo video si può notare nuovamente la soddisfazione e l'entusiasmo tipico dei bambini quando riescono a fare bene qualcosa!
E' un circolo virtuoso che si auto-alimenta, e che, in particolare nel caso di bambini che in altri contesti (per fortuna non è il caso di Maria, perchè in famiglia è correttamente valorizzata) vengono sottovalutati, incrementa molto anche l'autostima.
Dopo alcuni mesi, ha iniziato a suonare con le dita della mano sinistra ed è entrata a far parte dell'Orchestra Musica è Gioia, della quale oggi è una delle colonne portanti e tra i membri più esperti.
Da quel momento, la sua motivazione e la sua costanza non sono mai diminuite: Maria ha partecipato a Masterclass, concerti, concorsi, ha vinto il 1^ Premio al Concorso Internazionale Massimo Marin, al Concorso Insieme per suonare di Verbania, il 2^ Premio con 90/100 al Premio Biasin di Pordenone ed al Concorso Musicarte di Ozegna, il 2^Premio con 94/100 allo stesso concorso di Verbania nell'edizione di quest'anno, ed ha sostenuto vari esami di inizio e di fine anno alla presenza di giurie di diversi miei colleghi molto rinomati.
Masterclass di Desenzano del Garda (BS):
Concorso Musicarte 2022
Come tutti i miei allievi, durante le vacanze Maria non smette di studiare e suona ovunque: al mare, in montagna, nel bosco ... l'importante è suonare!
Vi starete chiedendo quali siano le difficoltà che incontra nello studio dello strumento: vi dico che la chiave sta solamente nel concederle i propri tempi di apprendimento e nell'insegnare nel modo a lei più congeniale, puntando sui punti di forza e senza programmi rigidi nei tempi e nelle modalità.
Per il resto, posso dire con sincerità che è tra i miei allievi che dimostrano maggiore musicalità e precisione, ma non "perchè è speciale" o "perchè ha la sindrome di Down", ma solamente perchè è una ragazzina con ottime qualità musicali e grande motivazione verso lo strumento.
In Orchestra, Maria ha inziato facendo parte del gruppo dei piccoli, poi ha velocemente stretto amicizie con gli allievi della sua età ma non solo, ed attuamente è nel gruppo dei grandi, che hanno dagli 8 agli 11 anni e sono maturi e responsabili, si prendono cura dei più piccoli e sono fondamentali per il funzionamento del gruppo, oltre a costituire un esempio ed una guida per i nuovi allievi.
Orchestra Musica è Gioia e amicizia
Ormai Maria segue le lezioni da sola. Nel mio studio, come da filosofia Suzuki, i bambini partecipano alle lezioni con i genitori fino a circa 10 anni di età, poi personalmente punto tutto sull'autonomia, sulla quale inizio a lavorare fin dalle prime lezioni, e chiedo loro di frequentare in modo indipendente.
Lei è molto orgogliosa di questa responsabilità e la sfrutta benissimo, è matura, concentrata, segue, prende appunti e scrive i compiti ogni settimana.
Le mie modalità didattiche per gli allievi più grandi prevedono, appunto maggiore autonomia, libertà di organizzazione ed autovalutazione, come si può vedere nel video di questa lezione:
Attualmente, sta studiando il primo Minuetto in sol maggiore di Bach ed ha iniziato l'apprendimento dei cambi di posizione e della terza posizione fissa:
Insomma, il percorso di Maria dimostra che la musica può diventare una competenza ed una passione anche per chi ha difficoltà di partenza e che non è necessario considerarla "terapia" o qualcosa di "speciale" se rivolta a persone con disabilità, perchè è tutto molto più semplice ma anche più importante di quanto si creda, senza bisogno di sminuire un percorso di apprendimento banalizzandolo con i pregiudizi che ancora purtroppo sono presenti in questo campo.
Complimenti a Maria ed alla sua famiglia e grazie per il contributo che stanno dando alla diffusione del valore dela didattica strumentale rivolta a tutti.