domenica 19 luglio 2015

Studio di uno strumento e motivazione : perchè la didattica tradizionale non funziona??

Ovvero, perchè il metodo di insegnamento di uno strumento basato sulla vecchia scuola del solfeggio-tecnica-scale-studi e ... dopo anni ... i primi pezzi ... scoraggia così tanti allievi e non riesce ad instillare la passione per la musica? 

Risposta : perchè è NOIOSO!

Leggere una nota dopo l'altra muovendo una mano a tempo - il classico solfeggio parlato-, imparare uno strumento ripetendo per mesi gli stessi esercizi tecnici ed arrivare ai primi "pezzettini" dopo un anno NON E' MOTIVANTE, fa perdere fin da subito la spinta ad imparare, la voglia di migliorare, uccide la curiosità verso le note e verso lo strumento, azzera la creatività ed annoia.



Invece, da quando ho iniziato ad insegnare , ma in realtà lo pensavo già da molto prima, io sostengo che si possano ottenere gli stessi risultati tecnici, anzi risultati ancora maggiori, facendo divertire ed offrendo subito prove concrete del proprio impegno, mostrando agli allievi che suonare è GRATIFICANTE, APPASSIONANTE e più semplice di quanto sembri!

Certo, a patto di studiare, impegnarsi ed avere la volontà di farlo ... ma la volontà non nasce dal nulla in un bambino, si INSEGNA, si coltiva, si crea ... se un bambino è svogliato, demotivato e poco interessato NON è colpa SUA ma NOSTRA, degli insegnanti, dell'ambiente!

Con il mio insegnamento, che voglio migliorare, perfezionare, far evolvere, ma del quale sto cercando di gettare le basi, sto dimostrando che TUTTI possono arrivare ad imparare le basi della musica e ad AMARE ciò che fanno, a patto che abbiano le condizioni giuste, gli insegnanti giusti, una famiglia motivata e collaborante ed un ambiente musicale.

Lo diceva già Suzuki negli anni '30, lo dimostrano tantissimi insegnanti che dal 1976 utilizzano tale metodo anche in Italia, e ne è una prova la pianista e didatta Elena Enrico che, con il suo metodo CML ispirato al Suzuki, lavora con bambini ancora più piccoli di quelli "di Suzuki", che iniziano tra pochi mesi di vita ed i 3 anni (www.musicalgarden.it)



La mia allieva Beatrice prova per la prima volta il violino a 27 mesi


A mio parere, una lezione per essere efficace deve anche essere molto varia, a qualunque età, ma a maggior ragione con bambini piccoli o con difficoltà e fino ai 10-11 anni.

Solo dai 10 anni in poi propongo lezioni in cui per un'ora si suona e basta, magari ripetendo lo stesso passaggio in molte modalità differenti ma mantenendo un impegno ed una concentrazione continuative su uno stesso compito, ed anche in quel caso inserisco sempre un inizio o un finale più leggeri e rilassanti, di improvvisazione, "danza" o "composizione". E, per tutti, anche per gli adulti, organizzo incontri di orchestra, musica da camera, musica d'insieme, coro e poi concerti, concorsi e vacanze musicali.

La varietà nella lezione è data dall'alternanza di momenti strutturati, in cui pongo molte richieste e mi aspetto attenzione, impegno e collaborazione ( dopo aver lavorato su tali competenze in modo graduale), a momenti più liberi, di gioco, improvvisazione e risate .... in cui quello che conta non è tanto il risultato tecnico quanto la gioia che il bambino prova nel suonare il proprio strumento, anche non alla perfezione ma esprimendo il suo amore per la musica.

I momenti di "libertà" sono ovviamente limitati nel tempo ed intercorrono durante tutta le lezione, ma per l'ora intera l'atmosfera è sempre rilassata, serena e mai di critica o coercizione, sempre positiva e piena di entusiasmo da parte sia mia sia dell'allievo.


La tipica prova d'orchestra dei miei allievi!!


Se devo richiedere la ripetizione di un passaggio fino alla sua completa acquisizione per quel giorno, lo faccio in modo ludico, come "sfida" o come conquista di gettoni per arrivare ad un premio finale. Attualmente sono tecnico ABA in formazione, ma avendo alcune conoscenze di base usavo la token economy - appunto il sistema di gettoni e premi- anche prima.

Un esempio di alternanza tra momenti didattici ed altri più ludici è la lezione con Sara, che dopo 4 anni di musica iniziata da piccola , ora ha 8 anni e mezzo, passa tranquillamente dai brani e gli esercizi "seri" a fasi concordate del nostro incontro in cui sceglie lei canzoni, improvvisazione o giochi musicali. Sempre per tornare all'ABA, potremmo chiamarlo Natural Environment Teaching, ovvero insegnamento guidato dalla motivazione del bambino , oppure, quando lascio il bambino completamente libero di svolgere l'attività musicale che preferisce senza intervenire ma limitandomi a "giocare" insieme a lui con la musica, si potrebbe considerare pairing.

Ecco Sara durante esercizi di pianoforte e canto :




E qui, a casa- ma la stessa cosa succede anche a lezione!, mentre improvvisa un accompagnamento ad una canzone dello Zecchino d'Oro, mostrando un senso del ritmo, una musicalità ed un'allegria contagiosi!!!




Anche Maddalena, 9 anni,è un'allieva con una grande passione per il violino e che ama molto passare dallo studio sistematico, nel quale è molto attenta e precisa, a quello a scopo ludico, nonostante nel video in questione io faccia comunque alcune richieste e non lasci le allieve completamente libere, perchè si trattava del ripasso di un brano che dovranno portare ad un esame, dunque richiedeva, anche nel momento di gioco, una certa precisione :



"Gioco tecnico" di ritmo , coordinazione e .... movimento, con due violini all'unisono ... giusto per renderlo più semplice!




Per finire, possiamo vedere Gabriele in un momento impegnativo di apprendimento di un pezzo nuovo, superato brillantemente e con una notevole facilità, bravo!, e le gemelle Aurora e Susanna , allieve di pianoforte, mentre giocano con il violino, strumento nuovo per loro,  divertendosi un mondo!!






Lo studio di uno strumento, dunque, deve avere uno scopo, una motivazione ed un obiettivo positivo per essere veramente educativo , utile, produttivo e foriero di entusiasmo, piacere e quindi apprendimento.

Se "lasciato al caso" o, peggio, alla convinzione per cui un allievo deve avere capacità, talento e voglia di imparare in partenza, senza nessun incentivo e supporto esterno, penso sia destinato a fallire, ad essere presto o tardi abbandonato o ancora peggio detestato.... e questo credo sia il più grande errore educativo che un insegnante possa commettere.

Far odiare la propria materia invece di farla amare rischia di annullarne il valore educativo e la potenziale importanza nella crescita di un bambino.

domenica 12 luglio 2015

Orchestra La Musica è Gioia in concerto a Milano!

Giovedì 18 Giugno i miei piccoli allievi sono stati invitati a suonare al concerto Terra e Sogni, organizzato dal prof Guido Veronese, docente di psicologia clinica con cui collaboro presso l'Università Bicocca di Milano, specializzato nel sostegno psicologico in situazioni traumatiche ed in contesti di guerra, che ringrazio per l'invito e la fiducia nella nostra orchestra.

Mentre attendevamo l'arrivo di tutti i giovanissimi musicisti, purtroppo comunque in formazione ridotta perchè molti erano già in vacanza, il presentatore si è accorto subito della mascotte del gruppo... Giorgio, 5 anni non ancora compiuti, mio allievo da settembre e violinista da pochissimi mesi... e l'ha invitato ad aprire la serata!




Nonostante sia un bambino molto maturo per la sua età, e molto socievole ed aperto, Giorgio ha avuto un attimo di timidezza - e ci credo!! - e si è emozionato nel parlare al microfono davanti a tutte quelle persone, però ha risposto a tutte le domande benissimo ed è stato stupendo, troppo tenero!


Subito dopo gli hanno chiesto di suonare. Il suo brano da solista era già in programma, quindi lo abbiamo solo anticipato, e lui ha suonato da solo, benissimo, senza accompagnamento, con la sua grandissima facilità e sicurezza ... bravo Giorgio!!!





Al termine dell'esecuzione, c'è stato un divertente "momento CML" avviato dal presentatore a sua insaputa .... Giorgio, infatti, aveva eseguito il brano Bella Stella nella variazione che tutti gli allievi del metodo CML chiamano "ritmo patatine fritte" (www.musicalgarden.it), ed il suo premio qual è stato?? Un bel piatto di patatine ... che ridere!!



Avviata la serata, hanno suonato altri solisti : Alessia, Gabriele, Lorenzo, Martina, Rebecca, Maddalena e Sara.

Tutti preparati, concentrati e felici di suonare.

La location, tra l'altro, era particolare : il cortile di una casa di ringhiera, ed i miei allievi, non avendo mai suonato all'aperto, non sapevano che il suono si disperde e che l'acustica è molto diversa rispetto agli interni, quindi erano tutti un po' stupiti da fatto di sentire poco il loro suono, ma non hanno perso nè la concentrazione nè l'impegno e l'entusiasmo, ed hanno davvero apprezzato l'esperienza , per loro insolita ma molto affascinante.

Martina, Rebecca e Maddalena hanno eseguito insieme alcuni brani di Suzuki, in quello che è ormai un trio affiatato e consolidato di "compagne di classe" di violino ma soprattutto amiche.




Grandi !!!

Rebecca ha eseguito anche il suo cavallo di battaglia, Folk Song di Nelson, confermando di l'ottimo lavoro svolto durante tutto l'anno scolastico e la passione per il  violino , nata per caso al corso estivo 2014. Complimenti Rebecca!




Poi si sono esibiti due pianisti, Gabriele e Lorenzo.

Gabri era molto incuriosito dalla nuova tastiera, con un suono più forte e diverso dal pianoforte al quale è abituato, ma soprattutto dal nuovo ambiente. Le persone, i rumori, le luci, il fatto di essere all'aperto, il contesto "informale" e non strutturato ... quindi ha suonato con leggermente meno attenzione rispetto al solito, ma pur non guardando i tasti è riuscito ad eseguire tutti i suoi pezzi con padronanza e naturalezza. E la mamma mi ha raccontato che, una volta tornato a casa, si è "fiondato" al pianoforte dicendo "Voglio suonare Mary aveva un agnellino" , insomma, per i miei allievi la musica non è mai troppa!! Stupendo!




Lorenzo ha interpretato il Cucù di Suzuki, esprimendo simpatia, musicalità e creatività che, da quando era molto piccolo, sono sempre state le sue caratteristiche principali. Bravo!



Alessia ha suonato sia da solista sia in un ruolo nuovo per lei, quello di pianista accompagnatrice dell'orchestra. Per quanto sia difficile da credere, Ale non aveva MAI provato prima con l'orchestra, eppure ha accompagnato benissimo, seguendo i miei gesti e sorridendo tutto il tempo. Un vulcano di energia ed espressività!



L'orchestra ha suonato due volte , di cui una in chiusura. Qui, infatti, non si vedono Sara e Giorgio, che hanno suonato alla fine, anche loro bravissimi e super motivati.

(Postilla per chi fosse nuovo del blog : Sara e Gabriele sono due bambini con autismo, mentre Alessia è una ragazza sorda con la sindrome di Williams ... ma come vedete, sono bravissimi allievi di musica come tutti gli altri ... se non, a volte, ancora più studiosi e diligenti!!!)

Ma per i bambini, la parte più divertente e stato il post- concerto. Hanno mangiato tantissimo al rinfresco , soprattutto Giorgio "piccolo", che faceva fuori un panino dopo l'altro!, e poi corso per il cortile, giocato, chiacchierato e chi più ne ha più ne metta.... alle 23 - il concerto era iniziato alle 19.45!- non avevano la minima intenzione di tornare a casa e sarebbero rimasti molto di più...

Dire che si sono divertiti è poco, erano tutti felicissimi ed al ritorno mi chiedevano quando sarebbe stato il prossimo concerto.

Che bello vedere questa gioian e questa spensieratezza associate alla musica, e poi inclusione completa, amicizia ed allegria.

Auguro ai miei bambini di poter vivere la musica sempre con questa spontaneità e questa felicità!!!

domenica 5 luglio 2015

Sara, Lucilla (eccezionale giovane violinista) e Vivaldi!


 Un giorno Sara ha cercato da sola su Youtube "Lucilla Mariotti Vivaldi" ed ha passato il pomeriggio a suonare insieme al video .... Sara ha 8 anni, è la mia allieva con autismo che avete già conosciuto su queste pagine, e Lucilla è il suo modello ed il suo idolo violinistico!