giovedì 21 aprile 2016

Concorso Insieme per suonare 2016 : pioggia di premi e tanto divertimento!

Sabato 16 e Domenica 17 Aprile i miei allievi (da sola avevo 20 iscritti!!) hanno partecipato al concorso Insieme per suonare, cantare, danzare di Omegna (VB), ormai praticamente una tradizione per noi.

Sabato si è svolta la prova generale dopo la quale alcune famiglie, insieme a me, sono partite per Omegna. Domenica, invece, il concorso.

Partiamo dalla fine, con il percorso completo dalla preparazione e le prove fino alla premiazione, raccontati nel video di una bravissima mamma, con immagini stupende che rendono meglio di qualsiasi scritto la magìa della nostra esperienza al concorso :



Come dicevo, sabato sera sono arrivata ad Omegna all'Hotel Croce Bianca, con le famiglie di Giorgio ed Iris.

Piccolo violinista in viaggio per Omegna .... con tirannosauro!


I due bambini, 5 e 3 anni, hanno passato la serata a giocare insieme e dopo cena, giusto per non smentire la mia fama di stakanovista, ho fatto studiare Giorgio che, sempre con tirannosauro al seguito!!, ha ripassato più volte tutto il suo programma solistico con grande impegno e serietà :




Per i piccoli la musica è veramente un gioco! Un attimo prima stanno correndo e giocando scatenati,  quello dopo prendono lo strumento e studiano con la massima concentrazione, poi tornano a giocare, magari proprio con il violino come vedete qui sopra.

Tutto questo avviene senza soluzione di continuità :)), perchè la musica fa parte della loro vita e della loro giornata, con una naturalezza ed una serenità che si possono raggiungere solo iniziando da piccolissimi.



Domenica mattina ci hanno raggiunti tutti gli altri. Al concorso avevo iscritto ben 7 solisti e 20 componenti dell'orchestra che in pratica, pur essendo i candidati in assoluto più piccoli e di conseguenza non certo di livello più avanzato, hanno monopolizzato la giornata con la loro presenza allegra, giocosa e numerosa!

Dopo le prove di alcuni allievi con il pianista, è iniziata l'attesa per il nostro turno. Due ore e mezza di musica che pensavo avrebbe stancato i bambini, invece li ha catturati ed affascinati, dando loro la possibilità di ascoltare brani di alto livello eseguiti dai partecipanti più grandi - Vivaldi, De Beriot, Paganini, Saint Saens ed altri- e di conoscere strumenti forse mai visti prima, quali il violoncello ed il contrabbasso.

Era emozionante anche solo vederli attendere tutti insieme, seduti vicini ad ascoltare, giocare, ogni tanto chiacchierare, proprio come un vero, grande gruppo di amici di tutte le età, dai 2 anni e mezzo in su!!, uniti dall'amore per la musica e dall'esperienza dell'orchestra.



Prima delle loro audizioni hanno anche ripassato a gruppetti in completa autonomia. 

Ero molto fiera di loro!!




Il livello del concorso era davvero alto. Siamo rimasti tutti colpiti in particolare dall'orchestra d'archi Asilo Vecchio, con un ottimo insieme e livello tecnico, e dalla pianista Marzia Sergi, di appena 7 o 8 anni, con una padronanza, una musicalità ed una maturità artistica veramente stupefacenti, straordinaria!

Già dopo averla sentita in prova non avevo dubbi su chi sarebbe stata la vincitrice assoluta.

Per il mio gruppo, i primi ad esibirsi sono stati i violinisti solisti, seguiti dai pianisti.

Letizia e Martina, le più grandi, hanno aperto le nostre audizioni eseguendo, rispettivamente, il primo movimento del concerto di Rieding ed una selezione di brani dal primo volume Suzuki : i tre Minuetti di Bach, Schumann Contadino Allegro e Gossec Gavotta.

L'emozione si è un po' fatta sentire e, complice il fatto di non aver potuto provare prima con il pianista accompagnatore, c'è stata qualche piccola imprecisione, ma considerato che suonano da meno di due anni - Letizia addirittura da appena 9 mesi!-, il risultato è stato comunque buono.

Entrambe dimostrano qualità musicali elevate, per la musicalità e la comprensione di ciò che eseguono, unite per Letizia ad una facilità tecnica impressionante, e per Martina ad un miglioramento costante ad ogni prova pubblica, con una netta crescita nell'utilizzo dell'arco, nell'intonazione e nella capacità di lettura del testo e di auto correzione.

Sono ragazzine molto mature per la loro età, e per questo tendo a considerarle più grandi di quanto in realtà non siano, a trattarle da adulte e responsabilizzarle il più possibile.

Ma credo che i ragazzi non vadano mai sottovalutati e che il fatto di richiedere impegno, serietà ed autonomia possa solamente aiutarli a crescere ed apprezzare ancora di più il loro percorso musicale ed i risultati del loro studio.




Dopo di loro, i due solisti più piccolini : Giorgio, e Noemi, di appena 4 anni!

Piccoli musicisti vivacissimi, energici, entusiasti e giocherelloni , che quando prendono in mano il violino si trasformano e diventano grandi ... concentratissimi, professionali, precisi, ma anche super felici di suonare.

Giorgio impara i brani con grande velocità, puntando sempre ad un'esecuzione pulita e perfetta.

Noemi è più istintiva, dotata di un temperamento ed una personalità musicale non comune a 4 anni.

Ma tutti e due amano il loro strumento e non vedono l'ora di suonare .... bravissimi !!!







Poi è stata la volta dei pianisti. 

Alessandro, Alessia e Manuel, tre ragazzi straordinari, per i quali l'aggettivo "disabilità" è solo una parola, non certo un limite.

Ale era al suo primo concorso, situazione che lo incuriosiva, visto che ama suonare, ma lo preoccupava anche, per il contesto di confusione,rumori e folla in cui si sarebbe trovato.

Eppure ha superato alla grande tutte le sue paure ed è riuscito a suonare per intero il programma con preparazione e dimostrando enormi miglioramenti rispetto solo a pochi mesi fa.

Ormai durante le lezioni suona quasi senza la mia guida fisica, avendo acquisito una buona manualità fine al pianoforte, e senza bisogno di suggerimenti relativi alle note ed al ritmo. E' migliorato nell'articolazione delle dita, nella precisione delle diteggiature e nel controllo ritmico.

Al concorso, data la situazione particolare, l'ho aiutato un po' di più, ma in realtà è ciò che ho fatto con tutti, perchè penso sia importante stare vicina agli allievi durante quelle che per loro sono prove veramente impegnative.




Ale sei un campione !!!




Manuel, 12 anni e mio allievo da poco più di un anno, sta compiendo un percorso di crescita musicale e personale in cui lo studio dello strumento gioca un ruolo importante.

E' un ragazzino che vive "nella" musica ed è in grado di fare musica in qualsiasi momento e con qualsiasi strumento, con una facilità eccezionale ed emozionando gli ascoltatori.

Ultimamente, oltre al violino ed al pianoforte vorrebbe studiare anche chitarra, ma io e sua mamma gli abbiamo fatto notare che forse, nonostante sia bravissimo, tre strumenti sarebbero troppi da portare avanti .... allora lui per ora " si accontenta" e cerca di dare il massimo nei programmi che gli assegno.

In questo concorso, oltre a conquistare tutti con la sua felicità nel suonare, ha raggiunto due traguardi importanti : per la prima volta ha suonato in pubblico in autonomia, senza bisogno del mio aiuto ma solo con la vicinanza della mamma che però gli lasciava massima indipendenza esecutiva; ed inoltre ha suonato con l'intera orchestra, ha aspettato il suo turno ed ha ritirato il premio senza nessun comportamento legato alle difficoltà di socializzazione e comunicazione.





Grande Manuel!



L'ultima dei miei pianisti è stata Alessia, alla quale mi lega un forte affetto da ben 11 anni e con cui lavoro con  la musica da quasi 6 anni.

E' una ragazza solare, tenace, positiva e trascinatrice, che se potesse salirebbe su un palcoscenico ogni giorno!, ed in pubblico dà sempre il meglio di sè.

In questa occasione ho proprio notato i risultati del lavoro sul suono che stiamo facendo, soprattutto da quando Ale ha cambiato impianto cocleare. Il suono infatti è di qualità superiore rispetto all'anno scorso, più controllato ma anche delicato, c'è una maggiore attenzione al fraseggio, al tocco ed ai colori. Brava Alessia!

Una forza, ed anche lei come Manuel oltre ad aver partecipato al concorso da solista ha suonato anche in orchestra.





I concorsi organizzati da Giuseppe Macaluso , che ringrazio per averci accolti con calore ed entusiasmo per il terzo anno consecutivo, sono tra i pochi che prevedano la partecipazione di allievi con disabilità, in un'atmosfera tra l'altro di totale inclusione e valorizzazione delle capacità e dell'impegno di ognuno.

Cosa che dovrebbe essere scontata a mio parere .... ma poi nei fatti è molto rara.

Dunque grazie a nome di tutti i miei allievi!

Per finire, dopo tanta attesa, studio, preparazione, prove, impegno e, diciamocelo, da parte delle famiglie anche sacrifici in termini soprattutto di tempo, presenza attiva e coinvolgimento ....

eccoci al grande momento, quello dell'Orchestra Musica è Gioia!

Un gruppo "atipico", molto particolare, composto per la maggior parte da violinisti piccolissimi, nella sua totalità da allievi ai primi corsi, quasi tutti al primo anno!, di cui due con difficoltà.

Tanto per cambiare, una bella sfida .... Un'impresa non da poco portare ad un concorso bimbe di 2-3 anni ancora con il ciuccio, piccolini della scuola dell'infanzia abituati ad attività e ritmi molto meno impegnativi rispetto ad una mattinata intera di studio, prove ed audizione ... Un gruppo moolto eterogeneo in cui però tutti sono amici, si supportano, si aiutano, scherzano e giocano insieme.

E , da quando è "nata" l'orchestra, la sfida è stata proprio questa : creare un gruppo, una totalità, un insieme in cui ognuno viene accettato e valorizzato per com'è, senza competizioni ma al tempo stesso dando risalto alle particolarità ed ai punti di forza di ognuno, con la massima naturalezza e GIOIA.



                                          
Ecco la nostra esecuzione dell'Allegro di Suzuki 



E dell'onnipresente Twinkle twinkle!





In tutto questo, come ho già detto, è stato e continuerà ad essere fondamentale il ruolo delle famiglie,  il supporto e la presenza costante di mamme, papà, nonni, parenti, fratelli ed amici nel percorso musicale dei bambini, durante le lezioni, lo studio a casa, gli eventi pubblici.

L'approccio che seguo, essendo rivolto a bambini veramente piccoli, è contrario ai "corsi - parcheggio" in cui i genitori non possono entrare in aula e non sanno neppure cosa fanno i loro figli a lezione, ma al contrario coinvolge completamente l'intera famiglia nell'esperienza musicale del bambino. E, se permettete, i risultati si vedono.

Non tanto e non solo in termini didattici, quanto di benessere, motivazione e convinzione dei bambini, che continuano a venire a lezione, studiare, impegnarsi ed essere curiosi ed interessati grazie alla convinzione ed alla passione che vengono trasmesse loro dalla famiglia. 

Durante l'attesa dei risultati, i bambini hanno di nuovo giocato, socializzato, scherzato e dato sfogo alla loro emozione, soprattutto i piccoli, per l'imminente premiazione.

Ma eccoli tutti in attesa del "verdetto"



E la premiazione .....pioggia di premi!!

LETIZIA E MARTINA 3^ premio

NOEMI 2^ premio con punti 94/100

GIORGIO 1^ premio  95/100

ALESSANDRO 1^ premio 96/100

ALESSIA 1^ premio 96/100

MANUEL 1^ premio 97/100

ORCHESTRA 1^ PREMIO 96/100!

Manuel ritira il premio



PREMIAZIONE DELL'ORCHESTRA



Al termine di tutto, grandi festeggiamenti tutti insieme!!

Davvero COMPLIMENTI A TUTTI  e grazie per avermi regalato ancora una volta soddisfazioni ed emozioni uniche che rimarranno indelebili tra i ricordi dei momenti più intensi e felici del mio lavoro!!








lunedì 18 aprile 2016

Un enorme GRAZIE alle famiglie dei miei allievi!



Prima del resoconto del concorso di Omegna, vorrei dire GRAZIE alle famiglie che stanno accompagnando i miei bambini e ragazzi nel loro percorso di crescita attraverso la musica.

Grazie per il vostro impegno, la vostra fiducia e collaborazione, la vostra tenacia e costanza, la vostra disponibilità, grazie per l'entusiasmo, la passione e l'amore che trasmettete ai vostri figli.

Grazie perchè credendo in questo percorso i risultati in termini di soddisfazione, felicità e benessere dei vostri figli sono evidenti, e rimarranno per sempre un dono inestimabile che ricorderanno anche in futuro e che renderà MIGLIORE il loro futuro anche grazie alle esperienze che stanno vivendo ora.

Siete persone stupende e sono orgogliosa di condividere questo percorso con i vostri figli e con voi.

Senza di voi tutto ciò che stiamo realizzando non sarebbe possibile.

Grazie!









martedì 12 aprile 2016

Piccoli violinisti stupendi!

Bravi i bambini dell'orchestra Musica è Gioia, che tra pochi giorni parteciperanno al concorso musicale di Omegna (VB)!

Iris, 3 anni



Noemi, 4 anni e mezzo e Carolina, 2 anni e mezzo



Noemi e Maddalena



L'orchestra durante un gioco di gruppo



Gruppo "medi" dell'orchestra (4-6 anni)



Uno dei "veterani" del gruppo : Lorenzo, 9 anni


domenica 3 aprile 2016

L'autismo non è una bolla! E l'amore non basta, ci vogliono competenze e strategie.

Lo spot andato in onda per la Giornata Mondiale dell'Autismo mostra un bambino chiuso nel suo mondo, in una bolla, ed una madre che entra nel suo mondo con il suo amore.




Peccato che tutto questo centri davvero poco con quello di cui le persone con autismo - che non sono solo bambini .,,, perchè i bambini crescono!. hanno bisogno non sia solo l'amore. Infatti i genitori dei bambini con autismo li amano come tutti gli altri, e le agghiaccianti teorie sul distacco materno che causa l'autismo sono per fortuna ormai ampiamente screditate.





Quello che serve alle persone con autismo e alle loro famiglie non sono pietà , compassione (non riesco quasi a scrivere questi termini da tanto mi infastidiscono...) e "vicinanza" ... ma conoscenza, strategie, competenze ed informazioni corrette.

Perchè l'autismo rende molte azioni, comportamenti ed apprendimenti più difficoltosi ... ma NON li impedisce.

Non impedisce di entrare in relazione, esprimere affetto .anzi, i miei allievi con autismo sono sempre stati tra i più affettuosi che io abbia mai conosciuto!, e soprattutto imparare, ma fa sì che le persone con autismo abbiano difficoltà a comunicare e comprendere le regole sociali, e che talvolta sembrino disinteressate agli altri, ma in realtà non lo sono.

Per quanto riguarda l'apprendimento, loro possono e vogliono imparare, materie scolastiche ed extra scolastiche -quale la musica, che non dovrebbe essere una materia "extra" ... ma purtroppo la è, e siamo noi insegnanti a doverci adattare alla persona che abbiamo davanti, cosa che tra l'altro sarebbe
auspicabile sempre, quando si insegna qualsiasi materia o competenza a chiunque.

Un esempio : ieri un mio allievo con autismo in un momento di pausa giocava con il pianoforte, suonandolo con il pollice e tenendo il resto della mano sotto alla tastiera. In un'ottica, che non condivido, di "terapia", oppure seguendo un pensiero del tipo "non può imparare a suonare", gli sarebbe stato permesso di continuare a suonare così, incoraggiandolo anche ad "esprimersi liberamente" per "liberare" la sua "vera" personalità ecc ecc

Invece io gli ho lasciato due minuti liberi per giocare in quel modo, e poi ho ripreso ad INSEGNARGLI a suonare, richiedendogli di utilizzare le diteggiature corrette, con tutte le dita, per suonare i brani che sta IMPARANDO :




Ecco altri esempi miei allievi con autismo che IMPARANO la musica,a vari livelli, dalla propedeutica strumentale al vero e proprio strumento - ed alla lettura ritmica.

Nei primi video che potete osservare, i miei allievi svolgono il programma Children's Music Laboratory per sviluppare le competenze - ritmiche, di manualità, orecchio e coordinazione- necessario allo studio dello strumento musicale.

Dopo qualche mese di propedeutica mirata e specifica per la pratica strumentale, iniziano a suonare, esattamente come i loro coetanei neurotipici. Certo, a volte con qualche difficoltà in più e con tempi leggermente diversi. ma ogni allievo, che sia nello spettro autistico o neurotipico, è diverso da un altro, e quello che conta è solamente adattare la proposta didattica alle caratteristiche individuali.

L' "amore", la passione per il proprio lavoro e le capacità relazionali dovrebbero essere in un certo senso scontate e primo requisito per insegnare a qualsiasi allievo, ma quello che fa la differenza sono le competenze, le strategie e la capacità di adattare le tecniche al bambino o al ragazzo che abbiamo davanti.

"Entrare nel loro mondo" come propone il famigerato spot è piuttosto inutile se poi non si passa all'azione, non si mettono in atto strategie utili e concrete e non si insegna VERAMENTE ai bambini con autismo qualcosa di concreto per la loro vita quotidiana. La "compassione" (aiutooo) e la "vicinanza" alle famiglie contano poco se poi non le si aiuta a migliorare la qualità della vita loro e dei loro figli e non si mettono in condizione i bambini, fin da piccolissimi, di imparare comportamenti che possano farli vivere serenamente e con il maggior benessere possibile nel MONDO ... che non è il LORO mondo, ma è quello di tutti noi. 

Francesco, ad esempio, è un bambino dolcissimo e molto affettuoso che segue il programma di CML1 (primo anno) ed ha una passione per alcune canzoni di repertorio che mi chiede di eseguire molto spesso.




Nicola, 8 anni e mezzo, segue un terapia ABA da 5 anni ed ha raggiunto un ottimo livello nella capacità di comunicazione, espressione dei suoi bisogni e delle sue scelte, capacità di partecipazione, ascolto e collaborazione.

E' un bambino sereno e stupendo che studia musica da meno di due mesi ma dimostra un grande musicalità, passione ed impegno.







 Durante una delle scorse lezioni ho pensato di far lavorare insieme i due bambini, ed il risultato è stato ottimo.

Francesco ha subito abbracciato Nicola ( in barba al presunto distacco causato dall'autismo!), che lo ha salutato e gli ha mostrato gli esercizi che stava imparando, così hanno condiviso sia l'aspetto della socializzazione sia quello didattico esprimendo divertimento e soddisfazione soprattutto durante le loro canzoni preferite e nel suonare a turno il violino di Nicola.

Altro che bolla!!




E qui vediamo Manuel, un vulcano di entusiasmo e passione per la musica, mentre studia al pianoforte un brano di Thompson, dimostrando di aver compiuto grandi progressi tecnici rispetto anche solo a pochi mesi fa, nell'impostazione delle mani, nell'indipendenza delle dita e nella precisione esecutiva delle note e diteggiature (avendo già di base orecchio assoluto e grandissimo senso del ritmo) :


E per finire, ecco un altro ragazzino davvero incredibile, che in tre mesi di lezioni di musica ha già raggiunto un livello notevole, grazie ad una musicalità straordinaria ma soprattutto ad un costante e tenace lavoro quotidiano, sempre sfatando il mito che certi apprendimenti e risultati non siano "accessibili" ai ragazzini con autismo...




Quindi se non fossi stata abbastanza chiara lo ripeto : le persone con autismo non vivono in una bolla!

Hanno difficoltà a comprendere le regole sociali, ma questo non vuole dire che NON VOGLIANO socializzare. Hanno difficoltà di comunicazione ma VOGLIONO comunicare. Possono sembrare distaccate ma spesso sono in realtà molto affettuose.

Necessitano di modalità di insegnamento adatte a loro, ma POSSONO imparare, ed anche tanto!

NON HANNO BISOGNO di genitori che li amino, PERCHE' LI HANNO GIA'.

Hanno bisogno di genitori, operatori, insegnanti ed amici che sappiano cos'è davvero l'autismo e COME FARE concretamente per migliorare la qualità della loro vita .

Basta teorie vecchie di 60 anni, madri frigorifero, stress come causa dell'autismo, "guarigioni" miracolose, "terapie" fantasiose che provocano "catarsi liberatorie" agendo sull'inconscio e facendo "uscire dall'autismo" ....

Ancora ieri in libreria ho visto una presunta storia vera che aveva come sottotitolo questa frase " Il racconto di un bambino che ha sconfitto il suo autismo"...

Basta chiacchiere ed illusioni, sarebbe ora di iniziare invece a lavorare sul serio per dare la possibilità a molti bambini, ragazzi ed adulti di vivere al massimo delle loro potenzialità e possibilità...