giovedì 10 ottobre 2013

Lullaby : a lezione di musica col ciuccio!!


Paolo, 15 mesi



Da circa un mese è nata la mia prima classe di Lullaby, percorso didattico facente parte del metodo CML, ma rivolto ad una fascia d'età inferiore , quella 0 - 3 anni.

Da Gennaio sono anche educatrice di asilo nido, perciò sto iniziando a conoscere bene il mondo dei piccolissimi, dal  quale rimango ogni giorno affascinata e conquistata.

I bimbi così piccoli sono totalmente puri ed incapaci di fingere o mostrarsi diversi da quello che sono, il loro sguardo è curiosissimo, aperto al mondo e pronto a scoprire e conoscere tutto ciò che proviene da noi adulti.

Ogni giorno, ogni momento per loro è una novità, una scoperta, ed è bellissimo accompagnarli nel loro percorso di crescita, vederli cambiare, imparare, ascoltare, pensare (a proposito, chissà cosa pensano i più piccoli?), esprimersi prima con le espressioni del viso ed il pianto, poi con i primi gesti, i primi suoni, ed infine le parole e le frasi ...

Vederli fare amicizia tra loro, arrabbiarsi, litigare, fare la pace, abbracciarsi, darsi i bacini e sorridersi ... inventarsi i giochi, cantare, ballare, diventare ogni giorno più capaci e più autonomi .,.

E correrti incontro per un abbraccio e un  po' di coccole, con un sorriso grande così che esprime una fiducia totale nell'altro.

Negli occhi dei piccolissimi ci sono una "luce" ed una  spontaneità che dopo una certa età si pèrdono, perchè tutto diventa costruito, condizionato e senza l'innocenza e la serenità di chi non conosce ancora il mondo.

Sembrerà retorica, ma davvero noi adulti non siamo più capaci di stupirci e di apprezzare le piccole cose, mentre i bambini sanno farlo benissimo, e ne traggono una grande gioia ed apertura verso ciò che li circonda.

La mia classe è formata, per ora, da tre bambini : Niccolò, 13 mesi; Leonardo, 14 e Paolo, 15 mesi.

Sono tre bambini stupendi, biondi biondi e con gli occhi azzurri, che come tutti i piccolissimi reagiscono alla musica con interesse, stupore, curiosità ed entusiasmo.

Paolo è il più grande, molto alto, robusto, deciso e indipendente, vuole fare da solo, suonare, cantare, curiosare per la stanza, e non essere troppo guidato e controllato.

E' molto sveglio e maturo per la sua età, ma ha anche un bel caratterino!

Leonardo e Niccolò sono più piccoli e timidini, soprattutto Nichi tende a stare vicino alla mamma e ad essere un po' più "riservato", ma è talmente piccolo che la sua partecipazione è comunque ottima, è attento, presente e si diverte soprattutto con strumentini e campane.

Leo ha una grande passione per il violino, quando lo vede "gli corre incontro", prende l'arco, vuole pizzicare le corde ed ascoltarne il suono, ed è sempre dispiaciuto quando dobbiamo "rimetterlo a nanna".




Lullaby : www.musicalgarden.it

Lullaby è un percorso didattico di sviluppo neurologico attraverso la musica nato inizialmente per il contesto dell'asilo nido, ma applicabile, da insegnanti adeguatamente formati, ovunque ci siano bimbi piccoli.

Prevede un susseguirsi di 27 schede articolate in vari momenti, dal Saluto, alla ritmica, dagli ascolti, alla vocalità, alle canzoncine, alle filastrocche.

Tutto è a misura di "bebè", prevedendo molto movimento, attività varie, divertenti ad adattabili al singolo contesto, ascolti, esperienze corporee,  vocali, sonore e sensoriali, tramite l'imitazione, il ritmo ed il gioco, che rimangono i cardini dell'approccio CML, insieme al lavoro di gruppo con la collaborazione delle mamme.





In questo approccio il bambino, pur "giovanissimo", è attivo, è un partecipante "esecutore" degli esercizi e viene invitato a provare a svolgerli ed a fare da solo, osservando ed imitando i coetanei e la mamma.

Non ascolta solamente, ma piano piano impara a fare, provando e riprovando, dato che, com'è noto, a quest'età la ripetizione piace, coinvolge e rassicura;  e gradualmente acquisisce sempre più competenze e capacità, che magari all'inizio sembravano lontane dalla sua realtà e dal suo livello di sviluppo.

Al Lullaby i bambini giocano,  ed ovviamente non sanno di imparare nè di "fare esercizio", ma di fatto lo fanno, perchè noi insegnanti e genitori conosciamo gli scopi e gli obiettivi delle proposte e li supportiamo nel raggiungere tali mete.

Loro si divertono, le mamme si divertono, vederli tutti insieme è qualcosa che riempie il cuore e che ti farebbe sorridere tutto il giorno ....

e intanto crescono. Grazie alla musica.




La nostra lezione di mercoledì era la terza - o meglio, quarta, considerando la prima di "conoscenza"-, e prevedeva l'introduzione di nuovi ritmi, giochi vocali, una nuova filastrocca e canzone, ed il ripasso del programma precedente.

Abbiamo iniziato con l'Appello, che consiste nel chiamare un bimbo per volta eseguendo un ritmo e dei movimenti routinari, che saranno utilizzati poi più avanti anche sullo strumento ( il famoso ritmo "patatine fritte"!).

Di solito lo suono al pianoforte, ma in questo caso dovendo registrare mi sono limitata a cantare :



La canzone già da loro conosciuta dalla scheda n^1 era "Hop hop". ribattezzata "Il cavallino", perchè consiste nel saltare in braccio alla mamma, mentre quando i bimbi saranno più grandi potranno imitare da soli il galoppo del cavallo. Questa canzone introduce anche il concetto di Su/Giù e di un iniziale schema corporeo (mani/piedi) :





I ritmi su imitazione, invece, prevedevano che io e le mamme suonassimo gli strumentini con un ritmo preciso ed i bimbi provassero anche loro maracas, campane, triangolo e legnetti.

Le più gettonate sono le campane per il suono squillante ed i colori brillanti, ma anche il triangolo è apprezzato, e Paolo ama suonare i legnetti, che riesce già ad utilizzare con un'ottima manualità.

Niccolò, 13 mesi

Durante queste lezioni, i bimbi giustamente sono quasi sempre in movimento, girano, esplorano, provano tutti gli strumenti, e tutto dev'essere giocoso, vario e con un ritmo sostenuto ...

difficilmente ci sono "tempi morti", o comunque anche quando il momento è meno strutturato, la presenza attiva e partecipe di noi adulti, insegnante e genitori, deve esserci sempre.

Sono dolcissimi quando si scambiano gli strumenti,  se li offrono a vicenda, ma poi magari uno cambia idea e se lo tiene, così l'altro mette il broncio e tenta di prenderglielo ...

oppure quando sono un po' stanchi, allora tiro fuori il violino e in pochi secondi li ritrovo immobili, come ipnotizzati, a chiedersi cosa sarà mai quell'oggetto così grande dal suono forte e penetrante, che ti fa sentire come se fossi parte di quelle vibrazioni.

Dopo l'ascolto, loro di solito vogliono provare a suonare, allora guido le loro manine sull'arco e li faccio diventare "violinisti" .... per loro è una vera magia, che vorrebbero non smettesse mai!

Leonardo, 14 mesi


La vocalità consiste, poi, nel cantare alcuni intervalli musicali con ritmi, sillabe, vocali e consonanti varie, per stimolare lo sviluppo del linguaggio "rievocando" la lallazione.

A lezione è difficile che i bimbi cantino, ma le mamme mi riferiscono che a casa fanno " i vocalizzi" nei momenti più impensati, ennesima dimostrazione del fatto che gli stimoli servono, e che le piccole pesti sono in ascolto anche quando sembrano essere altrove ...



Oltre al violino, un altro momento di "gioco libero" ed "improvvisazione" è dedicato al pianoforte, che esercita su di loro un fascino particolare per l'ampia gamma di suoni che può produrre ed il volume del suono, nonchè la possibilità di essere suonato con facilità, "schiacciando i tasti".

Da sempre, io amo associare ai timbri sonori i versi degli animali, creando brevi storie che a loro piacciono molto, e nel caso del pianoforte trovo sempre "il lupo", costituito dai bassi, "il cane", rappresentato da note doppie o accordi all'altezza del do centrale, e "gli uccellini", eseguiti con trilli e scale nella zona "più acuta" della tastiera :



Le filastrocche sono sempre associate ad attività  : "sportive", ad esempio abbiamo ripassato "Una palla rossa" lanciandoci la palla, sia per lavorare sulla relazionalità e la reciprocità che sulla capacità di lasciare andare la presa di un oggetto, nonchè sull'orientamento nello spazio; o anche di gioco simbolico, infatti nella "Filastrocca lenta lenta" abbiamo cullato e "messo a nanna" degli animaletti di plastica.

La canzone nuova di questa scheda era "Rotola", che può essere eseguita rotolandosi per terra o in braccio alla mamma ... Come vedete, mentre a Niccolò piaceva farsi muovere dalla mamma, Paolo era un pochino contrariato dall'aiuto della mamma e del fratello grande nel farlo rotolare a terra ... ma con il tempo si abituerà, visto che le canzoni gli piacciono sempre :





Per finire, abbiamo ripassato un canzone che per loro è un "must" : "Lo slancio", un bell'esercizio di ginnastica per mamme e nonne (in questa canzone era presente anche la nonna di Leonardo) !!!

Ma un vero spasso per i bimbi, che chiedono sempre di ripeterla almeno due o tre volte ...



Dopo questa "faticaccia" per la mamme, abbiamo concluso con il saluto, ed baby allievi avrebbero continuato a suonare ad ascoltare musica, ma ci siamo dovuti salutare con un arrivederci alla settimana seguente"

L'inizio di questo percorso è assolutamente positivo, io mi diverto tantissimo con loro, le mamme sono entusiaste e molto collaborative e disponibili, anche a mettersi in gioco, tra loro ed i bambini si sta formando un bel gruppo, e l'atmosfera è davvero rilassata, serena e gioiosa.

Vi ho convinti o no , che per iniziare con la musica NON E' MAI TROPPO PRESTO?? :-)