martedì 10 marzo 2020

La Musica è Gioia ai tempi del coronavirus

Da quando ho chiuso lo studio causa coronavirus, i miei allievi non hanno MAI smesso di lavorare : studiano ogni giorno, mi inviano video dei loro esercizi, ricevono i miei feedback e preparano nuovi video, e da ieri facciamo anche lezione online, e non solo con i grandi ma anche con i piccoli, di 4 anni.

Può sembrare che insegnare violino a distanza a bambini piccolissimi e ad assoluti principianti sia impossibile. Come far seguire le indicazioni, come mostrare cosa fare, come correggerli senza poterli toccare e senza potersi avvicinare? 
All'inizio ero un po' in dubbio anch'io, non tanto per una questione di lontanaza quanto di motivazione, infatti durante le mie lezioni ho a disposizione diverso materiale "accessorio" per rendere la lezione più varia e divertente: giochi, stickers, palloncini, strumenti vari, pianoforte e molto altro, dunque temevo che i bambini si sarebbero annoiati dovendo concentrarsi molto di più sulla tecnica e non potendo fare nient'altro che suonare.



Una preoccupazione che riportano le maestre di scuola non mi creava, invece, nessun problema: secondo alcuni loro articoli e post, la didattica a distanza sarebbe infattibile perchè i bambini avrebbero bisogno di vicinanza e contatto fisico, abbracci, coccole; ma, come ho detto più volte, io non penso che un'insegnante debba dare amore agli alunni, almeno non nel senso di coccole e fisicità, ma che la relazione insegnante-allievo possa benissimo svilupparsi ed esistere in altri modi, prima fra tutte la competenza didattica e la passione per il proprio lavoro, che non vuol dire, però, fare le veci di un genitore.

Dunque le mie lezioni sono iniziate e subito con ottimi risultati. I bambini sono motivati, volenterosi, concentrati, e i genitori collaborano, seguono le mie istruzioni, prendono appunti ed ascoltano, anche a distanza, i miei suggerimenti con interesse ed impegno.

Francesca durante una lezione a distanza

Data la preparazione dei genitori, che nel corso del nostro lavoro insieme in studio hanno imparato ad aiutare i figli anche dal punto di vista tecnico, il fatto di non poter guidare fisicamente gli allievi non è un problema, perchè lo fanno loro, e l'unica vera difficoltà che incontro è relativa al controllo della qualità del suono, perchè il microfono del pc mi fa arrivare il suono del violino piuttosto distorto e difficile da valutare con precisione. Tuttavia, anche per questo problema ho trovato una soluzione, e chiedo alle famiglie di inviarmi dopo la lezione dei video dai quali sento meglio suono ed intonazione.

Francesca esegue la scala di Sol maggiore :



La cosa più bella è davvero la serietà e la passione con cui i bambini affrontano questa novità purtroppo obbligata. Loro hanno una capacità di adattamento, una volontà ed una resilienza che vanno oltre ogni imprevisto e difficoltà. Non possono fare lezione in studio? La fanno online. Non possono vedermi di persona? Mi vedono tramite uno schermo, sorridono e sono felici lo stesso e mi mostrano la loro stanza, la loro casa, i loro animali. Mi raccontano dei compiti di scuola e di come sia difficile rimanere sempre in casa; ma il violino fa loro compagnia, è evidente e molto gratificante.

In questo periodo così surreale e complicato lo studio del violino rimane per loro un punto fermo, una certezza ed un mezzo di espressione nonchè, come sempre, uno strumento educativo. I genitori credono tantissimo nell'importanza educativa del nostro percorso, lo vedo da quanto sono coinvolti, attenti e desiderosi di lavorare il meglio possibile con i propri bambini con costanza, serenità e tranquillità.  Per quanto possibile nel periodo in cui ci troviamo, ma questa esperienza è utile anche per mantenere la concentrazione su altro e passare un tempo di qualità e persino allegria con i propri figli.




Inoltre la mia relazione con loro può esprimersi anche a distanza, io sono, come sempre, sorridente, accogliente, sinceramente interessata a loro e felice di vederli, non ho bisogno di essere vicina per trasmettere il mio entusiasmo per il lavoro che facciamo insieme, e loro lo sentono e reagiscono di conseguenza. 

Sono davvero fiera degli allievi che sono e delle persone che sono e che stanno diventando, della loro forza e determinazione e della loro gioia di suonare e vitalità, nonchè dei progressi che fanno ogni giorno anche quando le cose non sono facili.

Anche i piccolissimi lavorano a casa con la loro mamma ed il loro papà, ed i risultati sono a dir poco ottimi.

ecco il piccolissimo Thomas, non ancora 3 anni, allievino con la sindrome di Williams, che studia a casa con il papà:



Artemisia, 3 anni e mezzo, lavoro con grande concentrazione e precisione sia con il papà sia con la mamma, e tra poco sarà pronta per suonare con le dita!





Pietro è uno dei miei allievi più "giovani", un minuscolo violinista di 2 anni appena compiuti, eppure si divertente talmente tanto con la musica che arriva a studiare anche 20-30 minuti in un solo giorno!!



Edoardo ha compiuto 3 anni a Dicembre ed ha iniziato le lezioni con me a Novembre, ma in così poco tempo ha già svolto una parte consistente del programma. Purtroppo un paio di settimane fa si è rotto un braccio, ma neanche questo lo ha fermato, e studia lo stesso a casa il programma di ritmica, CML e la presa dell'arco. 



I più grandi portano avanti programmi complessi e fanno passi avanti costanti senza arrendersi mai.

Noemi ha iniziato a suonare a 4 anni, poi l'anno scorso l'ho avviata al metodo Suzuki facendola ricominciare dal Volume 1, eppure lei non si è mai scoraggiata nè arresa ed ha sempre studiato con molta tenacia e passione, ed oggi continua a progredire nel suono, nell'intonazione e nel controllo tecnico:



 Per finire, ecco Maria,8 anni (Trisomia 21) che ha imparato a suonare tutta la prima variazione di Bella Stella con sicurezza e precisione e lavora a casa con grande entusiasmo:



Insomma, il coronavirus starà pure creando difficoltà e scombussolando le loro vite, ma per questi bambini la musica rimane qualcosa di importante e quotidiano anche nelle lunghe giornate a casa, e quando tutto sarà finito ricostituiremo anche l'orchestra e sarà bellissimo ritrovarsi, non più davanti ad uno schermo ma "per davvero!", a suonare insieme.