domenica 9 dicembre 2018

La differenza tra "recita" o "saggio" e concerto

Nelle locandine degli eventi del mio studio, qualcuno potrebbe rimanere stupito dal fatto di leggere sempre "concerto" e mai "saggio" o, peggio, "recita".

Dietro a questa scelta lessicale c'è un motivo preciso che ora vi spiego.

A mio parere, come ho detto più volte e continuerò a sottolineare, i bambini hanno (avrebbero...) il diritto a ricevere la miglior formazione possibile, di alto livello, fatta da persone competenti e specializzate nel settore della prima infanzia. Infatti, tale formazione andrebbe iniziata il prima possibile, fin dal nido d'infanzia se possibile. Attenzione, però, questo non significa riempire i bambini di corsi ed attività senza lasciare loro neppure un minuto libero. Ma significa che le persone che si occupano di loro, che insegnano, che li educano, dovrebbero essere adeguatamento formate, specializzate e motivate, proprio perchè l'educazione e l'insegnamento nella prima infanzia sono quanto di più complesso ci possa essere. E' importante gettare, in qualsiasi ambito (educazione, insegnamento, attività extra, sport, musica ecc...), basi solide e di alto livello fin da subito. Perchè i bambini lo meritano. Certo, a loro tutto questo non deve pervenire. Per loro deve essere tutto un gioco, piacevole, rilassante, motivante e coinvolgente. Niente deve mai essere stressante, prestazionale o carico di aspettative. I bambini devono giocare ed essere sereni ed a loro agio. 




Ma troppo spesso si pensa che con i bambini piccoli possa lavorare chiunque. Intanto "basta l'amore". Se poi si parla di bambini piccoli con disabilità, gli stereotipi la fanno da padrone. "Ma sì, tanto cosa vuoi che impari un bambini disabile .... cosa vuoi che capisca un bambino piccolo .... ci vogliono persone che gli diano amore". E, grazie a questa mentalità, assistiamo ad una situazione educativa e scolastica, a voler usare un eufemismo, imbarazzante. Educatori incapaci, insegnanti impreparati e rinunciatari, persone che, oltre a non insegnare nulla, fanno anche seri danni, di cui purtroppo si capisce la gravità solo con il passare del tempo.



Sì, perchè la formazione che si riceve nella prima infanzia può condizionare anche la vita futura. Soprattutto se il bambino ha un ritardo o delle difficoltà, il non ricevere interventi efficaci entro una certa età può compromettere tutta la sua vita. Ma se non ci sono difficoltà, un insegnamento di alto livello può comunque fare la differenza, e rendere il bambino una persona migliore, più felice e più competente e sicura di sè, rispetto ad uno "casuale" e generico.

A mio parere, i bambini meritano di poter imparare non solo bene, ma al livello più alto possibile, e di fare le cose seriamente e mettendo sè stessi completamente in ciò che fanno.

Ma, se ci pensate bene, loro già lo fanno. Per un bambino, qualsiasi attivit, gioco o evento di vita, ha un'importanza fondamentale e richiede concentrazione e dedizione assoluta. Guardate un bambino quando gioca, Lo fa con dedizione, impegno e passione, come se stesse davvero eseguendo un'azione di grandissima importanza o destinata a cambiare il mondo.

Solo da adulti subentrano la demotivazione, la noia e le azioni compiute in modo approssimativo.

Perchè i bambini piccoli, privi di senso del tempo, vivono tutto come se fosse "qui ed ora", e sono sempre "nel momento", completamente dediti a ciò che fanno.

Dunque, perchè non incoraggiare questa loro inclinazione, ponendoci NOI al loro altissimo livello, e capendo che i piccoli non agiscono " tanto per",  ma desiderano e meritano il meglio?



E' difficile, lo so, ci vuole preparazione, competenza, passione, volontà, tempo , e soprattutto tanto, tanto studio. Quando alcuni genitori mi chiedono: "Ma come fai? Come fai ad essere sempre tranquilla, paziente, positiva?", io rispondo "Sono una professionista del campo. Ho studiato". Perchè l'amore non basta, molto spesso neppure la passione basta, bisogna prepararsi, studiare, aggiornarsi. Lavorare con i bambini piccoli per professione, non per ripiego o solo "per amore".

Solo così riusciremo ad essere al livello dei bambini . Ed a capire che per loro non esistono "saggi" o "recite", eventi ideati e svolti "tanto per", per gioco, da dilettanti, per "finzione", o, peggio, per compiacere gli adulti, per dimostrare loro qualcosa o per soddisfare le loro aspettative. Questo è terribile, eppure sapete quante volte avviene? invece i bambini non devono niente a nessuno,  se non a loro stessi. Devono avere il diritto di svolgere attività vere, serie e organizzate con obiettivi specifici e mirati, obiettivi di cui il primo deve essere la loro felicità e soddisfazione.



Una "recita" è uno sfoggio di ciò che gli insegnanti hanno (o non hanno) fatto durante l'anno. E' per gli adulti e per soddisfare la loro vanità a spese dei bambini.

Un concerto è un evento durante quale un musicista, anche se di 3 anni!!, offre ad altre persone la propria arte, la propria gioia di suonare e di farlo con gli altri, il proprio amore per la musica e le proprie emozioni.

Riuscite a vedere la differenza??



E la cosa paradossale, è che, in base alla mia esperienza, per i bambini tutto ciò è chiarissimo. Per loro suonare ad un concerto e' una cosa seria. Hanno studiato giorni, mesi, se non anni per farlo. Hanno sviluppato competenze molto complesse, che ad un adulto che prova uno strumento potrebbero sembrare insormontabili. Si sono impegnati, hanno lavorato sodo. Si sono divertiti, sono stati insieme, hanno riso un sacco. Ma a volte hanno anche pianto. E tutto questo va loro riconosciuto.

Perciò non chiamerò mai i miei eventi "saggi", non sminuirò mai i miei bambini, e continuerò ad essere infastidita quando vedo adulti che, magari tra il pubblico, non prendono seriamente ciò che i bambini stanno facendo. A volte capita di sentire risatine se un bambino non ricorda una parte del brano o sbaglia a fare l'inchino. Ma sappiate che per il bambino questa è una cosa molto seria. Essere inteneriti da un bambino è meraviglioso, ma ridere di ciò che fa è bruttissimo.

Quindi, auguro ai miei allievi che stanno per suonare al loro primo appuntamento annuale.... BUON CONCERTO!

Divertitevi a fate capire agli adulti che spesso sono loro a dover imparare da voi.

E sappiate che, per quanto mi riguarda, io vi ammiro, vi stimo e voglio continuare ad imparare da voi.